Mussolini a Firenze per il solenne convegno dei mutilali d'Italia

Mussolini a Firenze per il solenne convegno dei mutilali d'Italia Mussolini a Firenze per il solenne convegno dei mutilati d'Italia Flranzo. 26 notte. .| a l.'on. Mussolini S g-innto alle 13,-SS, calorosamriite accolto ila enorme folla, tìii nelle precedenti Miizioni, siicelo ud Arezzo, il Presidente il ci Consiglio ora stato fatto segno ad ent ii> Itisi i. he iliinostrazlon i. Alla slazioiie di .s.'nita Maria Xovellii, appena sc-es» ilal treno, l'on. Mussolini ha stretto la mano al personale :i«lilettc« al convogliti, personale roniposto di ferrovieri faM-isti. (juìiiili. seguito ilalle autorità, si è calo .-i Palazzo Hkcurdi, in Prefettura, proci'ileiiiJn a sipiiIo attraverso la ressa jiluniifiiti'. In Prefettura l'on. Mussolini ha ricevuto il rollini. Rossi prefolto di Pisa e il corniti. Freddi rnuini issarlo straordinario laselsla invialo u Pisa che Ir» limino Intrattenuto ItiiigatHenle sulla sitiiuzione pisana. Poi Ini ricevuto il generale Gonzaga, medaglia il'oro, coi numi ni il e il Corpo il'.Arnia l;i e il sindaco ili Firenze, (iarbnsso. l.'on. Mussolini Ini lasciato lu Profeti uni lille ere f> por dirigersi al Poiiteama lloron1 ino nove lui avuto luofo la grande adunata di-i mutliuti. L'Automobile presidenziale era guidala dall'ori, Canalini e seguita <lsi 11111111'ìuse altre auloinoliili conducenti le autorità citiail ine. Una folla immensa .lungo il iraKiito ncclanià aH'Iialia e a Mussolini, in via Strozzi e in via Calzinoli e stata una vera hai taglia di fiori contro ruiiloinolii»? presidenziale. Nel Politeama, gremito In og-nl ordine di posti, l'on. Mussolini è giunto alle 15,40. Sul palcoscenico, attorno al banco «lei conferenziere, era una selva «li bandiere e di Rapliardelti, circondati dai gloriosi mutilati, molti dei liliali privi «Iella vista c-d accora palmati da signorine. Appena il presidente ilei Consiglio, .icnompngnato da Carlo Del Croi x, comparve sul palcoscenico, uno scrosciante applauso lo accolse e la musica «lei ferrovieri fascisti intonò inni patriot li ci. Tutto il teatro era in piedi: la dimostrazione è siota addirittura delirante. Il colonnello Manuroili, dopo avere letto le adesioni numerosissimo a nome del presidente del Consiglio direttivo della Casa dei imiti loti, saluta Carlo Del Croix ed il Duce. Sarge «iiiindl a parlare il Del Croia, che dice: c Duce e popolo! Convocata nella città del giglio cruento, l'assemblea del martiri decreta «li costituirsi in legione per le nuove battaglie, per le nuovo vittorie. Mai come in questo annunzio sentimmo In provvidenza delle catone ed i privilegi «Ielle tenebre, che tutti i fuochi ilei niadino e tutti i voli della primavera non valgono l'onore di sentirsi vate e capitano di queste schiere, che in pochi potlie in molte piaghe adunano l'ombra di tutto le dannazioni o la luce di tutte le beatitudini. Questi uomini raffinali dalla vita e disertati dalla morte, stanno tra nodi di sangue e grumi tli ombra, incatenati e ribelli come i prigioni del Buonarroti, simili 11 spasimi di libertà soffocanti nella pietra le urla di angoscia formate nel tempo. Con la «lignite e la porpora vestila nella carne, con l'onore della corona incisa sulla fronte, essi sembrano insieme schiavi ed imperatori, che in ognuno è la tristezza e la possa del titani dopo la follia della scalala o l'nrclimenlo della Insurrezione. Nemmeno l'ira di Dio arrivo, a mitigare tante peno nel-giorno della vendetta >. L'oratore cosi conclude: « Senza questa forza, senza questa virtù del martirio,.nessuno sarebbe immune da sventura, e noi, illusi di vivere e disperati di morire, ringraziamo la sorle dal privilegio Iriste e. grande che a noi affida il peso di una generazione, in noi versa il pianto di un'età ». 11 discorso li Carlo Del Croix, seguito con religiosa attenzione «la tutti i presentì, è sta. Io spesso interrotto da applausi e da approvazioni. Anche il presidente del Consiglio applaudo ed appare commosso. La manifestazione si rinnova entusiasti c-a alla line dc-Ua nobile orazione. Accolto da un applauso scrosciante, che si prolunga per vari minuti, sorge quindi a parlare l'on, Mussolini iì quale dice: « Concittadini, perchè volete che con la mia parola, necessariamente un poco arida, io vi sperda la magnifica impressione di poesia che in voi tutti « stata suscitata dall'alato c splendente discorso del grande amico l>el Croix2 Io non bo nulla da aggiungere. Egli ha parlato per tutti, anche per me. Egli ha detto di questi martiri: — questi glorlosissimi mutilati, costituiscono la decima legione, la legione fedelissima, che chiede soltanto di combattere e di "morire in devozione e in silenzio. — Veramente l'Italia ha riscattato se stessa; veramente sembrano lontani, ma non sono dimenticali, i tempi in cui era possibile, in un eccesso di obbiezione, di irridere al «lolore e di insultare l'eroismo. Il popolo si è riscaltato; noi siamo le guardie di questo riscatto e non- permetteremo a nessun costo un ritorno, sia pure soltanto indirclto, a tempi che consideriamo sepolti per sempre (applaim fragorosi). E nessuno si taccia delle illusioni Guai a coloro clic volessero fermare nel suo fatale cammino la generazione che ha nssunlo neUe trincee i suoi privilegi di nobiltà, i suoi titoli di grandezza. Indiètro non si Ionia (applausi fragorosi). 11 popolo italiano marcerà sulla traccia pei la sua grandezza e rovescierà tutti gli osta-, coli che gli sbarrassero il commino [ovattoni). Accostatevi, o Del Croix! venite verso di me: lo voglio abbracciare in voi tutti coloro che hanno lottato e che hanno sofferto per la grandezza della Patria ». 11 presidente bacia ed abbraccia Carlo Del Croix fra i rinnovati applausi di tutti i presenti. La musica intuona la marcio reale: la adunata ha quindi termine. Il Presidente del Consiglio, fatto segno sempre a continue dimostrazioni, mentre lo musica suona gli inni nazionali, esce dal Politeama ed-tiscompagnato dalle autorità si reca a visitare la casa di rieducazione dei cicchi di guerm. —:—♦ tìrsGdrldi1glmvlbcvrlsinpcris(drc

Luoghi citati: Arezzo, Firenze, Italia, Pisa