La "normalizzazione fascista" e la nuova direzione del Partito

La "normalizzazione fascista" e la nuova direzione del Partito La "normalizzazione fascista" e la nuova direzione del Partito Dall'inchiesta di Torino allo scioglimento del fascismo pisano - Dichiarazioni del comm. Rossi sul Quadrumvirato - I socialisti si asterranno dalla sedata del discorso del trono. Roma. 24, notte L'Ufficio stampa del Partito fascista comunica: « Oggi olle 15 si è riunito nella sale della direzione del partito nazionale fascista il nuovo Direttorio, nelle persone del corani, Cesare Rossi, Roberto Forges Davanzali, conun. Giovanni Marinelli ed Alessandro Molchiorri, Assistevano alla riunione il corani. Maurizio Maraviglia, cupo dell'ufficio di propaganda e il comm. Luigi Freddi, capo dell'ufficio stampa. Erano pure presenti l'onor, Francesco Giunta, Piero Bolzon ed Attillo Terrazzi. Forges Davanzali porta il saluto ai membri dei passato Direttorio, di cui ha ricordato l'opera che, sotto l'energica, guida dell'on. Giunta, ha condotto il partito in salda disciplina e massimo vigore fascista alla superba vittoria delle elezioni. Hanno risposto con nobili parole di solidarietà nella comune obbedienza agli alti tini del fascismo gli on. Giunta e Terruzzi, al quali si e associato Piero Bolzon. • Il Direttorio prima di Iniziare i suol lavori saluta i fascisti di tutta l'Italia, nella certezza clie il partito saprà sempre più validamente affermare che la sua forza non è tanto nel numero quanto nello spirito di disciplina, e che i fini del partito sono oggi e saranno sempre fuori del partito stesso, nello scopò supremo del fascismo, che è la potenza dell'Italia. Tutti i fascisti, dai dirigenti al gregari, devono sentirsi consapevoli del compito clie oggi, dopo la vittoria elettorale, spetta massimamente al partito: essere uno strumento valido e sicuro di quella normalizzazione che va intesa esclusivamente come normalizzazione del regime fascista, e non mai come ritorno al regime stroncato dalla marcia su -Roma; del regime fascista in cui gli istituti fondamentali della Patria hanno trovalo l'autorità ed 11 prestigio che avevano perduti. Il Partito, ordinato fuori e contro gli egoismi tradizionali dei vecchi parliti, deve essere esempio a tutti l cittadini dell'obhedenza al governo fascista ed alla suprema autorità del Duce, cui e stato commesso di guidare l'Italia ai suoi nuovi destini. Il Direttorio, obbediente a: questa regola, sarà inflessibile nel domandarne l'osservanza. Continuerà con opera assidua e quotidiana 11 necessario collegamento del centro con tutti gli organi periferici e locali; convocato In seduta plenaria tutti i giorni alle ore 16, esso sarà in condizione, con l'azione singola e collettiva dei suol membri, di mantenere sempre più viva l'indispensabile solidarietà del partito. 11 tesoro di energie dovrà essere custodito e mantenuto da ogni degenerazione interna ed/esterna. f< fi nirP'torio ha quindi preso t" esame l'ordinamento dei vari uffici: propaganaa, sutiiw, tu auguoi-dle, balilla ed universitari, stabilendo le singole norme di funzionamento per questa *uova ed intensa" attività del partito. Ha nominato un primo gruppo di ispettori secondo le deliberazioni del Gran Consiglio, nelle persone di Bolzon, Terruzzi, Starace, Lovera, Rotiglianc, Vaselli, Castellino, De Francischi, D* Seta. Suckert. « Il Direttorio si è subito occupato di due situazioni locali: quelle di Torino e di Pisa. Ha deliberato di inviare a Torino il generale Starace per indagare rapidamente sull'opportunità dello scioglimento del Fascio e sul funzionamento ulteriore di quella Federazione provinciale; e jirca la situazione creatasi a Pisa è stato votato il seguente ordine del giorno: « Il Direttorio nazionale del Partito Nazionale Fascista prende.atto con soddisfazione ed npprova la relazione di Luigi Freddi sull'opera energica ed avveduta da lui svolta a Pisa, e lo autorizza, per ragioni di opportunità, ad addivenire allo scioglimento del fascio locato ed all'ulteriore riorganizzazione deT fascismo in latta la Tfrovihcia sino al congresso provinciale, già indetto per 11 18 maggio ». « Il Direttorio è passato quindi all'esame della sitiamone interna riservandosi di continuare nelle prossime sedute per ottenere 11 più pronto ristabilimento della disciplina del partito e preparare altresì il lavoro per il prossimo Consiglio nazionale ». Onesto il comunicato ufficiale. Quanto alla questione del Fascio pisano, il comm. Luigi Freddi — inviato, com'è noto, dalla Direzione del partito a reggere la Federazione fascista di Pisa — ha avuto occasione di dichiarare ai giornalisti clie la sua relazione al Clan Consiglio sui noti incidenti è stata improntata alla più schietta realtà, e che il Presidente del Consiglio ha avuto parole di aspra rampogna per tutti i dirigenti, chiunque ossi sinno. Il comm. Freddi ha aggiunto che reggerà la Federazione pisana sino a che non sarà possibile, normalizzate le cose, convocare il Congresso provinciale, clic possa assuni ire le direttive del fascismo locale. Le due ijucstioni della normalizzazione c del riordinamento sono intimamente connesse. Perchè l'on. Giunta ha lasciato il posto al Quadri um virato Giova ora riferire alcune dichiarazioni del coniai. Cesare Bossi alla Tribuna, dichiaruzioul che illustrano tinche il comunicato del Direttorio sulla costituzione del Quadrumvirato deliberato ieri dal Gran Consiglio. « Interrogato sulle ragioni per le quali è stata abolita la corica di segretario generale del Pnrtito fascista, il coinm. Kossl lia risposto: -T- Per considerazioni esclusivamente di órdine pratico. In primo luogo perchè Jion abbiamo trovato, dato che le elezioni a deputato avevano scremato il Partito fascista, l'uomo che assommasse tutti ij requisiti necessari, personali e politici, occorrenti per riassumere in so la responsabilità tohile e suprema del partito. Finche vi ora l'on. Giunta, uomo di grande energia e nomo caro al fascismo italiano, lu Segreteria accentrala e personalizzata si poteva comprendere: per quanto i fascisti italiani, se sono sempre disposti ad ubbidire tutti, quasi con voluttà, al duce, mal tollerano ordini e volontà emessi ed espressi «la altri uomini, sia pure di primi» ordine. Da questo punto di vista i nomi modesti do] nuovo Quadrumvirati possono lapprc-seniiire min 'garanzia di serenità, di giustizia, di cquilihrio nel momento critico della <>rgu\iizzazi«jno ti.-1 fascismo italiani), cosi straordinariamente suscettibile ' Essendo stilo uliliìcltiilo al comm. Cosare Rossi perche non si poteva fare una ecce- j zione alla Incompatibilità, data la buona riuscita della sua opera, per l'on. Giunta, 11 comm. Rossi ha risposto : — Fino all'ultimo abbiamo cercato di superare questo ostacolo formale, ma il Grun Consiglio, e soprattutto il duce, sono partiti dalla considerazione che per applicare con esemplare ed assoluta eguaglianza la incompatibilità delle gerarchle inferiori ed alla periferia era indispenSabile essero inflessibili al centro nei riguardi della piti alta carica. Ma noi tutti slamo sicuri che l'on. Giunta, come Sei resto ha simpaticamente dichiarato egli stesso, compatibilmente con le sue funzioni di de> pittato e con le maggiori responsabilità che. gli derivano in seguito all'aumentato lavov ro dei componenti il gruppo parlamentare f ai nuovi doveri legislativi, continuerà a dare tutto il suo contributo di esperienza e di fede anche nella organizzazione interna del partito. • Richiesto del perchè il nuovo Direttorio è riuscito composto soltanto di quattro -membri, invece di nove, il comm. Rossi ha risposto: — Perchè i membri del Direttorio avrebbero dovuto essere scelti tatti fra fascisti residenti in Roma, e non è facile trovare nove persone disposte ad assumere, all'iafuorl delle loro occupazioni normali, un compito che, se è certo molto onorifico, è d'altra parte altrettanto oneroso. E poi," se non è opportuno personalizzare troppo le responsabilità e le funzioni, sarebbe stato pericoloso e dannoso diluire l'attività quoti-, diana della dirigenza del partito in un Collegio troppo vasto e difficilmente convocatale. ■ Riclitesto circa gli altri organi del partito clie rimangono in funzione, il comm. Rossi ha risposto: — L'ufficio propagondi, sotto la direzione dell'on. Maurizio Maraviglia, ha funzioni di applicazione politica più chi' di indirizzo generale. Dicasi così per t fasci all'estero, che restano affidati alla direzione dell'amico on. Giuseppe Bastiiuiini. Le organizzazioni dei Balilla, delle avanguardie, de•gli universitari, dèlio ufficio stampa del par. tito, rimarranno anche esse affidate agli antichi dirigenti. DI nuovo non vi sarà che l'istituzione di un ufficio per la organizzazione lemminile e di un corpo di ispettori del partito per sopraluoghi, inchieste, congressi, «ce. t Essendogli stato obbiettato come si troveranno, circa l'incompatibilità, i deputati che già ricoprirono cariche al centro «d alla periferia, il comm. Rossi ha risposto: — In condizioni dì immutata autorità morale di fronte alle Federazioni locali. Com'è noto il Gran Consiglio, nella sua ultima sessione, ha già deliberato che il deputato debba di diritto far parte del Comitato federale provinciaHe, partecipando con voto consultivo e deliberativo alle sue riunioni. L'influenza personale del deputato, quando questa provenga da una propria situazione reale, potrà essere esercitata ugualmente senza peraltro produrre inconvenienti di ordine funzionale e disciplinare. c Richiesto, come si stabiliranno i rapporti con.gli organi locali, il conun. Rossi ha risposto : — Prima di tutto stabilendo addirittura un orario preciso quotidiano in cui il quadrumviraito riceverà gli amici delle Provincie. Poi facendo girare più spesso gli ispettori. Insomma, li renderemo sistematicamente sempre più frequenti, per superare ■cosi quello stato di incomprensione clic qualche'volta si. è manifestato tra centro e periferia. Convocheremo più spesso il Consiglio nazionale per rimettere a questo superiore organo dell'organizzazione fascista le più complesse questioni di "ordine generale. " Mussolini tyi parlato chiaro „ Sembra dunque che le supreme gerarchie fasciste siano nen decise apporre fine alle violenze, l.'on. Mussolini, secondo quanto si assicura, ha parlato chiaro nella prima seduta del Gran Consiglio. Un autorevole capo fascista, che ha assistito alla riunione, avrebbe cosi espresso lu sua opinione sul discorsa del duce: « L'on. Mussolini si è ricordato, più che altro, di essere il capo del Governo; nelle sue parole, più che il capo del fascismo, abbiamo sentito il presidente del Consiglio ». Queste voci di risolute intenzioni « normalizzatrici > del presidente del Consiglio trovano anche una certa confcrmu in quanlo scrive oggi il ■ Mattino* di Napoli, di tendenze mussoliniane: ■ L'on. Mussolini ha sposato la tesi, elio è la sola conveniente e degna. Quando un partito pretendo di identificarsi con la Nazione, non ha più il diritto di comportarsi come partito di minoranza alla conquista del potere. Egli ha amile mostrato al Gran Consiglio il differente spettacolo che «Ialino partito e Paese, c liu detto che il Governo non ha più rasrioni di lodarsi del secondo che del pri mo ». 11 giornale, soffermandosi poi sul deliberato del Gran Consiglio per la inchiesta su! risultali delle elezioni, afferma che l'indagine è necessaria, e nota che le cifre elettorali nella migliore ipotesi non sono che risultati di superficie. Poi, dopo aver considerato the il fascismo liu avuto la maggioranza In quelle regioni ove sembrava, avere le più scarse aderenze, scrive: « Basterebbe questa considerazione per convincere di tiu fatto evidente di per sé; die 1 voti dati alla lista nazionale non sono tulli voti «lati al fascismo, perché nessuno «Tederà, che fra i preventivi d«i prefetti prima «Ielle elezioni si sia sbollo un turbine spili tua le, <iw abbia Cambiato di punto In bianco rimimi» dei Corpo elettorale*. Pia ipii il ytaltim . Quanto al modo come s'intende dui fascismo il problema della fiormnlizzay.ioiw, ubbia um rr-dmo che nonostante ì lodevoli propositi, le idee seno aneoi-ii «'oiifuse: -roti diversivi e variazioni si torna sul concetto dello Stato-partito, sulla distilizinne ha nazionali e autì-nazionn!l, ere. L'on. Farinacci hn manifestato sul suo Gremano. ìfuova idee furori in tema di nown-aliz-/azione c abbiamo lifnilo ieri il pensiero del Foii-es Davanzali, oggi membro ijiiluc-ntifsiaio del nuovo quadrumvirato. Da qualche organo fascista si continua ancora a rimproverare agli avversari le violenze Hiitifoschite, ma 6 indubbio che tutte le opposizioni -serie lo deplorano, isolando le re^poa-abiiilù »usli e!amenti sovversivi. Il Giornale it'ItalUi nnuilfluisce il fascismo' di non c-dcie « nuovi senili reazionari » I rrVh1 [O'iutHI del bolscevismo tndige- no macchinano, compiono agguati, aggressioni, uccisioni? Ci sono 1 carabinieri e i giudici, fra noi assistiti, i primi, per granita, dal concorso discljilinato. al solo scopo di giustizia, deM-a mUizia volontaria. I colevo!! non si sottrarranno al castigo jprestiablUiito dalle nostre leggi, ritornate come hanno da ceserò pienamente sovrano e fórti. Noi non abbiamo da importare La consuetudine balcanica «Iella vonaetta isolata-, e da più lontano anche quoHa non m-eno barbarica del lin,cleggio. L'Italia, per erodila di secoli è magniflcaniento civile». Giornali fascisti che vogliono largo rimpasto Abbiamo riferito nei giorni scorsi lo voci di rimpasto, voci che hanno avuto anche categoriche smentite ufficiose, le quali limitarono soltanto i cambiamenti al dicastero della guerra. Ma stamane il Nuovo Paese a commento di risultati elettorali, chiedeva larghi rimpasti: • L'opinione pubblica non potrebbe continuare ad accettare in blocco l'attuale composizione ministeriale, anche perchè non ignora quale grande apporto potrebbero costituire per il Governo numerosi uomini parlamentari e non parlamentari, che in questi mesi hanno dimostrato la loro volontà «il collaborare con esso al raggiungimento di quel programma di rinnovazione fascista che, lo confermiamo, è ben lungi dall'essere stato attuato, anzi addirittura deve ancora essere messo sulla, via della sua radicale attuazione. — Riteniamo assolutamente necessaria una revisione dell'attuale composizione ministeriale, revisione che anzi, secondo noi, dovrebbe essere effettuata su larga scala ». .Anche l'impero appoggia la tesi sostenuta stamane dal Nuovo Paese per il rimpasto ministeriale. Il giornale ultrafascista rivolge un elogio a tutti t componenti l'attualo Gabinetto per il lavoro che ossi hanno assolto, e soggiunge : « Dobbiamo riconoscere che questo enorme facchinaggio, che costituisce un vero record, una volta compiuto non può che aver esaurito gli uomini che se lo erano ussunto. Parliamo sovralutto dei bilanci, che furono pareggiati con quella dura paziente tenacia che si rifiutò sempre, forse non a torto, di inquadrare il programma finanziario in quello politico. Parliamo di aziende risanate a costo di seminare il malcontento, l'Impopolarità, la disoccupazione : tipico esempio le ferrovie. Oggi che si è paleggiato bisogna edificare. Le fondamenta sono solide, ma abbiamo il dubbio che gli artieri che hanno bonificato il suolo non possano costruire l'edificio, oltreché per l'inevitabile stanchezza, per la speciale loro mentalità che non li asseconda in questa nuova impresa. D'altronde, come in trincea il-cambio era giusto ,e necessario, * combattenti stanchi e decimati vanno egregiamente sostituiti da energie fresche e pronte ». L'-./ipero prosegue trovando ottima la costituzione del Ministero dell'economia, nazionole a lancia la candidatura, ppr quest'ultimo dicastero, dell'on. Ciano. Circa la presidenza della Camera si fa oggi ancora con insistenza il nome di Alfredo Rocco. Contrariamente alle voci corse sembra accertato clie non si addiverrà alla costituzione del gruppo parl-imentarc fascista, ma che tutti 1 deputati della maggioranza, cioè coloro che sono andati alla Camera col listone e colle liste bis, agiranno sul terreno parlamentare attraverso un Comitato di maggioranza, che avrà appunto il compito di coordinar» .e guidare l'azione... «Il ^ro.'vyjpdj. mento — dicono gli ufficiosi — si ispira alla necessità di mantenere la coesione delle forze che hanno affrontato amile la lotta elettorale evitando lo sbloccamento e il frazionamento In altrettanti gruppi autonomi. Questa autonomia di atteggiamenti, del resto, contraVterebbe col carattere della lotta recente e col meccanismo delle elezioni. Chi considera, questi elementi deve dedurne che tinti i deputati che hanno appartenuto al listone hanno gli stessi obblighi verso il Governo». La Direzione del partito socialista iifiiciale massimalisti ha proseguilo nei suoi lavori discutendo l'ampia relazione dell'on. Nobili. Dalla discussione sono riusiyiie confermate le direttive politiche generali sulle quali già. ci siamo intrattenuti nel resoconto «Iella seduta di ieri. Domani sarà votata la mozione in cui sarà riconfermata la più netta differenziazione del parlilo socialista da nuello unitario e da audio comunista, escludendosi qualsiasi possibilità di intesa con quei partiti, cosi sul terreno pnltico che su quello politico parlamentare^