L'esposizione dell'Impero britannico

L'esposizione dell'Impero britannico L'esposizione dell'Impero britannico Novanta ettari <1L terreno coperti colossali ccliftel » Ottanta Governi Impegnati e 3 miliardi c mezzo già spesi — 200 mila Tisltatorl IL primo giorno — Il discorso inaugurale del Ec a milioni di ascoltatori. (Servizio spoetala della ■ Stampai) Londra, 23, notte. Da Ire anni sulle colline di Wembley, a poche migliti eia Londra, vaste maestranze di operili, clie via via venivano moltiplicandosi, situino allestendo quella che la gninca-ssa di tutti i fogli londinesi descrive oggi come la più grande esposizione che sia mai stata, veduta. E' l'esposizione dell'Impero Britannico. Essa vuole essere il compendio rappresentativo eli rio che eJgniflea, produce e progetta lo vita imperlale inglese. Pietra e cemento armato Indubbiamente, attraverso gli edifici, i padiglioni ed i baracconi da tlcia che coprono quasi 90 ettari di terreno, si colgono subito molte impronte di inglesitù. autentiche. La mostra jmperiale «embrx edificala per durare assai pi» di tm« stagione. Ciò che nelle mostre coni mentali ed americane è stucco e gesso, qui è cemento armato e pietra. Ma ciò rientra nelle abitudini inglesi. Nel 1851, quando imbastirono a Londra la. famosa esposizione universale, che fu la meraviglia del pallido tardigrado continente per almeno un ventennio, tirarono su quel poderoso e bruttissimo Palazzo di Cristallo di cui oegi non sanno come disfarsi. 11/Palazzo di Cristallo doveva, sfumare via col resto dell' esposizione 70 anni fa. Domina e deturpa ancora oggi una lunga linea dell'orizzonte metropolitano. La sua inutilità è stupenda come la sua durata. Gli inglesi del dopo-guerra hanno edificato sui colli di Wembley, alla stessa maniera, ima di queste costruzioni che, per altro, fu realmente progettata per tenere duro se non nei secoli almeno nei decenni. E' lo Stadi uni, la più vasta arena s-portiva in esistenza, capace di contenere 120 mila persone. Le impronte dcllMnglef>ilà dello Slndiurn sono il cars.ttere masaccio delle mura-lurc, la vastità dell'anfiteatro e la disadorna durezza delle sue linee architettoniche. Dicono che il Colosseo può entrare quattro volte nello Stadium, ma la robusta bellezza architettonica dell'edificio romano può hagnaxe cento volte il naso allo Stadium di Wembley. Un'identica assenza di grazia distingne gli altri edifìci principali dell'esposizione, la cui fisonomia generale sta per esempio a quella delle nostre esposizioni al Valentino come un ferro di cavallo ad un vaso elei Cellini. Pure la visione generale è, per virtù dei giardinieri, di freschezza, e, per virtù J Pirli architetti, di potenza indubitabile. Non c'è molta bellezza e resEima leggerezza, ma c'ò molta forza, 2 miliardi e mezEoe 80 governi impegnati Ottanta Governi più o meno autonomi the esistono nella raggiera imperialo hanno aderito e collaborato alla mostra. Qiiceta è tuttavia di iniziativa essenzialmente privalo. A idearla fu l'indimenticabile ottuagenario, il canadese- lord Straihcona, nel 1913, un uomo di afta ri che concepiva nn affare colossale. La. guerra troncò il «iisegno, che fu ripreso soltanto nel 1920 «la uomini d'affari. Essi, procuratasi la presidenza onoraria del Principe di Galles, riuscirono a mettere in moto un'impresa nella cui ediefinzione materiale si spese *»ltre un miliardo di lire ed il cui attrez2amento ha coinvolto un altro sforzo di un miliardo e mezzo. La mostra viene cosi a costare, prescindendo dai contributi governativi, circa due miliardi e mezzo -di lire. Non sono però a Tondo perduto. L'esposizione saTà attiva se nei prossimi sei mesi di apertura attrarrà un complesso di 35 milioni di visitatori, gualche cosa come 250 mila ni giorno. Gli impresari calcolano addirittura di vendere 60 milioni di biglietti e di mettere in tn-sca come profitto i 25 milioni che sono al di là del pareggio. Perchè non dovete credere che tutti i 90 ettari di mostra siano dedicati al l'arie, alle industrie, ai commerci ed ali'autoesibizione dei singoli Governi imperi aliQualche cosa come un quarto dell'immensa area è sacra ai passatempi delle inasse: montagne russe d'ogni genere, giostre elettriche, tiri al bersaglio e tutti quei succedanei meccanici che la modernità istruita all'americana offre in luogo delle «lonne barbute e delle statue di cera. La iettatura di Tnt-Auk-Araen C'è persino nn modello dal vero della tomba di Tut-Anlc-Amen, la quale, naturalmente; ha già portato una piccoln disgrazia alla mostra, giacché il signor Carter, scopritore dei sepolcreto di Luxor, ha intentato causa all'impresa per la riproduzione non autorizzata Si capisce cho la mostra non era completata stamane, quando la ricorrenza del giorno di San Qiorgi» imponeva la data dell'inaugurazione. Anche questa incompletezza iniziale è abbastanza inglese, «Qui ei arriva sempre all'ultimo momento, ma si arriva. Non è però necessario arrivare completamente a tempo, nel caso di uno esposizione che, come tutte le altre, poteva benissimo essere aperta anche se non ultimata. Dopo tutto tra due o tre settimane essa giungerà alla perfezione e chi andrà a vederla prima non pagherà il prezzo per niente, giacché l'esposizione include una rete stradale di 15 miglia e nessuno può ambire di visitarla a fondo se non in una Settimana. Al tempo stesso un meraviglioso servizio di tram omnibus e di tram elettrici si trova già appuntino per trasportare subilo a Wembley le moltitudini che vogliono mordere senza indugio la pera acerba. I morditori di oggi furono più di 200.000. Questo a volo <li uccello l'esposizione dell'impero britannico alla quale inglesemente è stato fatto all'estero la. minore reclame possibile, cou grande ira dei giornali più svelti e moderni di Londra. II Re, i postiglioni e gli alamari li Thomas /d inaugurarla c andato slamane a Wembley il Ite, accompagnato dalla regina c da tutta la famìglia reale. Egli arrivo, in omaggio alla tradizione, in carrozza, ed il pubblico di Wembley lo acClamò vivamente estasiato alla scena pittoresca dei postiglioni. La cerimonia inaugurale avvenne nello stadio regalmente decorato. 1 presenti erano piii di centomila. Faceva gli onori di casa il Principe idi Galles. Mancava però il primo ministro del quale il re aveva graziosa mente giustificata l'assenza. Lo rappresentava il ministro delle colonie, on. Thomas, che si •ira addobbato in conformità tlell'etlchel la. Il leader dei ferrovieri, in feluca più mata, in alamari d'oro, e collo spadino al fianco, fu veramente una delle più simpatiche attrazioni della grande giornata di Wemblev. Egli aveva portato nello stadio anche sua figlia, che presentii alla regina un mazzo di rose. Buona pai-te del mondo politico si mescolava alla tribuni) eoi mondo degli affari c con quello tiri Brandi sindacati operai. Per una volta tanto, il capitalismo ed il lavoro appar¬ vsndgiEccpsl'nmrlue gsmndmleoindddmpncfuaEzmleqdagvvagcNlasSimrccslmlficsEglamlssgvisephsemipIFvmgn ero affratellali come non lo erano appar giammai. Parecchie bande militari enio in paese a mezzogiorno. Il principe i Galles foce un lieto discorso eli accolienza al padre, dopo di che Re Giorgio, n un silenzio solenne, prese la parola. gli elogiò i costruttori della mostra, dihiarandosi soddisfatto. «L'esposizione — prosegui Re Giorgio — rivela davvero in ceni pendio tutto l'Imero, pia celie riassume in vividi modelli, opra IX) ettari di superficie, l'arcliittetturu, arte e l'industria diluite le stirpi che stano sotlo la bandiera britannica. Essa dà al ondo la rappresentazione grafie;!, dello spito di liberale e tollerante coopcrazione die i scinto po^efli di razza, fede, istituzioni mentalità diverse ad unirsi in una sinola t'ommenv enlt, contribuendo colle loro ariate doti nazionali ad un grande Une cor uiie. Nessuna nazione, nessun gruppo dlj azioni può isolarsi dalla grande corrente esìi scambi mercantili moderni. E se questa ostra provocherà nn maggior sviluppo (Iel risorse" materiali dell'imrero ed una pnnsiore del suo commercio, essa gioverà pari tempo a sollevare la vita economica l mondo dalla disorganizzazione causata lla guerra ». Dopo di che.' invocando la benedizione el Signore, 31 Re dichiarò aporta la ostra. Quanti milioni di ascoltatori udirono la arola di Re Giorgio? L'uditorio assiepato ello Stadinm non era 6e non una molela di una enorme massa di uditori difsa per la metropoli, per Tlnghilterra e nche per le parti più remote dell'Imperora stato infatti provvisto per la diramaone ai quattro venti del discorso reale ediante la telefonia senza fili, i cui dittanti, nella sola Londra, rappresentano uasi un milione di apparecchi ricevitori ogni forma e di ogni prezzo. Era prcnnunzin-la, l'e-ra precisa in cui Re Gioro avrebbe pallaio, Parecchi giornali intarono i lettori in grandi halls, dove aveano impiantato apparecchi ricevitori di tissima, potenza. La voce di Wembley unse limpida per le vie dell'aria a tutti oloro che tesero lo orecchie per udirla. essuna mostra praesistente potè vantare prerogativa scientifica delia diffusione nza limiti del suo discorso inauguralo era provveduto a lanciare l'annunzio mmediato dell'apertura nelle regioni più emote dell'Impero. TI Re stese un dispaco di dieci parole. In ottanta secondi i avi telegrafici, temuti sgombri per la biogna, trasmettevano il messaggio fino al estreme stazioni imperiali, in capo al mondo. Due minuti di poi un fattorino tegrafico, in funzione, si apriva il varco no al Re e gli consegnava, senza battere glio, un bollettino di avvenuta trasmisone firmato dal direttore dei telegrafi. e Giorgio, sorridendo ringraziò il raazzo die, fatto il saluto militare, si alntanò compassato e impassibile. Gli stanti «oppiarono in battimani. Pochi inuti dopo 1« vetture reali riprendevano . via di Windsor. Poi i settori della mostra., accanto allo tadio, ingoia-rano fra i palazzi dell'indutria e il palazzo africano, fra le montane russe e gli sfarzosi ristorami improvisati, la loro prima fiumana di visitatori. ' M. P. dcPtq«afibpiiblvsUsgiOtfglltPoincaré risponde a Ci cerio Tarisi. 23. notte. -Poincaré ha telegrafato a Cieerin che governo, francese nel trasmettere a Moca i voti di numerosi scienziati francesi, nell'invocare la clemenza dei Soviety er gli intellettuali russi condannati, non a avuto affatto l'intenzione di immichiarsi negli affari interni della Russia ricorda che ha dichiarato categoricamente il 9 corrente al Senato francese che l governo non aveva intenzione di occuarsi della politica interna della Russia, l cui regime attuale non riguarda la Francia. Poincaré ha aggiunto che il governo di Mosca è libero di tenere conto o meno delle considerazioni di umanità suggeritegli e ria concluso affermando clìe. ono false completamente, le dlchiarazio- ni secondo le quali i condannati di Kiew ! avrebbero collaborato per lo spionaggio {Stefani). IMttilsratrgsllpiElbdtbnutlclrancese. Il nuovo ministero danese La signora ministro dell'istruzione Copenaghen, 23, notte. Il nuovo Ministero è cosi costituito: Stauning, Presidenza del Consiglio e Industria., Commercio e Navigazione ; MoltUe, Affari Esteri; Borgbjerg-, Previdenza Sociale ; Kasmtis-sen, Difesa Nazionale ; Hauge, Interni: Dald, Culti; Friis Skottu, Lavori Pubblici ; Signora Nina llang. Istruzione ; Bramsnaes, Finanze ; Steinko, Giustizia-; Bording, Agricoltura {Sic/ani). I