Consigli e propositi di pacificazione

Consigli e propositi di pacificazione Consigli e propositi di pacificazione HI Governo fascista e la nuova legislatura Roma, 18, i-otte La Pasqua del 1924 sarà celebrata con inidizioni "pacifiche in tutti i campi. Il Ministero si preoccupa del ritorno, dopo la scossa dello agitazioni elettorali, alla normalizzazione della situazione, 0 le voci che partono dagli ambienti ministeriali, siano esse quelle del giornalismo come delle organizzazioni politiche, sono voci di calma e di deprecazione di. ogni violenza. L'invocazione alla calma si irradia da Roma alla periferia, dove lo organizzazioni locali manifestano, forse un po' tardi, cioè a. fatti compiuti, il desiderio espresso, dopo una dura esperienza., dal capo del Governo, di una completa normalizzazione calma della situazione. L'invito, alla calma gc aerale sarà fra. qualche giorno ripreso d«j ;Gran Consiglio fascista nelle sue riunioni di Roma. In attesa di questa pacificazione degli animi alcune questioni speciali si profilano all'orizzonte. Esso consistono nell'atteggiamento del Governo di fronte al tentativo di risuscitare il primo maggio, nella gestazione di alcuni ritocchi ministeriali nonché nella preparazione della nuova vita, parlamentare che sarà aperta dalla seduta reale del 24 maggio. Tale atteggiamento ministeriale provoca, di riflesso, il problema del conseguente atteggiamento delle opposizioni. Il tentativo comunistamassimnlista-repubblicano di far rivivere come festa dei lavoratori il primo di maggio è destinato a fallire. Tale tentativo prende origine dalla situazione di cui i partili di opposizione rilevarono di possedere nella prova delle urne. Però la vagheggiata formazione di un fronte unico è venuta meno in seguito alla impossibilità di accordo coi socialisti unitari vincolali a varie questioni dalla tendenza collaborazionista del passato espresassi in un dato momento perfino nella visita dell'on. Turati al Re al Quirinale. Oggi massimalisti, repubblicani e comunisti si trovano pertanto isolati nelle loro iniziative, siano esse quella di ripristinare la data antica della festa dei lavoratori oppure quella di astenersi dalj'interveniro alla seduta retile. Per questa ultima questione la decisione è bensì rinviata dagli unitari alla Direzione del partito, ma già si sa che il rinvio costituirà un « fin de non recevoir « adottato per la progettata alleanza. Il Governo si vede quindi largamente favorito da questa scissione estremista particolarmente nella questione del primo maggio. D'altra parie, il Governo fascista fa del seppellimento del primo maggio una questione essenziale sulla quale non intende transigere. Il Governo si è quindi impegnato a fondo perchè la festa del lavoro sia celebrata il 21 aprile, giorno del Natale di Rema, e minaccia là punizione dei dissenzienti e la serrata dei Telativi stabilimenti nel caso in cui il primo maggio non venga considerato giornata lavorativa. Ma la piena riuscita, secondo le informazioni elei prefetti, della festa del lavoro alla data del 21 aprile farà abortire ogni tentativo in diverso senso che si volesse preparare per il Lo maggio. La data del 21 aprile segnerà l'inizio della ripresa dell'attività politica fascista e ministeriale. Il 21 aprile, in occasiono del conferimento in Campidoglio della cittadinanza onoraria all'on. Mussolini, questi lancerà un messaggio politico al popolo italiano. Questo messaggio sarà l'inizio della preparazione per la ripresa dell'attività legislativa, cioè del funzionamento della nuovo. Camera. Il capo del fascismo attribuisce una specialissima importanza ci nuovo periodo politico che sta per aprirsi. Secondo l'ori. Mussolini, con la vita della nuova Camera si chiudo il periodo rivoluzionario della marcia su Roma e si apre un nuovo periodo pienamente legalitario e costituzionale dell'attività fascista, cioè, il periodo legislativo. Il fascismo entrerebbe insomma in una nuova orbila caratterizzata anche dall'essenziale obbiettivo che il Governo assegna alla nuova legislatura : il compito cioè di legalizzare tutto ciò che il fascismo ha improvvisato nel suo primo periodo di vita, compresa la creazione e i'. funzionamento di quella milizia nazionale che tanti dubbi ed obbiezioni ha sollevato, nascendo, specialmente in rapporto all'esercito. L'aspettazione per l'esordio della nuova legislatura è quindi vivissima, tanto più che il programma fascista della nuova legislatura stira il 21 maggio annunciato dalla parola del Re e audio perchè il più o meno esplicito programma fascista sarà accompagnato dal ritocco alla compagino ministeriale di cui vi parliamo a parte. Coloro che si attendono grandi rivelazioni dal discorso della Corona sono probabilmente in errore. Il Consiglio dei ministri inizierà il 21 aprile la trattazione delle questioni che si riferiscono al discorso del Trono. Però, mentre si ritiene clic la parola del Re sarà esplicita e altamente significativa come esposizióne di principi] e come programma politico del partito fascista, sarà, per contro, alquanto più contenuta come indicazione di programma legislativo. Ciò si deduce non soltanto da indiscrezioni sul pensiero ministeriale, ma anciie, 0 sovraltufto, dalla conoscenza delle abitudini dell'on. Mussolini, alieno dal tracciare programmi in anticipo. L'esempio delle elezioni generali compiuto senza indicazione ili un programma legislativo viene a confermare la previsione che il programma legislativo della nuova legislatura contenuto nel discorso del Trono sarà indicalo in senso generico senza scendere in troppe specificazioni. Per ora abbiamo ujj solo particolare indubitabile della storica giornata ed è l'invitti del Direttorio nazionale fascista ai deputati della maggioranza di intervenire alla cerimonia in frak e decorazioni. E' questo l'avviamento — osservava quest'oggi a Montecitorio un arguto deputalo filofascista — alla creazione del frak di Stato. S. Gli studenti fiumani depongono una corona sulla tomba del Milito Ignoto Roma, 18, sera. Gli studenti dello scuole medie di- Fiume, che si trovano a Roma per un viaggio di istruzione, accompagnati dai loro professori e da un gruppo di studenti universitari fascisti, si sono recati stamane ullu tomba del'Milite Ignoto, dove hanno deposto una corona d'alloro col nastri nazionali e della città di Fiume, lìli studenti si sono inginocchiati in devoto raccogliménto davanti alla tomba. Quindi il segretario politico dell'Associazione Universitaria Fascista ha, con commosso parole rilevalo il significato delia cerimonia Una Nota ufficiosa n a e è Roma, 18, notte. Abbiamo oggi lo ultime battute della polemica suscitata, dalla elargizione del Pontefice alle associazioni cattoliche devastate. Una nota di carattere ufficioso dico: » Negli ambienti responsabili del partito nazional-fascista e nei circoli vicini al Governo, non si è mancato di rilevare che le proteste cattoliche contro episodi sporadici di devastazioni accadute in Brianza, dopo la giornata del t> aprile, sono di una tonalità eccessiva, ed hanno un carattere elio il Fascismo nettamente respinge, anche per l'ignobile speculazione social-pussista sbocciatavi attor opportuno ricordare che il partito ; llfl,, a i l e o i o n o e i o i à e a l o o i , à i à o . o a o o . a a o l o e o , a a e c o a l r l i o a a e, i ri iia i n . e aa lazional-fascista ha avuto nella recente campagna elettorale numerosi morti: è di ieri l'assassinio di un sindaco fascista in Toscana, è di oggi il barbaro eccidio di uno studente fascista' in Lombardia. Non vi 6 dubbio die una ripresa della delinquenza rossa 6 in atto. In Brianza i fascisti, o sedicenti tali, non hanno ucciso nessun inscritto al partito popolare; hanno danneggiato delle coso, e non già per fare del vandalismo anticattolico, ma perchè quei circoli nascondevano, sotto l'etichetta della religione, il contrabbando di una politica brutalmente anti-fascista. Manifestazioni epistolari, come quelle che sono avvenute da parto di talune sfere cattoliche in questi giorni, non sono le più indicate per contribuire a (inolia ormai famosa normalizzazione, elio sarebbe un fatto compiuto in ogni angolo d'Italia, se tutti — diciamo tutti — avessero accolto il grido pacificatore dd partito nazional-fascista, mentre l'organo ufficiale del partito popolare dichiara invece che vuole esasperare tutte le opposizioni. Bisogna profondamente separare quello che appartiene alla religione da quello che appartiene aliti politica; soprattutto evitare allusioni poco opportune alla sovranità dello Stato italiano, che è assoluta e intangibile », Questa nota è particolarmente commentata dal Popolo dato elio essa riguarda direttamente il partito popolare. Il giornale rileva che non si può, senza Difendere la verità, chiamare episodi sporadici le devastazioni avvenuto in Brianza 0 cercare di far passare non per fascisti ma per sedicenti tali gli autori di simili gesta; nè vale — secondo il giornale — allegare, a giustificazione di questo violenze, quelle commesse contro i fascisti dalla delinquenza rossa; poiché in ogni caso nè cattolici nè popolari possono avere alcuna responsabilità in proposito. Il Popolo si domanda poi se è necessario che scorra il sangue e si contino i morti perchè la violenza ineriti di essere deplorata e punita regolarmente 0 non bastino i danni alle cosa ammessi nello stesso comunicato: «-Evidenteinente ci troviamo di fronte ad un caso di inesplicabile esasperazione collettiva. 11 Governo ed il partito fascista vedono da per tutto attuarsi manovre, congiure, insidie contro la loro stabilità e il loro predominio. Da questo folle sospetto non vanno immuni le stesse opere cattoliche accusate di fantastici contrabbandi politici che l'autorità religiosa per prima ha ripetutamente ed energicamente smentito. Che più? Non si permetto neppure che la suprema autorità protesti contro le violenze come è di suo pieno diritto e, nello esprimere l'insofferenza di codesta protesta, gli ufficiosi . ed il Governo spesso assumono un tono polemico come in questo comunicato che passa sopra allo più elementari esigenze di rispetto per le altissime personalità religiose ». Il Popolo dichiara infine di non avere mai scritto di « volere esasperare tutta l'opposizione ma ili aver ripetuto la frase di un altro giornale ponendola tra virgolette. Dal canto suo il Mondo osserva: «11 comunicato ricorda l'invito pacificatore del partito nazionale fascista, quasi per lamentare che non sia stato ascoltato. Osserviamo die, nel frastuono delle moltissime parole die su di esso si affacciano contraddicendosi e confondendosi ini un groviglio inestricabile, il paese ha perduto alquanto la facoltà ili orientamento e a nessuno 6 dato di pretendere che ogni sillaba venga immediatamente percepita e valutata per quello che è e vuole esprimere. Ma le sillabe, a cui si annette una particolare importanza possono bene essere ripetute e chiarite con l'appoggio dei fatti, dinanzi ai quali non vi è malvagità polemica avversaria che possa prevalere. Pertanto, se le parole di paco furono veramente pronunziate, si dia ad esse l'accompagnamento di una volontà di pace, visibile attraverso i fatti. Chi ha in mano tutti i potori può creare, quando vuole, quelle condizioni che non ammettono equivoco ». Vaticano e partito popolare Abbiamo riferito ieri l'invito del Corriere d'Italia a cessale dalla, polemica sollevata dall'atto polittico del Papa.. Ne prende aito stasera l'idea Nazionale che esige tuttavia un diverso atteggiamento dal Vaticano nei confronti del partito popolare : « insogna faro questo, — scrive il giornale nazional-fascista. — separare definitivamente Iti nersonaililà della Chiesa da quella dei partito popolare. Tale separazione non è ancora compiei a nei fatti, anche se completa è nelle dichiarazioni. L'equivoco finora, permane e può dare, come si è visto, gravi conseguenze. Bisogna sopprimerlo. Cosi il Valicano allontani tutti gli sturziani dalle eoriché di società cattoliche apolitiche. Esso può farlo; so questo non fa l'equivoco si perpetuerà e non per nostra colpa ». L'Osservatore nomano stasera, sotto il titolo «Una rettifica di fatti», scrive: « In occasione delle ultime pubblicazioni emanate dalla Santa Sede e specialmente della nota elargizione di lire 500 mila, alcuni giornali sono trascesi ad attacchi a cui non crediKinio di dover rispondere. Tuttavia fra i molti errori di fatto in culi sono incorsi e che potrebbero facilmente essere rilevati, uno è il seguente: E' stato affermato clic la cospicua elargizione (.data dal cardinale OHspaiTi?!) ora destinata a cooperative cattoliche saccheggiate. Ora nella lettera del cardinale segretario di Stato al coniai. Colombo è detto espressamente che Ja elargizione è a favore degli enti, circoli ed istituti che fanno capo all'azione cattolica. Ebbene, basto leggero gli statuti pubblicati il 2 ottobre 11. s. dalla Giunta centrale per vedere che le cooperative e le altre istituzioni economiche non fanno capo all'azione cattolica. Precisando ciò, non intendiamo certo diminuire la condanna delle violenze coiiimesse anche contro dette istituzioni economiche nè il dovere delle giuste riparazioni che snetta ai responsabili ». Nell'attesa della riunione degli organi dirigenti dei partiti e dei nuovi gruppi parlamenteri che comiticioranno subito dopo le feste pasciutiti gli Ambienti politici offrono ben poro eli notevole. La sola manifestazione di attività è datta oggi da un comunicato del na.rtito popolare che annuncia la convocazione della direzione per il 2 e il 3 mttsgio con l'invio della seguente circolare del Triumvirato alle sezioni, ai comitati provinciali e alle commissioni circoscri'/iona.li: « L'esito della lotta elettorale, per i risultiti raggiunti por le aspre difficoltà superale può legittimamente renderci orgogliosi della .-alila compattezza, dello spirito, della disciplina, della virlii di resistenza di cui lutti avole d.'i'o magnifica prova in ogni parie d'Italia. L'affeni-azioiie di vitalità che no emerge ì; cos'i notevole da costituire di per sè stessa, contro ogni sofisticazione di avversari, una concreta riprova della ragion d'essere e della consistenza inorale e organizzativa del nostro movimento (piale espressione politica della corrente sociale cristiana e delta forza poterizzatrice di una cospicua parto della massa popolar? italiana. Ala iti tale affermazione anche più vasto appare il profilo se Ja si colloca .uell'aimbieutc dt anormalità e violenza che binno réso sempre dimoili, spesso impossibili, le libere mani fe-tazioni dei consensi nel gioco insidioso 0 disgregatore col quale si è cercato di utilizzare esteriori rivalutazioni dei fattori religiosi, nella pavida insincerità di troppi che sogliono «rearsi, nella vantata preoccupazione per il bene nazionale, un comodo alibi! alla loro acquiescenza. Noi constatiamo, con' profondo compiacimento, che la compagine del partito popolare ha resistito ovunque, conservando i suoi nuclei essenziali nel Mezzogiorno e nel Centro d'Italia, portando in linea le forze disciplinate e fedeli delle regioni settentrion-aili, primissime fra tutto la Lombardia ed il Veneto. Giunga 11 nostro* saluto ammirato e solidale a tutti'gli amici; candidati eletti, cui sarà affidata l'azione* parlamentare del rtartito, agli altri ohe dottoro alla lotta, dura e ingrato il prestigio deli (proprio nome, il contributo della loro migliore attività. E dai risultati conseguiti fi popolari italiani traggano nuova ragione per riprendere il lavoro di formazione morale, di oitgan'itzmzlone 0 di attività .politica con; serietà, ma con fermezza, alieni da. ogni storilo di fazioso contralto, ma risoluti tal •difendere, come è loro diritto e dovere, le idealità e la posizione assunta dal partito: per i superiori interessi del paese ». Per la normalizzazione Frattanto si continua ancora a parlare di normalizzazione e oggi lo spunto è offerto dalla nota del Popolo d'Italia che ci ritiene ineiirata dal Presidente del Consiglio. Il Giornale d'Italia, ripetendo che il paese vuole l'ordine e la pace, aggiunge: « L'Italia è stufa di politica e quanto meno di quello stato di eccitazione partigiana che ronde possibili i comflitli, le imboscate, le rappresaglie e certe forine ,)! polomica giornalistica proprie solo degli ambienti politicamente viziati e delle nazioni «on ancora mature In un regime dt libertà. Duole constatare che queste elementari verità nell'attuale momento delia psicologia italiana siano state comprese dai fascisti o 01 meno da una parte dei fascisti, meno che da aitri parliti poMtiicl. Questo mette in particolare imbarazzo il Governo perchè è uniamo che, per imparziale che un uomo di Stato voglia essere, è più difficile colpire i propri compagni di parte quando lo meritano olio non gli avversari. E' più difficile, nonfosse altro perchè le autorità locali, a torto ma spesso inevitabilmente, sono sempre trattenute dal colpire coloro che a parole si prò-lessano amici del Governo da una preccupazione fatta insieme di rispetto e di timore ».Il Giornale d'Italia Insiste quindi nel dire, insieme all'organo fascista milanese, che il fi aprile deve rappresentare la liquidazione di tutto un passato increscioso e tumultuoso. «lV.c-tomo francamente a quef fascisti che non hanno ameora capito che, pio-seguendo mei sistema della violenza, e=tsi ricm-solo provocano la reazione e le rappresaglie materiali ai loro danni <ma dimostrano scarso senso póll'tiico, dimostrano cioè mon aver capito nè l'importanza nè la responsabilità di partito di gp-verno. Alcuni loro giornali si dolgono e unpo' ingenuamente, che socialisti e popolari sfruttino certi episodi : diciamo loro skicenanii&nto che gli uni e gii altri sii mostrano più abili di loro nell'astenersi dalle violenze materiali utilizzando invece, ai laro fini, quelle dogli avversari. Quanto ai delitti dei comunisti di tiposoriiccatamente «laminale essi suscitano l'orrore generale per la ferocia e la vigliaccheria per cui generatavente si continidistinguono». Il Giornale d'Italia deplora infine il discorso pronunciato dall'on. Farinacei a Cremona affermando che, pure avendo intenzioni nobilissime, reca danni enormi al partito e più ancora al Governo. Intorno a'ie modificazioni nel ministero Intorno ni pretesi ritocchi della compagino ministeriale continuano a correre le voci più varie. Stasera la Tribuna pubblica una intervista con un personaggio autorevole, di cui non fa il nomo ma che dice informatissimo, sui probabili ritocchi della compagine del Gabinetto. Nell'intervista, di cui reputiamo sia il caso dt riferire le parti sostanziali a titolo di cronaca, anche perchè noi abbiamo già largamente accennato alle voci diffuse al riguardo in questi circoli politici e. parlamentari, si conforma innanzitutto che l'ori. Federzoni àvrebbe deciso di accettare l'alta carica di presidente della Camera. 11 Ministero dello Colonie e il Commissariato dell'emigrazione verranno assorbiti dal Ministero degli Altari Esterl di cui diverrebbero duo direzioni generali. Il coium. De Michelis sarebbe eletto al laticlavio. Nell'intervista si dico anche che non ha fondamento la voce della creazioni! del Ministero della Difesa Nazionale perchè là creazione di quest'unico dicastero è resa impossibile dal fatto che lo nostra aeronautica non e ancora in condizioni tali da poter rinunciare alle prerogative di indipendenza elio sono ad essa indispensabili per il suo rapido sviluppo. Si avrebbe invece, secondo il giornale, il Ministero dell'Aeronautica. La voce dello, costituzione di questo ministero dol resto era diffusa da qualche tempo e quali ministro e sottosegretario del nuovo ente si fanno i nomi rispettivamente di Pinzi e dell'on. Casagrande di Villnviera il quale ultimo fu capo-gabinetto del Commissario per l'aviazione ed è ora nuovo eletto della maggioranza per la circoscrizione Lezio-Umbria. Tornando alle voci raccolte dalla Triouna, il giornale scrive che è da escludersi che per la successione Diaz, di cui sarebbe imminente l'allontanamento per le note cattivocondizioni di salute del generalissimo sia designato il generale Di Giorgio. Con la! entrata del Di Giorgio nel Ministero ben 4 dicasteri verrebbero ad essere affidati a desiciliani e questo turberebbe quell'equilibrio interregionale che si è sempre voluto osservare almeno entro certi limiti nella distribuzione dei portafogli. E' per questo elio l'anonimo informatore del giornale romano ritiene più probabile che al Ministero di via XX .Settembre si insedi il generalo Cavalieri!. Nell'intervista si comunicava che il Duca dol Mine resterà a far parte del GabinettoL on. Ciano sarà nominato ministro delle comunicazioni ed il nuovo Ministero assorbirà anche il Commissariato delle ferrovieLon. Ciano avrà come suo collaboratore il Mercanti che regge attualmente, l'ir lenza generale per l'Areonautica ma questa naturalmente se verrà formato il Ministero dellaria verrà ridotta ad una semplice direzione tecnico-amministrativa. La innovazione più importante, secondo la Trihaau. sarà data dall'assorbimento da parte del Ministero delle Finanze del dicastero dell'economia nazionale. E cosi alle Finanze col ministro De Stefani sarebbero tre sottosegretari, quello delle Finanze in cui resterebbe l'ori. Lissta, quello dell'Economia nazionale elio sarebbe.dato all'on. Mona 11 all'on. iung e quello dell'Agricoltura all'on. Serpierì. Quanto al portafoglio degii Interni esso sarà conservato dall'on. Mussolini. Sarà invece, soppresso il sotto-portafoglio degli Interni avendosi cosi un unico sotto-segretario alla presidenza e agli interni nell'on. Acerbo. Resteranno ai loro posti i ministri Carnazza, Oviglio, Gentile. Il sottosegretnriato all'Istruzione ricoverà maggiore importanza ed esso verri! cliiumatn il Millosegreturialo dell'Isiriiziijne fi dell'Educazione tisica. 11 giornale romano della sera continua tU