L' ultima dei Rothschild

L' ultima dei Rothschild L' ultima dei Rothschild Tutti i venerdì, la vecchia signora ebrea cendeva in coupé dalla sua residenza di runeberg ili Fraucoforte. Il coupé era di agoma vecchiotta, però aveva le ruote con e gomme; senza lacche, però sullo sporello c'era jntturato un elmo a visiera caata, e cimierotriplice: contrassegno aralico della condizione nobiliare di Freiherr, econdo le norme riconosciute nel regno di russia. Il coupé prendeva sempre su per l'Unter Maiu-Kai, che c una specie di ghetto trafitto in bella copia sulla destra del Meno, luartiere delle generazioni che hanno iraarato a contare in dollari : il coupé non ci fermava. Svoltava invece per la Fa-hrasse. C'è, nella Fahrgasse, già un'altr'aria, rebitettura guglielmiua che sa di marchi: ma neppure qui sostava. Più- olite, più ltre: nella Boeniestrassc, all'ombra santa elle sinagoghe, in mezzo alle vecchie mura dificate non coi. dollari, non coi marchi, ma con i talleri : vecchia veneranda moeta della città libera, cara agli avi. Qui, ella zona dei talleri, si fermava il coupé, inanzi, alla casa donde i Bótschild aveano preso il volo per il vasto mondo : e Hannah Mathilde Freifrau vou Rothschild, ovantenne, saliva le scale di legno, si curava sotto gli usciolini da carcere, con diozione, perchè essa ricordava la parola de! rofeta: c Chi eleva alti portali, quello spira alla rovina >. Poi sedeva accanto al asso letto del padre del padre òli suo padre, ccanto al letto di Meyer Amschel-Rothchild,' benedetto di prole: e guardava, enza decifrarle, le inscrizioni della Legge itturate sui battenti : c L'uomo non senza a donna, la donna non senza l'uomo, ma ntrambi insieme, non senza che lo spìrito ivino signoreggi nel loro legame ». Frammenti, di massime benefiche, sentenze del Talmud affioravano in lei, richiamate dalla ista 'delle vecchie cose, con una vivacità iù forte di tutta la dottrina appresa, più ntensa di tutte le abitudini appiccicatesi n lei ■ nella frequentazione del mondo. La custode le preparava il caffè, e glielo ortava nel vecchio servizio.di casa, regaato a" Amschel Rothschild, una volta-. Pura porcellana di Meissner: tazzine bianche, on. ghirlandine di fiori e un tenue righino osso torno torno all'orlo. La vecchia sinora pensava con disprezzo alle case moerne, dove gli armadi di vetro custodiscono e porcellane dai grandi nomi, Henry Deux, Delft, Sèvres, Nympheuburg, Wegdwood, Capodùnonte: ma come roba da collezione, solo per incutere timore reverenziale al'ospite. I suoi vecchi avevano usato-le tazine di Sassonia così, correntemente : ecco a loro diversità dai nuovi ricchi. "* Tutti i venerdì, invariabilmente, essa ripeteva'questa saggia osservazione alla vechia custode, la quale la assicurava del suo ompleto assentimento. Il cerimoniale di questa visita che la vechia Rothschild rendeva alla casa dei padri, era press'a poco immutato, dall'anno 870, anno di sua vedovanza. Ora ohe è 'morta, la'servente ha concesso n proposito una intervista ai giornali. #"* 'All'infuori di questa visita, assoluta inviolabilità per tutti, della casa dei Roth child. • - E' possibile che un visitatore molleggi, on la mano, la coltro del letto dove fu partorito .Goethe, o Beethoven, o Fede ieo II ; ma dove nacquero i figli di Amche!. Rothschild vigilava la gelosa pietà della vecchia Hannah Rothschild. Non si entra a curiosare dove lo spirito divino ha ignoreggiato il legame di due sposi pii e benedetti dal Signore. La vecchia signora aveva certo letto e mandato a memoria le istruzioni sulla disciplina matrimoniale di Maimonide e di Elieser Be*n Nathan. Se avesse avuto le ideo di una signora cristiana avrebbe lasciato che sul letto di Amschel Rothschild si sedessero per celia gli sposini in viaggio di nozze, come fanno invariabilmente tutti, su tutti i letti celebri del mondo, appena il custode gira l'occhio. , *** Al tempo della sua gioventù, suo padre, il Freiherr Salomon Anselm von Rothschild, i suoi zii, suo marito il barone Willi, 'ultimo capo del ramo francofortese della dinastia, - erano impegnati a fondo nei finanziamenti ferroviari. Costruivano la rete del Nord in Francia, quella austriaca, le prime linee del Lombardo-Veneto. — « Vedete queste mie povere dita? Ahimè, sono degli anni che non si mettono più al pianoforte. Eppure, sapete chi mi in segnò l'ottava, e i diesis, e i primi segni delle note? Fu Chopin. Sì, Chopin fu il mio primo maestro: Rossini, dopo desinare tava seduto in un angolo del salotto per ascoltare le prime sonatine della fìglietta del suo anfitrione : e quando composi muica, fu Schumann il mio primo confidente. Ecco quello che soi signore, sulla mia giovinezza. Le costruzioni ferroviare non .mi hanno mai interessato molto. Le mie povere mani, quanto sono molto più preiose! ». Ella era, in queste risposte, piena della apienza mondana dell'Ecclesiaste, serviva agli espiti il suo < Vanitas Vanitatum », ma su una guantiera d'argento. Era la più ricca dei Rothschild, perchè 'arte di godere la ricchezza le si era raffinata fino a farle dimenticare — qualche volta — le prescrizioni tassative del Libro. La devozione per gli antichi regimi fu in ei un tratto assolutamente rot-hschildiano. ncapaci di sentire attaccamento vero, conanguineo, per una dinastia, fu tradizione i tutti i Rothschild di essere reverenti erso le case regnanti in forza del Trattato i Vienna. Non poteudo essere monarchici, urono legittimisti : precursori, veramente, ei tempi moderni in cui si cerca di rimetere a nuovo il legittimismo, senza che ci iano più di monarchie. Nella casa dov'essa nacque, a nessun tiolo si teneva di più, che a quello di Hoffktor, rappresentante bancario della Corte i Vienna sulla piazza di Francoforte. Si ra sempre gli ebrei al seguito delle armate ristiane, gli ebrei confidenti deifprincipì, li ultimi ebrei .di Corte, gli Hoffjuden, ronti a negoziare un prestito, ma anche comprare un equipaggio per la Seenissima Laugravia di Assia, o far venire pàté de fois gius per il principe di Thurn t Taxis. La carica e le .commissioni esievano dignità e stile. Vii tuosità della dierezione. Nathan il 6aggio, banchiere^della anta Alleanza. « Imprestare a der Sorani » senza farne della reclame: cioè esre prudenti e eleganti come Mettermeli. n fondo, si era dolenti di vedere la finanza einccratizzarsi, incanagliarti, i prestiti alle orti fsser-e fatti da una moltitudine anoima di cristiani. Lo istituzioni, gli sta¬ tuti, la pubblicità dei bilanci statali, le rivoluzioni, hanno sconciato tutto lo stile delle operazioni della finanza : la finanza è • grande », non è più « alta ». Fu alta ancora per Hannah Rothschild : cosa di corte, cosa di Gabinetto, di conciliabolo auUco : preoccupazione arcana degli ebrei delle grandi famiglie di Occidente, degli ebrei Ashenazim, i soli che potessero davvero intendere la- scienza cameralistica, come i principi legittimi furono i soli che potessero rendere felici i popoli con saggio e prudente governo. Un giorno, un adulatore enumerava le signore intervenuto ad una festa. Volle compiacerla, ponendo il suo nome giudeo accanto ai nomi del più ortodosso prussianesimo : così : * — Vi parteciparono le loro graziose eccellenzs Von Lochow, Von Lessow, Von Marwitz, Von Prittwitz, Von Rothschild... — No, no, gli osservò Fra Hannah, cè uno stacco fra me e le Gnadige Frauen che avete nominate. — Prego... — Prego, signore : io non dò per telefono nessun ordine al mio agente di cambio. La moglie di un Rothschild non gioca al ribasso di nascosto del marito. #'"» Fece della beneficenza. Fin dal 1870, Freifrau Hannah aveva donato alla sua città di Francoforte tre pie fondazioni, che portano il nome dei Rothschild: un Istituto per l'incremento - delle arti applicate all'industria, in memoria di suo padre, il Freiherr Anselmo Salomone von Rothschild: il Fondo Rothschildiano per il pubblico soccorso in Francoforte sul Meno, e l'Istituto di beneficenza Giorgina Sarah, in memoria della figlia che le era morta a 1-6 anni. In unione col .marito, fondò e dotò l'Ospizio israelitico al Roderbergweg, un ospedale infantile e uri ricovero per la vecchiaia. Cosi le necrologie. Non sappiamo se beneficò contando, oome i suoi padri : se adempì alla prescrizione del Kohelet, di prepararsi bene alla morte tirando le somme delle sue elargizioni, e assicurandosi che il totale saldasse completamente il debito. Ma un'altra cosa sappiamo. - . / Negli anni del dopoguerra, gli ebrei di Oriente, gli Ostjudén, gli uomini col caffettano dalle maniche troppo corte, e col piccolo cappello rotondo, i rabbini dai berretti guarniti di code di scoiattolo, le donne coniugate con la testa rasata sotto 'a parrucca, motriglio dell'ebraismo, riccioli a cavaturaccioli e sguardo febbrile, uscirono fuori dai ghetti di Polonia e di Ucraina, di Gallizia e di Ungheria e — orrore — presero il treno a migliaia per la nobile città di Francoforte, e non si peritarono di andare a battere alle porte di Gruneberg, alle porte della vecchia « Ashenazim »: armati delle parole del Libro: « Ricchezza-ed onore sono presso di le, lieta abbondanza e beneficenza ». Sì sapeva, lontano, a Grodno, a Mukatckew, a Wilna, che la pia vedova Hannah, della famiglia dei Rothschild, casa di giusti, benedetta dal Signore, abitava nella bianca villa della valle del Meno, e che essa aveva un grande saldo di beneficenza da raggiungere... Ma Hannah Rothschild ebbe paura. L'odore e i] ribrezzo del ghetto di Oriente prese alla gola lei, pia israelita di Occidente. Aver condotto gli ebrei di Francoforte al livello di potenza dei grandi ebrei sephardin d'Inghilterra o d'Olanda, l'aver innalzato il nome Aichenazim di Rothschild più alto di tutti i grandi nomi spagnuoli che avevano riempito il mondo, i Dacosta, i Dasilva : questa era la grande opera della sua easa. Liberazione da tutta la puzza del ghetto. Rottura di ogni tipporto dubbio, colle comunità pullulanti di mistiche, e di pollini dell'Oriente. Occidentalizzazione. Volontà e compiacimento di essere ben europei. E adesso, una colluvie di ebrei di Oriente invadeva rapidamente la Germania, comprometteva il lento lavoro di due secoli, si attaccava alle alte sedi dei benedetti dal Signore, per trarli giù, giù, negli abissi del ghetto che si sarebbe potuto riaprire da un momento all'altro, negli orrori del progrom che essi chiamavano con la loro sola presenza? Ah no Hannah Rothschild li odiò, li fece cacciare dai suci servi, chiuse loro le porte dei suoi Istituti : le credenze' predicate da Israel Baal Schem, il profeta chaseidista di Oriente e ora portate in Germania, la indignarono : il misticismo potente dei nuovi venuti, la confermò nell'attaccamento alla lettera talmudista : in- tutta Europa non ci fu, forse, una difenditrice più feroce dell'ordine occidentale. Di tutto l'ordine occidentale: dalla monarchia absburghese al « numerus clattsus t nelle università, dallo note finanziarie creile Frankfurter Zeitung alle dottrine sociali della Chiesa romana. Oggi i rabbini colle code di scoiattolo, nelle sinagoghe di Grodno e di Mukatchew, pronunciano il suo nome con dei grandi segni di deprecazione. La Vedova di Gruneberg non fu pia, fu una c dathsch », una tedesca dall'inaridito cuore, orrore e abbominazione. « #'* Verner Sombart, lo storico degli ebrei, era un giorno ospite di Gruneberg, voleva dimostrare di essere completamente à son aise nella casa dei Rothschild. — Io mi sono sempre chiesto: pensiamo un po', il vecchio Amschel. Rothschild al venerdì seva, quando egli tornava dalia Borsa, dopo avervi guadagnato un milione. Prendeva la sua Bibbia e vi cercava una pia edificazione. Il lucro, forse, avrà bruciato l'anima sua? Oppure, egli avrà detto: « La benedizione di Dio ha riposato sa di me anche in questa settimana : io ti ringrazio, Signore, che tu hai ancora favorito il sèrvo tuo colla tua luce »? Eccq tutto il problema della psicologia ebraica. Certo egli deve aver detto così, se conosceva la sua Bibbia: e Amschel Rothschild. la conosca va. Non è vero, GiUidige Frauf La signora di Gruneberg era rimasta ad ascoltarlo, nella più deliziosa attenzione. Werner Sombart, era soddisfatto della-tua spregiudicatezza. Nella aula accademica di Breslavia, nessuna delle sue ebreucce libertarie dai capelli coiti, e dai polpacci-esibiti come una mostra campionaria, lo aveva ascoltato esporre il • problema della psicologia ebraica » come la veneranda nipote di Amschel Rothschild. — Sì, il mio avo conosceva bene i suoi testi sacri. Lei forse non sa, signor Professore, che io conservo ancora la povera copia del Volititi, commentata proprio per Qiaùò di Amschel Meyer Rothschild? Le pòtra fornire qualche utile uota per la secon¬ HlmaftpvtJdslSbloCdccrmfzlcdeCmcrmzdcecspSvss a edizione-dei suo gran libro. Sì, sì, prèo, -gran- libro, gran libro... , Di lì a qualche minuto, ecco il testò del ohelet dinanzi a Sombart raggiante. Frau Hannah scioglie il vecchio nastro rosa del? la copertina verde pisello. — Guardi. Amschel Rothschild aveva marcato, di suo pugno, le massime che lo avvincevano di più. Lei ha ben detto, professore: mio nonno conosceva bene i suoi testi. Ah, se i nipoti imitassero la pietà dei padri! (sospiro). Guardi qui: Kohelet 1, versetto 8 : t jvb» essere precipitoso colla tua lingua ». Segno in margine. E qui: Jesus di Sirah 4, versetto 34 : * La lingua del pazzo sarà la sua rovina ». Anche questo segnato. Jesus di Sirah : « Chi le sue labbra tien sigillate, quello è il saggio ». Segno. Vede, questo" è scritto a mano. Rabbi Aha ben Jakob ha lasciato detto: « Chi li intrattiene in inutile colloquijo, quegli offende un comandamento... ». E ancora: Cchelet 2, versetto ~i : Jesus di Sirah, vede? 4, versetto 39... Certo, il Venerdì sera, come Lei diceva, Professore. Rabbi Nathan, XXIII, I: f Quello è il più forte tra i forti, che domina la propria loquacità...*. La gran dama si era trasformata in uno dei più dotti ornamenti della sinagoga: e Werner Sombart si sentì leggere, ad uno ad uno, tutti i versetti che la mano di Amschel Rothschild aveva segnato. Però, l'aneddoto non figurò in nessuna delle successive edieioni della sua opera : « Gli ebrei e la vita economica ». **» ' Io ho la ventura di possedere, contrassegnata dalla sua firma,'una vecchia litografia. Rappresenta Adamo ed Eva di Raffaello, con certi cosciotti grossi come prosciutti. Dedica: « all'illustrissimo signor (in caratteri italici fioriti di ornamentazioni) Carlo M. Barone di Rothschild (molto vistoso, carattere stampatello) Console generale di (corsivo fioritissimo) Sua Maestà Siciliana (molto* grosso) presso la Città li-- brra, dj Franco forte sul Meno (caratteri romanici, riguardosi) Giacomo Lenghi, in segno di stima e di venerazione D. D. D. Aupoli 1832 (tutto piccolissimo e seppellito sotto le riverenze calligrafiche). La comprai a Francoforte, in un piccolo antiquariato presso lo Ze.il. Poi mi venne l'idea di farla contrassegnare dalla firma dell unica persona del sangue dei Rothschild, che esistesse ancora nella città non più lil>era. Mi presentai ai cancelli della villa di Gruneberg, col mio rotolo sotto il braccio e una piccola commendatizia di persona grata al Signore. Dio — il mio Dio — nii perdoni: ero solenne in quel momento, come uno zelota della sinagoga, che dopo aver pagato in denaro sonante il diritto di (,'rh/nJi, cioè dello svolgerò e dell'arrotolare la Thora, compie per la prima volta le sue funzioni. Parlamentai a- lungo. Il cameriere cristiano non comprendeva il mio desiderio di collezionista, Dopo un quarto d'ora, discese col rotolo della stampa, chiaramente firmata da una mano senile, ma ferma: « Hannah Freifrau von Rothschild ». La signora ebrea aveva subito compreso. Correntezza d'affari e incremento al piccolo commercio del collezionista. La voce del sangue. •» (Ma chi era più ebreo: io che speculavo sulla sua firma, o lei che mi diide la firma gratis?). w *** E' morta novantenne, la settimana scorsa « sazia di anni ». Era nata nel 1832. L'anno della mia stampa. Ma la mia stampa, ora, bene inquadrata, esibisce i ghirigori e gli svolazzi della dedica attorno ai nomi di due dinastie legittime, i Borboni e i Rothschild. -Io pago il mio debito per quella firma: lo pago con questo articolo. GIOVANNI ANSALDO.