Tre elezioni fatidiche

Tre elezioni fatidiche Tre elezioni fatidiche Vi son tre «lezioni f&tidiche in Europa, le quali possono anche'determinare iti destino del Continente. /Due stanno maturando; l'altra è ternuhata. Le elezioni! in Itailia sono giù avvenute, quelle in Francia c in Germania bornio ancora da esser combattute. .' I politici hanno sempre la tendenza ad esagerare gli effetti prodotti dodle elezioni nelle quali si trovano personalmente impegnati. Non v'ò altra giustificazione del prodigioso «forza nazionale, convenir a lo nel breve corso di qualche settimaiiu, che la volonti'i di raggiungere i risultati desiderati. Giudicando dalle passate elezioni, ci rendiamo conto ora che questi sforzi sono troppo spesso un v.'olento bombardamento effettuato allo scopo di fare esplodere' qualche atomo, e quando l'esplosione è avvenuta nulla ai produce, sii Ivo molto fumo e un poco di polvere. .Ma ciò nondimeno le elezioni continuano a decidere gli eventi. 11 fato dell'Unione Americana e quello detta schiavitù in quel vasto territorio furono, una volta, decisi ìuedlaute un'elezione. Si trattò dì una lotta a base di candidature trine. Non ò ancora chiaramente stabilito clic le ultime elezioni in Inghilterra non avranno con^guenze di vasta portata. Gli dei non hanno ancora rivelato il loro giuoco. Ma quantunque non possiamo giudicar con calma gli .effetti delle lotte elettorali, alle quali partecipiamo in qualità di combattenti; possiamo tuttavia formarci un calmo, se non accurato, giudizio di ciò che accado nelle elezioni straniere che ci concernono solo indirettamente. Le nostre informazioni possono essere difettose ; ma il nostro giudizio non ò oscurato da eccitata e interessata partigianeria. Le elezioni in Italia, in Francia e dn ■ Germania hanno una questione dn comn ne: quella del nazionalismo. Nazionalismo puro contro ogni e qualsiasi altra dottrina: socialismo, comunismo, liberalismo pacifismo.: L'appello nazionalista non intenzionalmente reazionario. Lo è sol tanto nei suoi effetti. Ciò che è accaduto in Francia, negli ultimi giorni, chiarisce Ciò che intendo dire. La politica interna di Poincaré è addirittura impopolare fra le masso francesi La sua politica estera aggressiva, invece, incontra favori tra di ijqesse. Fono al momento della sua econfitta in- Parlamento egli si appoggiò principal menite sulla destra. La sua politica eletto rate quindi assumeva una tinta decisamente conservatrice. Egli si è ora orientato in modo aperto verso la sinistra; senza aver tuttavia cambiato di un solo dettaglio la sua politica estera.; Ha conferito soltanto una direzione più radicale al suo programma, di politica interna. Da nazionalista conservatore, qual'era, si è trasformato in nazionalista radicale. I reali sti sono indispettì ti, e i radicali non sono rallegrati. Ma nè il dispetto degli uni nè il dispiacere degli aititi, impedirà alla Francia di pronunciarsi in favore della politica della Ruhr. Il popolo francese s'è convinto che la insolvibilità della Germania è una finzione; ha quindi una gran voglia di girare la vite. In quesito segno il popolo francese voterà per ogni giro di vite che sia conciliabile col radicalismo In caso diverso eleggerà candidati di al tro colore. Il colore politico non lo inte ressa, fino a tanto che si mantiene rosso bianco e azzurro. Ciò spiega il salto mor tale di Loucheur alla vigilia delle elezioni Egli è il più, astuto e il più pieghevole de gli opportunisti. Coloro che si attendono lo scaturire di disposizioni più concilianti dalle prossime elezioni generali francesi, saranno, quindi, probabilmente disillusi La Francia intende di fare il miglior af fare, mercanteggiando fino all'estremo, tenza riguardi par gli effetti che esso può esercitare sulla pacificazione europea Questo è il punto di vista francese, così come appare a tutti a più acuti osservatori stranieri, coi quali sono venuto in contatto s'a personalmente eia a traverso i loro scritti. . Qual'é l'esito probabile delle elezioni te desclie? Un'ondata di rinascente naziona Memo sta abbattendosi stilla Germania Presto o tardi, ciò doveva inevitabilmente accadere. Un po' di moderazione e di saggezza, da parte dei vincitori, avrebbe ri! ardalo il suo avvento. Verso il sistema militaristico, responsabile di aver precipitato la nazione noi cosi profondo abisso della umiliazione e del disastro, non v'era, nel cuore tedesco, che collera e risentimento. I Tedeschi erano altrettanto indi guati contro l'Impero degli Hohenzollern, quanto : francesi contro l'Impero napoleoii'fv'i iie li condusse alla sconfìtta e al discredile nel 1870. Si poteva star certi che per una generazione essi avrebbero scansato il militarismo e tutti i suoi sistemi. La Germania aveva i suoi inneggiatoli alla rivincita, come la Francia ebbe ,i suoi Deroulèdes: ma in ambo i casi, la nazione nel suo insieme li trattò con derisione. L'invasione della Ruhr, colle sue deportazioni e i tuoi imprigionamenti ; gli intrighi nel Palatinato, cogli oltraggi perpetrati a danno dei diritti tedeschi ; la proposta intempestiva promossa, pel controllo militare, dalle suscettibilità britanniche ; tutte queste cose hanno giovato a riaccenderò i tizzoni dell'orgoglio tedesco. Il processo di Ludendorf in Baviera e le notevoli dimostrazioni avvenute a Berlino in occasione dei funerali di un giovane tedesco, morto in un carcere francese, sono sintomi del nuovo spirito sorto in Germania nell'ultimo anno e offrono provo del fatto clic non si tratta di una semplice eruzione locale o provinciale. Prussiani e Bavaresi sono ancora una vol|a riuniti nella ]0|.0 feroce ostilità contro la-Francia. Tua fiumana di passione ha inondata la Germanio. crpedpddblglrgacrputinzqmpsbiv In questo" diluvio tutti gli elementi pacifici sono sommersi. I leaders più sani riescono a racimolare un uditorio soltanto pretendendo di assecondare questo nuovo e pericoloso stato d'animo. La diga eretta dalla forza sta sfasciandosi, la rabbia repressa di anni sta straboccando, e i nuovi deputati saranno condotti al Rcichstag dall'ondata della corrente travolgente. Lo spettacolo è destinato con tutta probabilità a reagire sulle elezioni francesi, le quali avverranno a distanza di pochi giorni da quelle tedesche. I due nuovi Parlamenti, animati da patriottismi rivali, saranno chiamati a discutere i rapporti degli esperti interalleati, prima che le acque abbiano avuto tempo di calmarsi. Non è certo, questa, una prospettiva ricca di speranze ! Le elezioni italiane segnano un trionfo pel nazionalismo. Il fascismo è sorto da una lotta contro il socialismo ; i suoi metodi sono antidemocratici, ma la sua reale ispirazione non è derivata da antipatia por le dottrine economiche del socialismo, ne da attaccamento all'idea dell'autocrazia. E' vero die l'Italia ebbe a soffrire più di ogni altro paese alleato dalla mareggiata dell'impulso socialista che segui al gran terremoto che sconvolse l'Europa, A un certo momento, lo Industrie italiane, furono quasi sommerse da quell'ondata. Dovunque, essa arrecò confusione e disorganizzazione. L'industria italiana e il Go verno italiano erano intimiditi dagli agitatori socialisti. Tutte le classi, nella penisola, erano quindi pronte a dare il benvenuto a qualsiasi movimento, per quanto incostituzionale ed autocratico potesse essere, che ponesse un termine al rogno di questi prepotenti industriali. I fascisti hanno compiuto proprio questo ; ciò nondimeno il loro movimento era, in essenza, patriottico e non economico. Esso ha chiamato a sé conservatori e liberali, capitalisti e socialisti, cattolici, liberi pensatori e protestanti. Esso rappresenta un raggruppamento intorno alla bandiera: quella bandiera che era stata grossolanamente insultata dai socialisti e insufficientemente difbsa da una successione di deboli Governi. I più impressionanti appelli fascisti agli elettori consistevano di quadri a vividi colori, raffiguranti attacchi della bandiera italiana da parte della folla socialista, oppure oltraggi perpetrati da questa contro soldati italiani reduci dalla grande guerra. Un significativo manifestò intendeva mostrare il contrasto tra lo sprezzante trattamento fatto nei tempi prefascisti ai rappresentanti dell'Italia alle Conferenze europee, e la deferenza accordata loro sotto il glorioso regno di Mussolini.. Lo tre elezioni, quindi, indicano che v'è una rinascita nello spirito del nazionalismo aggressivo, attraverso l'Europa occidentale e centrale. Le nazioni europee vagliano in nome dei loro diritti minacciati. LLOYD GEORGE. ugde(Copyright della . United Press Assoclatlon ^'America. in-tutti i Paesi, ad eccezione dell Inghilterra: riproduzione totale o parziale assolutamente vietata). Le elezioni itaBiane in un commento del "Ternps,, (Servizio speciale della «Stampa.) Parisi, 11, notte. 11 Tcnijis nel suo articolo di fondo dal titolo « Il plebiscito del signor Mussolini » si occupa dei risultati elettorali italiani, rilevando anzitutto come nelle regioni settentrionali, Piemonte, Lombardia, Liguria e Veneto, il fascismo non abbia raccolto che 1.191.453 voti su 2.S03.201 volanti, ciò che •• non è to' maggioranza assoluta, per quanto vigorosa sia stata Ja pressione del Governo ». La maggioranza che compensa la deiteienza del nord è venuta dal sud e non dalle città, ina dalle campagne. E il Temps commenta: « Mussolini ha fondato il fasciamo a. Milano e ha molta esperienza politica. Egli sa ciò che rappresenta J'Italia del nord. Non solo egli comprende i -particolari che noi rileviamo, ma egli li ha molto probabilmente previsti ». Dopo aver ■ .ricordato il discorso fatto dall'on. Mussolini ai sindaci fascisti, con la minaccia famosa < di un altro giro di vite », l'autorevole organo parigino dice: « Questo sistema di Governo non s'accorda troppo con 11 funzionamento normale di un Parlamento, per quanto docili pcs-sano essete più dei due terzi dei deputati. Per provocare iai conflitto, basta che un gruppo di oppositori reclami ostinatamente un regime di libertà. Questa parola di libertà non piace a Mussolini. Ls-li detinisce la libertà a suo modo, e bisogna riconoscere che la sua dottrina 6 brillante, se non coerente ». Qui il Tempi cita Machiavelli, il quale nel quarto libro delle Storie Fiorentine sostiene che la libertà non esiste se non eccezionalmente quando surge nella città mi « savio buono e .poterne cittadino dai quale si ordinino leggi ». « Essere questo cittaduio saggio, buono e potente che ordina leggi, a indubbiamente l'ambizione di Mussolini e li capo del Governo iitaliaiio può pretendere sinceramente, In nome della più pura tradizione liorenlina, die il suo rogno solo è capace di dare all'Italia la vera libertà. Dopo il plebiscito Mussolini potrebbe pronunciare un discorso che cominciasse cosi: «L'Italia ha risposto aM'aj/pe!lo Jealo che le avevo rivolto. Essa ha compreso che non ero uscito dalla legalità se non per rientrare nel diritto ; più di quattro milioni di suffragi mi hanno ora assolto, giustificando un atto che non aveva altro scopo che quello di risparmiare alia nostra patria e all'Europa forse anni di torbidi e di sventure; Se vi ringrazio di questa calorosa adesione non è per orgoglio, ma perchè essa ir.i dà la forza di parlare e agire come conviene a un capo di grande nazione rome fi la nostra « «mesto — soggiunge il Temps — è già ecchio e non v.i abbiamo cambiato che due particolari: abbiamo scritto Italia Invece di Francia e quattro milioni invece di selle. Le parole citalo sono, infatti, quelle che il rincipe luigi Napoleone pronunciava il 21 icembre 1851 prendendo ufficialmente conoscenza del risultato prodotto dal plebiscito. Soltanto il 9 novembre successivo a Bordeaux rli aggiungeva : « L'impero è la pace». « Dittatura e paco — concludo il Temps — anno flirtici «mente insieme. Il nos'ro prese ne ha fatto la prova. Possa l'Italia fare una jsperlenza contraria. Essa ha la dittatura; inauriamole di avere tutta la pace, giacché noi non le augii ri anno altro che del bene ». Lo scioglimento delia Scupcina alla meta di maggio Un appello di Radic ai "popoli oppressi,, (Servizio speciale della • Stampa •) Belgrado, 11. nelle. La critica situazione parlamentare e giunta ulla fase definitiva. Ormai ò deciso lo scio- , • 11 .rnvirnoglimento della Scupscina 0 sani il governodi coalizione Pusic-Pribicevic che indirà le elezioni. I clericali, accortisi che il blocco dell'oppo sìzione è ormai scontino o clic la Corona non potrà dure l'incarico di formare 11 Gabinetto a partiti disfattisti coalizzati col repubblicani di Radic, hanno tentato all'ultimo momento di abbandonare 11 blocco e di avvicinarsi a Pasic ed iti Pribicevic. Ma non vi sono riu- sciti ed oggi condividono con gli nitri par- tifi di opposizione le conseguenze (lolla loro politica. Il blocco dell'opposizione dovrà prf.- sentarsi come tao agli elettori ed è ormai certo che altri deputati democratici lascle-ratino il gruppo di Davldovlch, per entrare nel gruppo ih Pribjccvic. il Sovrano ha àdot- tato la tattica del Governo ed ha aderito alla proposta di iiggiornaro la Camera sino alla meta di maggio. In quell'epoca sarà convocata una seduta in cui sarà data lettura del decreto del Sovrano, col quale sarà sciolta a a o- la Camera 0 saranno convocati I comizi elettorali. Intanto Badie, elio si trova sempre a Vienna, invita tutti i partiti di opposizione degli Sta - Il Europa centrale ad un'azione comune. Egli progetta un congresso dei «popoli oppressi ». Risulta che egli si è mosso iti relaziono persino eoi tedeschi della CecoSlovacchia, che dovrebbero insorgere contro il governo repubblicano ili Praga, [ersero, dalle 18 alle 2t, si fi riunito il Con- oi (lei ministri. La relaziono di Pusice o, e o n o ni o stata accolta con viva soddisfazione. Pusic ha comunicato che il Sovrano appoggia l'atto^'cjiiimeiito del Governo riguardo allo scioglimento della Scupsciua. Il ministro Mllétlc riferì sui gravissima danni causati dalle inondazioni. Su proposta del ministro degli interni fi stato approvalo lo scioglimento ilei « Slavischer Kultnr Bund » di Novi-Sad, che a svolgeva attiva propaganda contro gli inte u- ressi dello Stato. Sono stati approvati vari r- ! crediti per la riparazione delle lince ferroo j viario di Belgrado e Zagabria, f.- Pure ieri si sono riuniti i gruppi di oppoai | slzione, convocati dal gruppo democratico, e e-. polche i deputati minacciavano di invadere 1 re locali della Camera, questi sono stati circont- dati dalla polizia che ha impedito ai depu¬ a la oel a itti del blocco di entrarvi. Alla riunione man cavano molti democratici. [ tedeschi erano presenti od hanno protestato contro il Governo, dicendo che da quando Pribicevic 6 andato al potere i tedeschi sono perseguitati. Un discorso di Bratianu per l'annessione della Bessarabla Bukarest, IL mattino. I festeggiamenti organizzati al Klshimau per l'unione della Uessarabia alla Romania si sono svolti grandiosamente/ alla presenza del primo ministro, dei membri del Governo, di numerisi parlamentari, del membri del Sinodo, dei sindaci rurali della Bessarabia, dei rappresentanti delle minoranze e di un pubblico Immenso. Uopo un solenne Te Deuin cantato nella chiesa metropolitana ' è stata tenuta una solenne seduta nell'antica sala di Sfatultzeret. Dopj l'inaugurazione di una lapide che commemora l'unione della Bessarabia alla Romania sono stati pronunciati applauditi discorsi. Terminata la seduta, Bratianu si fi affacciato al balcone o dinanzi a una lolla immensa ha- pronunciato le parole seguenti: « In nome della nazione romena, io dichiaro che mai si troverà nessuno clic. discuta nel paese il valore dell'atto col quale la Bessarabla è ritornala, alla Romania. Se perù qualche forza contestasse colla violenza la giustizia dell'alto ' compiuto, questa forza troverà una opposizione nella coscienza del popolo tutto Intero che saprà far rispettare i suoi diritti. Sono convinto che si comprenderà ciò che ha compreso il mondo intero, che cioè la Bessarabla fi stata e resterà romena ». opposizioni, dalla cosi detta opposizione costituzionale, dall'opposizione socialista. Ad esse manca un principio fondamentale religioso e una ragiono etica, che in noi sono vivi ed efficienti. Inoltre, l'una, la costituzionale, non ha una massa lavoratrice con sé, sia perchè manca di vero movimento opcrn.io, o l'altra, la socialista, nega la costituzione economica della società attuale •. Secondo una notizia, che abbiamo ragione di ritenere esatta, 6 prossima la riunione del Consiglio nazionale del Partito popolare italiano, il quale dovrà precisare le direttive politiche a cui dovrà conformarsi l'azione parlamentare del nuovo gruppo. Ma il Consiglio nazionale dovrà procedere anche, assai probabilmente, alla nomina del segreiturio politico del partito. A titolo di cronaca, occorre raccogliere la voce di una possibile candidatura dell'on. Bertini, ex-ministro dell'Agricoltura, il quale, come è noto, è caduto nella lista elettorale con la quale ha partecipato nlle elezioni come candidato per la circoscrizione dello Marche. Come probabile segretario del Partito popolure, nel caso che la candidatura Bertini dovesse essere esclusa, si fa anche il nome dell'avvocato Spataro 0 quello dell'on. Anile, se quest'ultimo, come appare dubbio, non dovesse riuscire deputato. L'art. 82 - D'Aragona L'Ufficici centralo elettorale non si fi anci<!ra pronunziato sulla interpretazione dell'attirolo della Jei'go -elettorale. Come vi abbiamo riferito, si tratta di sapere se quando si proceda all'attribuzione del seggi rimasti disponibili, i,n base ai maggiori resti, debbano computarsi anche quello liiste che non hanno raggiunto il quoziente, solo quelle che hanno raggiunto almeno un quoziente. Per le decisioni d-ell'Ufflclo centrale è vivissima 'l'attesa. E' chiaro, infatti, ove venga adottala l'uria piuMosto che l'altra soluzione, che si produrranno sensibilissimi spostamenti nella disfribuzion.! dei seggi e dette forze. Ad esempio, alla lista dei fascisti dissidenti In Lombardia si è attribuito un posto in forza del maggior resto, ina non Je dovrebbe essere conservata se di accedesse all'interpretazione secondo la. quale sarebbero esclude dai computo le lista che non hanno raggiunto la cifra del quoziente. Si crede però che l'altra interpretazione, come quella più consentanea al principio proporzionaiistico ohe si fi voluto salvare per le minoranze, finirà per prevalere. E' stata assai commentata in questi circoli politici la caduta dell'on. D'Aragona, che non fs riuscito fra gli eletti della lista unitaria nella circoscrizione lombarda. SI osserva però che la mancata elezione dell'on. D'Aragona risolvo un problema che si sarebbe presùntalo inevitabilmente subito dopo la sua proclamazione. E' noto infatti che l'on. D'Aragona, che ricopre anche la carica di segretario generale della C'-nfederazlone generala di Lavoro, eia stato assai riluttante ad accettare la candidatura ritenendo non essere conveniente, in circostanze difficili come lo attuali, per la vita delle organizzazioni sindacali non fasciste, riunire nella stessa persona la carica di segretario generale della Confederazione del Lavoro e il mandato parlamentare. Questa situazione di disagio era manifesta, peraltro, fin dailla 6corsa legislatura dopo l'avvento dei Governo fascista, e l'an. D'Aragona si era voluto costretto dalla necessità di salvaguardare gli interessi della propria organizzazione, a prendere continuamente la parola in sede di dichiarazioni di voto per distinguere la sua personalità di deputato limitano da quella di organizzatore vonfederazionalista. Consideralo tatto questo, la mancata rielezione dell'on. D'Aragona è nel ch'eoli unitari confederazloniotiei giudicata, almeno nei suo effetti pratici, come un bene in quanto che lascia allo cure dell'organizzazione l'on. D'Aragona, il quale, per eserclttaire il mandato parlamentare, se ne sarebbe certamente distolto dimettendosi da segretario generalo della Confederazione. Da alcuni organi ministeriali si afferma, poi che l'on. Presutti, eletto contemporaneamente in Abbruzzo e in Campania, debba optare per quest'ultima circoscrizione. Il Mondo protesta questa sera contro il tentativo di sopraffazione, di cui è dimoile intendere la ragione. Pirandello sonatore! Il Corriere d'Italia scrive stasera, a proposito della infornata senatoriale, che sembra certo che fra gli altri, nel mese prossimo, entrerà a Palazzo Madama Luigi Pirandello. Alla Camera affluiscono intanto sempre più numerosi dalla provincia gli eletti. Stamane si incontravano nel corridoi della Camera l'on. Di Cesarò ex-ministro delle Poste e leader del gruppo demo-sociale, che torna a Montecitorio cpn 11 deputati; l'ou. Treves. l'on. Solerl, gli on. Di Fausto, Musatti, Mattei Gentili, Lanza di Tratta, Megrelli, Guunla e altri. Montecitorio durante il perìodo di sede vacante, ha subito degli spostamenti nelladisposizione dei suoi ambienti interni. La posta è stata infatti trasportata in un corridoio laterale, nel cosidetto « transatlantico » mentre la sala prima occupata dagli uffici postali e telefonici sta subendo in questi giorni delle riparazioni. Al primo piano, i locali prima adibiti per l'ufficio di questura della Camera sono stati trasformati in una ampia sala di scrittura messa in comunicazione colla grande sala di lettura. Altre modificazioni di carattere temporaneo sono in atto per la preparazione della seduta inaugurale della legislatura. Altri lavori si tanno nel cosidetto salone della Regina, cosi chiamato perchè adibito al ricevimento della Regina e delle Loro Altezze Reali le Principesse, prima che questo prendano posto nella tribuna reale. Anche il seggio della presidenza del Consiglio ò stato smontato ed anche il banco del Governo è momentaneamente scomparso. Al loro posto sorge il trono reale. Per quanto riguarda la durata dei lavori parlamentari, a fonte ineccepibile abbiamo appreso che, contrariamente allo affermazioni di qualche giornale, la Camera svolgerà un lavoro die richiederà assai più delle trenta sedute preventivate. Dopo il discorso della Corona, infatti, si avrà un ampio dibattito sulla richiesta dell'esercizio provvisorio e sarà in sede di esercizio provvisorio che il Governo renderà conto e la Camera dovrà pronunciarsi su questo argomento dell'uso dei pieni poteri. SI dovranno quindi approvare le conversioni in legge di numerosi decreti e la Camera dovrà infine approvare i trattati e le convenzioni internazionali che sono state stipulate dal dicembre ad -oggi. * Intanto, fra il Governo e la presidenza del Senato si stanno prendendo gli accordi necessari per la convocazione dell'assemblea vitalizia in alta Corte di giustizia per il processo delle Banche. Negli ambienti di palazzo Madama si assicura che la convocazione dell'Alta Corte è per il 24 di aprile. Ma tale data non pare probabile stante la non breve durata del processo e l'imminenza del lavori parlamentari; sicché può darsi che si preferisca ritardare il processo al mese di luglio 0 addirittura ad ottobre. Intanto, gli uffici di segreteria del Senato non hanno diramati alcun avviso di convocazione malgrado rapprossimarsl del' 24 aprile. All'indirizzo . pervenuto al commissario regio di Roma, firmato da vari senatori 0 deputati per il conferimento d.^lia cittadinanza romana a Benito Mussolini nel giorno del Natale di Roma, ha risposto o?gi il senatore Cremonesi, e cosi ne! giorno del Natale di Roma Mussolini sarà proclamato in Campidoglio cittadino romane. 1 Sovrani partiti per Milano noma, il, notte. Questa sera alle 21,30 =ono partiti per Milano il Re e la Regina; li accompagnava il . primo aiutante di ampo gen. Cittadini il ministro della Rea! Gasa sen. Mattioli P«squalini, aiutante reti, Jori, la duchessa di Cito, il duca Fragnito. Col Sovrani è pure partito il min1--' " dell'Economia Nazionale Corbino. Erano ;i'la stazione ad ossequiar* i Sovrani il presidente del Consiglio, l'on. Acerbo il i- fello, il questore..