La giornata delle urne

La giornata delle urne La giornata delle urne l d o a o i ieo, rlà o, o a a rmhe aooul Le ultime battute polemiche Roma, 5 notte. Nel pcYmorissio dì oggi, come prescrive la nuova logge «lettor-ale, i presidenti dei 270 eogffi di Rama hanno preso possesso dei loca.li messi a disposizione dal Comune Vi si trovavano carabi»Ieri e sp-eciaUzzatl in borghese per il servizio d'ordine pubblico. La prima operazione, cioè la consegna del locali e degli oEffetti di cancelleria, deJle schede e del materiale vario, si sono svolte a porto chiuse, alla'"presenza di funzionari del Comune. Un manifesto colossale La campagna elettorale si è così virtualmente chiusa. Oggi autocarri carichi di fascisti in camicia nera, che danno prova di girando attività, hanno ipercotrso le stra.te principali dei quartieri popolari di Roma, lanciando manifestini di (propaganda e contendo inni patriottici. Anche in alcuni cantieri all'uscita degli operai somo staAi distribuiti opuscoli da parje dei fascisti. Stamane gli attacchini 6i affaccendavano ancora ad appiccicare manifesti per le vie. Innumerevoli i manifesti del partito fascista che dominano cruasi incontirastati con' la ridda dei caratteri cubitali e dei colori e delle illustrazioni. I muri delle case della capitale sano pressoché coperti da essi. In materia di manifesti, il partito fascista ha battuto ogni, record, si apprende infatti da Carpi che, a cura del Comitato della lista nazionale, al torrione del castello comunale di quella città è stailo affisso un manifesto di proporzioni fuori del comune: lungo 20 me tri per 5 di altezza, formato di 150 fosli stampati a cai-atteri cubitali, che si leggono distintamente a distanza. Dal caroto loro i giornali di ogni- colore danno gli ultimi colpi di .maglio. La stampa fascista tesse ancora una volta l'elogio del Governo Mussolini e del fascismo. 11 Giornale d'Italia viene alle stesse conclusioni, attaccando dapprima i socialisti colla rievocazione del periodo bolscevico, e poi l popolari. Tra cattolici nazionali e popolari Il Corriere d'Italia, organo dei popolari espulsi, raccomanda anch'esso .la Jista nazionaile, la quale, com'è noto, ha raccolto -degli espulsi, e si vale dell'occasione per spiegare ancora una volta le ragioni di dissenso colla Dilezione del partito popolare. Il giornale dice che gli espulsi si sono schierati per •il Governo, in ejnianto ritengono indispensabile lasciare che l'esperimento fascista si compia e soggiunge: «Noi abbiamo sentito che per fare questo non occorresse il sacritlcio di principii superiori a qualsiasi considerazione di .parte, princlpii ohe noi abbiamo anati maglio servito fiancheggiando senza rinunzie, ma anche senza impazienze, la rivalutazione che il Governo si è proposto ed in patte ha iniziato, dei valori inorali e religiósi nella famiglia, nella scuola e nella vita civile della nazione. Non abbiamo abdicato alla nostra personalità che conserviamo integra oggi, nel nostro dissenso, con.e ieri ned ranghi ufficiali del partite popolare; nè abbiamo sacrificalo la nostra autonomia, continuando al Governo quella collaborazione che il partito ha abbandonato e che noi per- fascismò e per accelerare il ritmo della norma.:'iza-zione e della pacificazione interna ». 11 Popolo invita i popolari a mantenersi padroni di se stessi e fare il proprio dovere. « Questa è la parola», scrive il giornale, attaccando anche sii espulsi che «in questo momento, mentre si esercita- intorno a noi la pressione fascista e squilla al nostro orecchio il sarcasmo ignobile degli ex popolari che sorridono vedendoci bastonati, questa è proprio la parola alta e serena che dobbiamo ripetere a tolto il popolo Italiano ». Il giornale osserva poi che 1 ludi cartacei cosi affrettatamente svalutati dail'on. Mussolini, sembra invece interessino sin troppo vivacemente tutti i suoi seguaci. « Da ogni parie d'Italia giungono notizie documentanti della cosidetla pressione fasoista. Oggi si chiama così: anche le parole hanno la loro moda. Quando analoghe manifest.az.lcnl venivano esercitate dai rossi si pariava invece di opera di intimidazione, di sopra-Nazioni e di violenze. Ma non facciamo questione di parole. La pressione fascista ha trasformato quindi i ludi cartacei in grandi manovre o Ante manovre e, talvolta,, è accaduto anche questo, in veri conflitti ». Previsioni sull'esito delle elezioni e» . Genel nro e : dapiù nte ali. mhe ma ve, gli Dal canto suo il Mondo fa ancora presente clie sull'esito delle elezioni di domani non possono esservi dubbi: «La legge elettorale è un congegno che abolisce la trepidazione dell'ultima ora; abbandona la maggioranza degli eletti al Governo e, come sa non bastasse, anche alle minoranze il partito che detiene i poteri ha limitato la rappresentanza colle liste-bis e colle parallele. Perc:o siamo di fronte ad una lotta che si può dire non avrà nò vincitori nè vinti e ciò perchgli eletti della lista nazionale dovranno appagarsi della vittoria ottenuta senza contrasti, vittoria dovuta più ad una legge assurdche ad una consultazione popolare, nella quale la volontà della maggioranza avesse libertà di esprimersi genuinamente. Per questo fatto stesso non vi saranno vinti, peronla sconfitta conseguita senza combattimenta parità di condizioni non riesce ne ad umliare, nè ad ammaestrare. Dna lotta elettorale perduta in condizioni di normalità puispirare revisione di progammi e di ideema .una battaglia perduta nelle condizionattuali non ispira nulla all'infuori del proposito di mantenere le proprie posizioni teoriche che una consultazione popolare insincera non dimostra nè superate nè caducheIl lato politico dell'avvenimento ha perciun'importanza assai scarsa, massime se consideriamo oltre l'assurdità della legge pei- lquale l'elezione della maggioranza della Camera si risolve in una nomina governativala lotta elettorale è 6tata condotta dal partitdominante con tali criteri assolutisti da anmiliare quasi completamento la libertà ipropaganda dell'opposizione, massime npiccoli centri ». Nonostante lo notizie di violenza cho giugono da ogni parto d'Italia il Mondo ritientuttavia doversi augurare che la giornata domani ressi senza dolorosi incidenti. L'Itlie ha bisogno di pace interna, massime iquesto momento in cui maturano le risolzioni di gravi interessi nazionali anche fronte all'estero. Gli italiani di ogni partidevono, se davvero amano il paese, dare prva di misura, di tolleranza, di rispetto delpropria idea, rispettando quella altrui. Tutla nostra tradizione, tutto al nostro passareclama la disciplina a il rispetto per tul diritti • Risposta «1 sen. Crisppltl Nel campo popolare. Bieriita rilievo la sposta del Popolo all'articolo del sen. Flippo Crispolti sul tMomen/o di Torino. L'ogu.no jiopolare ribatte ohe l'interpretaziodata dal Crispolti all'opposizione del patii'.) è arbitrarla e sofistica. « Quando partito dice che è all'opposizione e la suaopposizione alla politica generale del Gverno pone la necessaria premessa ad usua attività'di opposizione e quindi assumle responsabilità politiche di tate atteggmento a breve od a lunga scadenza. Oggpopolari dichiarano la stessa opposizioni.'la fanno come minonanza.perchè sono difauna grande minoranza del paese e per legtc elettorale saranno una piccola minranza alla Camera. Se avessero creduto ule al paese ed efficace mezzo quello di tetare la conquista della maggioranza, avrebero dovuto promuovere il coside-tlo biac Roma, 5 notteLa campagna elettorale è chiusa. E' venuto dunque il momento di recapitolare gli avvenimenti, cioè la storia dei ludi cartacei, a volta a volta esaltata oppure depressa dall'on. Mussolini,, il quale a istanti la svalutò, paragonandola persino ad un'infezione, e finì in sostanza col bruciare tutto lo proprie- cartuocie onde ottenere domani un plebiscito di adesioni per la lista nazionale. Ma la parola definitiva sulle elezioni del 1924 potrà essere detta soltanto ad operazioni elettorali finite, cioè allorquando sarà conosciuto in quale proporziono gli elettori avranno votato e se avranno potuto liberamente votare e manifestare la propria volontà. Le elezioni del 6 aprile appariranno, specialmente all'estero, viziate da una doppia pregiudiziale, cioè: esse si compiono in base ad una legge che ba affidato al Governo la parte essenziale del compito di formare la nuova Camera; le elezioni avvengono in un ambiente di coercizione inoralo che riduce grandemente il valore dei risultati finali, complessivi, che esse sono destinate ad avere. Come fu più volte rilevato e come — ciò che è peggio — viene ora rilevato all'osterò, il vivo interesse si restringe all'assegnazione che riceveranno 1 179 seggi della minoranza, decurtati ancora dal prelevamento che il Governo fa sui 179 seggi colle liste bis. Intanto, una profonda caratteristica della campagna ora terminata consiste nell'enorme sovrabbondanza dei discorsi ministeriali in confronto di quelli di opposizione. Ciò fu dovuto anche alla materiale : difficoltà nella quale si trovarono i candidati antiministeriali di far udire la loro parola. Certo è, cho di fronte ai fiumi di eloquenza governativa, l'opposizione potè, schiudere soltanto rivoli assai modesti : i 'discorsi Bonomi, Amendola e pochi altri»Particolarmente notevole la straordinaria'e forse anche involontaria parsimonia, per non dire assenza, di discorsi socialisti. L'oratoria ministeriale, per conto suo, ha. in questa circostanza ben poco tramandato alla storia. Politicamente furono veramente notevoli soltanto i due discorsi "ótoll'on. Mussolini, a palazzo Venezia ed al' teatro Cast anzi. Come abbiamo rilevato, i duo discorsi furono in contrasta tra di loro; quello del 28 febbraio, che doveva impostare la lotta elettorale, fu, infatti, una diana di guerra fascista, mentre il successivo discorso del 23 marzo fu un discorso di pace, cioè un omaggio TfeSO alla C03tll,uxUMittUi&, c*iu-.- ìu^mrca cxt allo spìrito di transigenza. L'elemento di tale, discordanza fu dovuto, del" resto, a ragioni di opportunità, cioè alla convenienza di lanciare dapprima le masse fasciste, per saperle poi trattenere a tempo. I due discorsi ministeriali rimangono due manifestazioni profondamente significative di tattica politica. Nello stesso campo ministeriale viene, subito dopo, come saggio di oratoria conclusiva, il discorso finanziario dell'on. De Stefani, sul quale i tecnici hanno detto la loro parola. Gli altri discorsi delle varie eccellenze furono numerosissimi, ma di carattere quasi unicamente- polemico e personale. Eccettuati i tre discorsi abruzzesi del sottosegretario alla presidenza, on. Acerbo, alquanto arbitrari per le deduzioni eccessivamente fasciste in essi con tenute, e qualche brano dei discorsi Federzoni a Napoli e Finzi nel Veneto, non rimane altro a galla della straripante oratoria ministeriale di questi giorni. L'opposizione costituzionale può dire, a sua volta, di avere a proprio discarico la circostanza di non aver potuto parlare od avere parlato in mezzo a difficoltà incrc dibiii. Ciò vale a spiegare come, oltre al sostanzioso discorso dell'on. Amendola ed a-rfjuello felicemente polemico dell'on. Ivanoe Bonomi, non sia venuto dal campo avversario al ..fascismo (battuto in breccia alla bersagliera da manifestazioni polemiche dei fascisti espulsi del tipo Corgini) non sia venuto un materiale critico ingente a confutazione della politica mi nisteriale. Certo è che, a campagna elettorale finita, limpido, oserei dire, granitico ed inattaccabile rimane tra i residui dell'oratoria elettorale, il pur cosi semplice discorso Giolitti.- Tra gli episodi clamorosi della lotta elettoralc prende il primo posto l'ultimo, cioè la rinunzia dell'on. De Nicola, circondata da mistero, rinunzia intorno alla quale solo il tempo forse ci rivelerà l'origine autentica ed il reale significatoComunque, anche in mezzo al laborioso travaglio e forse a bagliori di tempesta le elezioni del 1924 saranno domani sera un fatto compiuto. Un altro problema verrà successivamente in scena, cioè il compito e l'opera della nuova Camera chuscirà dalle urne, per oltre due terzi fa' scista. Questo sarà il vero e grande problema che i risultati delle elezioni di domani porranno a brevissima scadenza sutappeto. g Lnetm" Nessun incidente turberà la votazionedice il fascio di Genova Genova, 5 notte. n segretario politico del Fascio di Gnova dirama stasera un comunicalo nequale, accennate te voci di incidenti, conflitti e violenze elettorali che potrebberavvenite nella giornata di domani, ducea Le voci suddette sono prive di fondmento. Possiamo assicurare nel modo piassoluto che domenica non un incidenverrà a turbare le operazioni elettoralDisposizioni tassative sono già state impartite a tutti i fascisti, che hanno anchl'ordine di non reagire ad eventuali, mnon probabili provocaz^ni sovversivallo scopo di - non prestarsi al gioco deg e e a e o e e a e o ò , i oone. ò na aa, o n: li ei nne di an udi to ola ta to tti riFiorne arun è ona me ia 1 e tti la notitenebco della libertà. Non to hanno fatto nè i popolari, nè i demooraiioi, nè i socialisti perchè nelle condizioni attuali, avrebbero determinato la guerra civile. Se i nostri candidati Clava e là hanno adottato o frasi attenuate o frasi poco l'elici, ciò non autorizza nessuno a sofisticare Sulle dichiarazioni 'ulll-clali del partito, dall'appello della Direziono alla, lettera Rodino, ai discorsi Rodino e Gronchi e far credere" elio il partito .popolare si sta indotto a fare una fìnta opposizione di fronte alla tolta elettorale per fare poi una fìnta collaborazione alla Camera dei deputati ». Casi elettorali Il Mondo ha stasera da Bologna che in tutto il bolognese i laicisti applicano un ceno sistema che si dice escogitato dal prefetto colimi. Bocchini o col quale «irà con- ! sentito al partilo dominante di controllare j ogni minimo movimento del corpo elettorale. « Innumerevoli squadro fasciste, — scrive il giornale — hanno distribuito a domicililo in città e nelle regioni eccentriche migliaia di : c:ii:d-l'-tipo, su ognuna dello quali sono sesiiali i numeri -che o^ni elettore dovrà segniare come voto <ji preferenza. Ogni consegna all'elettore in persona o ad tiri temiglk..j è seguita da un breve quanto signitiisttivo ammonimento : «Votare come è Indicato su questa scheda! Ogni infrazione verru scoperta e porterà di conseguenza gravissime punizioni ». Tutte le schede consegnate hamio l'aggiunta del contrassegno littorio e sulle linee .per i voti di preferenza portano scritti due o tre nume-ri corrispondenti ai candidati della lista nazionale. In più nel talloncino pus-Io a sinistra in alto e .fui quale nella scheda ufficiale è indicato il numero d'ordine progressivo dei votanti è iscritto un misterioso numero progressivo. Con ogni probabilità il gioco della combinazione per le preferenze verrà stabilito indipendentemente por ojsni sezione. Naturalmente i rioni più talli itti sono quelli popolari. In ognuno eli questi gli operai vengono chiamati individualmente alla sede del Circolo fascisi regionale c qui vengono date loro istruzioni o avvertimenti. Una caccia particolare — prosegue il Mondo — è data ai ferrovieri ». Lo stesso giornale reca pure da Napoli: « Secondo notizie raccolte a Caserta (Caserta), un .singolarissimo accordo sarebbe stato stipulato fra i rappresentanti del nariilo fascista, popolare e pezzulli ano, con l'intervento di un rappresentante del Governo. Si sarebbe deciso di far figurare come volanti l'80 per cento degli iscritti, ripartendo i voti in questo modo: 1700 ai fascisti, 050 ai popolari e 450 ai pezzulliani. Il piano mira alla soppressione di alcuno centinaia di voti socialisti e d'opposizione che vi dovrebbero essere anche a Casoria. Si dovrà quindi a'mpediie che i socialisti e gli oppositori si rechino a votare, almeno Ano ad una certa ora ». Secondo il Mondo, anche a Fratta Maggiore dovrebbe verificarsi qualche cesa di simile.- votazione del cento per cento con due ter/i alla lista pezzulliana e un terzo a quella fascista. Casavatore. frazione di Casoria, molto dignitosamente ha rifiutato simile acacxrdo. « A Maroìanise, sempre ascondo il corrispondente del Mondo, ieri notte'alle %i mediante saul'ata i fasoisttl sono penetrati nell'abitazione di tate Mcrola. candidato della lista dell'orologio, mettendo a soqquadro la casa, distruggendo stoviglie e mobili, mi-einìrùgriitoriiDiii i.- In rtai-ri-pnr jfmdmra- >j-tanni. A'tutto questo assistevano i carabinieri impassibili. Ad Acerra i fascisti hanno incendiato il circolo dei dissidenti. A Carise hanno invaso, armati di rivoltella, la ca*a del candidato della lista di opposizione costituzionale avv. Contardi. A Ctanftile la Comtmirsstone elettorale comunale, recatesi dal commissario prefettizio per procedere alla •nomina degli 6c.rute.tori,, fu accolta con ingiurie volgarissime dal commissario, che minacciò i componenti, tutti ex^coanbaMenti, imponendo loro di allontannist. 11 commissario prefettizio signor Basali affermò che nel comune di Casoria non dovevano venire fuori voti a favore di altre liste se non per quella del fascio. Anche a Sarno la Commissiono elettorale comunale è siate, impedita di funzionare Nel paese bande armate di iut;o punto scorrazzano continuamente urlando contumelie all'indirizzo dei partiti di opposizione e dei suoi capi. La stazione ferroviaria è presidiata da drappelli di "militi bianchi», alle cui investigazioni a stento e possibile sottrarsi. 11 Mondo reca pure episodi di violenze svoltesi nell'Alta Italia. A Pantera, nell'Alta Carnia, alcuni fascisti sono andati in casa dell'ex-sindaco De Francesco obbligandoli a salire su di un camion ; lo hanno n'asportato a Tolmezzo e lo hanno diffidato a non ritornare in paese tino dopo te elezioni. A Loano la villa dell'avvocalo Pietro Rembado 6 stata invasa e devastata. Il Rsmbado è candidato nella Usta del partito popolare. La Tribuna reca da Palermo che l'ori. A olla, in un comizio, ricordò che l'on. Mussolini, anni addietro, militava in altro carni»). Il commissario lo ha inteiTOtte e poiché l'on. Velia voleva continuare nel ricordare i precedenti politici dell'on. Mussolini, Ini tetto squillare le trombe per sciogliere il comizio. Vennero esplosi numerosi colai eli rivoltèlla. A Salerno, questa notte, secoii'lo lo slesso giornale, è stata presa d'assalto là casa di Nicola Flore, comunista, candidato nella lista dell'Unità proletaria. La porta venne sfondata da un gruppo di fascisti elle entrarono nell'abitazione scaricando le rivoltelle e chiedendo del candidato Fiore. Fortunatamente egli non vi si trovava ed in casa erano solo le sorelle del Fiore e cinque nipoti. Infine il Comitato elettorale del partito socialista massimalista ha indirizzato ni ministro degli Interni il seguente telegramma: « Dopo aver raccolte cdiiflcante documenta zione violenze soprusi arbitri abusi di autorità perpetrati dunante periodo preparatorio elezioni denuncila episodio terminale inya: sione sede Comitato da parte militi fascisti in divisa che, aggredito il sottoscritta, asportarono incarti generali, documenti, distrus sero materiale propaganda, perquisirono presenti. Denuncia inoltre requisizione certificati elettorali praticata mano annata notte tempo in molte plaghe circoscrizione specie Orvietano. Per il Comitato elettorato del partito socialista: Marehionni, Segretario I colloquii di Mussolini Milano 5. notte. Stamane il Presidente del Consiglio ha ii cavato lo scultore Giovanni Castiglione, ere gli ha offerto un album con le fotografie tic1, bozzetti dello scultore, che dovranno adornare il palazzo del Parlamento e il palazzo del Senato a Montevideo. Il Presidente ha attentamente esaminato lo riproduzioni e si è congratulato collo scultore, che ha saputo ancora una volta far trionfare, l'arte italiana all'estero. Il banchiere A.. P. Giannini, fondatore deBank of Italy di California, e presidente della Bank Italy Corporation di New York, che controlla la East Rlyer National Bank, la Connneicial Trust Company e la Banca d A merica e il'Italia, ha intrattenuto l'ori. Mus solini -su alcuni importanti problemi Una ziari. economici e politici comuni all'Italicc all'America; Il Presidente del Consiglio ha voluto essere informato dal signor Gianninsull'organizzazione del servizio del risparmio scolastico da lui ideato, ed ha espresso il suo compiacimento per l'opera che'egr svolge in America. Il Presidente del Coirsi glio ha conferito inoltre col senatore. CesarNava. che gli ha riferito sulla Fiera di Milano : col questore di Milano, comni. Berilli che lo ha intrattenuto su alcuni problemdella sicurezza pubblica della citta, e col gè nerale Xasalli Rocca, che gli ha presentato il generale Grossetto. comandante il scoudgruppo Legioni carabinieri real-, di MilanostsoeieIdmnntcgemisnmuEdqgsmcttapzpsidlzmfnflprssuean