La campagna elettorale

La campagna elettorale La campagna elettorale Roma, 1. notte. Slamane ha fatto ritorno a Roma dagli Abruzzi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio on. Acerbo, il quale ha terminato la strie deL suoi discorsi elettorali. Da Napoli si annunzia che l'on. De Nicola terrà il suo discoi-so elettorale nel pomeriggio di giovedì. Mentre la campagna elettorale si intensifica in provincia, si accentua la stasi politica nella capitale. Il sen. Ancona sul discorso De Stefani Ancora commentati dalla stampa romana sono i discorsi degli ultimi due giorni. Nel Giornale d'Italia il senatore Ancona commenta il discorso dell'on. De Stefani, rilevando che il miglioramento del bilancio si è ottenuto principalmente aumentando la pressione fiscale. L'on. Ancona non si dichiara d'accordo coll'on. De Stefani sulla questione dei cambi e specialmente su quello che egli ha detto circa la soddisfacente tranquillità della nostra valuta anche nell'odierno momento : «Che la tranquillità del cambio sia utile, mentre le oscillazioni sono densissime, è paciHco; ma bisogna che sia una tranquillità ..ìusla. Ora questa tranquillità col dollaro intorno a 2,'i (ha raggiunto ultimamente anche !!•'*) è assolutamente ingiusta e deriva da una svalutazione eccessiva della nostra valuta. Un paese che va restaurando le proprie finanze, come ha testé dimostrato; che migliora la bilancia dei pagamenti all'estero, tanto che, secondo l'on. De Stefani, è altiva; un paese dove l'ordine, la disciplina ed il lavoro hanno ripreso e che dà le più sicure garanzie politiche, dovrebbe godere di una maggiore fiducia nella propria valuta ». Cerne si ricorda, l'on. De Stefani ha anche detto che la rivalutazione è sperabile e temibile e che comunque è da augurarsi si compia per gradi ad evitare che i benefici siano superati dagli inconvenienti, commenta il sen. Ancona: « D'accordo cho si debba compiere per lenti gradi; e del resto, il pencolo di una rapida valutazione non esiste. Ma io credo che una rivalutazione lenta sia sperabile, non temibile. Tutto sommato il vantaggio soverchia largamente il danno. Teniamo sempre presente che la svalutazione ò la causa principale del caro vita, il quale non diminuisce, tutt'altro! Raddolcire il caro vita è un problema fondamentale per la restaurazione e il benessere definitivo del paese. So bene che il cambio non si violenta, non si sastiene con mezzi artificiali. Non è questo che io chiedo, anzi lo sconsiglio. Ma un governo forte come questo dell'on. Mussolini, quando sia coadiuvato dall'alta banca, ha mezzi per riportare il cambio a quello che deve essere, onestamente e giustamente, bruciandovi tutte le influenze artificiose a nostro danno, cosi nel campo finanziario, come nel campo morale » In sostanza, Il senatore Ancona si dichiara soddisfatto dell'esposizione finanziaria dell'on. De Stefani » ... ma deve essere una soddisfazione giusta, calma, senza nessuna esaltazione. Tutto sommato la situazione favorevole attuale deriva da questa concomitanza: da un lato maturano i semi fiscali gettati dai governi passati, i cui frutti l'on. De Stefani - ha saputo saggiamente ampliare: mentre dall'altro non sono ancora esauriti i gettiti transitori di guerra e non sono ancora cominciate le nuove grosse speso votate, specie per i lavori pubblici, clic graveranno sul bilanci futuri. Noi potremo avere il pareggio stabile solo so sapremo imporci ulteriori sacrifici, ulteriori economie sino all'osso, se noi liquideremo immediatamente il deficit ed i debiti Pensiamo che le spese sono incoercibili Per l'esercizio in corso 1923-S4 e per i primi sette mesi sino state autorizzate 700 milioni di nuove spese. E non patio dslle centinaia di milioni autorizzati per i bilanci futuri. E poi sono necessari alcuni sgravi, nè parlo delle spese militari che offrono ancora incognito e pericoli. Di fronte a tante difficoltà finanziane non esaltiamoci e manteniamo le idee saggie ». Il "Giornale d'Italia,, contro Gentile Del discorso Acerbo a Chieti si occupa ancora brevemente il „ Giornale d'Italia » per quanto il sottosegretario ha detto circa la costituzione. L'organo di destra conviene che lo Statuto deve evolversi in qualche sua parte, purché rimanga ferma la sua sostanza immutabile, che è la garanzia del progresso di un popolo giunto alla sua maturità civile. Ri. guardo alla riforma del Senato, il giornale osserva : « Noi conserviamo alcuni dubbi sulla realizzuziono di un tale mutamento, che pochi anni or sono fu calorosamente propugnato dai presenti avversari del Gabinetto. Ma se a questo si limiterà la riforma della costituzione non ci sarà da scaldarsi troppo. Se ne discuterà a suo tempo. Osserviamo soltanto che mai forse, almeno da molti anni, la Camera Alta godette tanto meritatamente la fi. ducia del paese come ora avviene. Di cambiarla oggi si sente certo meno .l'opportu. nità ». Il « Giornale d'Italia » non lascia neppure passare sotto silenzio quello che ha detto il senatore Gentile sul liberalismo e scrive: « II ministro della P. I. ha sentenziato della folla che passa per la via come un uomo che troppo lungamente è rimasto chiuso nel. la sua biblioteca, dove deboli e confusi giungevano i rumori della vita reale. E dove la meditata conoscenza della materia si è più rivelata, è in quella parte del suo discorso in cui l'on. Gentile ha inteso parlare del partito liberale. Egli si è fermato ad episodi dei sin. goli individui piuttosto che all'insieme dell'opera del liberalismo. Così soltanto avrebbe potuto giudicare efficacemente della dottrina che ha dato una mirabile continuità di azio. ne al liberalismo italiano come a quello inglese. Per coloro che ne seguirono i principii, vi furono, a volte, contrasti non brevi. Era naturale, non poteva anzi essere differentemente. Però, al disopra di tali contrasti singoli, come segui un avvenimento decisivo, la compagine si ricompose e dall'unità di lui usci la unità nostra, cementata alle prove delle oro più gravi, come dopo Custoza od alla vigilia del 20 settembre e non esistettero mal antinomie profonde intorno ni modo di concepire l'autorità dello Stato. Che tuttavia sin dall'introduzione del suffragio universale e dopo la guerra il partito liberale abbia ad aggiungersi altri atteggiamenti, nessuno con. testa. Fu già colla maggiore chiarezza affermato dall'on. Salandra, come era stato pre. veduto da Ruggero Bonghi. Ma anche da un albero rigoglioso spuntano nuovi Taml. pur rimanendo unica la radice. IJ liberalismo ha nella dottrina e nella tradizione facoltà di animare altri atteepiamenti, nur conservandosi fedele alle origini ed .Mie idee fonda, mentali. L'albero — creda l'on. Gentile — non ha ancora esaurito la sua vitalità ». Commenti a nna frase dell'on. Mussolini Il discorso dell'on. Mussolini a Milano per Nicola Bonservizi ò brevemente commentato dall'impero, il quale, riferendosi alla frase dell'on. Mussolini: «Io vi dico che nel mio spirito stantio forse maturando decisioni gravi ed irrevocabili», scrive; «L'on. Mussolini sta per sentire la necessità assoluta di dare qualche terribile esempio, costretto dall'odio avversario. Noi lo speriamo, perchì pensiamo che l'Italia abbia bisogno, dopo tante debolezze di kivp'iìo, di un Governo tli ferro Risogna reagir.- a tutta la mala e- f,I o ducaziono anarcoide e dissolvitrice. Bisógna che il fascismo sia fascista, abbia, non soltanto coreograficamente, la verga e la scu- J»^,c»olax n(?st.ra t€sl- A tutta la generosità fascista ò stato risposto collo scherno, coli incomprensione e coll'incitamento alla ribellione in base di libertà conculcate. Ebbene, il fascismo, fallito il tentativo della generosità, dovrà agire col massimo rigore ». il Mondo, riferendosi stasera alle paroilo pronunciale dal presidento dei Consiglio a Milano' contro coloro che fanno opera di segnalazione quotidiana degli episodi di vidleinza; fasciata, osserva: « Lo schierarsi contro chi registra gli atti di violenza per deplorarli è come schierarsli non già contro chi compi© il crimine, ma contro chi lo rivela e lo condanna. L'incl.tannento non parte già da chi deplora, ma da chi spiega e giustifica. Noi dosiderlamo che torni Id stato normale e che tutti i cittadini si sottopongano all'imperio della legge, il cui rispetto soltanto evita il riproduinsi di fatti luttuosi1 che si concatenano all'infinito, in maniera da rendere impossibile ila ricerca della responsabilità originale. Allorché il cittadino sf sente garantito, quando sa di essere protetto, di essere eguale ad ogni altro di fronte all'autorità dello Stato, non pensa il pensiero) pazzo di reagire alla violenza con altra violenza. Questa è la verità che non si deve negare ». Premessi questi rilievi e queste considerazioni, il giornale pubblica le seguenti notizie sulle ultime gesta della « guardila bianca » di Sarno: « Domenica, mentre un valoroso ex^combattente, certo Squittieri, si recawi a nlt ira-re ili proprio certificato elettorale, veiiiiva arrestato per tale reato dal comando della famosa milizia, e trattenuto, nonostante le sue proteste, im camera di sicurezza, venne rilasciato solo alle 22. Nello stesso giorno una trentina di fascisti della milizia bianca eissediavarìo nella propuia casa il colono Franco Costantini,col pretesto che era desiderato dal regio com-, mtesa-rlo, lo trascinavano fuori dolila casa e. giunti in una via solitaria, l'aggradivamo a pugni o a schiaffi raccomandandogli di non protestare giacché avevano avuto, a loro dire, l'Incarico da parte del regio cominissario di centuplicargli la dose ». A Siano, pure in provincia di Salerno, secondo il Mondo « i rappresentanti dei poteri responsabili avrebbero comunicato egli avversari dei fasci che non avrebbero dovuto avere alcun rappresentanto nei seggi elettorali. Coerentemente a questa deliberazione, lo case di cittadini che notoriamente non sono fascisti sono 6tate piantonate dai militi fascisti, i quali impediscono a tufi I cittadini di uscire di casa dietro minaccia di violente rappresaglie e contro molti già sono state attuate. Certo Defllippi Giacomo, noto amendolista, mentre passeggiava per le vie del paese tranquillamente, fu arrestilo insieme a due suol amici e condotto alla sede del fascio, dove veniva insieme agli altri due interrogato e invitato a non occuparsi della lotta politica, mentre gli altri due venivano bastfjnati a sangue e tradotti nel carcere dove tuttora st trovano. Il De Filippi, per sottrarsi al carcere, tentò di scappare e vinto ' dalla. disperazione e dallo sgomento si precipitò dalla finestra della sede del fascio fracassandosi una costola e riportando altre ferite. I fascisti, vlstlBl fuggire la pteda, spanreno tre colpi di moschetto tentando riaccii'ff'irlo ,ma. non vi riuscirono polche il De Filippi malgrado le ferite riportate riuscì a rifugiarsi in casa di un amico ». A Napoli alcuni fascisti hanno tentato di invadere la sede dell'ufficio di corrispondenza del Mondo, che aveva trasmesso al giornale la cronaca degli incidenti verificatisi ieri all'Università partenopea. Ne ò avvenuto un aspro conflitto fra fascisti e corrispondenti del giornale. Gli studenti dell'Università napoletana si sono prontamente radunati ed hanno votato un ordine del giorno di protesta contro l'alto incivile. II Popolo, dal canto suo, prosegue nella elencazione delle violenze fascisi-. particolarmente di quelle consumate a danno di popolari e di sacerdoti. Fascisti bergamaschi da Mossolinl I ringraziamenti pei soccorsi nel Salernitana Milano, 1, notte. Nel pomeriggio il presidente del Consiglio ha ricevuto una commissione della Federazione provinciale fascista bergamasca, composta dal segretario conte Suardo, dal vicesegretario ing. Gmur, dal maestro Beratto e dall'aviatore medaglia d'oro Locateli], candidato nella lista nazionale. I presenti gii hanno riferito sulla situazione politica nella provincia e sulla linea di condotta finora seguita dalla Federazione. Il presidente ha approvato pienamente la relazione ed ha incaricato il conte Suardo di rendersi interprete presso i fascisti bergamaschi della sua loda e del suo compiacimento per l'esempio di disciplina, di compattezza e di solidità che essi ininterrottamente, dal 1919, danno alla nazione e al fascismo. Il conte Suardo ha invitato il presidente a intervenire alla inaugurazione della torre monumentale eretta a Bergamo in memoria dei caduti in guerra. L'onorevole Mussolini ha promesso formalmente che avrebbe accettato l'invito appena le curo del Governo glie lo avessero permesso. Dal presidente del Consiglio provinciale di Salerno, è pervenuto all'on. Mussolini il seguente telegramma : « Consiglio provinciale di Salerno, nell'odierna seduta mi incarica di rivolgere V. E. e al Governo nazionale la espressione della gratitudine per 1 provvedimenti adottati e per 1 soccorsi inviati nei luoghi del disastro sulla costiera amalfitana. — Il presidente del Consiglio provinciale:! Frarma ». I rappresentanti del Fascio di Parigi ricevuti dall'on. Mussolini Milano, 1, notte. Il presidente del Consiglio ha ricevuto .stamane una commissione del Fascio di Parigi, presentata dall'on. Sollazzo, vice-segretario generale dei Fasci all'estero, e composta dell'avv. Giuseppe Richetti, segretario politico del Fascio di Parigi, del dottor Desse Ules, dello scultore Auteri-Marazzani, membri del direttork». • «tei dottor Gazzoni dell'» Hallo Nouvelle », che gli hanno esposto la situazione del Fascio, ed il programmu che esso intende svolgere, soprattutto per la difesa del lavoratore italiano, all'infuori di qualsiasi fede politica. Essi hanno quindi affermato che il sacrifizio dt Nicola Bonservizi servirà a rafforzare e cementare la compagine del Fascio parigino, che è deciso fermamente a tenere alta la bandiera dell'Italia e dot par. tito fascista. Il Presidente del Consiglio ha ialine avuto un lungo colloquio col sen. Mangiatali!, sindaco di Milano, e coll'avv. Sileno F.ihri. pre. sidente della Denutanione provinciale, che lo hanno Intrattenuto stri diversi problemi del confine e della provincia di Milano. (Aa. Stefani). Il corrispondente del "Daily Hzrald,, esp-'lso dall'Italia Roma, 1. none. Il Mondo scrive che ieri sera il signor Giovanni Giglio corrispondente del giornale labourista inglese Duily Herald, veniva invitato a lasciare immediatamente l'Italia. 1! Gioito partiva nella serata stessa. {Stefani)^