Cronache e commenti

Cronache e commenti Cronache e commenti Roma, 31, notte. AH'imlizio di quiest'uRima settimana elettorale Roma non presenta dal punto di vista pali Meo un interesse maggiore di quello die possa offrire qualsiasi citila di provàimci-a. L'on. Mussolini è a Milano ed ha itir-asportato il suo eabinetito malia inietirqpoHi lombarda, tenendosi, ben intaso, in ocirotmuo contatto co-I segnatario generalo dei Ministero degli Esteri, sen. Cont'arimi, e cosili altra funzionari del Miniistaro degli Inteseli e della Presidenza del Consiglio. I ministri, ed i sottosegretari vanno e vengono dafllla ospitale alle circoscrizioni elettorali © viceversa. Anello i membri del direttorio fascista che avevano coordinato; nella empiitale, il lavorio rpropagamdistiiico del partito dominante, si 6©mo quasi tutti recati in provincia a seguine da vicino l'andamento della Hotita in questa fase culminali te. Nei circoli {più vicini al partito si nutre dil più sicuro ottimismo che sembrerebbe d'altronde giustificato dalle notìzie che si hanno 6inora nei ctrcoiM stessi sui movimento elettorale. Intanto ieri, domenica, è venuto a scadere il iter mine per la designazione da parte dei partiti del rispettivi rappresentanti in sono alle .sezioni elettorali, ma un grandiissiimo numero di sezioni di provincia resteranno senza (rappresentanti del partito sociiaMsta unitario perchè i Comitati elettorali di quesito partito man hanno creduto <li designarli, almeno in tutói tiuet paesi dove, par le anormali condizioni dell'ordine pubblico, i designati sarebbero rimasti indifesi bersagli degli avversarli Oli unitari saranno rapprescntaiti però in quasi tutte le sezioni dei centri urbani e pngsso l'ufficio elettorale costituito alta-Ccrte. di Appellilo. Anche i, popolari, per conelderaziani identiche, hanno lasciato grande parte dei seggi elettorali senza (propria rappresentanza. Direttorio, Gran Consiglio e Consiglio dei ministri Per la seconda e terza decade di aprile si annuncia un'importante ripflesia dell'attività politica nella capitale. 11 direttorio del pattino fascista dovrà riunirsi per riammettere in seno nll'organizzazione fascista i già espulsi che avranno tenuto buona condotta nel periodo elettorale, e tarso anche per lanciare un manifesto al paese in cui saranno conside-rati i risultali! delle elezioni e ine sarà valutato-iil significalo. E' probabile pero che il manifesto sto emanato, anziché dal direttorio, dial Gran Consiglio fascista die; come noto si .riunirà il 12 aprile per definire la difflcflfl controversa questione dalle ìncompaftibilità nicliticlie e per dare conseguentemente un diverso assono alle organizzazioni politiche. Prima del supremo organo fascista si riunirà anche il Consiglio dei ministri, che esaminerà la situazione interna quale risulterà in seguilo alle elezioni. Si occuperà dei p u recenti avvenimenti internazionali e dei disastro dell'Amalfitano. A questo proposito, Milla base degli accertamenti compiuti dagli organi competenti, il Ministero vedrà se tentila dèi danni sia tale da rendere °PP?rtun,a l'estensione all'Amalfitano delie provvidenze per i paesi terremotati. Alla fine di aprile. apT-rossimandcsi la ripresa parlamentare,-il Consiglio dei ministri terrà una nuova e più importante sessione onde affrontare la questione dei lavori della nuova ■ Camera. Commenti al discorso di MII4110 L'on De Stefani miete oggi larghi elogi nella slampa ministeriale, la quale, lumeggiando 1 inulti essenziali,dell'esposizione finanziaria del ministro, si compiace vivamente dell'annunciato pareggiò del bilancio. La Tribuna dice che questa è una seconda vittoria dopo quella di Vittorio Veneto e ncoho'ce che ad essa ha anche oonti-ilmito 1 0norevole Giolitti, il quale ha avuto il coragkìo di far si che anche il prezzo del liano si adeguasse alle mutate condizioni delia moneta e dei mercati. La Tribuna rileva anche che l'Italia, coll'lnghllteria, è il solo erande pa°so d'Europa che, dopo la guerra, ha raggiunto il pareggio. 11 Mondo osserva che l'on. De Stetani non si è mantenuto, come aveva premesso, uomo d'affari, perche riprendendo la falsa leggenda dell'Itaha boccheggiante prima dell'avvento fascista non l'ha documentata colla situazione •reale di allora, ma cogli allarmi e previsioni inerto liete dei finanzieri e dei politici di Quell'inquieta vigilia. « Nessuna antologia — prosegue il giornale — che l'on. ne Stefani ha raccolto di brani pessimisti e di grida di Cassandra dei tempi di antico regime egunglieià di interesso, per i dilettanti di storia e psicologia poliiica. la più bella antologìa dolio promesse fasciste conio quella della lira a cinquanta centesimi, che i fatti dovettero smentire. Che iiurorla se si sono sbagliati gli onorevoli Giolitti * .Vitti, che nell'ani unno del 1922 agitavano lo «spettro finanziario, e l'on. Paratore, che arrivava persino a proclamare la necessità del pane bigio, combattuto subito su questo colonne? Essi si spirarono al proposito di tener viva nel popolo la coscienza di ancor inevitabili sacrifici, ed il fascismo non deve dimenticalo che s.» oggi può annunciare buone condizioni finanziarie, lo deve soprattutto al pessimismo dei vecchi Coverai, i quali seppero condurre, fra difficoltà, ben maggiori dello attuali, l'opera rude del risanamento finanziario •. „ 11 giornale rileva infino che il discorso De Stefani c assai riservato nella parte che riguarda i sanibi, ove si era minacciata la folgore contro chi aveva richiamato l'attenzione del Governo sul reggioramento tne da un anno si veiillia di fronte al dollaro. « Ad ogni modo — conclude il giornale — come 6 miglioiata la quotazione dei titoli di Stato, il miglioramento dei nostri cambi va inteso con tempestiva gradualità, che consenta poi una ragionevole stabilizzazione •. Il Popolo, 0 sua volta, ciede sia esagerato l'annunzio del bilancio in pareggio, e ricorda di aver bui dimostrato che la cifra di 118? milioni di deficit era un dato contabile e non effettivo, e che il deficit vero non e (Il 1187 milioni, ma arriva circa a tre miliardi, senza contare il miliardo previsto, e non realizzabile nò realizzalo, delle riparazioni in natura. « Il discorso di allora — osserva li Popolo — ci sembra grave oggi, o quindi ci deve far ritenere che si tratta solo di note» volassimo miglioramento del bilancio, cioè di un miliardo di meno di deficit. Messo cosi, perde un po' dell'annuncio fatidico, ma acquista di consistenza e fiducia. Vedremo, con 1 dati concreti, donde derivi questo miglioramento, perchè il ministro non .lo dice, e se di fatto deriva da maggiori entrate'or* Amaria e da minori spese ordinarie, è da considerare la cosa colla maggiore soddisfazione ». Cronaca degli episodi Il Mondo ed il Popolo proseguono pofsla cronaca degli episodi di violenza elettorale. Il primo giornale ha da Piombino che si fanno sfollare con minacce di manganellate i caffè ed i bar per affollare i comizi* fascisti. A Piombino è stato affisso il seguente avviso: « Gli italianii di Piombino concedono voti 200 ai socialisti, 100 ai repubblicani,'SO ai comunisti, 50 ai pipisi! 10 ai democratici sociali. Un solo voto risultante in più dallo scrutinio di quello stabilito darà luogo a conseguenze gravi sui gropponi di tutti gli oppositori assai ben noti fra noi del Governo nazionale. Uomo avvisato-.'.. «. Con altri.avvisi poi si parla di olio dd ricino disponibile in una ben.noia farmacia e di manganellate con u.anganell vendibili con ribasso- del cinquanta per cento presso due rinomati ijegori della città. Il Mondo ha .pure notizia da Altavilla Satentino (provincia di Salerno), che quel hit» resciallo dei carabinieri comandante la stsfJ zlone, ha invitato nei suoi uffici due notr amendolisti diffidandoli ad allontanarsi dal paese il giorno delle elezioni, sotto la minaccia di arresto, -essendo essi considerati dall'autorità come sovversivi. Quell'ordine il maresciallo dei carabinieri dichiarò di'aver ricevuto dal sottoprefetto di Campania. Lo stesso sottonrefetlo, giorni or sono, invitava nel suo ufficio tutti gli esercenti delle trattorie ingiungendo loro di votare la lista governativa e diffidandoli a non parlar male del fascismo nei loro negozi, perchè sarebbero stati denunciati, al reali carabinieri e! arrestati. A Napoli si è verificato un lenlativo di assalto alla dimora di un candidato della lista del Cavallo. A Sassari poi secondo il Mondo ti proprietario <U un cinematografo, che ha dato i suoi locali per la riunione del partito democratico, 6 Stato chiamato in questura, diffidato a ritirare la concessione fatta sotto minaccia di provvedimenti. Pure in Sardegna, ad Aggius, presso Tempio, mentre un candidato democratico terminava il suo discorso, giunse un camion contenenle una trentina di fascisti tempiesi, che si slanciavano contro il gruppo democratico, ma il popolo di Aggius, senza distinzione di partiti, insorse contro i violenti, costringendoli a ritirarsi. Infine, il Popolo ha da Marìclalonl: « Ieri oltre cinnuanta militi fascisti armati di tutto punto si sono recati nella vicina Mesiencola, paese nativo dell'on. Pisciteli!; I militi con mo-schetto é baionetta inastata passarono per le vie del paese imponendo colle armi in pugno che si strappasse la fotografìa dell'on. Piscitelii. Giunti sulla piazza, nella quale sorgo la casa del deputato del partito nopolare italiano, caricarono colla baionetta la folla che si andava formando, imponendo la chiusura di tutte le porte, minacciando ed assediando la casa della famiglia Pisciteli!. Poi spararono alcuni colpi di rivoltella contro la folla clic scappava da ogni parte. Sono state malmenate e schiaffeggiate alcune persone amiche del deputalo Piscitelii stesso. La sessantenne signora Piscitelli, madre del ilcnulato, presa da violenta crisi di nervi, è radula in delirio ed è ancora aggravalissima ». o— I discorsi di domenica Nella giornata di domenica, altre Importanti manifestazioni della campagna elettorali', per parie di membri del Governo e dl candidati della lista fascista, sono stati 1 discorsi dei ministri Oviglio * Federzoni, rispettivamente a Bologna e a Napoli, dei sottosegretari Acerbo e Marchi, a Teramo e ad Arezzo, e del candidato Benelli a Roma. A BOLOGNA, al Teatro Comunale, il ministro della Giustizia Oviglio ha pai-lato dell'opera .svolta dal Governo fascista nel dicastero della Giustizia. Ha detto della riforma della Cassazione, con lai sua unificazione in Roma, dell'abolizione di 4 Corti d'Appclio, di 57 Tribunali 0 di 557 Preture, con conscguente diminuzione de! personale — 15S0 funzionari in meno dei quali ;30 magistrati ; — spiegando che u il maggiore vantaggio della riforma non sarà quello di indole finanziarla; sarà quello del più sollecito e più aeile funzionamento della Giustizia. Tutto le sedi potranno essere tenuto pi efficienza, il die non era- possibile quando erano eccessivamente numerose... ». Dopo avere poi accennato all'abolizione del sistema della elctt-ivilà per il consiglio superiore della Magistratura, e ai concetti- che hanno Ispiralo questa riforma, che « si è voluta da taluno considerare come un attentalo alrindipendeuza dell'ordine giudiziario >, il ministro ha detto ancora dell'attività del Governo fascista per l'unificazione legislativa tra lo vecchie 0 le nuove provinole de! Regno. Ha quindi! parlato del sistema adottalo por delegare al Governo la facoltà legislativa in materia di riforma dei còdici. Ha poi trattalo dell'epoca del Governo rivolta a dare uno stato giuridico ed una tutela all'esercizio e all'attività di vario professioni, il ministro ha accennato alla riforma dell'amministrazione del patrimonio ecclesiastico, per dire che « la eventuale riforma non significherà alfaito liquidazione del patrimoni), che è anzi Intendimento del Governo acconsentire alla maggioro possibile autonomia da parlo del clero nella aniministrazlcne del beneficio. L'on. Ovigli.i infine ha così concluso: «Ilo esposto con accenni rapidissimi l'opera com¬ piuta in questi diciassette mesi- di Governo. Ho appena profilato quello che resta da compiere; basta la riforma dei codici per significare come abbiamo dinnanzi un lavoro gravissimo ». A NAPOLI, al Teatro San cario, il minlslro delle Colonie, Federzoni, ha detto, tra l'altro, che «l'Assemblea elettiva non deve più tiranneggiare e paralizzare con capricciose usurpazioni la vita,dello Stato, ma ridiventarne un elemento utile e armonico. Per intenderci, i deputati del 6 aprile 1924; dovranno cercare di essere finalmente legislatori, ripudiando per sempre l'antico abito mentale degli assaltatori della simbolica diligenza: se puro sia lecito rievocare ancora, a proposito del forte Governo di Benito Mussolini, l'immagine del vecchio e sgangherato carrozzone che arrancava un tempo fra gli intoppi insidiosi di Montecitorio. Governare nella Costituzione, col Parlamento: tale il proposito che il nostro Capo enunciava testo solennemente da Roma. Ma governare con tutta .l'autorità necessaria, dopo avere restituito alla Costituzione il suo spi rito e la sua efficacia, e confidando da domani in. un Parlamento che possieda la nozione doverosa delle sue responsabilità poJ litiche e morali ». L'oratore quindi ha ins1stito sui « compiti che la natura e la storia assegnano alle provinole meridionali per 1'espa.nsione Italiana ». A TERAMO,- il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Acerbo, ha trattato del « decentramento amministrativo nelle teorie degli oppositori», dicendo che « l'opposizione costituzionale nel discorso dell'ori. Amendola oggi ha dil nuovo raccolto l'argomento, ma si guarda bene dal descriverne il contenuto positivo ». per conto- del suo partito l'on. Acerbo dichiara: «Noi comprendiamo e ammettiamo una legislazione economico-sociale che segua, nel¬ la sua varietà le differenze naturali delle varie regioni del Regno ; ma non comprendiamo nò ammettiamo una varietà e una diversità di reggino politico-ammiinistratlvo fra regione e regione AD AREZZO, il sottosegretario alle Colonie on. Marchi ha parlato dell'opera del Governo nella politica estera, coloniale ed interna. A ROMA, all'Augusteo, Sem Benelli, dopo brevi parole del senatore Cremonesi, ha esoidito il suo discorso affermando che « per la prima- volta, nella storia politica italiana, la lotta per le elezioni parlamentari, comunque si svolga, non può limitarsi ad una schermaglia di parliti o di persone. Per la prima volta noi slamo dinanzi ad un moto più vasto che non sia l'usato affaccendarsi con le solite brighe per riempire Montecitorio dd teste di vario colore... Il « poeta adriatico» dice anche: «...Ultimamente l'Uomo era rimasto schiacciato sotto il peso della Massa, che curiosamente si chiamava Umanità, e-che incominciava dal rinnegare l'uomo nel nome dei suoi diritti collettivi. Egli, spodestato, rinunciava alla sua missione, dimenticando tutte le fedi. Il Fascismo ha iniziato la sua liberazione da questa tirannia: e questo è suo gran merito... ». L'oratore quindi si scaglia contro tutti i passati governi — rappresentanti « ...il maggior parassita della grande Nazione creatrice e lavoratrice, il Politicantismo...». Candidato, com'è noto, nella lista fascista per la Toscana — il Benelli conclude: « ...Non credo al Parlamento. Fucina di rettorica, gara di incompetenza presuntuosa e di speculazione, il Parlamento, se non sarà regolato diversamente o trasformato, ricondurrà la Patria nel dubbio un'altra volta. Il parlamento ora ò necessario per convalidare e discutere la ritorma, e ■ non ultima deve essere la riforma di se stesso. A' PARTINICO (Palermo) l'on. V. E. Orlando, ha detto che il suo originario proposito di ritirarsi dalla vita pubblica importava anche il sostanziale riconoscimento cho a tempi nuovi occorrono uomini nuovi. Oli appelli che gli furono rivolti, costituivano invece per lui l'indicazione di un preciso dovere che ancora avrebbe potuto compiere verso in paese, ed egli non potè sotirajrvisi, tanto più avendo egli avvertito che questo ora il sentimento universale della sua Sicilia. A LIVORNO l'on. Granelli, segretario del triumvirato del partito popolare italiano, ha pronunciato un discorso politico alla presenza del rappresentanti della direzione centrale del partito stesso della sezione e del Comitato provinciale toscano. All'uscita un gruppo di fascisti hanno lanciato alala ai Mussolini e alla rivoluzione fascista, e non è mancato neppure qualche fischio. A PALERMO, nel teatro Massimo, l'onorevole Gentile ha pronunciato un discorso! politico, nel quale ha ribadito le note concezioni del fascismo in rapporto all'idea liberale e al rafforzamento dello . S'alo. « It fascismo — egli ha detto — è un movimento d'i massa, e quel liberalismo era una semplice dottrina filosofica non sempre chiaramente formulata nella testa di qualche uomo politico colto. Differenza, che non vai considerata come semplicemente quantitativa; perchè un'idea che anima una massa» è idea che si è fatta passione, capace perciò di comunicarsi a molti : e s'è fatta passione, perché non è un'idea semplicemente allogata ir) un sistema logico, dentro un cervello; ma è la coscienza energica d'una personalità: è questa stessa personalità, che net' suo universale valore umano diventa centro d'irradiamole spirituale ».