Il campionato di foot-ball

Il campionato di foot-ball CRO Il campionato di foot-ball Vercelli e Torino battuti — Il risveglio dello Spai — Bologna in ascesa e Genoa in declino. Le due ultime domeniche di Campionato hanno curiosamente invertito, dall'una all'altro, quelle elio era.no le linee caratteristiche . dei due Gironi. Nel Cirene A,, il Genoa sembrava sicuro finalista, quando i suoi insuccessi e mezzi-insuccessi lo hanno condotto ad esser* minacciato molto d<a violino da due forti squadroni, l'Internazionale o iil Livorno, che hanno gtaocato una partita meno del genovesi. Virtualmente, 1 milanesi sono a un punto di distanza e i livornesi a due punti, dagli uomini di De Vecchi. Di queste due squadre, il Livorno (che anche ieri ha regolato brillantemente il Novara), sembra avere le maggiori probabilità di prendere il poeto al Genoa, come Analista. Cosi, nel giro di poche partite, lo scettro sasebba inaspettatamente passato dal Piemonte e dalla Liguria, all'Emilia e alla Toscana. So£o stati in molti ieri, nel Girone B, a lavorare per la squadra bolognese: i legnatesi, die strapiparono l'ultima speranza alla Pio Vercelli e gli spezzini, che frantumarono l'edificio granata. Dal canto loro, i bolognesi seppero sbarazzarsi brillantemente della Doria. Oramai, i rosso-bleu del BolOigna hanno consolidato potentemente la loro posizione di dominio e al Torino non rimane tìie una paillidi&siima speranza, così pallida the non e nemmeno visibile a occhio nudo. MoUto interessanti, nei due Gironi, i poderosi « ritorni » deli'Alessandria, e dei verooasi dell'Hellas. Una partita, che era incominei'ata magnificamente, è stata ieri sciupata dall'arbitro. Si parla della partita JUventus^Padova. I padovani non meritavano ima cosi grave sconfitta. Anzi, i primi venti minuti di', giuoco, durante i quali il Padova dominò e la Juventus disperatamente si difese, lasciavano Iprevedeire una vittoria dei patavini. Ma la mal scelto arbitro si dimostrò cosi Infelice nel suo compito, da non avere ben presto più in pugno le squadre. Egli « giudicava e mandava » in modo cosi contradditorio e con una cosi evidente « sperequazione, da suscitare non solo 1» ire inevitabili idegM spettatori intercisati, ma un vero senso di pana in chi assisteva, senza passione, ma con molto interesse, a una partita che poteva svolgerai tutta bellissima. In linea generale, noi non amiamo critlfcare gli arbiiri, dei quali riconosciamo il duro compito e lo spirito di sacrificio; ma, polche »er queste ultime partite decisive di Campionato si proclamò dagli Enti direttivi che bisognava usare la maggiore severità, perchè le partite si svolgessero regolari, perchè non essere severi anche con gli aTbitri t non lasciare a casa gli insufficienti? Si sarebbero evitati i disgustosi incidenti, che contristarono la oartita nel campo juventino. Nel secondo tempo, l'arbitro aveva letteralmente perduto la testa e affibbiò alla Juventus un penalty (.11 secondo), che non poteva essere più ingiusto e provocatore. a Videant consules », se vogliono che gli arbitri siano rispettati. E, poiché parliamo della Juventus, è Interessante vedere quale sarebbe ila sua posizione in classifica, se non le fossero- state annullate le tre note partite vinte contro il Modena, il Genoa e il Padova. Goals Matche* -V. M. 1*. F. P. Punti Juventus 20 13 3 i 39 20 29 Genoa 20 11 5 4 40 13 27 Intemaz. 19 11 4 4 28 17 2G Livorno 19 11 3 5 31 2fi 25 Alessandria 20 9 6 5 34 21 24 Padova 20 9 5 5 28 20 23 Modena 21 7 7 6 32 27 21 La Juventus staccherebbe dunque il Genoa di due punti e avrebbe' ancora da disputare un incontro non preoccupante, a Torino, contro la Virtus, e uno incerto, a Milano, contro l'Intemazionale. Sarebbe la squadra che avrebbe vinto a tutt'oggi, il maggior numero di partite. - - Da notare, inoltre, che la Juventus, dopo il '«match» a Sampierdarena, perdette il proprio capitano Giriodi, ferito all'Occhio ; poi le . fu tolto Rosetta, poi rimasero fuori squadra, gravemente contusi, Pastore, Bigatto e Gianfardoni. Ieri, la lista dei contusi si è alluiigata con Munerati e Gallo. Ritornò Gianfardoni, ma rimase a casa, malconcio, Novo. La coraggiosa squadra concittadina, che si batre senza speranza, ma con tanto brio e serenità, meritava questi rilievi, cine sono un elogio dovuto a una compagine coraggiosa, che conosce lo spirito di sacrificio e ai suoi dirigenti, che sanno così bene condurla. Chiuderemo queste rapide note accennando alla sorte ormai inevitabile dei due «fanali di coda», la Novese e la Virtus, la quale ultima, prima di morire, ha dato ieri un terribiie colpo... di coda alla squadra «leader » del Girone, l'esausto Genoa. Le classifiche, con la giornata di ieri, sono tosi modificate: Girone A: Genoa punti 29, Internazionale 26, Livorno e Padova 25, Alessandria 24, Juventus e Modena 23, Casale 20, Sampierdarenese 18, Novara 12, Brescia 9, Virtus 8, Genoa, Padova, Alessandria. Juventus, Sampierdarenese, Brescia, hanno giuocato una partita in meno; Internazionale e Livorno, due. — Girone B: Bologna punti 29, Torino 28, Pro Vercelli 24, Pisa 22. Hellas 22, Legnano 21, Cremona 20, Doria 19. Milan 17, Spezia 17, Spai 15, NOvese 12. ivlfcl. *-<y G-irone A Alessandria batte Gasale (5-1) Alessandria, 31, matt. La folla delle grandi adunate calcistiche si è riversata ieri sul campo degli Orti. Mentre nella prima fase la battaglia si è mantenuta regolare sebbene vivacissima nella ripresa la squadra casalese è precipi. tata sfasciandosi penosamente sotto l'infuriare degli attacchi grigi costanti, tenaci, invincibili. La difesa stessa dei nero stellati, già tanto ammirata, si è infranta facendosi travolgere ripetutamente e co» esito decisivo dagli avversari che indubbiamente ieri hanno giocato una delle migliori partite Al fischio dell'arbitro dott. Brunetti del To. Tino, i grigi balzano decisamente all'assalto della rete difesa da Gaviorno e vi permangono ininterrottamente per una diecina di minuti. Brevi schermaglie poi una fuga di Ca. pra concretata in ima precisa centrata dà modo a Batic!iero di segnare al 15' il primo goal alessandrino. Ma la gioia di tale successo è subito placata: Miffliavacca, rimessa la palla ih gioco fugge dal centro velocissimo verso la rete di Cagnina; il pallone, nel tiro susseguente, è respinto dal palo, urta «el viso del portiere e finisce nella rete : è Il Viareggio salutato dal vivo giubilo della numerosa colonia casalese. I grigi hanno ora una ripresa indiavolata mettendo a dura prova l'abilità dogli estremi difensori nerostellati finche al 30' in seguito ad. un calcio di punizione Capra 1 con un tiro spiovente da una quindicina di metri segna il secondo goal pei suoi colori. Seguono tre corners infruttuosi contro gli espiti, alcune ben combinate discese dei casalesi, un calcio di punizione tirato da quaranta metri da Caligaris e che Cagnina blocca magistralmente. La ripresa vede un rapido, ina fugace risveglio dei casalesi che al sesto minuto sono ancora in corner. Al 15.o minuto Avalle porge dall'estremo limite del campo, un magnifico pallone a Baloncieri: la palla è pie. cipitosamente respinta da Gaviorno, ma rac. colta da Bai sanziona definitivamente il terzo punto. I casalesi hanno in seguito un pu. cnaee risveglio determinato da un fori e e preciso soot di Gallino rimandato con un bai. zo felino da Cagnina. Poi il gioco proemila: i casale^ «fondati e disorientati, non riescono più a tener testa agli assalti avversari che st assicurano il quarto goal al 28.0 per merito di Bauchero con azioni combinate delle due ali Avalle.Capra I, assai attive e felici ieri nelle loro fulminee centrate. Un minuto dopo ecco ti quinto goal segnato con un preciso traversone di Avalle che aveva condotto tutio solo l'azione. Oramai la partita e perduta dai casalesi. AI 35' Caligaris abbandona spontaneamente il campo in seguito ad alcun- scorrettezze usate a Bauchero mentre alcuni minuti dopo Lauro 6 portate fuori per un mino ricevuto al rinnrehln. tolto Dalle Palm 0-6) Un malch che non fu di parola. Nel senso elio promise molto e mantenne poco, so promesse furono fatto net termini più lusinghieri nei primi venti minuti di giuoco, i dislaigiuml giunseno nei rimanente dell'incontro. ^ Quei primi venti minuti a cui ho accennato furono belli nel senso tecnico della parola, e si svolsero a quasi totale vantaggio degli ospiti. 1 padovani avanzavano in uno stile che riconiava le loro migliori giornate della scorsa stagione : netto arresto del vallone, pronta smarcatura degli uomini, distribuziono del giuoco varia e rapida. I lo.ro attacchi naufragavano però come efficacia al momento culminante, sia perchè non possedevano forza penetrativa sufficiente, sia porche venivano ad urtare in una difesa eccellente, combi in queste prime battute iniziava quello che doveva essere per lui un pomeriggio di brillanto lavoro, e Bruna e Gianfardoni si mostravano completamente all'altezza della situazione. Dopo più di un quarto d'ora, di giuoco di questo genere, giungeva un goal che era un po' lai constrato colì'andamento delle azioni fino a quel momento: un goal juventino. Su un corner dalla destra a favore dei torinesi, la palla veniva allontanata dail groviglio d'uomini che si affannava davanti alla porta. Monticone, giungendo in piena corsa la scaraventava forte e precisa proprio sotto la sbarra trasversale battendo Lodolo, a cui la visuale era coperta dalla ressa di giuocatori. Un vero goal da centro di seconda linea. Da quell'istante, la Juventus migliorava il suo giuoco, come a giustificazione del risultato ottenuto, eie azioni assumevano un cai attere più aperto e più vario. Qalcuna delle combinazioni sul lato destro dell'attacco toa-inese era di buon stilo. Poi Munerati, l'uomo più appariscente della linea cadeva vittima di due dolorose contusioni consecutive, si ritirava dal campo e non vi faceva ritorno che nel ructlo di comparsa quasi, poco più tardi. Così terminava il primo tempo. La ripresa doveva vedere il giuoco degenerare rapidamente in violenze ed incidenti di ogni genere. 11 Padova dominava per i primi dieci minuti: non più nel bello stile del primo tempo, ma con insistenza ed energia. Poi giungeva l'incidente che doveva compromettere decisamente le sorti della giornata. Su una rapida puntata in avanti del juventini, uno degli avanti bianco-neri veniva atterrato fuori dell'area di rigore da un padovano. L'arbitro fermava il giuoco, concedendo il calcio di punizione, ma, portato dal proprio slancio. Gallo proseguiva e si scontrava violentemente con Lodolo uscito dal goal. Nel fraterno amplesso in cui i due uomini cadevano l'uno sull'altro, il torinese riceveva una tal carezza ad un ginocchio da dover esser trasportato fuori del campo. Il fatto provocava un piccolo tentativo di invasione del campo con scambio delle cortesie di rito fra giuocatori e borghesi. Poi la pace ritornava in famiglia codl'espulsiono di Lodolo. Barzan indossava in sua vece la maglia del portiere. Ma sotto la nuova veste non faceva buona prova. Rimandava debolmente il calcio di punizione, e si faceva cogliere fuori di posizione sul tiro susseguente. Dietro a lui spuntava Fagiuoli, che fermava colle mani il pallone mentre stava per penetrare alto nella rete. Gianfardoni batteva facilmente Barzan sul calcio di rigore seguente. La Juventus consolidava il suo vantaggio: due a zero. Coi padovani privi di Lodolo ed i torinesi privi di Gallo e aventi Munera,ti malconcio, il giuoco proseguiva caratterizzato da corpo a corpo violenti e da grande nervosismo. Un fallo di non eccezionale importanza avveniva nell'area di rigore juventino, sul lato sinistro. Calcio di rigore per il Padova. Tira Monti, e Combi effettua una parata spettacolosa deviando alto in corner il tiro potente di Monti III. Dieci minuti più tardi altro calcio di rigore per il Padova, per uno scontro violento fra un padovano ed un torinese. Tira Fayenz ques'a volta, ed il pallone va a finire proprio nelle braccia di Combi. Sul rinvio i juventini fuggono e segnano il loro terzo punto. C'era, dal punto di vista bianco e nero, da augurarsi cento di questi « penalties ». L'ultimo quarto d'ora fu cosi slegato e privo di ogni base tecnica sia da una parte che dall'altra, che non necessita alcuna descrizione o commento. Le squadre si erano allineate nella seguente formazione agli ordini dell'arbitro Pasquinelli di Bologna : Padova: Lodolo; Barzan e Danieli; Fayenz, Fagluoll e Givani; Busini I, Veronesi, Monti li, Busini IH e Monti III. Juventus: Combi; Gianfardoni e Bruna; Albera, Monticone e Barale; Grabbi, Munerati, Audisio, Ferrerò e Gallo. Da quando il bravo e disgraziato Paglianti abbandonò la rete dei campioni veneti, il Padova pare non abbia ancora trovato un sostituto di vera classe. Lodolo commise ieri più di un errore nella « presa » della polla: ne commise uno poco simpatico nell'incidente con Gallo. Un po' sbandati mi parvero i mediani, che non conservano la utile dlstribuzioe del giuoco a favore degli avanti a cui ci avevano ubituato l'anno scorso. Vagiuoli è il più lento dei tre. Fayenz e un giuceatore che lavora con brio e freschezza: ma ieri i suoi passaggi andarono a finire altrettanto volte agli avversari quante ai compagni. L'attacco e inefficace sotto al goal, come la grande maggioranza degli attacchi italiani del momento attuale. Ma tutti i giuocatori posseggono un sicuro arresto del pallone, una tendenza al passaggio raso a terra, uno stile pratico di combinazioni, «he dimostrano come la squadra, nella buona o nella cattiva fortuna, segua una scuola. Il Padova non meritava certo una sconfina di tre goals dato l'andamento generale del giuoco. Dopo il primo inaspettato goal juventino perse, oltre alla coesione, la calma. E non la ritrovò più. Anzi. Il primo inaspettato goal juventino di cui sopra, è la prova documentata dei lenti ma ccntinui progressi che va compiendo Monticone. Il tiro in goal del centro-half è d'una utilità straordinaria quando segue immediatamente ad un attacco dei propri! avanti rotto proprio di fronte alla porta, quando punterò e difesa ancora sono spostali ed aggrovigliati dall'azione allora terminata: il mediano si trova in quelle occasioni nella privilegiata posizione di poter prender di mira il suo bersaglio, senza che il portiere possa vedere il tiratore nè le sue intenzioni. Chi attacca vede tutto, chi difende nulla, in quegli attimi fuggenti. Monticone ne prese uno al volo, di questi attimi, e segnò un classico goal. In modo altrettanto classico Combi ne salvò un altro. Il portiere juventino si piazzò, per il primo calcio di rigore, in posizione da costringere quasi l'avversario a tira.ro sulla sua destra, di modo che dominò la situazione per dir cosi prima che nascesse. Ed il volo fatto attraverso al goal per toccare i( pallone fu impressionante. Combi 6 un porliese saldo, regolare e studioso del giucco. La difesa tutta della Juventus è del resio un blocco ben difficile da superare al momento attuale. L'attacco, ferito e mutilato, non funzionò come unità cho durante alcuni momenti del primo tempo. Gl'alibi ha sviluppata la tendenza a volersi disfare dell'avversario ogni volta in una lotta corpo a corpo. Non ha i mezzi fisici per uscir trionfatore da simili duelli, ed anche se potesse aver la miglioro, chi non uscirebbe trionfatóre sarebbero i compagni suoi del teniro che, nel tempo perduto nella tenzone impegnata all'ala, vedono ogni volta svanire la possibilità di lavorare smarcati. Vittorie Pozzo. Genova-Virtus (1-1) Bologna, 3t, mail. Un pubblico imponente ha assislito ieri ali match Genoa-Virtus. La gara, diretta dal sig. ' Territi della Ubertas di Firenze, ha visto nel primo tempo la Virtus nettamente superiore segnare al 3.0 mimilo con un tiro di Bacciglieri. Sardi pareggiava per il Genoa al 44.0 minuto con un tiro forte da una quarantina di metri. Alla ripresa Genoa si dimostrava spesso in prevalenza, ma non poteva aggiudicarsi alcun punto per l'ottima difesa avversaria. La Virtus ha dunque ottenuto un risultato più. che lusinghiero che viene a confermare che essa si trova in un grande crescendo di forniti. Sampierdarenese batte Modena (1-0) Sampierdarena, 31, matt. Partita scialba fino a metà della ripresa. Il Modena ha tardato iroppo ad entrare in azione ma un esito nullo avrebbe rispecchiato più fedelmente il valore dei due undici in campo. La Sampierdarenese, mancante ancora di Garzino, ha tenuto il campo onorevolmente, non ha eccelso nell'attacco e in compenso non ha sfigurato nè ha avuto sbandamenti paurosi quando la reazione modenese ha gravato sul suo congegno difensivo. Garzino e Cambiaso da una parte, Scaltriti e Brancolini dall'altra furono indubbiamente gli uomini migliori. 11 campo in condizioni ottime permette agli uomini delle due squadre .di sbizzarrirsi in vivaci attacchi e contrattacchi all'inizio. Brancolini ha una parata al 4' o Garzino blocca a sua volta all'S' in seguito ad un calcio d'angolo a favore dei canarini. La coppia di terza linea modenese stenta a ritrovarsi e la squadra ne soffre di più. Mazzoli cade e resta a terra contuso tanto che nella ripresa dovrà cambiare il suo posto col compagno di estrema. Approfittano di ciò i rosso-neri che dopo alcuni assalti riescono a trovare, in seguito ad una combinazione Haggio-Cambiaso, la via del goal avversario. Siamo al 26' e per il restante tempo i modenesi cercheranno invano di reagire. Bergamino si salva da alcune situazioni difficili. I modenesi si ritrovano lentamente nel secondo tempo di gioco. All'inizio sono seniore i sampierdarenesi all'attacco ma all'ir G~arzino avrà la prima di una lunga serie di parate. Una bella parata di Brancolani su tiro di Deschi al 17' e un tiro di Vczzani che batte sul palo. Forlivesi manda alcuni buoni palloni al centro e gli uomini di centro puntano con decisione sulla poi*i di Garzino che al 29' blocca anche un preciso tiro di punizione calciato da Scaltriti. Tre parate di Brancolini, poi una nuova serie di buoni attacchi modenesi che non approderanno a nulla. La fine trova Sampierdarenese vincente. Ha arbitrato Bistoletti. Livorno batte Novara (3-1) Livorno, 31, mattino. Il team di Meneglietti soeso ieri a Viilla Lloyd ©unirò i livornesi ha ceduto agli avversari dmpo aver, coimbatjtutio con impegno. I novaresi lamiontavaaio l'assenza di Munerati e Mattatela, due dei loro migliori uconini; però, nonostante questo handicap, la squadra dal Novara ha sostenuto l'unto in modo superiore ad ogni elogio ed esce dalla scanflùta con tuffili gli onori. 11 jpriimo iempo si è chiuso con un goal per ciascuna squadra: al 12.o nilnuito di gioco Magnozzi ha cii.denuto il primo punto per la squadra unionista ; il pareggio si è avuto al i&.o minuto per merito di Paglierini. La ripresa ha visto un inizio monto brillante per la squadra livornese. Al ltl.o minato Niggiolito tira un potentissimo catoiio di rigore; Groggia, il guardiano azzurra, ha un iaiaai'te di indecisione, sufficiente perchè la palla, doipo avergli sfiorato le mani, si adagi nella rate. Al 37.0 minuto Maemozzi saetta ili terzo pallone nella liete avversaria. La. fine della parsila vede il Novara proteso all'ailtacco per cercare di maircarc, ma lo sfarzo dagli espiti è frustrato daU'aiumieinit.ata combaiiiilvità dei livornesi. Il match tonnina quindi senza die il punteggio cambi. Pubblico correttissimo e cavalleresco. Internazionale batte Brescia (3-0) Milano, 31, mattino. La partita svoltasi tra Internazionale e Brescia è stata incolore dall'inizio alla fine per la schiacciante superioriitù dei nere^azzuimi. Ha concorso a ciò anche il poco impegno posto da questi ultimi durante lutto il secondo tempo, dato il punteggio che separava le due squadre all'inizio dcàdia ripresa. E' etato infatti nel primo tempo che l'Internazionale segnava tre goals per merito di Bussich al 15'. di Ceventai al 32' e di Coniti al 45'. La squadra bresciana ha dovuto continuamenicdifendersi e solo neJi'ulUma mezz'oca della paitilia la sua prima linea ha abbozzato qualche tuona azione senza però poter concludere nulla per mancanza di decisione dei singoli forwards. TrivelUaii non ha potuto evitare i punti segnatigli più che altro per le deflcenze dei suoi terzini. Dell'Intemazionale ottima la linea mediana, che rappresenta la vera forza della squadra. Girone B Spezia batte Torino (1-0) Spezia, 31, mattino. Spezia e Torino giuocavano ieri una partita decisiva. Perdendo i bianchi si vedevano retrocessi irrimediabilmente in seconda categoria, dal canto suo il Torino, poteva perdere la probabilità, come infatti è avvenuto, di entrare in finale, Di qui, l'impegno dei 22 giuocatori in campo. La partita è stata rude, e non priva di violenza. I granata riuscivano a imporre il loro giuoco nei soli primi 30 minuti, dominando gli avversari. Poi si ebbe la prevalenza spezzina che durò per tutto il rimanente della partita. 11 Torino fu ottimo in difesa e nella linea medana, ma difettò all'attacco, che fu il vero punto debole della squadra granala, il miglior uomo dogli avanti torinesi fu Aliberli che svolse un ottimo giuoco. I.o Spezia era ieri in ottima giornata, potente in tutte le sue linee. Ottimi Bossetti I e Viola. L'unico goal della giornata ò stato segnato da Conella al 27' del primo tempo che riusciva a farsi luce in una melée sono la porta di Terzi. Un potente tiro di Aliberti al 28' della ripresa trovava il palo della porta di Latella. Arbitro Pierallini di Modena. Cremona batte Novese (2-1) Novi Ltgura, SI, mattino. La squadra concittadina, dopo la sconfitta odierna, non ha più la minima probabiliià di cedere ad altri quel fanale di ceda, per liberarsi del quale ha difeso ieri a denti stretti e con l'accanimento più disperato i proprii colori. Nel primo tempo, e meno sensibilmente an. che nella ripresa, ha avuto un notevole predominio sugli ospiti, ina tuttavia lui dovuto cedere di misura con un goal al suo attivo e due al passivo. I cremonesi liai.no giocato con grande foga, con vivacità e si sono serrati spesso nella loro area. Il loro portiere è di buona ed eccellente classe e si è battuto da leone. I reiterati colpi dei concittadini e gli innumerevoli corners ottenuti, stanno a dimostrare la vivacità del gioco svolto dui concittadini, ma la fortuna non volle porgere il suo prezioso ausilio. I goals cremonesi furono segnali da Poli al 5' e da Traversa al 3C. Quello novese da Mandosso all'8.0, tutti nella riprosa. Spai batte iPisa (l-O) Ferrara 31, mattino. L'incontro fra .Spai e Pisa si è chiuso con la vittori», 'lei ennclltadini, per uno a z'-ro. I: «unto delia vittoria venne .-esitalo mi 19.0 minuto.della prima ripresa da Preti II. Legnano batte Pro-Vercelli (1-0) Legnano, 31, matt. Quella tenue speranza che i vercellesi potevano ancora nutrice per la vittoria Anale nel loro girone si è ieri infranta sul campo del Legnano. Questo .ha colto la vittoria per una'iporta a zero. I vercellesi sono ecesl nella ci ita (lina lombarda privi di Borello ed .hanno combattuto senza dar l'impressione di impegnare nella partita quella volontà che li •reso leggendari. I bianchi solamente all'inizio hanno attaccato con impegno, ma hanno itrovato un insuperabile ostacolo nella difesa lilla. Poco a poco hanno ripiegato su se stessi ed hanno permesso cosi ai legnanesi, che ipure non erano .in gran giornata, di assaggiare frequentemente le estremo linee dei bianchi. Di fronte al giuoco degli attaccanti vercellesi, il lavoro assiduo dei mediani legnanesi ha potuto avere il sopravvento, e la squadra lilla, spinta a gran voce dal pubblico, si addossava 6tigli halves avversari. Ma non per ciò Pro Vercelli si lasciava dominare, cliè Cameroni doveva aneh'egU tener .gli occhi bene aperti per evitare sgradevoli sorprese. Così il ma.tch manteneva una impronta di incertezza e di variabilità d.l azioni che interessavano il irmbblico e palesavano un certo equilibrio di azioni. Senonchft, verso la metà della ripresa, Pro Vercelli allentava il ritmo del giuoco c permetteva egli attaccanti lilla di infittire le loro incursioni a base di exploits .individuali, dovute specialmente alle ali. Ed è appunto od una di queste, alla sinistra Torriani. che il Legnano doveva far risali.re il merito, al 37' del secondo .tempo, della segnatura ilei goal della vittoria, come coronamento di un'azione iniziata da Marcerà. Gli ultimi minuti vedevano il giuoco appesantirsi e Zancllo espulso dal campo per aver dato un calcio ad un avversario. Arbitrava Dani di Genova. Bologna-Doria (l-O) Genova. 81, mattino. La Dorin ha iieiri nell'incontro disputato contro il Boilcigna dimostrata ancora una volta la fiera volontà e Da vivacità che la caraitiCTizzuin.o : bisogna per di ipiù notare che la squadra genovese sia. scesa im campo largamente incompleta per la mancanza di Passano e Ghiglione, colpevoli di ind.isci.plima verno il trainer della squadra. Bagnasco e Bixio, in declino di forma, erano oggi sostìtuii'i da Cornazzani e Delliacasa. Il Bologna, soeso a Genova preceduto dalla migliore fama, ha un poco deluso; preoccupandosi di mantenere il vantaggio conquisilo a pochi minuti dalli '.inizio, ha svolto nel secondo tempo un giuoco troppo basato sulla difesa.. I dciràani hanno allora jncesèanroniCTuto e fortemente premuto, e con un poco di fcwuiva dalla loro avrebbero oartaimente reso nullo il vantaggio bolognese. Borgato e Gasperi hanno sovente commesso errori di posizione che, sfruttati da una linea d'o.lfcieco più calma, avrebbero arreoaio dispiaceri al team felsineo. Gianeae salvò occastani d.ifficilisisime e si dimostrò portiere ottimo. Della Daria ottima la difesa, che ebbe un Seghesio in splendida giornata. 1,'inizio è velocissimo: Bologna tenta stringere gli avversari, nella prima e poderosa ofle/ifi.iva. 1 rosso-bleu conquisitiano il loro goal al !)' con Schiavio che a'accoglie un passaggio di Peri.n segnando imparabilmente. Seghesio è ancora impesnoto mi 10' ed iall'11' ma riesce sempre a salvarsi. L'arbitro annulla al 15' un goal di Schiavio perchè segnato... colle mani. 11 pontlare doriano pama un bel tiro di Della Valle ai 20', mentre al 24' registriamo un corner contro Bologna. Una occasione di segjiiare è sprecata da Laimon mentre al 29' Spadoni salva sulla linea del goal un'occasione disperala. Un calcio d'angolo per parte e poi la fine del priimo tèmpo. Nella ripresa la Doria prende id comando dell'inooniro e conduce la partita con rMmo itYliavcHato. La squadra bolognese, stretta in difesa, tento con osai miezzo mantenere il vf.'iteiggiio. Lamon e Cusano sbagliano occasioni facilissime e la fine del maitch non vede mutato il punteggio.- ■ , • He'las batte Milano (5-1) Verona. Hi mattino. Nel primo tempo, chiusosi uno a uno, le due squadre non riuscirono ad affermare nessuna decisa suoeriorità. Il Milan però portava una più insidiosa serie di attacchi alla porta hellasina, dove il portiei» Carra II riusciva sempre a parare magniificamente. Soltanto in seguito ad un primo corner, il centro-half Soldera poteva, con un preciso schot, violare per una prima ed unica volta la rete veronese. Poco appresso un corner a favore dell'Hellas dava a Bosio il modo di pareggiare. Nel secondo tempo le sorti precipitarono. L'Hellas, sferrava tutta la sua tradizionale foga. Mentre la difesa chiudeva al Milan ogni estremo passo offensivo, la prima linea, magnificamente servita dalla seconda, saettava a pochi minuti l'uno dall'altro ben altri quattro pallloni in rete, su tiri di precisione di Zacchera, Franzoni e Chiocchi III. Un pubblico straordinario assisteva al combattutìsslmo match. Arbitro Franciolini. La Coppa d'Inghilterra (Servizio speciale della « stampa •) Londra, 31. mattino. Ieri si sono svolte due semifinali per la coppa d'Inghilterra, alla presenza di un pub. blico enorme. Ecco i risultati : New Castle U., batte Manchester City per due a zero. - Aston Villa batte Burnley per tre a zero. Francia S. E. batte Italia Lega Sud (Servizio speciale della • Stampa •) Marsiglia. 81, mattino. Sud Est di Francia batte Sud Italia, 2 a 1. Seguendo lo Sport VERSO L'EPILOGO Il Torino e la Vercelli, lungamente in predicato di afferrare il Campionato, si tiravan pei capelli; il Bologna — testimonio — fa un fioretto a San Petronio e. tra i due litigami entra in mezzo e passa avanti. La Juventus, messa ai piombi per voler di certa Lega, non s'arrende, non annega; Monticone, ìiruna e Combi e l'intera compagnia... vidi, vici... e cosi sia ! Le CAPPELLERIE ZEPPEGNO (Via Pietro Miccia 20 e Piazza Castello 19) dove si - -Tvono tutti gli spoattsmen eleganti, posseggono gli specialissimi « Barsalino », V. GUGLIELMO 6, via Cernala — Telefono intere. 41-932. Specialista in abiti sport. Il match Italia-Ungheria La squadra nazionale partirà il 3 aprile La Segreteria del Direttorio ed il Commissario tecnico sig. Pozzo comunicano cho la squadra designata a rappresentare i colori italiani a Budapest, partirà completa con cinque riserve, il 3 aprile da Milano, alle ore 18,50, seguendo la via Mesti c-Tarvlsio-VillacoVienna-Budapest Essa pernotterà a Vienna *il venerdì, ed arriverà a Budapest nella mattinata di sabato. Accompagneranno la squadra duo membri del Direttorio il Commissario tecnico ed un trainer. Il ritorno si effettuerà al più tardi entro mercoledì 9 aprile. Tutti i giuocatori riceveranno dal Commissario opporluno avviso di convocazione ed istruzioni. La direzione del viaggio e la cura delia squadra saranno demandate esclusivamente al Commissario tecnico sig. Pozzo, e la pili 6trctta disciplina tanto durante il viaggio, quanto durante il soggiorno a Budapest, ^ia sul campo che fuori del campo, sarà mantenuta da ogni partecipante. SPORT La prima corsa ciclistica di campionato La 13° Milano-Torino vinta da Gay Ieri mattina i pressi del Bar Vittorio E-' u.anuele di Milano, solilo ritrovo o;er la partenza dei concorrenti alla Milano-Torino, erano affollati da numerosi appassionati, malgrado l'ora mattutina e l'assenza dei grandi « assi » che hanno disertato questa prima prova di campionato. I corridori si sono trovati puntualissimi al luogo di partenza, si che questa è avvenuta in orario. Alla punzonatura si erano avute le defezioni notevoli di Enrica e Trentaircssi. Alla Cagnola, ove è avvenuto l'ultimo appello, qoa.pa.ntadue concorrenti hanno preso il via alle 6,17. Le strade sono in condizioni cattive per la pioggia continua di qucsli ultimi giorni. I primi chilometri fanno subito perdere l'illusione ai corridori di poter moi< orientare la gara, essi si accontentano di formare una lunga fila indiana 6ulla banchina che 6 in condizioni discrete. Il tempo è sempre coperto. L'andatura non è eccessiva, ma gli attori minori sono già in difficoltà. Inizio lento e pessime strade SI prevede una corsa dura e (faticosa. Il primo ad essere staccato è Pedrani di Novara, che riprende per abbandonare però poco dopo e definitivamente. I pochi infortuni della giornata sono iniziali da Ugaglia che buca dopo Bho dove transitiamo allo 6,40. Al comando del gruppo sono Dinale ed il campione del mondo Libero Ferrarlo, che ravvivano l'andatura non riuscendo iperò a disgregare il plotone, che è ancora forte delle migliori unità. Si passa Olona alle 7,2. Negli abitati le strade sono viscide e sdrucciolevoli, ciò che obbliga i concorrenti a dei veri giuochi d'equilibrio. Le strade si fanno ancora peggiori ed il fango abbondante rende irriconoscibili i concorrenti. Dinaie è sempre al comando del gruppo. In questo momento il cielo va rasserenandosi a poco a poco e a Gallaraife, dove passiamo alle 7,42, il sole fa capolino. Al comando del gruppo si alternano ora Dinaie, Bassi e Libero Ferrario, ma l'andatura è sempre modesta, ciò che non impedisce però che Ugaiglia e Bregalante perdano contatto. •Il tempo ora s'è rimesso al bello e anche le istrada migliorano sensibilmente. Si passa a Susto alle 8,17. Sul ponte in ferro sul TicUit Bassi è al comando. Formano ora il gfKVPO di testa Pancera, Cremo, Vallazza, Piemontesi, Gay, Ferrarlo, che camminano in fila Indiana. Sulle strade flancheggianti il lago l'andatura accenna ad aumentare. Ad Olona giungiamo alle 8,40. Il gruppo è sempre compatto. Melila, Belgirate, Stresa sono attraversate tra fìtte ali di pubblico plaudente. A questo punto si nòta nel gruppo uno sconvolgimento per l'attacco di alcuni concorrenti, «he iperò non riescono nel loro intento, T/Oichè il plotone non si disgrega. E' passata al comando ora Cat.tel. Si giunge cesi oà Omegna, dove è fissato il primo controllo. Sono al comando Calzolari e Ferrario. GII accenni di battaglia non sono stati fin qui molto numerosi. Neanche la non facile saiGHa di Gravellona non ha visto selezioni. Giwigiamo a Gozzano alle 10,45. Poco prima dall'abitato bucano Lugli e Mazzioni, che però riprendono poco dopo. Si attacca ora la breve ma aspra salita di Bogno, che opatn qualche distacco, colmato però quasi si*ito, fcfc Cremosina è però ad attendere i concofirenti. O'ri avviene la prima importante Bisezione. E' al comando Cremo, che inizia la salita con passo poderoso. Non reggono agl'andatura e si distaccano Brusatori, Piemodiitesl. Ruffoni, Magnotti, Girardi. Garino, Ferrario Libero, Giacheri, Rivoltini. Poco do^ Ferrario Arturo è appiedato. Le sgroppate di Gremo Il jrruppo di testa è formato ora da 15 corridori ed al suo comando è Gremo con a ruota Vallazza. II passo è sempre molto deciso ma non impedisce che dopo la galleria avvengano diversi ricong.iungimenli. Garino, ohe si è buttato a folle andatura nella susseguente discesa, spacca un freno. E' ora al comando Vallazza. A Valdugigia, dove si transita alle 11,15. riprende Garino. Alle 11,25 transitiamo da Borgosesia. Lo strade sono a questo punto semplicemente orribili ma sono famigliari a Vallazza che conduce sempre. Attraversiamo Ha Sesia è ci portiamo sui disUvel-li di Mosso. L'andatura accenna a rallentare, ciò permette a Rivoltoni, Girardi e Ruffoni di ricongiungersi. Piemontesi, Magnotti, Di Pietro, Balla e qualche altro si accollano. Un buon pubblico attende i concorrenti a Crevacuore, dove le strade peggiorano ancora. Il gruppo è ora condotto da Cordini e Magnotti viene staccato. Sono ir. difficoltà' Giti', Ruffoni, Balla e-Girardi; 11 traguardo a premio di Ponzone è vinto da Gay; poco dopo l'abitato Lugli cade ferendosi ad una gamba, ma coraggiosamente continua. Sulla salila di Ponzone Ferrarlo Libero viene ' staccato e Martinetto è appiedato per una bucatura. Il gruppo di testa 6 sempre forte delle migliori unita, Gremo continua a prodigarsi al comando mentre il coequipier Arduino, che si trova in non troppo buone condizioni dt salute, è in difficoltà. A Mosso S. Maria (controllo) che raggiungiamo alle 12 e 27 Gay, Cremo e Martinetto firmano con un netto vantaggio su Gordinl, Dinaie e Zanaga, ma a Veglio il gruppo ò di nuovo ricomposto. La fuga di Gay SI Inizia a questo punto la salita di pettinengo ; Gremo conduce sempre e Dinaie viene staccato. L'andatura sì fa sostenuta, Zanaga e Mainetti non reggono al passo e vengono staccati. Alternandosi al comando Gay e Gremo costringono Cordini a perdere contatto. Qui si ha la fase culminante della giornata, Gay, forzando ancora l'andatura verso il culmine della salita riesce a .staccare Gramo, e raggiunge Petitinengo alle 12,45 con 400 metri di vantaggio sull'immediato inseguitore. Gay inizia la discesa velocemente e giunge a Biella alle 13,10 e 50, seguono Gremo a 3.55, Gordinl a 4,40, Mainetti a 5, Zanaga a 5,40. A Biella le slrade sono sempre cattive ma vanno migliorando verso la Serra. Arduino, Mainetti, Zanaga appaiono affaticati. Gordinl raggiunge Grano che appare fiaccato dallo sforzo fatto a metà gara. A Zubiena Gay ha portato il proprio vantaggo a 6 minuti. Poco dopo l'abitato Gordinl raggiunge Gremo e 10 stacca. Al culmine della Serra Gay, magni, fico di continuità nella sua azione poderosa, transita aile 14,4,40 con oltre 7 minuti sull'immediato inseguitore Gordinl. passano poi staccati di 10 minuti Gremo e Lugli. La susseguente discesa lascia immutate le posizioni, Gordinl però perde, terreno. Verso la meta Ivrea, dove giungiamo alle 14,36 vede il ritiro di Arduino. La caccia tra i vari gruppi non ha sosta, pur non portando a risultati. A Parella Gay porta il proprio vantaggio a 8,20 su Gordinl e a 10,30 su Gremo. sulla salita del Prete, Martinetto raggiunge Gremo e Lugli, ma quest'ultimo si stacca. Gremo e Martinetto che si alternano al comando mantenendo un passo poderoso a Castellamonte raggiungono Cordini. La corsa non muta aspetto, ed i tre inseguitori continuano in piena effieenza. A Cuorgnè, dove si passa alle 15,48 Gay 6 vittima di una leggera defaillance; il torinese però coraggiosamente resiste al male passeggero, pur vedendo il suo vantaggio scemare notevolmente. A Rivarolo Gay è solo più a 7" dai suoi inseguitori. Tra questi però noti esiste alcun accordo poiché il romagnolo si rifiuta di condurre, Gay può perciò continuare indisturbato e riprendere 11 vantaggio perduto. In vicinanza di Torino le strade migliorano ed il campione torinese aumenta ancora, il suo vantaggio sino a porlarlo a 12 minuti nei pressi del Velodromo. A dibasso, Gassinn, s. .Mauro la folla è numerosa e applaude entusiasticamente a Gay. Nei pressi del Velodromo la falla è aumentala ancora e scoppia in un applauso fragoroso e prolungato quando il campione fa il suo ingresso alle 17,39. Ecco l'ordine di arrivò r 1. Gay Federico, di Torino, alle 17 e 41*» impiegando ore 11 e 24 a coprire i 286 chilo, metri del percorso, alla media oraria di chi^ lometri 24,564; 2. Gordini Michele, di Forlì, alle 17 e 53' ; 3. Gremo Angelo, di Torino, a 2 minuti; 4. Martinetto Secondo, di Ciriè; 5. Lugli Vitaliano, di Pisa, alle 18 e 4'; 6. Za. naga Adriano di Padova, a 400 metri; 7. Dinaie Alfredo, di Milano; 8. Ferrarlo Libero* di Milano; 9. Valazza Ermanno di Boca; 10Buelli Antonio di Cogoleìo; il. Giacobino Battista di Ciriè; 12. Dal Fiume Enea di Imola. I dilettanti La prova dei dilettanti di 3.a e 4.a catego. ria si è svolta su un percorso di 140 km. I concorrenti di quarta categoria sono partiti con un vantgagio di 12 minuti su quelli della categoria superiore ma ciò non ha impedito a questi di ricongiungersi nei pressi di, Cigliano, per merito speciale di Nepote, Giunteldi e Calligari9. La fase decisiva si è avuta sugli ultimi chilometri della salita di S. Marco. Giuntclli scattava improvvisamente c riusciva a prendere un netto vantaggio agli altri con. correnti che sorpresi dal fulmineo attacco, non hanno saputo reagire. Schierano si è ri. tirato a Vercelli e Gilardi è stato vittima ui numerose bucature. Ecco l'ordine di arrivo-; 1. Giuntelii Marco del Pedale Astigiano, in ore 4, 43' e 30"; 2. Pizzarelli Giovanni, in ore 4. 45' e 30"; 3. Calligaris, a mola; 4. Giuntelli Battista a 2 minati; 5. Berrettini, allo 16, 0' e 2" (l.o della quarta categoria); <?. Rivolta Francesco a 200 inetri; 7. Nepote Viri, cenzo ; 8. Grosso Isidoro; 9. Colombo Vittorio; 10. Bollano Pietro; 11. Maruelli Alfredo; li. Revigliano,Giuseppe; 13. Perrucca G. ; 14. Paso Giulio; 15. Rigoni Edoardo; 16. Milano Domenico; 17. Colombo Natale; 18. Barboni Silvio; 19. Altresi Gino; 20. Bertolino Francesco. Seguono altri 30 in tempo massimo. »— La riapertura del Velodromo Sempìone Milano, 31, matt. Sotto lieti auspici si è Iniziata ieri la stagiono ciclistica al canino sportivo di via Arona. Pubblico discretamente tolto e gare lnteressaatl. In pura velocita KauJinarm si 6 Imposto nettamente: Plani c ìlocskops sono ancora ben lontani dalla torma migliore ed ambedue Tlsentono degli sforzi, gravissimi, per sprintare, commessi nolle « Sei giorni >. di New York e Berlino, una piacevole sorpresa ha procurato la vittoria di Luciano Bergamini nella corsa stayers nazionali; vittoria conseguita con ottimo stilo ed \m tempo ammirabile, pari a queUo realizzalo da Ganay nell'altra gara, vinta dopo aspra lotta da W'risdaiu Tra l dilettanti c ancora emerso Bossi, nettamente superiore a tutu gli avversari dt categoria. Ecco 1 risultati tecnici: Velovllà dilettanti, metri 1095: finale: 1. Beasi, 2. Zucchetti F., 3. Botocchl, eco metri J3". Criterium internazionale velocitai la prova. L Kaurmann. 2. Moretti, a. Piani; 200 metri 15" 3/5 — 2.a prova: 1. Moeskpos, 2. Plani, 3. Moretti» SOOin. 13" 3/5: a.aTnwa 1. Kaulmann, .2. Mortttl. 3. Mocskops; 200 metri 13" 2/5; i.a piova: 1. Kaufinartn, 2. Mocskops, 3. Plani; 200 metri 12" 1/5 —• Classifica: 1. FauXinann punti 9, 2. MoesSops punti 6, 3. Mot-otti punti 5, 4. Plani punti. 4. Premio primavera Internazionale stayer»: la prova. Itm. 20: 1. WInsdau in 17' 37", 2. Ganay in 17' 46", 3. Bordoni In 1S' 29" 2/5, 4. Bruni in 19* 39" 2/5 — 2,a prova, km. 30: 1. Ganay in 25' 57", 2. \VInsda.u in 25' 59", 3. Bordoni, in 20' 14" 2/5. 4. Bruni a 9 giri. — Classifica: 1. WInsdau In 43" 36". 2. Ganay tn 43' 43", 3. Bordoni In 44' 43" 4. Bruni. Piccolo premio di primavera nazionale stayer», km. 20: 1. Bergamini Luciano (Andree) in 17" 46** i/ti. 2? Bolzoni (Mafieis) In IT 51", 3. Ferrari. RltU raito Croce. Handicap dilettanti, km. 4,400: 1. Zucchetti F. (sol punti 31, Ln 5' 2". 3/5. 2. Bossi (scratch) p. 20, 3. Zucchetti A. (50) p. 17, 4. De Martin! (20) p. 13. Match Italia-Estero, metri 109S: 1. Moretti, 2. Plani, 3. Kaurmann. 4. Moeskops, 200 metri in 12" 2/5. Classifica: 1, Italia, punti 3. 2. Estero punti Ti Brillante vittoria di Gifaideogo a Parigi (Servizio speciale della - stampa») Parigi, 31, mattini*. Una folla immensa accorse ieri al Velodro* mo di Buffalo ove, oltre alla seconda comparsa dello stayer tedesco Carlo Wittig, flgu* ravano in una corsa individuale di €0 chilometri, Girardengo, Lucetti, Sestetti e Torricelli. Il pubblico rinnovò al ciclista tedesco, le calorose accoglienze fatte la scorea settimana. Accolse pure con vive acclamazioni il forte campione italiano ed i suoi valorosi compagni. Ecco i risultati della prova: Corsa internazionale dà 60 Km. con traguardi disputali ogni 5 Km. — l.o traguardo: 1. Giorgetti, 2. Noel; 3. Aerts. — 2.0 traguardo: 1, Aerts; 2. Putzey; 3. Girardengo. — 3.0 traguardo: 1. Hort; 2. Mouton; 3. Marcillac. — 4.0 traguardo: 1. Aerts; 2. Marcillac; 3. Hort — 5.o traguardo : 1. Putzey; 2. Aerts; 3. Girar, dengo. — 6.0 traguardo; 1. Girardengo, 2. Deruyter; 3. Marcillac. A mezza corsa la classifica era perciò lai seguente: 1. Aerts, punti 17; 2. Girardengo» punti 12; 3. Marsillac, punti 15; 4* Mouton, punti 9; 5. Putzey. punti 8; 6. Hort, punti 8. Continuando si ebbe: 7.o traguardo: 1. Giorgetti; 2. Mouton.; 3. Cristophe. — 8,o traguardo: 1. Marcillac, 2. Aerts; 3. Girardengo. —« 9.o traguardo: 1. Cristophe; 2. Marcillac; 3„ Girardengo. — lO.o traguardo: 1, Deruyter; 2Neffatj; 3. Girardengo. — ll.o traguardo: 1. Girardengo; 2. Deruyter; 3. Aerts. Classifica finale: 1. Girardengo che realizzò 36 punti impiegando a coprire la distanza a un'ora, 3V 33" 3/5; 2. Aerts, 29 punti ; 3. Mari ciliac, punti 27; 4. De Buyter punti 25; 5, Mouton punti 16; 6. Giorgetti punti 14; 7. exaequo Hort, Cristophe, Putzey; 10. Noel, 11. Nettati con 6 punti; 12. Dupuy 5 punti; 13. Bestetti 3 punti ; 14. Lucotti punti 2; 15. Torricelli, punti 1. Alla fine della corsa Girardengo compie un giro d'onore della pista tra le acclamazioni entusiastiche del pubblico. La corsa di mezzo fondo diede luogo a una battaglia movimentata vinta per dieci metri su due partite da Wjttìng. Classifica finale: 1. WitHng con 69 chilometri e 10 metri ; 2. Vandersluyft, con 69 chilometri; 3. Chapmari con 64 chilometri e 740 metri; 4. Parisot. Mentre Wittig veniva applaudito dagli spor. tivi francesi, il corridore ciclista francese Miquel, che la settimana scorsa aveva corso a Berlino, ha riportato ieri sul velodromo di Dusseldorf! il Gran Premio di Primavera. 40 chilometri dietro motocicletta. Il pubblico tedtsco ha calorosamente acclamato il vincitore. PODISMO La Torino-Stupinigi e ritorno vinta da Hausola Sul percorso Torino-Stupinigi e ritorno si è svolta ieri un'importante corsa podistica, che diede i seguenti multali: . Lo Bausola, del G. S. Fiat, in 38'3"; 8.0 Alciati, di Asti, in 39'15"; 3.o Iguerra, dell» Legione CaMbinieri, ia 3fl'35": t-o Albano, dello S. c Centauro; 5-o Velo, bersagliere} 6.o Morra; 7.o Zen; 8.0 Gilardi; 9.o Bordoni] lO.o Quaglia; ll.o Dusto; 12.o Testa. Sebbene disputata da elementi regionali, lai corsa ebbe interesse e fu importarne. Bausola si assicurò un vantaggio sin dai primi chilometri. Alciati fece una corsa progressiva e terminò im buonissime condizioni. Albano, che contrastò per molto tempo il primo posto a Bausola, cedette negli ultimi chilometri e si lasciò sorpassare da Alciati e da Iguerra. TIRO A VOLO Ax Martinetto Risultati del tiri di Ieri: Tino n. 33: i.0, -».o, a.o premio divisi tra Asehorl s., iIorio m., Hublola .L. con 5 piccioni su 5. — Tiro n. 34: j.o, ?.o, 3.0 premio divisi tra Penati G., Teppa A., Munissero fi., cou f> su 5; 4.0 e 5.0 premio divisi tra Grasso G., Aswtlnl o.. con 4< su 5: e.o. T.o, 8.o e 9.o premio divisi tra Ferrando G., Florio M., Tappi U., Ruhinla L.. con 3 sii 4, — Le « poules » lurotio vinto da Teppa A., Ascheti S„ Tappi U., DI Scalzo M. A. Villa Mf»rol>esa Esito dei tiri Fvolfisi ieri a Villa Marchesa: Tiro ti. 15 al piattello: lo, 2,o e a.o prjmlo dividi tra Voi-fttti, toni", dilaniare <•. con 12 su U: prò*?, ffiono por le medaglie risultando: l.o assoluta Pereti i con 1R su IS; ?. Cullo coti 17 su 19: 3.0 Ohiantonn rv. con ti su 13: 4.o, 5.0 e fi.o divisi tra Anrlirmaller, OeJCpto e Gigi Tnninettl coti 13 su li. Seguono « poules» ai piattello divisa tr* Anclieulaller, Contini e Arioli. Lo «poules» ai piccione furono divise tra Gigi Tuninettl, cuelfl. Contini e AncheiitaJler. Il campionato di foot-ball Vercelli e Torino battuti — Il risveglio dello Spai — Bologna in ascesa e Genoa in declino. nduccp gLe due ultime domeniche di Campionato hanno curiosamente invertito, dall'una all'altro, quelle elio era.no le linee caratteristiche . dei due Gironi. Nel Cirene A,, il Genoa sembrava sicuro finalista, quando i suoi insuccessi e mezzi-insuccessi lo hanno condotto ad esser* minacciato molto d<a violino da due forti squadroni, l'Internazionale o iil Livorno, che hanno gtaocato una partita meno del genovesi. Virtualmente, 1 milanesi sono a un punto di distanza e i livornesi a due punti, dagli uomini di De Vecchi. Di queste due squadre, il Livorno (che anche ieri ha regolato brillantemente il Novara), sembra avere le maggiori probabilità di prendere il poeto al Genoa, come Analista. Cosi, nel giro di poche partite, lo scettro sasebba inaspettatamente passato dal Piemonte e dalla Liguria, all'Emilia e alla Toscana. So£o stati in molti ieri, nel Girone B, a lavorare per la squadra bolognese: i legnatesi, die strapiparono l'ultima speranza alla Pio Vercelli e gli spezzini, che frantumarono l'edificio granata. Dal canto loro, i bolognesi seppero sbarazzarsi brillantemente della Doria. Oramai, i rosso-bleu del BolOigna hanno consolidato potentemente la loro posizione di dominio e al Torino non rimane tìie una paillidi&siima speranza, così pallida the non e nemmeno visibile a occhio nudo. MoUto interessanti, nei due Gironi, i poderosi « ritorni » deli'Alessandria, e dei verooasi dell'Hellas. Una partita, che era incominei'ata magnificamente, è stata ieri sciupata dall'arbitro. Si parla della partita JUventus^Padova. I padovani non meritavano ima cosi grave sconfitta. Anzi, i primi venti minuti di', giuoco, durante i quali il Padova dominò e la Juventus disperatamente si difese, lasciavano Iprevedeire una vittoria dei patavini. Ma la mal scelto arbitro si dimostrò cosi Infelice nel suo compito, da non avere ben presto più in pugno le squadre. Egli « giudicava e mandava » in modo cosi contradditorio e con una cosi evidente « sperequazione, da suscitare non solo 1» ire inevitabili idegM spettatori intercisati, ma un vero senso di pana in chi assisteva, senza passione, ma con molto interesse, a una partita che poteva svolgerai tutta bellissima. In linea generale, noi non amiamo critlfcare gli arbiiri, dei quali riconosciamo il duro compito e lo spirito di sacrificio; ma, polche »er queste ultime partite decisive di Campionato si proclamò dagli Enti direttivi che bisognava usare la maggiore severità, perchè le partite si svolgessero regolari, perchè non essere severi anche con gli aTbitri t non lasciare a casa gli insufficienti? Si sarebbero evitati i disgustosi incidenti, che contristarono la oartita nel campo juventino. Nel secondo tempo, l'arbitro aveva letteralmente perduto la testa e affibbiò alla Juventus un penalty (.11 secondo), che non poteva essere più ingiusto e provocatore. a Videant consules », se vogliono che gli arbitri siano rispettati. E, poiché parliamo della Juventus, è Interessante vedere quale sarebbe ila sua posizione in classifica, se non le fossero- state annullate le tre note partite vinte contro il Modena, il Genoa e il Padova. Goals Matche* -V. M. 1*. F. P. Punti Juventus 20 13 3 i 39 20 29 Genoa 20 11 5 4 40 13 27 Intemaz. 19 11 4 4 28 17 2G Livorno 19 11 3 5 31 2fi 25 Alessandria 20 9 6 5 34 21 24 Padova 20 9 5 5 28 20 23 Modena 21 7 7 6 32 27 21 La Juventus staccherebbe dunque il Genoa di due punti e avrebbe' ancora da disputare un incontro non preoccupante, a Torino, contro la Virtus, e uno incerto, a Milano, contro l'Intemazionale. Sarebbe la squadra che avrebbe vinto a tutt'oggi, il maggior numero di partite. - - Da notare, inoltre, che la Juventus, dopo il '«match» a Sampierdarena, perdette il proprio capitano Giriodi, ferito all'Occhio ; poi le . fu tolto Rosetta, poi rimasero fuori squadra, gravemente contusi, Pastore, Bigatto e Gianfardoni. Ieri, la lista dei contusi si è alluiigata con Munerati e Gallo. Ritornò Gianfardoni, ma rimase a casa, malconcio, Novo. La coraggiosa squadra concittadina, che si batre senza speranza, ma con tanto brio e serenità, meritava questi rilievi, cine sono un elogio dovuto a una compagine coraggiosa, che conosce lo spirito di sacrificio e ai suoi dirigenti, che sanno così bene condurla. Chiuderemo queste rapide note accennando alla sorte ormai inevitabile dei due «fanali di coda», la Novese e la Virtus, la quale ultima, prima di morire, ha dato ieri un terribiie colpo... di coda alla squadra «leader » del Girone, l'esausto Genoa. Le classifiche, con la giornata di ieri, sono tosi modificate: Girone A: Genoa punti 29, Internazionale 26, Livorno e Padova 25, Alessandria 24, Juventus e Modena 23, Casale 20, Sampierdarenese 18, Novara 12, Brescia 9, Virtus 8, Genoa, Padova, Alessandria. Juventus, Sampierdarenese, Brescia, hanno giuocato una partita in meno; Internazionale e Livorno, due. — Girone B: Bologna punti 29, Torino 28, Pro Vercelli 24, Pisa 22. Hellas 22, Legnano 21, Cremona 20, Doria 19. Milan 17, Spezia 17, Spai 15, NOvese 12. ivlfcl. *-<y G-irone A Alessandria batte Gasale (5-1) Alessandria, 31, matt. La folla delle grandi adunate calcistiche si è riversata ieri sul campo degli Orti. Mentre nella prima fase la battaglia si è mantenuta regolare sebbene vivacissima nella ripresa la squadra casalese è precipi. tata sfasciandosi penosamente sotto l'infuriare degli attacchi grigi costanti, tenaci, invincibili. La difesa stessa dei nero stellati, già tanto ammirata, si è infranta facendosi travolgere ripetutamente e co» esito decisivo dagli avversari che indubbiamente ieri hanno giocato una delle migliori partite Al fischio dell'arbitro dott. Brunetti del To. Tino, i grigi balzano decisamente all'assalto della rete difesa da Gaviorno e vi permangono ininterrottamente per una diecina di minuti. Brevi schermaglie poi una fuga di Ca. pra concretata in ima precisa centrata dà modo a Batic!iero di segnare al 15' il primo goal alessandrino. Ma la gioia di tale successo è subito placata: Miffliavacca, rimessa la palla ih gioco fugge dal centro velocissimo verso la rete di Cagnina; il pallone, nel tiro susseguente, è respinto dal palo, urta «el viso del portiere e finisce nella rete : è Il Viareggio salutato dal vivo giubilo della numerosa colonia casalese. I grigi hanno ora una ripresa indiavolata mettendo a dura prova l'abilità dogli estremi difensori nerostellati finche al 30' in seguito ad. un calcio di punizione Capra 1 con un tiro spiovente da una quindicina di metri segna il secondo goal pei suoi colori. Seguono tre corners infruttuosi contro gli espiti, alcune ben combinate discese dei casalesi, un calcio di punizione tirato da quaranta metri da Caligaris e che Cagnina blocca magistralmente. La ripresa vede un rapido, ina fugace risveglio dei casalesi che al sesto minuto sono ancora in corner. Al 15.o minuto Avalle porge dall'estremo limite del campo, un magnifico pallone a Baloncieri: la palla è pie. cipitosamente respinta da Gaviorno, ma rac. colta da Bai sanziona definitivamente il terzo punto. I casalesi hanno in seguito un pu. cnaee risveglio determinato da un fori e e preciso soot di Gallino rimandato con un bai. zo felino da Cagnina. Poi il gioco proemila: i casale^ «fondati e disorientati, non riescono più a tener testa agli assalti avversari che st assicurano il quarto goal al 28.0 per merito di Bauchero con azioni combinate delle due ali Avalle.Capra I, assai attive e felici ieri nelle loro fulminee centrate. Un minuto dopo ecco ti quinto goal segnato con un preciso traversone di Avalle che aveva condotto tutio solo l'azione. Oramai la partita e perduta dai casalesi. AI 35' Caligaris abbandona spontaneamente il campo in seguito ad alcun- scorrettezze usate a Bauchero mentre alcuni minuti dopo Lauro 6 portate fuori per un mino ricevuto al rinnrehln. e e i o e d e r tolto Dalle Palm 0-6) Un malch che non fu di parola. Nel senso elio promise molto e mantenne poco, so promesse furono fatto net termini più lusinghieri nei primi venti minuti di giuoco, i dislaigiuml giunseno nei rimanente dell'incontro. ^ Quei primi venti minuti a cui ho accennato furono belli nel senso tecnico della parola, e si svolsero a quasi totale vantaggio degli ospiti. 1 padovani avanzavano in uno stile che riconiava le loro migliori giornate della scorsa stagione : netto arresto del vallone, pronta smarcatura degli uomini, distribuziono del giuoco varia e rapida. I lo.ro attacchi naufragavano però come efficacia al momento culminante, sia perchè non possedevano forza penetrativa sufficiente, sia porche venivano ad urtare in una difesa eccellente, combi in queste prime battute iniziava quello che doveva essere per lui un pomeriggio di brillanto lavoro, e Bruna e Gianfardoni si mostravano completamente all'altezza della situazione. Dopo più di un quarto d'ora, di giuoco di questo genere, giungeva un goal che era un po' lai constrato colì'andamento delle azioni fino a quel momento: un goal juventino. Su un corner dalla destra a favore dei torinesi, la palla veniva allontanata dail groviglio d'uomini che si affannava davanti alla porta. Monticone, giungendo in piena corsa la scaraventava forte e precisa proprio sotto la sbarra trasversale battendo Lodolo, a cui la visuale era coperta dalla ressa di giuocatori. Un vero goal da centro di seconda linea. Da quell'istante, la Juventus migliorava il suo giuoco, come a giustificazione del risultato ottenuto, eie azioni assumevano un cai attere più aperto e più vario. Qalcuna delle combinazioni sul lato destro dell'attacco toa-inese era di buon stilo. Poi Munerati, l'uomo più appariscente della linea cadeva vittima di due dolorose contusioni consecutive, si ritirava dal campo e non vi faceva ritorno che nel ructlo di comparsa quasi, poco più tardi. Così terminava il primo tempo. La ripresa doveva vedere il giuoco degenerare rapidamente in violenze ed incidenti di ogni genere. 11 Padova dominava per i primi dieci minuti: non più nel bello stile del primo tempo, ma con insistenza ed energia. Poi giungeva l'incidente che doveva compromettere decisamente le sorti della giornata. Su una rapida puntata in avanti del juventini, uno degli avanti bianco-neri veniva atterrato fuori dell'area di rigore da un padovano. L'arbitro fermava il giuoco, concedendo il calcio di punizione, ma, portato dal proprio slancio. Gallo proseguiva e si scontrava violentemente con Lodolo uscito dal goal. Nel fraterno amplesso in cui i due uomini cadevano l'uno sull'altro, il torinese riceveva una tal carezza ad un ginocchio da dover esser trasportato fuori del campo. Il fatto provocava un piccolo tentativo di invasione del campo con scambio delle cortesie di rito fra giuocatori e borghesi. Poi la pace ritornava in famiglia codl'espulsiono di Lodolo. Barzan indossava in sua vece la maglia del portiere. Ma sotto la nuova veste non faceva buona prova. Rimandava debolmente il calcio di punizione, e si faceva cogliere fuori di posizione sul tiro susseguente. Dietro a lui spuntava Fagiuoli, che fermava colle mani il pallone mentre stava per penetrare alto nella rete. Gianfardoni batteva facilmente Barzan sul calcio di rigore seguente. La Juventus consolidava il suo vantaggio: due a zero. Coi padovani privi di Lodolo ed i torinesi privi di Gallo e aventi Munera,ti malconcio, il giuoco proseguiva caratterizzato da corpo a corpo violenti e da grande nervosismo. Un fallo di non eccezionale importanza avveniva nell'area di rigore juventino, sul lato sinistro. Calcio di rigore per il Padova. Tira Monti, e Combi effettua una parata spettacolosa deviando alto in corner il tiro potente di Monti III. Dieci minuti più tardi altro calcio di rigore per il Padova, per uno scontro violento fra un padovano ed un torinese. Tira Fayenz ques'a volta, ed il pallone va a finire proprio nelle braccia di Combi. Sul rinvio i juventini fuggono e segnano il loro terzo punto. C'era, dal punto di vista bianco e nero, da augurarsi cento di questi « penalties ». L'ultimo quarto d'ora fu cosi slegato e privo di ogni base tecnica sia da una parte che dall'altra, che non necessita alcuna descrizione o commento. Le squadre si erano allineate nella seguente formazione agli ordini dell'arbitro Pasquinelli di Bologna : Padova: Lodolo; Barzan e Danieli; Fayenz, Fagluoll e Givani; Busini I, Veronesi, Monti li, Busini IH e Monti III. Juventus: Combi; Gianfardoni e Bruna; Albera, Monticone e Barale; Grabbi, Munerati, Audisio, Ferrerò e Gallo. Da quando il bravo e disgraziato Paglianti abbandonò la rete dei campioni veneti, il Padova pare non abbia ancora trovato un sostituto di vera classe. Lodolo commise ieri più di un errore nella « presa » della polla: ne commise uno poco simpatico nell'incidente con Gallo. Un po' sbandati mi parvero i mediani, che non conservano la utile dlstribuzioe del giuoco a favore degli avanti a cui ci avevano ubituato l'anno scorso. Vagiuoli è il più lento dei tre. Fayenz e un giuceatore che lavora con brio e freschezza: ma ieri i suoi passaggi andarono a finire altrettanto volte agli avversari quante ai compagni. L'attacco e inefficace sotto al goal, come la grande maggioranza degli attacchi italiani del momento attuale. Ma tutti i giuocatori posseggono un sicuro arresto del pallone, una tendenza al passaggio raso a terra, uno stile pratico di combinazioni, «he dimostrano come la squadra, nella buona o nella cattiva fortuna, segua una scuola. Il Padova non meritava certo una sconfina di tre goals dato l'andamento generale del giuoco. Dopo il primo inaspettato goal juventino perse, oltre alla coesione, la calma. E non la ritrovò più. Anzi. Il primo inaspettato goal juventino di cui sopra, è la prova documentata dei lenti ma ccntinui progressi che va compiendo Monticone. Il tiro in goal del centro-half è d'una utilità straordinaria quando segue immediatamente ad un attacco dei propri! avanti rotto proprio di fronte alla porta, quando punterò e difesa ancora sono spostali ed aggrovigliati dall'azione allora terminata: il mediano si trova in quelle occasioni nella privilegiata posizione di poter prender di mira il suo bersaglio, senza che il portiere possa vedere il tiratore nè le sue intenzioni. Chi attacca vede tutto, chi difende nulla, in quegli attimi fuggenti. Monticone ne prese uno al volo, di questi attimi, e segnò un classico goal. In modo altrettanto classico Combi ne salvò un altro. Il portiere juventino si piazzò, per il primo calcio di rigore, in posizione da costringere quasi l'avversario a tira.ro sulla sua destra, di modo che dominò la situazione per dir cosi prima che nascesse. Ed il volo fatto attraverso al goal per toccare i( pallone fu impressionante. Combi 6 un porliese saldo, regolare e studioso del giucco. La difesa tutta della Juventus è del resio un blocco ben difficile da superare al momento attuale. L'attacco, ferito e mutilato, non funzionò come unità cho durante alcuni momenti del primo tempo. Gl'alibi ha sviluppata la tendenza a volersi disfare dell'avversario ogni volta in una lotta corpo a corpo. Non ha i mezzi fisici per uscir trionfatore da simili duelli, ed anche se potesse aver la miglioro, chi non uscirebbe trionfatóre sarebbero i compagni suoi del teniro che, nel tempo perduto nella tenzone impegnata all'ala, vedono ogni volta svanire la possibilità di lavorare smarcati. Vittorie Pozzo. mTpsgmdppVcefacdcoisdstmuvbcctrzncrtHdgIcizptbptazcmHLvIepdrcsnmrdltoriipntdtdbdclpdltosd