Le arringhe defensionali al processo del col. Antonicelli

Le arringhe defensionali al processo del col. Antonicelli Le arringhe defensionali al processo del col. Antonicelli (.Tribunale Militare di Torino) L'avv. Baravano ha proseguito e conchiuso nell'udienza pomeridiana di ieri la sua vibrata arringa m difesa del colonnello AntonlceUt. Egli ha parlato por più di diocl.ore con un'oratoria forte e commossa, sviscerando tutta la materia processuale e lumeggiando minutamente l'azione del colonnello. Premessa una ricostruzione esattamente cronologica di quanto avvenne nel febbraio 1923 o olio culminò con la posizione d'accusato dell'AntonicelU, l'oratore ha descritto l'ambiente di allora ingiustillcatamente ostile al colonnello, e come dalla facile creazione accusatile!?, di persone elio risultò poi avessero mentito a dato versioni, comunque non veritiere, di alcuni atteggiamenti del colonnello slesso, in relazione alla gestione privata di fondi du lui tenuti per i lavori di adattamento ed abbellimento della scuola, si tosse stati indotti a ritenere l'esistenza di fatti punibili penalmente. Il difensore si lagna di diverse irregolarità processuali commesse dall'avvocato militare violando, in danno dell'imputato, precise disposizioni di legi ?, sia quando si procedette ulle perquisizioni, sia quando si assunsero, in modo inusitato, le disposizioni testimoniali, E venendo poi a tratiare delle singole imputazioni, si addentra nella dimcstrazlono della assoluta inesistenza di una qualsiasi prevaricazione. Tutto il denaro che il colonnello Antonicelli aveva accantonato per i lavon della scuola, o era già stato speso all'epoca dell'ispezione del generale Gazzera, n fu a questi consegnato come rimanenza. Tutta la gestione relativa a tale denaro fu sempre svoliti con la partecipazione dì ufficiali dipendenti e perciò con il loro costante controllo; di essa fu possibile ricosirurre il conto cronologico con esattezza e corrispondenza di date e cifre da' potersi ritenere assoluta. Tutto si svolse in una pura e complice atmosfera di relative irregolarità, puramente regolamentari, a fine di aver' fondi per dotare la Scuola nel miglior mod" possibile; mai si varcò il limite delle infrazioni penali. I risultati peritali, le testimonianze numerose, gli atteggiamenti del colonnello durante l'ispezione i quali non rivelarono mai preoccupazioni relative a condotta delittuosa clie si fosse in antecedenza tenuta, e d'altra parte l'incremento dato alla Scuola, che il colonnello era solito considerare come creatura sua. insieme con altri moltissimi particolari, ohe l'oratore illustra, devono aver luminosamente chiarito e provato non esser mai esistito fatto da punirsi come prevaricazione: Passando poi all'imputazione di falso, l'avvocato Baravalle ha anzitutto voluto dimostrare che in parte essa era derivata da errate comunicazioni di cifre e di date inviato all'avvocato militare; chiariti poi, con gli stessi atti processuali, gli errori incorsi da ohi aveva le comunicazioni stesse inviate, tale imputazione dovesse ritenersi non fondala in fatto, con la conseguente assoluzione. Sempre a questo proposito ni difensore si è indugiato a svolgere e dimostrare, con ampiezza di dottrina e giurisprudenza, non esisterò gli estremi del danno giuridicamente rilevatile e soprattutto quello del dolo, dato le circostanze di tempo c di luogo in cui crasi agito e, sovratulto, data lu destinazione delle somme accantonate, che dovevano impegnarsi in migliorie alla scuola, per il benessere fisico e morale degli allievi, e tenuto presento che il colonnello Antonicelli doveva ad ogni modo essere il depositario dello somme slesse ed al suo unico criterio di comandante doveva essere affidato l'uso da farsi di esse. Quanto all'imputazione di falso por il cambiamento di voto, riportalo dall'allievo lurinetti, l'avv. Baravano richiese pure l'assoluzione, non costituendo il fatto reato sia Panello non erasi alterato un documento inficiale, sia perchè non ne era venuto no. poteva venirne danno alcuno, trattandosi di nRicvo già dichiaralo boccialo prima do: cambiamento del volo e regolarmente rmandato al proprio Corpo. Sostenne anclse qui od ogni modo esulare l'elemento morule dol reato. Circa l'ultima imputazione, quella «i subornazione alla violata conscia, l'ornioro sostenne non esserci mai stata consegna alcuna, e che ad ogni modo so .insegna oravi stata, trattandosi di disposizioni data dall'avvocato militare risnc-tif' ad. un rotninello al quale ancora non ora stato notificato il mandato di cattura, tali disposizioni non potevano assumere aspetto e contornilo di ondine regolarmente dato, a sensi .del regolamento di disciplina. Ad n.^nt modo era ben risultalo ohe dell'eventuale consegna data al soldato il colonnello Antonicelli non aveva mai avuta conoscenza. Con una commossa perorazione, dopo di aver raccomandato al giudici di rendete finalmente giustizia ad un uomo, colpevole solo di aver troppo amata la scuola che gli era stata affidata, l'avv. Baravalle, risiedendo una sentenza di intera assoluzione, cosi conohiude: «Non vi chiedo per l'uomo che lio dcvolamenta seguito ed assistito nelle ultime tappo del suo calvario, non vi chiodo nò la .libertà nò la vita. Vi chiedo soltanto che. in nome della giustizia, gli diate la possibilità di morire senza dover maledirà il destino perverso di cui ò sialo vitlirr.a. dopo una 11 unga vita ispesa con passione e con onore por l'esercito e per la nazione. Dio vi illumini nel momento del vostro giudizio; la mia parte di difensore è finito ». L'avv. Baravalle è complimentato dai molli avvocati presenti; i colleghi di difesa lo abbracciano. Cosi pure, piangendo, i.l colonnello Antonicelli. Tra il pubblico, slrabocriievolo, scoppiano ripetati applausi, mentre il presidènte sospende l'udienza. .Mia ripresa prende la parola l'avv. Ollivero in difesa del soldato Rossero, dal quale fa una efficace dipintura e per il quale chiede una sentenza d'assoluzione. Ad eguali conclusioni giunge l'avv. Farinelli, che, in una breve, brillante arringa in diresa del capitano Beltramo, sostiene l'infondatezza dell'addebito di falso mosso al suo oliente. In difesa del Rossero paria ancora l'avv. Canepa e quindi l'udienza è rinviala a stamane. iccvmsesduartdaPmcmsaitlubmmpafsrvcltircldrMseEfMacnap• tnfcplttsd. Mi nI ni c' ampMoièLScBflgsvfpfgsdcoieA

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