Serrate e scioperi in Inghilterra

Serrate e scioperi in InghilterraSerrate e scioperi in Inghilterra (Servizio speciale della ■ Stampa n) Londa 26 tt Londra, 26, notte. Sembra aprirsi ogni giorno di più un panorasnu di conflitti industriali attraverso lutto al paese. Si direbbe che le inasse operaie, o almeno le loro minoranze, che tentano di spingerle ad agitarsi, ragionino in questa maniera: Sa non ci arrabbattiamo a mietere maggiori salavi durante il regime laburista, per. diamo uria grande occasione, colla possibilità di evirine forse tinche dei soli cazzotti sotto qualunque regime successivo. Oggi come oggi abbicano indubbiamente ragione entro certi limili \di agitarci. 1 nostri salari furono ribassati a grande iorza nei mesi culminanti della crisi industriale Ira il 1921 e ilei 1922. Poco alla valla lo cose hanno inclinato a migliorarsi. La disoccupazione dal '21 in qua, si e praticamente dimezzata. 1 padroni non fanno più affari ipertrofici, ma se la cavano discretamente in molti rami e benissimo in certi altri. La Rulir ci ha fatto del male, pure ci fa assai meno male oggi di quello che ci facesse l'anno scorso. Dopo tutto, le nostre esportazioni, dopo aver soggiaciuto ad un periodo di ristagno acutizzato, si sono riprese in buona parte per forza di cose. Orinai una importante categoria di prodotti tedeschi che facevano concorrenza a quelli inglesi costano più cari, acquistati in Germania che in Inghilterra, senza contare l'incertezza della consegna nel primo caso, incertezza dovuta alla demoralizzazione che ha disseminato la politica di Poincaré o quindi, a lungo andare, dannosa per tutti, ma nel primo tempo, come « pis atler », abbastanza vantaggiosa alia nostra produzione. Incidenitalmente, la caduta del franco francese che costituiva per noi una minaccia economica, ad onta dei suoi promettenti lati politici, e cessata, ritorcendosi contro i nostri concorrenti francesi, per effe.'lo della rivalutazione. E' dunque tempo che i salari inglesi vengano .rialzati ». La situazione industriale •Può dirsi che questa tesi! sia piuttosto febfistica perdio, mentre l'oggi rappresenta un miglioramento sull'immediato aeri, ciò non prova affatto che il domani si profili tale da permettere nuovi concordati che garantiscano migliori paghe per un certo termine a queste masse lavoratrici. Certo si e che il caos europeo, ad onta di certe abitudini che i popoli sono venuti facendovi, non è al fondo minore, ma piuttosto maggiore di piuma, cosicché riesce difficile a qualunque imprenditore di assumere impegni stabili lisa' l'avvenire. Questa è la replica degli industriali inglesi ai ragionamenti delle masse operaio.; Alcune industrie hanno casse abbastanza ben fornite ma la maggioranza è tornala fra le strettoie di margini economici normali, che non permettono troppa generosità e devono tener conto di eventuali periodi di perdita. Bisogna considerare, ira altro, che qui la tassazione è tremenda. Essa non di rado viene rovesciata sulle spalle dei consumatori, ma non sempre e non nella sua tolaOiità, giacche esistono limiti automatici alla rigidezza della schiena dell'asino. Per sommi capi dunque sorge il timore -che, nella situazione industriale di quassù, stia delineandosi poco alla volta non l'urto, (superficialmente e facilmente aggiustabile- dopo qualche clamore), bensì un'Iorio tra due ragioni. Tutti sanno che, quando la ragione ed il torto si urtano non ne balzan fuori che fatti di cronaca, ma quando la ragione si scontra con un'altra ragione ciò che ne emèrge è la tragedia. Non è ancora il caso di previsioni tragiche nei riguardi dei nuovi movimenti operai inglesi. Un fondo> di moderazione e di buon senso, accoppiato alla sopravvivenza di un'ammirabile educazione civile, tiene aperta la via di uscita a buoni accomodamenti graduali, rin una atmosfera di pacificazione. Puro è doveroso prospetti are anche le possibilità meno liscie. In linea di fatto un osservatore un poco isterico, in questo momento, potrebbs qui raccogliere un sacco ed una spoita di provo apparentemente inoppugnabili a sostegno di vaticini! oltremodo pessimistici. Egli potrebbe ind'icare il Governo laburista come prima vittima, in prospettiva, dell'accumularsi delle vertenze industriali, e potrebbe finanche additare la vittima finale nel regime democratico, vedendolo da ultimo a repentaglio di qualche stagione di confusionismo politico. Un osservatore più calmo metterebbe invece in quarantena tutti questi oroscopi, ma ciò che si tiene in quarantena non si seppellisce. La serrata dei cantieri navali Eccovi ora qualche brandello del pano: rama suaccennato. Lo imprese di tutti i cantieri navali di Inghilterra hanno proclamato stasera la serrata generale. In questa vengono implicati circa 100.000 operai. 11 centro della Vertenza risiede a Southampton dove i gemila operai addetti ai cantieri mercantili si misero ultimamente ili sciopero, dopo aver chiesto forti soprapaghe, I padroni ebbero facile risoosla: « Siete autorizzati a scioperare dalla vostra federazione colla quale abbiamo dei concordati collettivi? Non siete autorizzati affatto. Quindi vi risponderemo eemolicementc di riprendere subito il lavoro, dopo di che noi saremo forse troppi ad entrare in trattative coi vostri organi nazionali ». Gli scioperanti fecero orecchie da mercante. Allora i padroni minacciarono la serrala. Gli scioperanti alzarono le spalle. La serrata e proclamata stasera. Ormai mancano poco più di due settimane alla data prefissa per lo sciopero dei minatori, le cui richieste avanzate sotto il regolare crisma federativo non sono State ancora soddisfatte. Le trattative al riguardo purtroppo non marciano affatto bene. Un corto ottimismo si diffonde stasera in seguito alla promessa di nuovi contatti fra minatori e padroni ma la sensazione generale e che il pericolo dell'abbandono' nei lavori minerari rimarrà nella, miglior delie ipolesi in bilico per parecchi giorni ancora. I pessimisti anzi non si peritano a preaiiiiuciare lo sciopero, almeno per un certo periodo che dovrebbe servire ad esercitare pressioni. Quanto poi allo sciopero delle comunicazioni metropolitane a Londra le trattatative di ieri, alle quali lo stesso MacDonald provvide i suoi buoni uffici personali, sono andate interamente a monte. in tal modo la quinta giornata di via crucis per qualche milione di londinesi costretti ad assieparsi come acciughe nelle congestionate ferrovia sotterranee, oppure a coprire miglia di strada pcdibus calcantibus, si è chiusa senza il menomo ba-liorc di speranza realizzabile entro breve 11 guaio è che alla pioggia di ieri è subentrata oggi la tramontana che ha messo quasi allo scoperto ì nervi del pubblico. Non basta. La minaccia dei ferrovieri delle sotterranee Si è profilato ieri notte una minaccia somanumeraria, quella deU^arresto dell'intera traffico sulla rete colopanescomdaleboBdepacelisodudzavdmufaGgqlapersdIsfdprQcdedpprilamtzitec.-bppmdelle ferrovie liniero iiiuiiv-u r»uuu, *~.~ u ,„ metropolitane. Queste servono il pubblico londinese non per piccoli traffici Ha ma .piazza e l'altra,1 ma per veri e propri v■*£ ci talvolta d'i quindici miglia, resi neces fu.il dalla vastità della metropoli e dalla BF2sscccrAcdbocmictsdRddcddpir concentrazione dei grandi uffici in un solo quartiere alvearico. La data preoccupante e prestabilita alla mezzanotte di venerdì prossimo. Se in quel momento Jo sciopero dei trams e delle ciurme degli omnibus di automobili non sarà accomodato, nessun convoglio si muoverà più nelle viscere della città e sui binari dei sobborghi. Cosi ha decretato quel famoso Bromley, che capeggia la maggior parte dei macchinisti di tutte le ferrovie del paese incluse quelle metropolitane. Un certo nervosismo, che prevale già sulle linee sotterranee, ò dovuto in parte al sopra lavoro, ma in parto risale all'evidente velleità di scioperare, che anima una porzione del personale. La paralisi di Londra se la minaccia dovesse realiezarsi sarebbe assai peggiore di quella avvenuta durante lo sciopero ferroviario del 1919 quando i trams e gii omnibus ri masero in moto. Sarebbe in altri termini una paralisi senza precedenti. Che cosa farebbero di fronte a ciò i laburisti del Governo? 11 gran pubblico insieme coi giornali si chiede già come mai, dopo cinqui) giorni di paralisi parziale, neanche i laburisti col poterò in mano, abbiano saputo trovare una via di uscita. Ciò non accresce il-prestigio del Governo ed i ministri coinvolti più davvicino nella responsabilità connesse collo sciopero sono stati vivamente interpellati al riguardo durante la seduta di stasera alia Camera II governo laburista che adottasse misure eccezionali per neutralizzare colla forza dello stato e con i volontari aiuti della borghesia possidente un grande sciopero, di carattere economico si fabbricherebbe subito una massa di nemici in casa. Qualora invece si astenesse da provvisioni concrete, ossia in poche parole da un'opera di crumiraggio statale e borghese, il corpo elettorale consiglialo da gente, che si sento danneggiala persino nelle suole delle scarpe chissà per quanto tempo non vorrebbe più sentir parlare di candidature laburiste: Tuttavia MacDonald ed i suoi colleglli hanno risposto con molta calma allo aggressivo domande degli oppositori: « Ma si'cuiro — ha d-eWo il primo ministro — misuro eccezionali saranno adottate ee risulteranno necessarie. Per ora è .prematuro, anzi carniplieuitor-e ragionare in base a pure ipoitesi. 11 Govomo confida di promuovere un con-cardato in tempo utile *ra i contendenti .-jiluaili scnzia che alcuna forza di a'iscrva debba sccroodairsi per asiani di solidaTieà. il pubblico quindi stia tranquillo. Esso verrà proicnito ». Gli oratori governativi evasero in tal modo le interrogazioni precise fatto loro. M. P. rlduiobsptugsafpp

Persone citate: Bromley, Iorio, Macdonald, Poincaré

Luoghi citati: Germania, Inghilterra, Londa, Londra