Il programma del Concerto di stasera al Regio

Il programma del Concerto di stasera al Regio Il programma del Concerto di stasera al Regio Stasera, sotto là direzione del maestro Giuseppe Baroni, 6arà svolto il seguente programma: Iìavatcnga: Un giorno di festa; Bloch: Salomon, rapsodia su temi ebraici per violoncello e orchestra; Maneinelli: prologo dell'Ero e Leandro:. Martuccl : Notturno; Mendclssohn: Scherzo del Sogno di una notte d'estate; Strauss: Don Giovanni. Solisti: la violoncellista Onorina Semino, la cantante Anna Gramegna. Nuovissimo per Torino ed ancora poco noto in Italia è il compositore Ernest Bloch, di cui sarà eseguita la rapsodia per violoncello e orchestra « Schelomo ». 11 Bloch è nato a Ginevra il 24 luglio 1880. Studiò dapprima il violino nella città natale; ad undici anni si dedicò alla composizione. A Bruxelles si perfezionò nel violino con Isaye e Scliùrg, iniziò lo studio della composizione con il Russe; più'tardi, a Francoforte, s'inserisse alla scuola di Ivan Know; passò un anno a Monaco, lavorando con il Thuille, due anni a Parigi, tornò a Ginevra nel l&Oi. Cinque anni dopo diresse concerti a Losanna ed a Neuchàtel; insegnò composizione a Ginevra, sinché attraversò l'Atlantico, come direttore d'orchestra della tournée della danzatrice Maud Allan. Da allora non è più tornato in Europa; dirige l'Istituto musicale di Cleveland. In America le sue composizioni sono ormai popolari. A tre composizioni orchestrali (il poema sinfonico Orientale, 1890, il poema sinfonico Vivre-Aimcr, 1800, una sinfonia, 1901) 6eguì il dramma lirico in un prologo e tre atti Macheti/, 150G, rappresentato poi a Parigi nel 1010. Fu questa l'opera che fece volgere su Bloch l'attenzione dei musicisti, più che 10 precedenti composizioni e le seguenti: due poemi sinfonici Hiver-Printcmps (1905) ed i Poòrncs d'automne (ICOfi) per canto e piano. Primo a parlare in Italia del Bloch fu Ildebrando Plzzetti. che nel 1911 segnalava l'importunza del Macbelh e le promesse artistiche del Bloch. All'opera teatrale segui un ciclo di composizioni ■> ebraiche » per l'argomento o per "l'ispirazione: Poòrncs juifs per orchestra (1913). Deux psaumes per soprano ed orchestra (1912-14), la rapsodia per violoncello c orchestra Schelomo (191G), 11 Salmo XXII per baritono e orchestra (191(5), un Quartetto per ardii (iOlfi), Israel, sinfonia (191&48), un incompiuto dramma lirico lezaucl (La Casa Vniversal-Editton di Vienna ha pubblicato tutte le opere del Bloch). Chiuso questo « ciclo ebraico », compose poi, dal 1918 ai nostri giorni, alcune opere strumentali. Il Bloch fu successivamente studiato in Italia dal Gatti, dal Pannain. dal Liuzzi. In quanto all'ispirazione de] » ciclo ebraico », di cut la rapsodia Schelomo {Salomone), chc si esegue stasera, è stimata il frammento ph'i perfetto, lo stesso Bloch cosi scriveva al Gatti: «Non mi propongo, nè desidero tentare la ricostituzione della musica degli Ebrei, e fondare l'opera mia su melodie più o meno autentiche. Io non sono un archeologo Io credo che la cosa più importante sia quella di scrivere della musica buona e sincera, la mia musica. E piuttosto l'anima ebraica che m'interessa, la complessa, ardente, agitata anima ch'io sento vibrare attraverso la Bibbia: la freschezza e la ingenuità dei Patriarchi, la violenza che si esprime dai libri dei Profeti, il selvaggio amore per la giustizia, la disperazione del predicatore di Gerusalemme, il dolore e l'immensità del Libro di Giobbe, la sensualità del Cantico dei Cantici. Tutto ciò è in noi, tutto ciò è in me, ed ^ la miglior parto dì me. E' ciò ch'io cerco di sentire in me e di tradurre nella mia musica: la sacra emozione della razza che. è assopita nell'anima nostra».