Gli "osservatori,, A proposito d'una notizia smentita

Gli "osservatori,, A proposito d'una notizia smentita Gli "osservatori,, A proposito d'una notizia smentita (Servizio speciale della • Stampa •) Londra, 25, notte. Fra le varie cose a cui faceva pensare sabato scorso l'anmiiioio, uscito qui, elio il nostro Governo aveva invitato i due osservatori laburisti ad assistere alle nostro elezioni, ce n'era evid-eiiitemente qualcuna in vista dello quali la smentita dì Roma fa tunxa dubbio piacere, Questa smentita peraltro non ha avuio finora la minima eco nè sul Daily Mail au; sul Manchester Guardian-, i due organi che 6abato scorso pubblicavamo l'annuncio in forma così precisa e definita da non far sorgere in nessuno il sospetto che i due giornali non stessero realmente rendendo pubblico un atto del Governo italiano. « in risposta ad un invitto pervenuto dal Governo «l'Italia — annunciava testualmente il Daily Mail — il Governo inglese ha decìso di inviare in Italia due rappresentanti per studiarvi durante le prossime elezioni il sitòtfna elettorale italiano». E poi pi<osegu4va col nomi e coi particolari che già conoscete. La stessa nota usciva in pari tempo nel Manchester Guardian, anzi, con precisione, fra le in formazioni alie quali ■il giornale mette il cachet di autorità particolare inquadrandola nella sua quotidiana lettera da Londra, che è forse la più famosa ed apprezzata delle rubriche giornalistiche inglesi. Ora risulta che anche le massime autorità italiane a Londra sono cascate dalle nuvole leggendo la presunta dee.sione del nostro Governo. Peraltro, è quasi impossibile procacciarsi la genesi esatta dell'accaduto. Ciò che .<•! può escludere è qualunque velleità di giocare un tiro a Roma da entrambi i fogli sunnominati, ma singolarmente da parte di quel Daily Mail le cui estreme simpatie verso il fascismo sono documentate dalla sua collezione. Che poi entrambi i giornali abbiano scambiato una eventuale iniziativa dei socialisti italiani con una iniziativa del nostro Governo è una ipotesi assolutamente temeraria. La frottola deve essere stata messa in giro fuori di Londra per giungere qui sotto colori di buona fede. La eccezione secondo la quale la notizia av.rebbe dovuto apparire falsa di per se stessa, non appena fosse stata associata al senso della dignità nazionale, non varrebbe molto qui in Inghilterra dove spesso si osserva come, per questo riguardo, molti italiani si mostrino sensibili all'eccesso. In fondo, il preteso aitto di Rama, ora felicemente smentito, sarebbe apparso a molti inglesi semplicemente abilissimo. La presenza di due osservatori governativi britannici avrebbe significato la pratica abolizione di ogni possibile critica labourista all'andamento delle nostre elezioni in base alle norme delle controversie «sub judice» e avrebbe significate, da ultimo, la neutralizzazione finale di ogni rilievo conclusivo the non fosse perfettamente in linea con i criteri del nostro governo. Inoltre, inviti di questo genere non verrebbero mai emessi se non con la tacita intesa di futuri contraccambi di carattere a<ffLne: se l'atto deferenziale di aprlre le porte ajgli occhi altrui non venisse contraccambiato, sarebbe evidente il torto marcio dei primi invitati. La posizione realmente svantaggiosa, in altri termini, finirebbe per essere non quella degli invitanti iniziali, bensì quella di coloro che avessero accettato l'invito. Queste constatazioni offendono senza dubbio delle idee convenzionali, ma i governi nuovi sor.gono spesso appunto per uscire dai convenzionalismi. « Qualcuno frattanto pensa che sì tratta di un puro malinteso facile a sorgere senza boSpa di alcuno in tempi di orgasmi e da escursioni. Ad esempio, ultimamente, Alberto Thomas fece dapprima una escursione a Londra e poscia un altra escursione a Roma, sopratutto sul tema delle otto ore nei punti di connessione con certi uffici della Lega. Non sarebbe possibile rhe qualche lrase vaga e interlocutoria, pronunziata durante questi colloqui, da un uomo che ama sempre fungere da « trait-d'union ». si trovi, senza volerlo, al fondo dell'intero incidente? Le idee piuttosto balzane che circolano qui nel riguardi delle nostre elezioni, sono, in parte illustrate oggi anche da un editoriale che il « Manchester Guardian » dedica alla situazione politica in Italia. Conviene però constatare còme articoli di carattere assai differènte, ossia molto elogiativi, per certi aspetti, del fascismo, uscirono di recento tanto sulla « Mornlng Post» quanto sul «Daily Telegraph ». Oggi, comunque, il « Manchester Guardian » incardina le sue osservazioni specialmente sul discorso tenuto a Milano dall'on. Salandra. La distinzione fra la libertà personale e quella politica è criticata dal giornale come segue: ■'« Evidentemente Von. Salandra ha trascurato del tutto il fatto che la libertà politica è soltanto la libertà personale estesa ad una sfera più ampia. Talché la soppressione della libertà politica si trasforma, oltre ad un certo punto, in una ingerenza nella libertà personale del tipo più elementare». Mi P.

Persone citate: Alberto Thomas, Rama, Salandra