Gli ultimi testi a difesa del colonnello Antonicelli

Gli ultimi testi a difesa del colonnello AntonicellipGli ultimi testi a difesa del colonnello Antoniceliirunalemutare diTorinoKeÙ'udìsaza d! Irri, breve e scialba, si sono e&uurlie quattro testimonianze. La fcftlata dei testi si 6 irasclnaia iper una diecina di udienze: in totale sono stati intesi oltre cento testimoni, dei quali alcuni coi poteri disv.vcr.iikinJi del Presidente. 0-sg! avi-fi inizio Ja discussione: il p. m. avv. Guasco pronuncerà le sua requisitoria, seguiranno lo airJrx?tio di difesa, numerose, e per sabato 81 ,nvrà Ja sentenza. Del testi a dUesa ohe non pcicrono essere escùssi nella giornata di salute, alcuni non si sono ri.presentati. il primo a deporre è l'industriale Cesate Ottolengni, il quale, come airnieo di famiglila dell'Anton celli parla dì questi e della sua vita privala. Il teste dico che il colonnr.Uo era rigido ma tuttavia amorevole: coi tigli usava quella severità che conduce sulla retta vta del dovere. Esclude che l'Antonice.lli abbia coltivato imke criminose ipernhè la sua andole e la sua educazione non lo potevano consentire e la vita che conduceva era delle più mvodeste. 1,'aw, Alfredo nertondi abita netto stesso stabile dove dimoia la fami tolda Antonicelii. A questa e legato dn una orinai nuuja amicizia. Tutti i vicini di casa avevano in alta stima l'Antonicelli pe.r la sua bontà. 11 teste accen.ua anche ■all'educazione data dal colonnello ai suoi flsai. Questi venivano educati alla coscienza del dovereti padre diceva spesso clie ài educava m,i'litarmeule, come usava coi 6oMatt nella caserma. Quando il colonnello fu denunciato 41 teine if.u consultato dai figli dell'Antonicelli, we non si sapevano spiegare le ragioni della denuncia. In una permansi rione operala dai carabinieri nell'alloggio del colonnello assistette al minvenimenfo <li un portafoglio personale dell'accusalo che venne aperto in sua presenza. Si constatò che conteneva 12 mila lire che i.l lesto consigliò fii rinvette-e all'Autorità miniare. Il sottotenente Claudio Cito era maresciallo di madori tà al 49.o Pan! cri a nua.urto l'intaniceli I. allora capitano, era addetto a questo reggimento cerne aiutante maggiore. 1/Antonicelii si preoccupava dit o~ni minima cosa che potesse riguardare il benessere dei soldati, dai quali era molto ben voluto. Pieno di iniziai iva. oi\sranl7ZT Ja mensa dei musicanti, una biblioteca per i sottufficiali ecc. Alcuni altri testi ,non sono vertuti: tra questi l'on. Torre. La difesa rinuncia a sentirli, ma il Crescente osserva che sono stati regolarmente citati. L'udienza è rinviata a stamane. L'oste e gli avventori poco graditi Rottami • Un emporio in liquidazione (Tribunale Penale di Torino) Valpattonera — luogo ameno delle nostre colline — ha perduto ogni carattere di tranquillità, di amori nel folto del verde e di libazioni abbondanti nelle piccole osterie seminate lungo la via. Ci riferiamo al fatto avvenuto ni marzo dell'anno scorso ed alle conseguenze che ne derivarono. Una corniti va composta di una quindicina di persone si presenta nella cantina di Toso Pasquale. Si mangia e si beve, si a^car.pagna il canto... colla chitarra. Man mano che il vino va giù, crescono le esuberanze deillu comitiva; fino a diventare una serie di violenze contro il povero albergatore. Che è che non è? incominciano a volare i bicchieri e le bottiglie, dirette contro il povero Toso che ebbe il torto di chiedere lo scotto prima.... e di op. porsi a che cii asportassero dal pollaio le rimanenti Balline. Qualcuno interviene, ed è subito messo fuò. ri combattimento. Sorte che toccò a Diobelii Vincenzo con una lesione e sfregio permanente al viso. L'oste fu pacato con una bottiglia... delle sue, ma sulla testa, tale da farlo giudicare guaribile in 20 Riorni. Parte della comitiva dopo la bravata se ne va, e parte cade nelle mani dei RTt. OC., richiamati dalle grida e da uno o due colpi di rivoltella sparati dall'oste per far accorrere pronte. Comparvero sci. individui: Chiamale Giuseppe, Flamano Giuseppe. Rampi Domenico. Borgo Cesario e Rivolta Giovanni alla C.a Se. zione del nostro Tribunale per rispondere di vari Tenti I/oste Toso ed il Diobelii si sono costituiti parte civile col patrocinio dell'avvocato Gianotti ed il Tribunale condannò emanale, Rampi, Prono alla reclusione per anni 1 e mesi 7. il Flamano ad 1 nunt> e mesi R. Assolse il Rivolta per insufficienze di prove. Difesa comm. Barberis Carlo, avv. Roccanno, Gino Colla. Verderame. P.res. Maglola P. 51. Scalfaro, Cancell. Gazzottl. * * Da qualche tempo la Ditta Olivetti e Morera lamentava la sparizione di lottami ul ottone dal suo stabilimento, ma le ricerche eseguite dai dirigenti non approdarono a nulla. 11 caso però venne in aiuto ai derubati i quali acquistarono nel 19-0 un certo numero di quintali di ottone da. certo Poetinola Tommaso Giacomo, negoziante nel genere, rinvenendo nei mucchio circa 4 clwlogramsnj di rottami provenienti dalia loro officina... Il Pocchiola. protestò subito la sua innocenza indicando quale suo fornitore de.i detti rottami certo Frua Giuseppe che a sua volta lavava acquistati, in cu/mbio di somministrazioni di bevande, dal portinaio della Ditta Olivetti certo Bolle Felice. Qualche tempo dopo in occasione di un nuovo acquisto di rottami forniti dallo stesso Poccliiola, la Ditta acqulremte affermò di avere rinvenuti altri pochi chilogrammi di rottame di ottone e denunciò tanto il Pocchiola còme il Rigoli (..arto che a lui li aveva venduti. 11.dibattimento si svalse alquanto movimentato ieri alla settima sezione del nostro Tribunale e da esso emersero alcune circostanze, quali l'avere la Ditta Olivetti sollevate eccezioni dopo altre quindici giorni dal ricevimento della merce, 1 a: ver corrisposto un acconto su tali rottami di mille Uro senza fare alcuna eccezione ed infine eiie i fletti rottami wano stati scaricati su di un mucchio di materiale giù. ivi esistente. 11 Tribunale pertanto accogliendo -la difesa degli avvocati Dagasso e Castellano assolse il Hocchi mia ed il Bigoli per insiii..cieuza di prove, e condannò il Rnlle, difeso d'ufficio daLl'avv. Filippi a mesi 4 e giorni £0 ed il Frua a mesi 4 e L. 20 di ammenda. *"* vSl è discusso davanti ai giudici una delle solite cause di bancarotta fraudolenta con tutto il seguito necessario di falsificazioni e distrazione di documenti e libri contabili, di omessa compilazione di inventari, vendita sottocosto di generi, occultamento di attività ed altri ripieghi del genere. L'azienda di cui parliaar.o era un vero emporio: vi fi trovava di tutto, da.Ha lana al cio.colatto, alle • alzo, alle posale, alle patate. Capo dell'azienda era certo Vincenzo Sassone, detio Gino, nato a Roma, già residente in .via Vassalli Land! 11. 22. Gli affari dell'azienda andarono presto a catafascio. 11 .Sassone ed i suoi collaboratori nell'azienda corsero ai più singolari ripieghi con questo c.-ito che l'autorità giudiziaria li mando a processò ttiitl. Sassone visto il mare in burrasca, si allontanò da Torino nè si proselito al processo. All'udienza comparvero i suoi collaboratori, aiutanti e enpiie alcun! clienti in pula ti di avere acquistato merci a sottocosto. La .massa dei creditori si costituì parte civile col patrocinio dell'aw. Zaocone. Gli amputati furono difesi da un plotone Si avvocati: Farinelli. Nasi, Rorrone. Zo, Macera, Ronga, Signorini, Verderame 0 Colla. Il Tribunale ha condannato il Sassone n quattro anni e quattro me-i di reclusione ed ha assolto tutti gli altri por insufficienza di prove. L'arresto di un rapinatore 1 carabinieri specializzati della sezione di Borgo Dora hanno tratto in arresto ceno Giovanni Issoglio di anni 34, senza lissa dimora c snza occupazione, il quale è colpevole di rapina La s°ra del lfi dicembre scors" l'I?6c---lio riuscì a derubare l'esercente serafino Mi-rlH'sf, nbKanie in coreo Regina Margherita, 134, di unn. cartona d'oro con ciondolo dei valore di L. 150. Coetpiula abilmente la rapina, il lurfMito riwci a tenersi lontano dalle ie'4 della pubblica sicurezza cambiando sovant» p«raaxi *> vivendo dil questua, la qua: le r»ppras*oita l'«r3v!*A da lui più vo*emira-i «norcitaU. K«r*.i * iiicdav colpevole di cantra vverui cui e al tosili/} di via obbligatorio. Srirpavato in 'smU» di ubriachezza l'isso-glio potò «ssere riconosciuto e dopo breve interrogatorio fu mandato in carcere. Il processo dei due milioni al Tribunale di Milano .,ne. Davanti alla undecima sezione del nostro tribunale, ha avuto inizio stornane il proces so per il furto dei due milioni in donno doli l'Esattoria Civica. il principale imputato, il Gaetano zerbini è piti che mai latitante; siedono invece sulia panca degli imputati, in istato d'arresto Renata l-a\crani-Zerbini moglie del cassiere Letizia Zerbini Vedramin, sorella dei fuggiasco, suo cognato Giovanni Véiulrannn Nicola De Vincentis e Carlo Ferrara, i presuli, ti suoi complici nel furto; a piede libero sono Antonio Vendramin che deve rispondere di complicità, Clotilde Zerbini e Maria Bracchi Barzaghi di ricettazione. Uno spettacolo compassionevole presenta la moglie dello Zerbini, che 6 in istato interessante, sua sorella Letizia è pure incinta e affetta da malattia polmonare. Al banco della difesa siedo, no l'on. Bernini per Zerbini, avv Nardelli per De Vincentis Pasquale e De Vincentis Nicola; l'on. Gallina e l'avv. Ferrano por Carlo Ferrara; avv. Venanzl per Letizia Zerbini e Giovanni Vendramin, l'avv. Vcnanzi e l'avvocato Danesi per Faverani Renata e Clotilde Zerbini, l'avv. Vcnanzi per Antonio Veri, dramin. Dopo l'ammonimento dei testi, sorge il primo incidente procedurale, opponendosi l'avcocato dorisi alla costituziGne a parte Civile dell'aw. Valdata; anche il P. M. si oppone a tale costituzione ed il tribunale si ritira per deliberare. Dopo non breve permanenza in Camera di consiglio il Tribunale, presieduto rial cav. Novcllono respinge l'incidente della difesa, ed ammette la costituzione a parto Civile dell'aw. Valdatn. I testi a difesa che sfileranno in ojuesto dibattimento sono trenta, e cinquantuno quelli di accusa. L'interrogatorio degli imputati Il primo ad essere interrogato k l'imputato De Vincentis Nicola il quale spiega come passò la giornata del 18 ottobre 1023, e cioè di essersi recato dall'aw. Ravizza e d'aver visto poi la signorina Fdmea Brambilla entrare nella Banca popolare, siccome egli voleva pedinare la giovane, entrò a sua volta in banca; essendosi accorto che non era la Brambilla colei che aveva seguito, se ne uscì. Dichiara di non conoscere lo Zerbini che di vista e di non esserne mai stato amico. Sul conto del proprio fratello Pasquale De Vincentis latitante, non sa nulla di preciso ; 10 vide il giorno del furio e di poi non lo vide assolutamente più; della partenza da Milano di quest'ultimo, venne messo al corrente da una sua cognata che si trovava in questura la sera del suo arresto. A domanda del Presidente l'imputato ammette di essersi spinto fino (n fondo al salone della Banca Popolare vicino all'ufficio « mazzette «. Avv. Valdata: — A che ora entrò nella banca ? — Verso le ore 13,30. 11 suo difensore scatta-' — E' un cocainomane! Ferrara Carlo protesta di non aver mai saputo una virgola del furto alla Banca popolcare. Fra da cinque anni impiegato alla banca e da due anni era addetto al servizio di cassiere, si che maneggiava somme ingenti di denaro. In tanti anni di servizio ebbe occasione di vedere commettere una serie piuttosto numerosa di truffe e furti, che egli stesso denunziò al Consiglio di Amministrazione. Presidente — Lo Zerbini vi ha accusato di averlo istigato a commettere il furto. — E' falso; non ho mai parlato di furti collo Zerbini l Afferma che, il giorno del finito egli fu per tutta la gioiavata a Pavia. Era stato invitalo per la sera del 15 otloibre ad un tratitenirnenito in casa détto Zerbini; ma avendo un appuntamento per quel giorno stesso a Pavia-, declinò rimato. L'appundomeaito fu fissato per ila sera del 17, ina. anche quella «era tutto andò a monte poiché la signora dello Zerbini gli d'Esse che al man-ito erasi recato a trovare 11 cogimato, gravemente amnnajaito. Egli tornò a Pavia, dove arrivò verso la mezzanotte © si tettenne 11 6inchè la inaittina. del 19, apprese dai giornali il colpo 'avvenuto ai danni della banca. Lo scapo delle visite dell'dimiiuiato in casa Zerbini, era, efitre che quello dalla festa, queillo di avere l'importo di tre cedole che egli aveva afilidiaie pel pagamento allo Zerbini stesso. Presidenite : — Ma voi, una volta, avete detto allo Zerbini: Ora che abbiamo qui i denari, se oe ne anilassiono via? Imputato: — L'avrò datilo per scherzo; ma sono frasi che si dicono; una volta, per celia, mi hanno pensino fatto sparine il versamento ; poi me l'hanno ridallo. Sembra che tutta l'oiecusa si basi su quella frase rivolta dal Ferrara allo Zerbini ; ed il presidente lo fa osservare all'imputato. Le 100 mila Uro alla moglio Nell'udienza pomeridiana un aliro imputato, Giovanni Vendramin, cognato del cassiere, nega in modo energico di aver comunque partecipato al fallo rd asserisce che lo 100 mila liic furono inviate dallo Zeibini a sua moglie con un biglietto cosi concepito: u Onesto per 1 miei figli. Saluti. Nino ». Tale somma fu subito consegnata alla moglie dello Zerbini, Renata Faverani, la quale il giorno dopo la recapito alla polizia. Viene poi sentita la signora Letizia Zerbini, sorella del cassiere e moglie del precedente imiputa'o, la quale confeiina in sostanza le dichiarazioni del marito. Appena ricevuto il denaro si recò a congegnarlo alla cognata, la quale era ancora all'oscuro del furto commesso dal marito, ma rimase molto impressionata, tanto più the aveva appena ricevuto la visita di un l'adorino della Banca Popolare, il quale aveva chiesio notizie del marito. Per questa ragione la Faverani non volle accettare il pacco delle 100 mila lire, e allora la Vendramin lo consegnò alla sorella Clotilde. Dopo numerose contestazioni l'imputato ritorna al banco degli accusati e 'lo segue sulla pedana la moglie dello Zerbini, Renata Faverani. La sua deposizione corrisponde a quplla della cognata quanto alla cvircostanza delle 100 ir. ila lire inviatele dal marito. Dichiara che al anatrino del 18 ottobre il maTito usci come di solito senza che il suo conlegno potesse far sospettare qualche cosa, di anormale. A proposito della famosa lettera riportata dai giornali, nella quale la Faverani implorava che il marito si costituisse per il bene dei suoi figli, l'avv. Danesi chiede all'iirar<utata se fosse stata consigliala a scrivere in quel Ienoie. — Non consigliata, risponde la donna, ina la lettera mi venne dettata, parola per parola, daliìo stesso corrmiissaitio l'inno. 11 difensore, dopo alcune contestazioni, conclude facondo rilevale la UlesalMilù di tale sistema in istru-Moria. Il pubblico ap>p(laude. Il presidente osserva che la Itslile,r.a di cui <• parola non figura Ira gli alti dell precesso, c l'avv. Danesi gli prometto di produrla. La cauteli ina della quale la Faverani nega l'anteriticiità dovrebbe essere la risposila alla, lettera lattagli scriverà dal funzionario, e dios; « Cara Renata. Ho lotto dai giornali li tira bella letterina, 'l'i ringrazio del gentil pensierino e rini'razio pure ili commissario l'uir.o. ail quale farai i miei complimenti per il suo acume. Coni stillili funzionari, l'Italia, per dio, non trema! Io sono in un pacise vicino ;> Milano e un'esito ani imbarcherò per il l'ureo. Non 11 dico il luogo doli'imbarco, perdio magari la Questura verrebbe a. sapei-io e quelli, sai, sono furbi 0 mi farebbero pedilhare. Fra un paio d'anni, al più, ve.nre.le a raggiungermi e passerenno ad Alone il tempo necessario pendio sia preseriilita la pena. Poi lorneromo in Italia nel nostro bd paese, a vivere felici ! Tuo Nino ». La lettera, che rivela troppo chiaro irprsposlto di fair risultare l'accordo Ira la moglie ed il marito nolla consumazione del furto, f> s,ntol!nenia da mormonii. Dopo altre contestazioni l'interrogatorio è finito, e l'udienza rinviata a domani. ® PORT Giornali denunziati per violazione del riposo festivo Roma, 24, sera. R Ministero dell'Inrterno ha denunziato alle competenti autorità due giornfjli di Roma che sono is-citi riamane prima di mezzogiorno, violando la leggo sul riposa festivo obbligatorio dei giomiaii. Gli avvenimenti di domenica IL CAMPIONATO DI FOOT.BALL. 11 fatto più SHH>ortante omli'uliinia domeica de! campionato calcistico è oertamome a sconti ita delia Fio Vercelli per opera del olomia. Ne! Girone B. quindi, i veroellcsi scompaiono della accanita lotta fino ad ora condotta per il iprhr.o posto, e rimangono in lizza Torino e Bologna: al pi-inno con 2C punti c 20 partite, il secondo con punto 27 e 10 partile. La Pro Vercelli 6 lasciata a 24 punti 1011 19 pariate. Notevole, nello stesso Girone, il fat'o che lo Spai ò risalito dalla posizione "di coda, lasciando il non desiderato poslo alla No-, ose. Quanto ai risultati eli ieri ricorderemo, come più notevole, la brillanto vitioria del Torino sulla Doria e la sconfina del .VIilan ad opera dello Spai. Nel Girono A, la Juventus, sebbene incompleta, ha fatto match nullo col Cenoa. Sebbene questo sia un mezzo successo per i genoani, tuttavia basta, ai imi della classifica, per lasciarli indisturbati al priimo posto. Anche in questo girone il « lanate di coda », la Virlns, ha avuto un risveglio, battendo la San:.p:ci'.larenese. Fra le ali re partile notevoli il match ìwillo oltcnuto dai modenesi coi padovani, la convincente vittoria del Casale contro il Livorno, e quellla dell'In, emazie-naie contro i novaresi, in grave declino di fonila. In seguito alla pariita di domenica l.a classifica resta così stabilita: airone A: Genoa punti 28, Padova 25, Internazionale 24 Livorno 23, Modena 23, Alessandria 22, Juventus 21, Casale 20, Sampierdarena 16, Novara 12, Brescia 9, Virttts 7. Girone B: Torino 28, Bologna 27, Pro Vercelli 24, Pisa 22, Ilellas 20, Legnano 19, Doria 19, Cremonese 18, Milan 17, Spezia 15, Spai 13, Novosc 12. Genoa, Padova, Alessandria, Juventus, Sampierdarena, Brescia, Vercelli, Bologna, Doria, Ilellas, Cremona e Spai hanno giocato una partita in meno ; Livorno ed Internazionale due. IL MATCH SVIZZERA-FRANCIA. Il match fra le squadre nazionali calcistiche di Francia e Svizzera, elle ebbe luogo a Ginevra tini con la scondita dei francesi per tre goals a zero. Le due squadre si allinearono nelle seguenti formazioni: Francia: Chayrigues (Red Star); Beumann (C. A. S. G), I.enobie (Havre A. C); Clère (Olympique), Hugues (lied Star), Bonnardel (Red Siar) ; isbacque (R. C. Roubaix), Accard (Havre A. C), Boyer (O. Marsetlle). Cross (Red Star Strasbourg), Dubly (R. CRoubaix). Svizzera: Pulver; Ramseyer. Reymond; Oberhauser, Schmiedlin. polhtz; Kramer. Pache, Dietrich, Abbegglen, Bouvier. Arbitro Meazza di Milano. La Svizzera in maglia rossa con croce bianca, scattava immediatamente all'attacco appoggiando il giuoco sull'ala destra. Qui il giovane Kramer non riusciva ad avere ragione di Bonnardcl, ed allora il giuoco veniva subito intelligentemente distribuito sulla sinistra, dove Rouvier incontrava migliore successo nella sua lotla con Clère. Le maglie azzurre francesi si difendevauo con grande stento e fatica. Cinque minuti precisi di giuoco erano passati quando Hugues, il cenno della seconda linea francese, tentava di liberarsi con un lavoro personale da uti Intrico in cui era andato ad impantanarsi. Il piccolo Abbegglen gli piombava addosso come ima catapulta ed il suo compagno di destra Dietrich completava l'opera facendosi la strada al di là dei terzini e tirando alto nell'angolo destro del goal. Chayrigues spiccava un salto, ma non giungeva nemméno a toccare la pai" la. Fra il primo punto per gli svizzeri. Rimessa la palla a meta campo, i rossi tornavano all'attacco. Abbegglen serviva a Bouvier, questi centrava e la palla passava indisturbala dinanzi al goal sino a quando -Dietrich non la deviala nella rete da quattro a cinque metri di distanza. Gli azzurri reclamavano per off side, ma il punto veniva concesso. Questo secondo goal scatenava un subisso di applausi da parte del pubblico che riuscivano per un momento affare dimenticare la pioggia che continuava a prendere spietatamente in giro la passione del pubblico e dei giuocatori. Un buon quarto d'ora doveva passare prima che i francesi riuscissero ad inscenare quello che si potrebbe definire come un attacco. I loro avanti, erano completamente alla mercè della difesa avversaria, dove Ramseyer spazzava il terreno senza pietà e Sehmiedlin si comportava come ai migliori tempi della sua lunga carriera. Era la mezz'ala sinistra francese quella che riusciva a dare l'illusione di una migliore sorte per la propria squadra. Difatti una rovesciata sua' su di un cenlro di Boyer proveniente dal lato destro, batteva completamente il portiere Pulver, mancando di pochissimo l'obbiettivo. Dopo di che la superiorità svizzera tornava ad imporsi, facendosi anzi più marcata di prima. Appunto su di un centro proveniente da un cambiamento di ala dalla destra, parve per un istante che la Svizzera dovesse segnare ancora. Nella mischia che ne segui un giocatore francese sembrò avere commesso un fallo. L'arbitro fermò Infatti il giuoco e concesse un calcio di rigore. 1 francesi protestarono. L'arbitro -interpellò il guardia-linee e ritirò la sua decisione. La metà tem1:0 giungeva colla netta ed indiscutibile supremazia elvetica. La ripresa parvo segnare un risveglio degli ospiti. Il vecchio Dubly sulla sinistra mostrava al pubblico un po' del valore che Io rese famoso un tempo, e Gross, suo compagno, riusciva ad avere a due minuti dalla ripresa la più bella occasione di segnare che abbiano avuto gli azzurri in tutto l'incontro, Pulver rendeva vano il tentativo ed 1 rossi rinartivano all'attacco mancando anch'essi quasi subilo una facile occasione per opera di Pache. Il giuoco mostrò in genere una flsonomla più aperta in questo secondo tempo, nel senso che gli attacchi ai due goals si susseguirono alternatamente e le azioni stazionarono con maggiore frequenza a metà campo. Però gli svizzeri continuarono a rimanere i più veloci ed i più pericolosi. Fssl ottenevano calci d'angolo su calci d'angolo e mostravano una velocità ed uno slancio clic erano assolutamente estranei nel campo avversario. Verso il 30.o minuto, uno dei numero?t corners fruttava il terzo goal per opera di Pache che deviava la palla nella rete tra un groviglio di gambe. Dopo di che 11 giuoco perdeva un po' della sua bellezza, come se più non vi fosso alcun interesso per il risultato dell'incontro. La partita cosi terminava con la Svizzera semine all'attacco e vincitrice per tre goals a zero. CARA AUTOMOBILISTICA DI REGOLARITÀ1, Si svolse domenica sul percorso Verona, Mori, Ario. Riva, Storn, 'l'ione, Urolito, Itovercto. Verona, lini. •-•5.-,. la mania automobilistica di rOBotarlta per la disputa della ■ Copra Verona ». detenuta dal corridore Nuvolari ili Mentova. I.a partenza ilei concorrenti, presenziata da discreto pubblico, è avvenuta daU'AToha. Si dove lamentare 11 ritiro di Saecomani per guasto ili macchina, ti ribalta, ninno detta vettura di Ablram in una brusca frolla, con ferimento nvi meccanico. I concorrenti c.vacipm sono slati classificati In base ni temilo compiuto sui cinque chilometri della salita alle Toi-rlcelle. Vincitore della a coppa Verona» e- ri■■allato il corridore iteiKlinelli elle ha compiuto 1 <:iniiue chilometri In salila in -1' 41" 2/3. Ecco le classifiche: Categoria 40OO: 1. «cnrtlnelli Mario iti Verona, in ore 17' r>l"; 2. k117.0 Ferrari in ore i, 3i' v<". categoria '.vaO: 1, Bevilacqua Iti-uno. in ore 1, -to-Bis"; ?, Arrlviilieno Enzo, in oro -i, ti" ti»; n. Franchini Nino, in oro 4. 42' 7". Tulli riucMi concorrenti sono stati ci..- tflcatt exaequo avendo raggiunto la media orarla di «lnquauta chilometri. L'INIZIO DEL CAMPIONATO MOTOCICLISTICO. Ila mulo luogo sul Circuito dt Tolentino che misura Km. 26.000 da ripetersi otto volle per un complessivo di Km. Kl5.eo6, la prima prova del Campionato Italiano motociclistico por la dlrputa della «Coppa Moretti". J.a gara è stata cara!Iorizzata Uà numerosi ritiri che rerò foriunatai.,entc non sono ila alt cibarsi a cadute. Nella categoria '.'">o ce. Cìul colla Lewis non ha avuto avversari e si È aggiudicato unn tanca la vittoria. La categoria 350 ce. che comprendeva dentei iscritti, iia vlslo l'affermazione preveduta del livornese Mariani che nhcoi*a una volta ha portato alla vi II orla le due tempi nazionale. Duoue le prove di Gatti e Rettori, Kcco lo classifiche: Categoria ìSOi 1.n Clal (f.cv.is.'. — Categoria aso: 1.0 Mariani Isacco (Carelli!; .'.o calti; 3.0 Bellori. — Categoria taM: 1.0 Opcssl fiorino iTrlumpti): 2.0 niondctll; 3.0 Self. — Catesoria IMO: l.o Cantariai (li. D.); B.o Eogal; 3.0 Faraglia, . , [ resti del generale Lamariuora e gli ex-bersaglieri bicliesi tiiclla, '21 notte. L'Associazione ex-bcrsaglierl di Biella e circondario a cui, come è noto, sono affidati in osistodja i venerati resti del generale Ale-samlro La mai-mora, trasportati dalla Crimèa a Biella nel 1911, in una solenne assemblea ha proclamato suoi soci onorari 1 generali, ' provenienti dal Corpo dei bersaglieri, Giardino e Vaccari. Dopo l'invio di un h'icgra.u.ina all'un. Mussolini, presidente onorario dell'Asso, iazione, per la sua nomina a collare dell'Annunziata, l'Associazione ha volato un ordino del giorno col cpnile s'impegna di appoggiare nella nòstra zcui'i la sottoscrizione por l'erezione di un monumento al Bersagliere in Konia, ma deplora ohe la Federazione nazionale hersali'cii, che iileò il monumento, non abbia voltilo prendere in considerazione una sua propesta di provvedere, innanzi tutto, e coniemporaneaniente; ad una stabile sistemazione dei resti del fondatore del Corpo dei bers.islieri in una degna e unonumentale tomba nella chiesa di San Sebastiano, in Biella, vicino al sepolcreto della illustre famviglia dei Fcrrcro-Lamarmora. li suicidio dell'Industriale Ganzlni Milano, 2.1, sera. Nella sua villa di Niguarda si e ucciso questo mattina il»nolo industriale Mario Ganzini, di 5G anni, presidente, della Società Ganzini che esercita il commercio di materiali fotografici in via Solferino. Il Ganzini, che abita un appartamento al l.o plano colla moglie e due tigli, alzatemi di buon'ora senza svegliare i famigliari, si recò nella stanza da bagno, cviiantlo qualsiasi rumore. Verso le 7,30 l'attenzione della signora tu attratta da qualche gemito che proveniva appunto dalla stanza da bagno. La signora vi entrava precipitosamente 0 trovava il -marito agonizzante. Lo sventurato con una lama di rasoio et era fatla una larga ferita al polso destro, recidendosi le vene; è morto dissanguato. Un medico chiamato in fretta non potò che constatarne la morte. Non risulta sinora che il suicida abbia lasciato alcun documento. Si sa tuttavia, per quanto si afferma negli ambienti industriali, elio egli ripetutamente in questi ultimi tempi aveva manifestato il proposilo di uccidersi. Il Ganzini si era molto accorato per l'esito della gestione della sua azienda nell'esercizio dell'anno scorso, e per quanto 1 consiglieri di amministrazione ed i suoi amici si sforzassero a convincerlo che la situazione era tale da non dar luogo ad alcun timore, non erano riusciti a placare i suoi timori. La morte del corridore Michele itlansiona Roma, 24, sera. Vi abbiamo comunicato staanonc l'accidente occorso ieri allo Stadio durante lo svolgimento della saira su biciclette a motore. Il corridore Michele Mangic-ne, al ló.o giro, mentre avaiuzuva a eiirca 70 chilometri all'ora, andò ad urtare cmiIto Moscatelli. Il cozzo è stato fcrtTmiidarsile. Il Moscatelli, rovesciato sulla sua maocliina, rimase a terra dolor™ito, mentre il Mangione si abbatteva a dàeci metri x>iù iaunanzi. battendo vwlentcìmencie 11 capo. Il Mangione venne adagiato su un'automobile e Unisportato all'ospedale di San Giacomo. I modici gli apprestarono le prime cure, ma non dissimularoino la gravità del caso, avendo camsitataito l'emorraigia oeirebrale e la frattura della base del cranio. 11 Mangione, infatti, cessava di vivere alle 21. NOTIZIÀRIO^ ITALIANO DA ALESSANDRIA Per simulata aggrosslono e stato arrestato il conta'llno Oalllano Antonio, che aveva denunciato un tentativo di rapina con sparo di colpi di rivoltella per opera iti tre sconosciuti. Il nuovo Consiglio del combattenti di Cezzadlo, ^ risultalo cosi composto: rag. Oddone, cav. Plccionc, geom. Piccione, Massolo, Augelcri, Campora. Tortelli. DA ASTI Una mostra di vini piemontesi sarà allestita in occasione delle feste patronali di S. Secondo (3-10 Maggio), oltre io tradizionali mostre e i festeggla;.inntl. La mostra sarà Inaugurata domenica, -i. Maggio e rimarrà aperta a tutto 11 giorno 10. Il concorso si svolgerà per mezzo rtt campioni. Per infezione tetanica, sopravvenuta in seguito a caduta da una impalcatura, sulla quale stava lavorando, è morto all'ospedale il muratore Kovoglio Osvaldo, d'anni 40. <lt Asti. Solonni onoranze sono state reso alla salma del soldato Eracchta Stefano, caduto eroicamente sul Orappa, uol l'J18. DA PINEROLO E' stato rinvenuto nel canale del Molino, 11 cadavere dt certo Enrico Vlncon, d'anni 50, scomparso il giorno so dicembre scorso, dalla propria casa ad Inverso rinasca. Il colonnello Faracovl, comandante del 3.0 alpini, per invito dcll'Assoctazlono nazionale Alpini, ha tenuto un'.ipplaudita conferenza sulla «Liberazione di Trento ». DA CUNEO Maneggiando un fucile da caocla, la bimba Maria Borra, d'anni 10, di S. Defondento (Cherasco), no provocò inavvertitamente l'esplosione. La povera bimba clilie la testa orribilmento fracassata. Campana del ricordo è stata battezzata a ritocca, dal vescovo di Alba, la campana che reca incisi 1 nomi del D8 cittadini caduti lu guerra. DA NOVARA Travolto dal proprio oarro è rimasto presso Galliate il contadino Leono Melchiorre. L'Infelice, amputato stillilo di una gamba dovetto soccomberò più tardi all'ospedale. Centinaia di migliaia di avanottl (11 coregone, trote e salmcrlnl, sono stati Immessi nel Lago Maggiore, per il ripopolamento di esso. DA CASALE MONFERRATO Il prozzo del pane, che aveva dato motivo al pronunciamento dei panettieri, corno fu riferito nel giorni scorsi, venno accordato fra Giunta e panettieri come segite: pano di forma grossa, L. 1,50: di forma piccola L. 1,73. Un sussidio di 2000 lire e stato concesso dalla Deputazione provinciale all'esposizione Industrie Monferrine, che verrà .inaugurata nell'agosto prossimo. Il Sottoprefetto di Casale, cav. dott. Dardanello è stato promosso a vice-prefetto, con soddisfazione della cittadinanza che ha sempro ammirato nel funzionarlo finezze di tatto nel risolvere le più delicate questioni in momenti dltllcill pel Monferrato. Parecchie migliala di carpe sono stale distribuite gratuitamente per aumentare II patrimonio ittico di questa regione, spedo nolla zona coltivata a risale. Tale distribuzione devesl al direttore della Cattedra di Agricoltura di t'asalo, per soddisfare le numerose richieste del proprietari di fondi. DA CRUGLIASCO Il monumento al caduti In guerra sarà inaugurato domenica. SO. 11 monumento rappresenta un artigliere da montagna, ed ù opera dello scultoro Canonica. DA IVREA Per il miglioramento del servizio postala A stato votato In una ritintone alla quale parteciparono commercianti, esercenti e cittadini, un ordine del giorno diretto al ministro delle l'I', e TT. DA BROSSASCO Le bandiere scolastiche sono state benedette con riuscita cerimonia. DA VOGHERA Gettandosi in un pozzo si è ucciso In via Scaraboni certo Cattaneo Giovanni, negoziante di formaggi. Da tempo ora ammalato. DA BUSA Un corso d'innesto e potatura, con speciale riguardo alla vite americana, e. stato tenuto per iniziativa della Cattedra ambulante d'agricoltura. DA TORTONA Un curioso banchetto ha avuto luogo tra coetanei, nati nell'anno issi, di diversi partiti e credenze, per festeggiare la loro seconda leva. Alle eroiche esime del caduti In guerra. Carlo Peschici'!, diretto a Salo e Coscia Celestino, già dipendente del Comune di Tortona, sono stati rosi solenni funebri. DA VALENZA Alle glorioso salma del soldati Colombo Pietro e Pozzi Giuseppe, 1 raspollate italia zona dt guerra, seno state roso imponènti onoranze. DA MILANO Gravi conseguenze ha prodotto una rissa scoppiata per vecchi rancori, tra i vigili notturni Ciarlimi! Rodolfo, d'anni M, di Veliate Milanese o Paolo Giuseppe, d'anni Si. da Turro, da una parte n II magazziniere Oorla Kodolfo, addetto alla spazzatura privata, reparto Rottole. 11 Gorla sparò contro i due alcuni colpi di rivoltella, ri.incendo li Cialdoni In fin di vita e ferendo non gravemente il Paolo Giuseppe. DA FIRENZE Un fascista, certo Battista Iiandlnl. di anni si, da San Vincenzo a Torri, è staio rinvenuto Ieri da alcuni amici nello campagne di Lastra a Sigila ferito gravemente di rivoltella alla tempia. E" stato traspoitato all'ospedale. Sembra si tratti di tentato suicidio. Il llandini. cho non lui potili' rare alcuna dichiarazione, si era allontanalo «latta propria abitazione tìn da sabato scorso, paro anche che culi non si trovasse nel pieno possesso dello sue Incolla mentali. SI e ucciso un giovano patrizio, Adalberto Servadio cottesi, nella pròpria villa a liignano sull'Arno, hi Ignorano le cai-.:e del suicidio. Società Anonima — Capitale sociale L. 250.009.000 interamente versato Sede Sociale e Direzione Centrale: KOMA — i'iazza Colonna FILIALI : Acqui — Alessandria — Ancona — Aquila — scia — Busto Arslzlo — Cagliari — Cremona — Cuneo — Domodossola — Ferrara — — Legnano — Livorno — Lucca — Mantova — Ligure — Padova — Palermo — Parma — Pia «canal — Reggio Calabria — Rimini — Roma Seregno — Spezia — Torino — Treviso — Vercelli — Verona — Vioenza. BANCHE AFFILIATE: Itallan Discount A Trust C Cròmi, Parigi, Marsiglia, Tunisi — Banca Dal di Credito, Asmara. Asti — Bari — Bergamo — Biella — Bologna — Bre» Carrara — Caserta — Catania — Domo — F iremo — Fiume — Gallarate — Genova — Lecce Messina — Milano — Monza - Napoli — Novi cerna - Plnerolo — Pisa — Pistola — Prato (ToRovigo — Salerno — Sanremo — saronno — Savona Trieste — Udine — Varese — Venezia — ompany, New York — Banque Italo Franoalse dà mata di Sconto, Zart, 8ebrnlco — Banca Coloniale Situazione Generale dei Conti al 31 Gennaio 1924 ATTIVO Cassa e fondi presso Istituti di Emissione L. Fondi presso altre Banche del Regno e dell'Estero ■ Portafoglio e nuonl del Tesoro» Portafoglio incasso ■ Titoli di proprietà a Partectpaz. In Banche affiliate • Partecipazioni diverse » Riporti » Conti correnti garantiti • Correntisti — saldi debitori ■ Debitori per acceiiazlonl * Conti diversi — saldi debitori » Spese di impianto • Debitori per avalli • Coati d'ordino: Valori ( a t'ara"2'» .„ Sin { a custodia In deposito ( a MUZl0I1B serT_ Depositari di valori Totale 51.401.001 50 117.510 433.-473. 40.071 W.iaB, S8.61ÌD 13.887. 01.73-i l'i 1S3 113.563 55.601 6.S70 E5.529 ,!187 87 It3 IP .803 4S 381 US .807 SO .747 35 IMS 15 746 US S37 S7 ,643 Vii ,882 au 1 — .335 46 1.152.158.8» 23 RI .333.950 O'i «8i.S16.t33 4S 3.720.036 S3 00.538.650 — 1.707.004.',03 03 P A S S I V Capitale sociale li. Depositi il .lucimi > coiiciitlslt — saldi creditori • Cedenti effetti all'incasso « Conti diversi — saldi creditori » Assegni circolari • Assegni la circolazione » Aceettazlonl per conto terzi • Av.nii per moto terzi » Utili Esercizio precedente » Utili del cori-cute esercizio » o 250.000, 66.342. 584:337. 40.071 94.601 30.370 3.032, 52.60', 85.539. 13.030. 1.S30 ,000 — .321 01 164 07 SÀI 43 S42 34 soo sa .434 84 .646 23 .335 46 723 31 302 73 Conti d'ordines Depositanti di valori Valori presso terzi ti. L. Totale 1.152.156.837 23 546.270.016 70 90.528.850 — E. | 1.707.084.403 03 Il Presidenti D. GID0NI LA Direzione Per il Contabile General» MOLTENI - A. D'AGOSTINO A. DELACHI' ATI CE SOFFRITE. Tutta ITALIA conosce la lana mondiale del rimedi entiasmatici del DOTT. ANDREI! di Barcellona, che guariscono, all'istante, gli attacchi di ASMA per lotti che siano e di notte, dormirete tranquilli. Le PASTIGLIE PETTORALI del DOTT. ANDREI! calmano sempro gli accani di tosse. 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Gli ultimi testi a difesa del colonnello Antonicelii runalemutare diTorinoKeÙ'udìsaza d! Irri, breve e scialba, si sono e&uurlie quattro testimonianze. La fcftlata dei testi si 6 irasclnaia iper una diecina di udienze: in totale sono stati intesi oltre cento testimoni, dei quali alcuni coi poteri disv.vcr.iikinJi del Presidente. 0-sg! avi-fi inizio Ja discussione: il p. m. avv. Guasco pronuncerà le sua requisitoria, seguiranno lo airJrx?tio di difesa, numerose, e per sabato 81 ,nvrà Ja sentenza. Del testi a dUesa ohe non pcicrono essere escùssi nella giornata di salute, alcuni non si sono ri.presentati. il primo a deporre è l'industriale Cesate Ottolengni, il quale, come airnieo di famiglila dell'Anton celli parla dì questi e della sua vita privala. Il teste dico che il colonnr.Uo era rigido ma tuttavia amorevole: coi tigli usava quella severità che conduce sulla retta vta del dovere. Esclude che l'Antonice.lli abbia coltivato imke criminose ipernhè la sua andole e la sua educazione non lo potevano consentire e la vita che conduceva era delle più mvodeste. 1,'aw, Alfredo nertondi abita netto stesso stabile dove dimoia la fami tolda Antonicelii. A questa e legato dn una orinai nuuja amicizia. Tutti i vicini di casa avevano in alta stima l'Antonicelli pe.r la sua bontà. 11 teste accen.ua anche ■all'educazione data dal colonnello ai suoi flsai. Questi venivano educati alla coscienza del dovereti padre diceva spesso clie ài educava m,i'litarmeule, come usava coi 6oMatt nella caserma. Quando il colonnello fu denunciato 41 teine if.u consultato dai figli dell'Antonicelli, we non si sapevano spiegare le ragioni della denuncia. In una permansi rione operala dai carabinieri nell'alloggio del colonnello assistette al minvenimenfo <li un portafoglio personale dell'accusalo che venne aperto in sua presenza. Si constatò che conteneva 12 mila lire che i.l lesto consigliò fii rinvette-e all'Autorità miniare. Il sottotenente Claudio Cito era maresciallo di madori tà al 49.o Pan! cri a nua.urto l'intaniceli I. allora capitano, era addetto a questo reggimento cerne aiutante maggiore. 1/Antonicelii si preoccupava dit o~ni minima cosa che potesse riguardare il benessere dei soldati, dai quali era molto ben voluto. Pieno di iniziai iva. oi\sranl7ZT Ja mensa dei musicanti, una biblioteca per i sottufficiali ecc. Alcuni altri testi ,non sono vertuti: tra questi l'on. Torre. La difesa rinuncia a sentirli, ma il Crescente osserva che sono stati regolarmente citati. L'udienza è rinviata a stamane. L'oste e gli avventori poco graditi Rottami • Un emporio in liquidazione (Tribunale Penale di Torino) Valpattonera — luogo ameno delle nostre colline — ha perduto ogni carattere di tranquillità, di amori nel folto del verde e di libazioni abbondanti nelle piccole osterie seminate lungo la via. Ci riferiamo al fatto avvenuto ni marzo dell'anno scorso ed alle conseguenze che ne derivarono. Una corniti va composta di una quindicina di persone si presenta nella cantina di Toso Pasquale. Si mangia e si beve, si a^car.pagna il canto... colla chitarra. Man mano che il vino va giù, crescono le esuberanze deillu comitiva; fino a diventare una serie di violenze contro il povero albergatore. Che è che non è? incominciano a volare i bicchieri e le bottiglie, dirette contro il povero Toso che ebbe il torto di chiedere lo scotto prima.... e di op. porsi a che cii asportassero dal pollaio le rimanenti Balline. Qualcuno interviene, ed è subito messo fuò. ri combattimento. Sorte che toccò a Diobelii Vincenzo con una lesione e sfregio permanente al viso. L'oste fu pacato con una bottiglia... delle sue, ma sulla testa, tale da farlo giudicare guaribile in 20 Riorni. Parte della comitiva dopo la bravata se ne va, e parte cade nelle mani dei RTt. OC., richiamati dalle grida e da uno o due colpi di rivoltella sparati dall'oste per far accorrere pronte. Comparvero sci. individui: Chiamale Giuseppe, Flamano Giuseppe. Rampi Domenico. Borgo Cesario e Rivolta Giovanni alla C.a Se. zione del nostro Tribunale per rispondere di vari Tenti I/oste Toso ed il Diobelii si sono costituiti parte civile col patrocinio dell'avvocato Gianotti ed il Tribunale condannò emanale, Rampi, Prono alla reclusione per anni 1 e mesi 7. il Flamano ad 1 nunt> e mesi R. Assolse il Rivolta per insufficienze di prove. Difesa comm. Barberis Carlo, avv. Roccanno, Gino Colla. Verderame. P.res. Maglola P. 51. Scalfaro, Cancell. Gazzottl. * * Da qualche tempo la Ditta Olivetti e Morera lamentava la sparizione di lottami ul ottone dal suo stabilimento, ma le ricerche eseguite dai dirigenti non approdarono a nula. 11 caso però venne in aiuto ai derubati quali acquistarono nel 19-0 un certo numero di quintali di ottone da. certo Poetinola Tommaso Giacomo, negoziante nel genere, rinvenendo nei mucchio circa 4 clwlogramsnj di rottami provenienti dalia loro officina... Il Pocchiola. protestò subito la sua innocenza indicando quale suo fornitore de.i detti rottami certo Frua Giuseppe che a sua volta lavava acquistati, in cu/mbio di somministrazioni di bevande, dal portinaio della Ditta Olivetti certo Bolle Felice. Qualche tempo dopo n occasione di un nuovo acquisto di rottami orniti dallo stesso Poccliiola, la Ditta acqulremte affermò di avere rinvenuti altri pochi hilogrammi di rottame di ottone e denuniò tanto il Pocchiola còme il Rigoli (..arto he a lui li aveva venduti. 11.dibattimento si valse alquanto movimentato ieri alla settima ezione del nostro Tribunale e da esso emerero alcune circostanze, quali l'avere la Ditta Olivetti sollevate eccezioni dopo altre quindici giorni dal ricevimento della merce, 1 a: er corrisposto un acconto su tali rottami di mille Uro senza fare alcuna eccezione ed infine eiie i fletti rottami wano stati scaricati u di un mucchio di materiale giù. ivi esitente. 11 Tribunale pertanto accogliendo -la ifesa degli avvocati Dagasso e Castellano assolse il Hocchi mia ed il Bigoli per insiii..ieuza di prove, e condannò il Rnlle, difeso 'ufficio daLl'avv. Filippi a mesi 4 e giorni 0 ed il Frua a mesi 4 e L. 20 di ammenda. *"* vSl è discusso davanti ai giudici una delle olite cause di bancarotta fraudolenta con utto il seguito necessario di falsificazioni e istrazione di documenti e libri contabili, i omessa compilazione di inventari, vendita sottocosto di generi, occultamento i attività ed altri ripieghi del genere. L'aienda di cui parliaar.o era un vero emporio: i fi trovava di tutto, da.Ha lana al cio.coatto, alle • alzo, alle posale, alle patate. Capo dell'azienda era certo Vincenzo Sassone, etio Gino, nato a Roma, già residente in ia Vassalli Land! 11. 22. Gli affari dell'azienda andarono presto a atafascio. 11 .Sassone ed i suoi collaboratoi nell'azienda corsero ai più singolari riieghi con questo c.-ito che l'autorità giudiiaria li mando a processò ttiitl. Sassone vito il mare in burrasca, si allontanò da Toino nè si proselito al processo. All'udienza omparvero i suoi collaboratori, aiutanti e npiie alcun! clienti in pula ti di avere acquitato merci a sottocosto. La .massa dei crediori si costituì parte civile col patrocinio ell'aw. Zaocone. Gli amputati furono difesi da un plotone i avvocati: Farinelli. Nasi, Rorrone. Zo, Macera, Ronga, Signorini, Verderame 0 Cola. Il Tribunale ha condannato il Sassone quattro anni e quattro me-i di reclusione d ha assolto tutti gli altri por insufficienza i prove. L'arresto di un rapinatore 1 carabinieri specializzati della sezione di orgo Dora hanno tratto in arresto ceno iovanni Issoglio di anni 34, senza lissa dimora c snza occupazione, il quale è colpevole i rapina La s°ra del lfi dicembre scors" I?6c---lio riuscì a derubare l'esercente serano Mi-rlH'sf, nbKanie in coreo Regina Marherita, 134, di unn. cartona d'oro con ciondolo ei valore di L. 150. Coetpiula abilmente la apina, il lurfMito riwci a tenersi lontano alle ie'4 della pubblica sicurezza cambiando ovant» p«raaxi *> vivendo dil questua, la qua: r»ppras*oita l'«r3v!*A da lui più vo*emira-i norcitaU. K«r*.i * iiicdav colpevole di canra vverui cui e al tosili/} di via obbligatorio. rirpavato in 'smU» di ubriachezza l'isso-glio otò «ssere riconosciuto e dopo breve interroatorio fu mandato in carcere. dbplbdgopszactpitcilag1aspdiadcatonsmpfrptsmlausdgbcsrcfimrPmvaCtosnscmtocqfaqsDclarocsprol'ctetebriaiadMNgsaumpinTpeds,striGcsvto