Il dibattito sullo Ruhr si riaccendei

Il dibattito sullo Ruhr si riaccendei Il dibattito sullo Ruhr si riaccendei (Servizio specaeellai stampa ») Le faccende .mulo-francesi si complicano. « La colpa è di Atride che fece a Crise sacerdote oltraggio ». Il sacerdote è il principio inplese clic l'occupazione della Ruhr è illegale. Poincaré la settimana scorsa narrava invece al Senato, tra. l'altro, che « nessuna delle poteB7.c alleate si «sogna più di chiedere alla Francia di evacuare la Ruhr ». La mossa di Poincaré... Fu rilevato a Suo tempo come questa .■straordinaria versione non avrebbe potuto essere accolta dall'Inghilterra con un silenzio capace di apparire consenziente. 11 Governo inglese quindi piombò in un certo imbarazzo. Gli sembrava che Poincaré, a nessun costo, avrebbe dovuto toccare quel 1asto. II Governo inglese gli aveva già fatto parecchi favori anche, più concreti dei segni di benevolenza intercalati dalie tenere epistole di MucDonold: aveva seminato di rose il passaggio della Regia attraverso la zona di Colonia; aveva rinsaldato in pugno alla politica francese la tesi del controllo militare in Germania : aveva fatto di tutto per salvare le apparenze In favore della Francia nella questiono dei Palatinato chiudendo un occhio alle recidive iniziali del generale De Metz e compagnia. Infine afeva provvisto a che a Ginevra lord Parmoor, nella, nuova decisione per la Sarre, lasciasse ancor le redini, abbastanza in pericolo, ni guidatori francesi ed ai loro satelliti. Queste erano cortesie tanto più sesquipedali in quanto fatte da un Governo laburista, il quale più di ogni altro poteva essere chiamato a renderne conto in base ai suoi atteggiamenti spirituali. Perche- mai Poincaré, giù. in possesso di tutto questo, ha voluto rinvangare in faccia al mondo il contratto fondamentale della. Ruhr? La gentilezza pli era stata accordata soprattutto perchè le controversie fondamentali lo trovassero raddolcito e resipiscente o almeno cosi cauto da non farne parola eenza necessità per lasciarle da ultimo cadere nel dimenticatoio non appena si concertasse qualche piano plenario nel quale, i vecchi attriti si eliminassero da sè. Invece ò arrivato di colpo il discorso tortuoso di cui sopra e Downing Street ha dovuto fare un esame di coscienza. ...c la risposta di MacDonald Per il momento il discorso fu posto nel cassetto senza rimostranze di sorta, ma ieri MacDonald coglieva l'appiglio di una banale interrogazione ai Comuni per aggiungere, nella sua risposta, le non richieste dichiarazioni di ieri sera le quali ristabiliscono ih pieno vigore il concetto inglese della illegalità dell'impresa, della Ruhr, con 'annessi e connessi. Il Mancheiter Guardian commenta l'accaduto con un editoriale di chiarezza pari alla evidente autorità che esso riveste. Rievoca il giornale: . « Poincaré ha creduto opportuno di prò Londra. 20, notte, j Zi* ^i?JE%Jg2?- ttP™-f * lnr,oC1vL°laz T' „»01J 6 f01 a"1? If5f«a;^af.6i«n SmHfi «^Si^V-r^r™ « n Sii I^aL^^L1* Vfliat-J?r~ ' seguire la tattica ,se, Poincaré intendeva propagandista sviluppatasi durante la guer-1ra, allorché gli agenti di una Potenza che'voleva imporre quaDche direttiva sua propria ad un alleato riluttante proclamavano che la direttiva in questione era già. stata concertata. In tal modo si creava un'atmosfera e la dimostrazione della sua fa'sità sarebbe parsa sgarbata ed offensiva. Comunque, stavolta era necessario che una rettifica venisse emanata senza indugi; A ciò hanno servito le diffuse dichiarazioni macdonaldiane di ieri seTa, che l'interro sante conservatore non aveva certamente inteso di promuovere. La riaffermazione della illegalità non deve per altro recare sorpresa o dare offesa, giacché è una semplice ripetizione di quanto era .1or-malniente denunciato nella nota inglese del- l'agosto scorso. Se poi si sperasse a Parigi che gli esperti si pronunciasero in guisa raconfortare indirettamente la tesi della lega-litri, bisogna ricordarsi che pli reperti me-dc.'imi non sono autorizzati affatto a pren- der partito su questa controversia. Essi non hanno ricevuto l'Incarico di risolvere una questione di diritto internazionale, e se pen- sassero bene di risolverla arbitrariamente-n favore della politica francese, quale impor-tanza dovrebbe mai essere attribuita al loro responso? No Tutta l'indignazione della :1-legalità dell'occupazione della rtuhr rimane confermata, e rimarrà finché le truppe non vengano ritirate, oppure la questione non sia'stata decisa da una Corte di giudizio internazionale ». L'affare dei costi dell'impresa è un puro dettaglio che può essere tenuto im sospeso pendendo un tentativo di sistemazione generale. E prosegue il Manchester Guardian : « Per ora l'importante é che noi neghiamo alla Francia il diritto di dedurre le spese di esazioni perchè le neghiamo anzitatto il diritto di essere nella Ruhr. In conseguenza se noi neghiamo questo neghiamo pure tutta la base sopra la quale Poincaré continua ad liiKsféie che la Germania venga, costretta a pagare. Nessuna evacuazione prima del pagamento completo: guasta e la formula dalla quale Poincaré non A A s-'osjalo d} un cent metro E dovrebbe dunque 1 Inghilterra sottoscrivere ad un progetto di legamento; tonnato sopra ciò che essa ritirile una illegalità ». Dove forse naufragheranno i lavori degli esperti Il giornale quindi sostiene che l'Inghilterra tion potrebbe sanzionare alcun progetto di pagamento prima che venga determinato quanto ed in quali condizioni la permanenza francese nella Ruhr dovrebbe durare, nel criterio di Poincaré. Occorre pertanto conoscere in primo luogo la domanda, totale della Francia. Soltanto su queste basi si potrà intendere la. portata della formula di Poincaré. Egli dice cho nessuna potenza si sogna più di chiedergli l'evacuazione. In linea di fatto siamo alla vigilia di una richiesta che siano determinati i punti necessari a muovere ì primi passi verso l'evacuazione della Ruhr. Naturalmente è possibile che proprio su questa questione, considerata da Poincaré come già sepolta, stiano per naufragare i lavori degli esperti. Ad ogni modo il fermo e cortese svegliarino di MacDonald dimostra come la controversia rimanga «(Straordinariamente vivo, anche se certi ministri inglesi, con una tenerezza forse fuori luogo, non vi fanno cenno se non si contano provocati ». . il Daily Chronicle appoggiando a sua volta MacDonald, entra nel regno dallecerà. 1 francesi sono nella Ruhr da oltreli mesi, ma nulla hannu detto alla Commissiono delle riparazioni circa le somme esatte in nome degli alleati e circa 1 ammontare di quanto essi propongono di accreditare agli alleati medesimi dopo la deduzione delle spese. Quali sono queste spese? Per. quest'anno il costo di occupazion6i calcola in 18 milioni di sterline e ci non include tutto quello che o stato riscossi! nell'interesse delle truppe occupatrjci. L'esercito francese non si attiene ad un livello di costi fissato in anticipo. Esso avanza invece le sue richieste giorno per giorno, senza un piano definito. E il giornale conclude: « Dunque 1 franciesii ed i l>eì.gi, pretendono di dedurre italle trApan-azioni dovute a tutti gli alleato, JS milioni di sieri-ine all'anno o qualunque ultra somma che pillacela .loro di spendere per He truppe che essi tengono senza il .nosiro consenso al dii là «lei Reno. Al contribuente inglese frattanto ohe cosa tocca? Egli paga, mentre J'a Francia (Riscuote e spende Se questi sono i preliminari di quelle discussioni sollecite che Parigi sembra ora desiderare ardentemente con l'Inghilterra è facile presagire che si finirà per conversare nient'affatto prima che non pia pronto il responso degli esperti. Si crede qui che l'idea di conversazioni anglo-francesi '■'inmedialc sul tema delle riparazioni e della sicurezza sia stata ventilata da Poincaré durante un colloquio che egli ebbe martedì scorso con l'incaricato di affari britannico. Si osserva però che se Parigi desidera un convegno fra i due premiers, Downing Street non acconsentirebbe ad una procedura simile in quest'ora. Pare che qui si consideri del tutto prematuro nn dibattito a due in anticipo sulla relazione degli esperti, sulla cui libertà e imparzialità di azione il colloquio politico disseminerebbe dubbi e sospetti. Inoltre, n quoi hon discutere in questa fase di attesa, sulle eventuali misure coercitive contro la Germania, mentre si spera di giungere ad una sistemazione equo, confortata do. un accordo generale e dall'implicito consenso della stessa Germania? Ouesti sono gli scogli londinesi di fronte agli improvvisi inviti alla danza provenienti da Parigi. Essi concernono in primo luogo le difficoltà che continuano a prospettarsi in fatto di riparazioni, ma in secondo luogo, gli scordi appaiono sempre più numerosi a fior d'acqua, anche nei rapporti del problema della sicurezza, sul quale, in realtà., non esiste idizio del profilarsi di una soluzione gradita ai francesi e accettabile, nel tempo stesso, per l'Inghilterra. M. P. La battaglia perduta di Churchill in un'elezione suppletiva a Londra (Servizio speciale della • Stampa ■) Londra, 20, notte. Wi.nston Churchill 6 rimasto battuto in una clamorosa e piuttosto ciarlatanesca elezione suppletiva, la quale ha leggermente ingombrato negii ultimi giorni, con cortei automobilistici e chiassose dimostrazioni, il traffico metropolitano nel quartiere centrale, che fa parte dell'Abbazia di Westminster. Politicamente l'elezione significa pcco; il Collegio è stato sempre un feudo praticamente ereditario del conservatorismo. I liberali non vi avevano mai presentato delle candidature. I laburisti ne tentarono una, senza successo, nel 1922. f.'anno scorso il generale Nicholson, ultra conservatore, vi fu eletto senza competitori. Stavolta, rimasto vacante il Col P^mWa due anni. non avesse scambiato Westminster per terr^io di conquista. L'elezione quindi si è fatta importante per un puro aspetto perso naIe Va e pr0prlo la pena di soffermarsi al ^Yirnnrrto? 1 ? La battaglia fu impostata da Churchill strll'ainidfocialiisjno a fondo. Molti conservatori del luogo e parecchi di aarga nomea, come Bail.fn.ur e KKrfoenhead, cercarono di improvvisargli un piedestallo ; è un uomo che parla bene e che è un'indubitata potenza ©iatori a. Non era il caso <U accaparrarlo al partilo conservatore 7 Churchill ci slava, benché ad osmi istante si dipingesse come un liberale indubitabile. L'esito è che tutti lo con s Mera reno carne un gìreffia e che il partilo conservatore ufficialmente lo combattè con Ha candidatura ortodossa del Niicholson. A poco -valse a Churchill l'energia bat.tagliiera e !e p0^e tribunizie che sviluppò attraverso le manJfes'azioni talora carnevalesche. Fece moJjto baccano, m» soccombette al Nicbolson rile Oi,ronr)e UT)a cinquantina di voti più del yex ministro oa.maleon1.ico. Il terzo candidato 1 poito .i colori laburisti e di passato ultra prmfisfa, raccolse più di seimila voti in con! fronto degli oMoniÙa locoati ai pr.irr.i due ed vjm quarto candidato che era di parte liberale : n Che si era presentato solo per contribuire I ni castiga di Churchill si procaro circa 300 1 voti. Il solo fatto realmente sintomatico è : che in un collegio ultra conservatore un la1 burista ha. ottenuto seimila voti, mentre tre | anni addietro mie avrebbe racimolato (100 . al massimo. L'avvenire politico di Churchill | ne esce s<=saii scosso, ma conforme a giusti e ia. Non é neanche nm grande male, perchè Churchill è uu magnifico scrittore e in luogo di discorsi, che gli hanno proourato tra l'altro in questa elezione delle ifampeste dk torzoìi, potrà fare anche dei bei libri. Il voto alla Camera belga 23 voti di maggioranza al Governo Bruxelles. 20, notte. La discussione sulle dichiarazioni ministeriali, ò continuata alla Camera nel pomeriggio d'oggi. Paolo Emilio .lanson, deputato libérale, ha risposto agli oratori socialisti, i quali si erano lagnati che non si fosse fatto appello ad un rappresentante del partito operaio per la ricostituzione del Ministero, rammentando che in occasione della formulane del secondo gabinetto Theunis i socialisti avevano rifiutato la loro collaborazione e che in seguito la politica estera dell'Internazionale era stata, a tal punto contraria a quella del Governo belga da rendere un riavvicinamento impossibile. Questa dichiarazione ha provocato violente proteste all'estrema' sinistra. La Camera ha quindi proceduto al voto su un ordine del giorno di fiducia presentato dai deputati De Bus e Lemonnier. L'ordine del giorno è stalo approvato con 02 voti con. tro 69 e 6 astenuli. »<H La tragedia del sottomarino 43 2 ufficiali a 16 marinai vivono ancora La febbrile opera di salvataggio. (Servizio speciale della • Stampa ») Londra, 20, notte. Un telegramma da Tokio riferisce che ì sondaggi praticali dalVammiragliato hanno permesso di stabilire che il sottomarino 43, affondalo ieri, giace orizzontalmente in fondo al mare con la torretta danneggiata. Un compartimento di prua è inondato, di guisa che si ritiene che gli occupanti, incluso il comandante, siano morti. Delle comunicazioni sono stale stabilite per mezzo di telefono subacqueo con gli occupanti gli altri compartimenti e tali comunicazioni hanno rivelato che due uffi¬ e ciati meccanici e 16 marinai sono ancora e e e vivi e chiedono ansiosamente pronti soc. coni perchè minacciano di morire soffocati. 1 lavori di recupero fervono attivissimi. Si spera di poter introdurre dei tubi di ariu nel sottomarino per permettere ai ■murimi, <ìi vivere durante il corso dei ldmcbstsclefiinplltfcpagmipstfptevs1rtlqdcccpfrrltsfsvcrnfptmFlsmtsnfcEvsndcrcuvlsld