Movimento economico

Movimento economico Movimento economico Lo sciopero dei vetrai continua Nonostante lo trattative siano continuato durante la giornata di ieri, non è stato anora raggiunto accordo alcuno fra gli indutriali e gli scioperanti vetrai, e al punto in ui si trovano le cose si teme anzi cho la verenza non sarà risolta così presto come era desiderabile. In mattinata e nel pomeriggio hanno avuto luogo alia sedo del Fascio due omizii 1 quali si sono svolti colla massima erenità. Benché i sacrifici sostenuti dagli cioperanti durante la disoccupazione siano utt'altro cho trascurabili, tuttavia è stata aprovata all'unanimità la proposta di resistee Anche gli industriali desistano dalla loro ffensiva. I comizi furono presieduti dal segretario del sindacato slg. Fresia e parlarono signori Staffa, Bruni e diversi operai. Nella iunione pomeridiana 6 stato votato il seguente ordine del giorno: « Gli operai vetrai di Torino convinti di avere dato, nel corso di questa deprecata agitazione prova di transigente volontà collaborativa e di aver dimostrato in modo tangibile quanta arrendevolezza era in loro, accetando sacrifici finanziari che a buon diritto e per ragioni di vita avrebbero potuto « dovuto respingere se non fossero stati disciplinati ed ossequienti alle direttive e agli ordinamenti sindacali fascisti, constata anche oggi l'inconsulta resistenza padronale tanto ulle questioni economiche quanto su quelle di principio, dichiarano di proseguire nello ciopero fino alle più estreme conseguenze». Il Sindacato stesso comunica cho oggi saTà pubblicato un manifesto alla cittadinanza per renderla edotta dello ragioni operaie e nel pomeriggio sarà tenuto un nuovo comiio nel salone di via Bogino, 6. Alquanto diverse sono le informazioni che i giungono da fonte industriale. Secondo queste, l'altra mattina in Prefettura, i rappresentanti degli operai avrebbero acconsenito ad una riduzione del cinque per cento sulle paghe, mentro gli industriali sembrava n un primo tempo volessero aumentare tale percentuale: in seguito però alle insistenze d agli inviti del Prefetto grand'uff. Palmieri, gli industriali accettarono di limitare al cinque per cento la riduzione ma escluero in modo assoluto il riconoscimento del'Ufficio di collocamento che da diversi anni non esiste più. Nella riunione di ieri invece la massa degli operai dichiarò — contrariamente al parere dei suoi rappresentanti — di non volere rinunciare alta clausola dell'Ufficio di collocamento e di non potere accettare la diminuione del cinque per cento sullo paghe. In tal modo l'accordo che sembrava quasi aggiunto è nuovamente naufragato. L'informatore per dimostrare eli e il sacrificio della diminuzione di paga poteva essere sopporato dagli operai vetrai comunica lo seguenti ifre: Le attuali retribuzioni giornaliero degli operai vetrai 1n Torino (.retribuzioni che rappresentano la media percepita nel 1923) vaiano, secondo le diverse categorie e per un numero di circa 318 giorni di lavoro, da lire 3 a lire 57, 56. 54. 49.50, 49. La retribuzione minima è di lire 43. Notiziario sindacale 'All'officina governativa delle Carte-Valori, nvitato dai Sindacati fascisti, si è recato il onsole Bagnasco, segretario generale delle Corporazioni sindacali fasciste, ricevuto dal direttore gr uff. mg. Enrico Monti, dai capiervizio e dai dirigenti del Sindacati stessi, a nome dei quali parlò il rag. Colombo preentandogli una pergamena con la firma di utti gli iscritti. Il console Bagnasco ha pronunciato un discorso esaltando il valore moale delle Corporazioni. Corporazione del trasporti e delle comunicazioni secondarie. — Si è tenuta l'altra era una riunione di ferrovieri secondari e ranvieri nella sede del Fascio. Il delegato per il Piemonte signor Luigi Pozzo ha rievocato l'opera svolta dalla-.Corporazione fasciMn esaltandone i risultiti». Il console Bagnasco Ita parlato deHn ;n*6iteit;'t di una ativa prop: mancia sindacalerrlpromettendo il suo appos rio. Infine ha' parlato anche 11 omm. Buscagliene bene augurando per l'avvenire dei Sindacati. G-li industriali del legno e le tariffe daziarie SI è tenuta alla Camera di commercio una numerosa riunione di Industriali mobilieri, promosso dalla presidenza dell'Associazione piemontese industriale del legno. Il commendatore Salvaterra, rilevata l'esosità della tassa di produzione colla quale 11 Municipio vuol colpire i mobilieri, spiega l'enorme danno che deriverebbe a quest'industria qualora fosse oberata di nuovi ed iperbolici balzelli, e consiglia quindi una lotta di difesa, logica, giustificata e necessaria. L'avvocato Albertlnl, segretario tìell'A. P. L, a sua volta convalida, anche sotto il punto di vista legale, la affermazioni del commendatore Salvaterra, o richiama l'attenzione sopra i danni rappresentati non solo dalla applicazione della tassa, ma da quanto verrebbe a connettersi alla etessa, oneri, cioè, che la piccola industria non potrebbe in alcun modo sostenere e che quindi avrebbero per conseguenza la scomparsa dell'industria stessa. Molti dei presenti prendono la parola per protestare anche sull'abuso degli accertamenti, ed alla fine della seduta viene approvato all'unanimità il seguente ordine del giorno: «L'assemblea degli industriali del legno, convocata presso la Camera di commercio, mentre riconferma la più sentita protesta per l'applicazione del dazio sulla produzlono interna, si riserva di giungere allo più gravi provvidenze, non esclusa la serrata degli stabilimenti, pur di tutelare i propri interessi; approva incondizionatamente l'operato della presidenza industriali del legno o dà alla medesima pieno mandato di fiducia di convenire coll'Ufficio del dazio comunale le categorie di tassazione, e delibera di non concordare alcuna cifra di abbonamento senza prima conoscere l'esito dello pratiche affidate all'organizzazione, in nome della classe». L'assemblea generale dell'A. P. I. M. A. Si è riunita presso la 6ede dell'A.P.1. —• nel salone dell'Associazione Generale Industriali o Commercianti — con larghissimo intervento di soci, l'annuale assemblea ordinaria dell'Associazioae piemontese industriali metallurgici meccanici od Affini (A.P.I.M.A.). Presiedeva il cav. Sartorio, il quale diede lettura di un'elaborata relazione illustrante il compito svolto dal Consiglio direttivo che seguì con particolare cura e profondo interesse e competenza ogni questione riflettente la classo organizzata dall'A.P.'I.M.A., relazione che venne approvata con vivi applausi. Vennero quindi letti i bilanci consuntivo 1923 e preventivo 192-1 dal segretario rag. Menimi, oltre alla relazione dei revisori del conti che ottenne pure l'unanime approvazione. Si procedette quindi alla rielezione delle cariche sociali e compiute le operazioni dì scrutinio risultarono eletti a presidente 11 cav. A. Pietro Janetti ed a consiglieri i sigg. Baloire Michele, Bianco Giuseppe, Ciampi cav. Claudio, Costa Alessandro, Falco ing. Riccardo, Gaude Gioachino, Menini rag. Ernesto, Novaria Mario, Otelli Riccardo, Quaranta Gridante, Scolaro ing. Amerigo e revisori dei conti Buffa Enrico, Giovagnint Luigi, Giovenale Antonio, che furono accolti da clorosi applausi. Uopo un saluto rivolto dal cav. Sartorio — leste nominato presidente generale dell'A.P.I. — al cav. Janetti nuovo eletto, questi dopo aver ringraziato per la carica a cui la fi lucia dei soci volle chiatnarlo, accennò alle azioni svolle dall'A.P.I.M.A. circa il riordinamento del dazi interni di consumo che furono oggetto di 6erio esame da parte del Consiglio direttivo, nonché al lavoro fatto per diminuire la forte pressione fiscale che s: abbatte in special modo sulle piccole e medie industrie. Accennò pure al compito da svolgersi per la tutela dei legittimi interessi della classe e per la valorizzazione di essa. Iìivolse Infine una calorosa raccomandazione ni soci di intr.nsiflc-are la propaganda presso i colleglli. Gli intervenuti accogliendo l'Invito rivolto dal presidente, su proposta del consigliere Buffa, hanno versato un contributo individuale in favore delle vittime de! disastro di Rocca Canavese che, unite alla somma all'uopo stanziata dalla presidenza verranno trasmesse al sindaco di Rocca,

Luoghi citati: A. Pietro Janetti, Piemonte, Rocca Canavese, Torino