Rivelazioni sulle convenzioni segrete tra Francia e Cecoslovacchia

Rivelazioni sulle convenzioni segrete tra Francia e Cecoslovacchia Rivelazioni sulle convenzioni segrete tra Francia e Cecoslovacchia Alleanza militare difensiva e offensiva sotto l'alto comando francese - U caso di guerra: l'annessione dell'Austria alla Germania - Tutto 1 spirito del trattato contro il Reich - Clausole ostili all' Italia* (Servizio speciale della STAMPA.) % BERLINO, 18, notte. Il Berliner Tagcbla.ll pubblicherà domani una serie di interessantissimi documenti segreti che riguardano il trattato di alleanza e di amicizia Ira la Francia e la Cecoslovacchia concluso il 26 gennaio li)2i. Questi documenti sono. per molti aspetti assai importanti. Ma uno specialmente, quello recante il titolo : « Dichiarazione di alleanza c di amicizia » e che reca la stessa data del trattato di pace, contiene all'art. X una disposizione che riguarda da vicino l'Italia in quanto che le due nazioni contraenti si impegnano a combattere qualsiasi aspirazione ed espansione dell'Italia diretta al dominio del Mediterraneo. I documenti segreti sono assai notevoli anche da un altro punto di vista. Essi dimostrano come il trattato di alleanza condotto a termine fra Praga e Parigi non fosse che il lavoro preparatorio alla conclusione di un triplice trattato in cui entrasse anche la Jugoslavia. La parata rapida del Governo italiano a BeU grado amputò la combinazione di una gamba e la rese zoppicante per l'eternità. I documenti messi in luce dai Berliner Tageblatt sottolineano assai bene l'importanza e la portata del trattato di amicizia italo-jugoslavo considerato come una rieposta alle manovre franco-ceche. La Boemia allo dipendenze dello stato maggiore francese Il trattato di alleanza fra la Francia e la Ceco-Slovacchia reca la data del 26 gennaio 1924 e il titolo : « Trattato di alleanza ed amicizia » ma questo trattato è soltanto l'ultimo ed il più importante di una serie di convenzioni che cominciarono nel 1918 e che erano destinate a render sempre più stretti i legami fra le due nazioni. Già il 28 ottobre 1918, vale a dire prima ancora della fine della guerra, fu concluso fra le due nazioni un trattato segreto che assicurava la Boemia, per quanto riguardava la Francia, della garanzia dei confini già progettati per il nuovo Stato e la promessa che quei confini sarebbero stati difesidalla Francia in seno alla Conferenza della pace, quando si sarebbe trattato della loro definitiva sistemazione. In compenso la Boemia assumeva impegni di carattere specialmente militare. Fra l'altro sì. obbligava, ad accettare una Commissione militare francese di sessanta ufficiali, in-, caricati di riorganizzare l'esercito cecoslovacco e di assumerne il comando in caso di guerra contro la Germania. In questo - caso il capo di Stato Maggiore ceco-slovacco doveva dipendere dal comandò generale francese. .11 24.aprile 1921 furono pubblicate le disposizioni complementari n questo trattato segreto. Fra" l'altro fu convenuto fra i due Stati che una annessione dell'Austria o di una parie dell'Austria alla Germania doveva essere impedita a •tutti i costi e ftirono ' concertate misure militari da prendersi da parte della Francia e della Boemia in caso che il movimento per l'annessione assumesse un carattere imminente e pericoloso. Il Governo ceco-slovacco si impegnava a far occupare Vienna, Linz e Salisburgo dalle sue truppe. Si previde anche la possibilità di una occupazione di territorio industriale austriaco. L'otto novembre 1921 fu firmata un'altra convenzione complementare che era di portata ancor maggiore. L'articolo X,2 stabilisce che, ove la Francia avesse dovuto constatare una minaccia per il mantenimento della pace nell'Europa Centrale, la Ceco-Slovacchia era tenuta ad intraprendere assieme colla Francia un'azione economica e militare diretta a rendere vana quella minaccia. Fra gli avvenimenti che potevano rappresentare una minaccia della pace nell'Europa centrale era prevista una sommossa in Germania. E' lecito quindi dedurne che se il colpo di statò Hitlor-Ludendorff avesse avuto successo, la Francia avrebbe occupato militarmente la Germania, penetrando all'ovest, mentre da est e da siid il paese sarebbe stato occupato dalla Boemia e dalla Polonia, tenuta a farlo in forza di un precedente trattato. Si contava sul in Jugoslavia Venne infine il trottato di alleanza del 1924 il cui testo è stato reso pubblico. Ma esso è accompagnato da alcune convenzioni segrete che il llorliner Tageblatt si dice in grado di pubblicare. Sono due protocolli segreti, il primo dei quali è stato firmato il 25 dicembre 1923, un mese prima cioè del famoso trattato. Si vede da questo protocollo come a Parigi ed a Praga, si contasse assolutamente sull'intervento dello Jugoslavia come terzo membro dell'alleanza. 11 protocollo annuncia difatti il desiderio di Poincaré e di Bcnes di perfezionare il trattato di alleanza fra i rispettivi Stali. I firmatari" si scambiano reciprocamente l'assicurazione, nell'intento <ìi assicurare la ricostruzione dell'Europa Centrale, di dirigere i loro sforzi ad ottenere l'adesione' dello Stato serbo-croato-slovono alla convenzione di alleanza ed a curare d'altra parte il collegamento colla Polonia e colla Romania., in modo da creare uu blocco politico e militare per garantire il mantenimento della pace. La convenzione conferma il trattato segreto del 1918 per quanto riguarda l'articolo V (rapporti militari fra i due Stati) ; stabilisce che nel caso in cui lo Stato jugoslavo aderisca alla convenzione verrà creato a Praga uno Stato Maggiore generale per gli eserciti delle tre nazioni alleate. Viene infine abrogato l'articolo X, 2 del trattato segreto di Parigi del 1921, che già vedemmo, relativo alle disposizioni da prenderò nel caso di una minaccia alla pace dell'Europa Centrale poiché esso è superato da nuove convenzioni che si stanno per concludere fra lo due nazioni. Benes si impegna a far approvare le proposte fatte dalla Commissione militare francese a Praga contenute nel memoriale 11 dicembre 1923 e che è un ampio programma di armamenti e di rinnovo del materiale guerresco ceco-slovacco. Poincaré, in compenso, promette a Benes un credito francese illimitato ppr tutte le «peso rese necessarie iter il riordinamento dell'esercito cecoslovacco, ed il massimo sfruttamento delle forze militari ceco-slovacche, secondo le proposte della Commissione militare fran- ceso di Praga. Inoltre è stabilito che lo Stato Maggiore di Praga scambierà ogni primavera, per la durata di dieci anni, un programma di mobilitazione'con il Comando supremo militare francese. In caso di guerra colia Germania Il secondo protocollo segreto reca il titolo : « Dichiarazione per il trattato di alleanza e di amicizia tra la Francia e la Ceco-Slovacchia ». Ed e del 25 gennaio 1924. All'articolo primo la Ceco-Slovacchia si obbliga, nel caso di una guerra della Francia colla Germania, a intervenire con tutte le sue forze militari a lato della Francia. Lo stesso obbligo assume la Francia nei riguardi della Ceco-Slovacchia. L'articolo due stabilisce che, nel caso di. una guerra della Polonia contro la Germania, tutte e due le contraenti interverranno al suo fianco contro la Germania. La Polonia però non rimane troppo ben trattata dalla convenzione. L'articolo quarto stabilisce difatti che. in caso di conflitto fra la Polonia e la Russia i due Stati contraenti « rimarranno neutrali ». Questa disposizione è resa comprensiva da un altro articolo della convenzione che dice: « Doversi cercare le migliori relazioni possibili fra i due Stati contraenti e la Russia ». Non sappiamo quanto piacere faranno queste disposizioni al Governo di Varsavia (se i documenti pubblicati dal Berliner Tageblatt non saranno smentiti, come non sembra saranno). Ad ogni modo c'è una scappatoia. L'articolo 9 della convenzione stabilisce che in caso di guerra fra la Russia e la Polonia, se la Germania aiuterà la Russia, allora si verificherà il casus belli e la Francia e la Ceco-Slovacchia dovranno dichiarare la guerra alla Germania . L'articolo 3 dice che in caso di guerra della- Ceco-Slovacchia con l'Ungheria, la Francia farà conoscere in-modo non equivoco prima dell'apertura delle ostilità il suo appoggio alla Ceco-Slovacchia fornendole materiale da guerra. Alcani "casus belli,, L'articolo 5 riprende le disposizioni del 1921 stabilendo che, ove si manifestasse un movimento annessionista in Austria, i due contraenti dovranno immediatamente comunicare al Governo di Vienna, por mezzo dei loro rappresentanti, le misure militari che essi intendono adottare per impedire tale annessione. L'articolo 4 dice che una eventuale restaurazione degli Absburgo in Ungheria avrebbe per conseguenza l'immediata sospensione di crediti da parte della Francia e un maggior controllo da parte dei due contraenti sull'Ungheria, secondo le norme di carattere militare da stabilirsi a parte. L'articolo 7 considera l'eventualità di un tentativo di restaurazione degli Hohenzollcrn in Germania o in uno degli Stati della Confederazione germanica. La Francia e la Ceco-Slovacchia invierahno immediatamente una protesta a Berlino, con carattere di ultimatum, preannunziando ulteriori sanzioni nell'Occidente e nel SudEst. riferendosi al trattato di Versailles. Una constatata opposizione della Germania su questo punto è da considerarsi immediatamente come casus belli. L'articolo 8 già indicato, stabilisce che debbono cercarsi le migliori relazioni di amicizia con la Russia, ma una aggressione contro, la Romania avrà per conseguenza un appoggio alla Romania da parte dei contraenti che le invieranno materiale da guerra. L'articolo 9 l'abbiamo già veduto. Contro il predominio dell'Italia nel Mediterraneo L'articolo 10 è quello che più ci interessa perchè riguarda direttamente i rapporti dei due contraenti con l'Italia. Esso dice : « Indipendente rimane la posizione dette due parli contraenti verso l'Italia. Le aspirazioni dell'Italia per ottenere un predominio nel Mediterraneo saranno combattute dalle due parti contraenti ». E' chiaro che questa clausola doveva servire come uncino per l'intervento della Jugoslavia nel trattato di alleanza. Ma qui il principio di Benes fallì. E' interessante leggere in seguito questo schema del trattato per l'intervento dello Stato jugoslavo nell'alleanza fra la Francia e la Cecoslovacchia, schema che fu sottoposto da Benes a Nincic il 10 gennaio 1924 a Belgrado. Lo schema del trattato fissa i soliti rapporti offensivi e difensivi in caso di guerra con la Germania e con l'Ungheria fra i tre Stati. Ma assai interessante è l'art. 7 del progetto il quale dice: « Ove uno dei tre contraenti fosse attaccato da un'altra nazione die non sia una di quelle nominate precedentemente (Germania e Ungheria), allora le due altre nazioni si obbligano a non partecipare al conflitto e a conservare una benevola neutralità verso il terzo contraente. Se però la nazione che muove guerra al terso contraente venisse aiutata dalla Germania o dall'Ungheria, interviene il « casus belli » considerato nell'articolo precedente e che impegna tutti e tre i contraenti». E' evidente che qui è presa direttamente di mira l'Italia. Dal protocollo delle conferenze di Belgrado del 10 gennaio 1921 che viene ugualmente pubblicato dal Berliner Tageblatt risultò che Nincic si dichiarò in principio favorevole ai concetti, a cui i trattati conclusi e da concludere si inspiravano, e in particolare Nincic si accordò con Benes nel non tollerare la dinastia degli Absburgo in Ungheria e a mettersi d'accordo con la Cecoslovacchia per eventuali contromisure. Inoltre anche egli, insieme con Benes, volle delle garanzie che il credito di 250 milioni di franchi concesso all'Ungheria dalla Francia non servisse a scopi militari. Ma contro la conclusione di un trattato di alleanza Nincic esprime dubbi e riserve clic gli impediscono di raccomandare l'accettazione del progetto al suo Sovrano. Parole caute e misurate che significano un »è puro e semplice, come gli avvenimenl hanno dimostrato. Il Berliner Tageblatt pubblica infine. ì programma degli armamenti, programmi dovuto alla Commissione militare francese di Praga per l'esercito Cecoslovaccoc programma diretto a dare una grandeefficienza alla Cecoslovacchia. E' intere»s?,?tec.T"lcAare ,<?"a!che, cifra: /l52 mila fusua s&pss areiff°i«aa 750 medi e 480 pesanti, 1200 cannoni di campagna, 436 obici da montagna, 38 cannoni pesanti, 185 cannoni montati s automobili, 320 cannoni antiaerei, 8fflSllStt,"' 3600 aut|ni*ni « .. lMONELLI.

Persone citate: Benes, Linz, Ludendorff, Poincaré