La campagna elettorale

La campagna elettorale La campagna elettorale Rema, 1. notte. Con le radunale provinciali fasciste di domani Ja lotta eleitorole avrà il suo vero e proprio inizio. 11 partito fascista ha preparato con molta cura queste prime manifestazioni dei cosi detti «ludi car^ tacei », ed a quanto ci consta il la di tali manifestazioni sarà dato dall'on. Giunta che terrà domani un discorso a Roma, Queste adunate serviranno a chiamare a raccolta il fascismo per la lista nazionale. Seguiranno nelle domeniche successive altre manifestazioni elettorali, alle quali parteciperanno gli uomini più in vista del listone. Si annuncia un discorso dell'on. Federzoni a Milano e un altro dell'oli. Oviglio a Bologna. Intanto I'« Agenzia Stefani • dirama 11 s«guente comunicato: i 11 giornale l'« Unità » pubblica una notizia relativa a una speciale mobilitazione della. Milizia che verrebbe ordinata in occasione delle elzloni. I.a notizia è completamente destituita di fondamento. r,à ove se ne ravviserà la necessità, la milizia potrà esseve chiamata per servizio di pubblica sicurezza, ed in tal caso essa sarà al servizio dello Stato e non del Partito •. Un generale che ritira la candidatura Quanto ai partiti di opposizione, nella seconda quindicina di marzo l'on. Bonomi parlerà a Milano e l'on. Amendola a Napoli. Molta attesa vi è anche per i discorsi die pronunceranno l'on. Giolitti e l'on. Colonna di Cesarò. A proposito della lista della democrazia sociale dell'on. Di Cesarò, il generale Ciancio ha diretto all'ex-ministro delle Pòste una lettera nella quale è detto: i ouandò en(rai nella lista paracela da te capeggiata dichiarai che la mia accettazione non implicava la rinunoia alla mia fede fascista e che la lista non fosse di opposizione al Governo; m'a poiché l'ufficio stampa del Pani'* nazionale fascista ha dichiarato di ii«n considerare come amiche queste liste parallele, cosi io, non volendo a nessun costo mettermi all'opposizione al Governo e al mio partito, mi vedo costretto a dichiararti di consMerare carne ritirata la mia candidatura Si è parlato poco finora dell'atteggiamento elettorale degli slavi e dei tedeschi Si apprende che essi hanno presentato una lista collegnta nell'Alto Adige e nella Venezia Giulia, col simbolo del giglio e dell'edelveis. Sulla dichiarata intransigenza del Governo verso le così dette liste fiancheggiatrict torna stasera la Tribuna cercando di spiegarne le cause. Il giornale osserva: t In realtà, è proprio il congegno della legge che io forza a prendere questo atteggianvento Intransigente. Il Governo darebbe altrimenti >tt candidati della lista nazionale l'impressione di appoggiarli troppo tiepidamente non solo, ma rischierebbe di diminuire il quorum riservato al listone. Nessun dubbio, elle esso avrà più del necessario 25 % ; ma nessun dubbio, pure, che la vittoria della lista ministeriale sarà tanto più importante quanto più sarà alta la percentuale che essa ha potuto assicurarsi ». Secondo la Tribuna, dunque, l'intraneigenza dichiarata dal Governo diventa una speda <H- necessità della quale l'opposizione deve tener conto. Quanto pòi alle liste-bis, il giornale le giustifica pienamente affermando che ì 179 posti della minoranza devono essere assegnati a determinati partiti. I popolari e il fascismo La crisi del partilo popolare, che sembrava per lo meno sopita di fronte alla necessità della compattezza del Partito stesso nella campagna elettorale, riappare nuovamente alla superficie nel dissenso fra tendenza di destra e di sinistra. Il Popolo, stasera, commentando il discorso tenuto al popolari di Brescia dall'onorevole Longinotti rileva come lo stato di animo dell'ex-sottosegretario al lavoro permanga incline alla collaborazione e al fascismo. Entrando nel merito del discorso, il giornale, di fronte alle affermazioni del deputato e alla omissione (li ugni accenno al manifesto del Partito, che era di netta opposizione, si chiede se quei deputati di destra che sono entrati in lista accettando senza riserve la disciplina imposta dalla direzione, abbiano o no la intenzione leale di uniformarsi alle direttive de1 partito. Il Popolo ricorda quindi: ■ Anche dopo la nota mossa dei destri, la .direzione del Pari-ito ebbe a confermare senza, riserve e senza reticenze i-i vaiare e il <dgitifìculo di opposizione politica dell'alleggiamento assumo dal Partito popolare- italiano col ministero e con la risposta data dall'on. Meda che suggellò tate significato eliminando ogni passibilità di equivoco. Invece, il discorso di Brescia, a liste presentate e a campagna elettorale aperta, prescinde da tutto questo e cerca prospettare come se fosse tuttora in -discussione un problema che .per ogni popolare disciplinalo devesi considerare tanquam res Indicata, A questa stregua non può ne derogare nè fare eccezione neppure l'on. Longinotti, il quale, se ha un suo -caso di coscienza da risolvere, evidentemente ha soeilio la sede meno opportuna. Lo sforzo conciliativo dell'on. I.OTiyinotiii e i suoi «distinguo , sono mio sforzo inutile perchè il Governo dell'on. Mussolini ed 11 fascismo non domandano di asseto giudicati cui sistema del caso per caso, dal provvediménto per provvedimento, legge per legge, mfe in blocco, rispondendo con semplice sì o con un semplice- no ad una domanda sommaria ma categorica. Bisogna avere nel fascismo assoluta, cieca « illimitata fiducia, Non averla, o averla non propriamente illimitata, cieca e assoluta, è la stessisslima cosa. Il fascismo a un sistema di reazione politica in cui rientra l'abolizione di fatto del Parlamento, la soppressione del diritto defila, rappresentanza popolare, l'accentramento, rintervento politico, il dispotismo burocratico contro gli enti locali, le opere pie, le organizzazioni, ecc., l'instaurazione di un governo egocentrico e di oligarchia partigiana sorretto da una milizia armata, la dicliiarazione permanente di guerra civile a quei oittadtni che intendessero, sia pure con mezzi legali, di far cessa-re o modificare comunque questo stato di cose. La violenza armata è una conseguenza necessaria ineluttabile del suo sistema politico « non si possono davvoro accettare i fini precipui a tale sistema senza concedergli ipso facto 1 mezzi die gli sono indispensabili al loro Taggiungimeuto. D'altra parte, in queste condizioni, non è possibilo nè dare valore politico nè esprlniere la nostra riprovazione aperta.e inflessibile mi mezzi e ai fini del fascismo se alla Camera non ei va col proposito dì rispondere un no chiaro e tondo, anche perchè la Camera futura ipvossima non avrà ultra possibilità di manifestazione politica che questo si e questo no preliminare •. Il comunicato fascista e le violenze La crònaca delle prime violenze elettorali ha dato luogo ieri al noto comunicato del Partito fascista. A pochi minuti di distanza dalla diramazione del comunicato ei apprendeva l'uccisione del candidato massimalista per l'Emilia, Piccinini, uccisione che nella cronaca della stampa fascista appare spoglia del suo carattere politico. L'on. Matteotti per la direzione del Partito socialista unitario ho inviato un telegramma a"a direzione del Partito socialista italiano esprimendo la. propria, solidarietà e deplorando il barbaro" assassinio del Piccinini. Il comunicato del Direttorio del Partito fascista contro le speculazioni della stampa avversària 6 commentato brevemente dal Mondo, il quale scrive tra l'altro: i Constatiamo elio il comunicato del fasciamo, con la sua stessa violenza morale' destinata ad éseroitare lntimidaiztoiii preventive, rende superflua al partito la violenza materiale. Constatiamo infine che esso può audio apparire la riserva di un alibi per future openazioni elettorali di etile fascista. Esso è aovratiiiio la ripetizione quotidiana di inarca fascista della vecchia favola del lupo e dell'agnello, che ci viene propinata quotidianamente da un anno e nwzzo a questa pane*. Anche il Popolo trova evidente la contraddizione del ragionamento fascista: • Come si possono lamwntars presunte accuse di violenza quando contro l'accusa stessa si minaccia la violenza f CQirtt0 'e apposizioni non si possono minacciare che i rigori della leggo. Nessuno intende' supervalutaire gli episodi dell'illegalismo ; su di essi la valutazione è solo nella cronaca Obbiettiva; ma se si vuoile veramente evi tara urna cronaca ohe .possa comunque svalutare i! significato delle prossime elezioni, il miglior modo, l'unico irodo, sta nell'applicazione della legge nel confronti di tutti i r-itladini, nel garantire a tutti la libertà eletiorale e non nel fomentare violènze e illegalismi con linguaggio minacciosa e-intimidatorio, creando ad es'i una gjinsMnx»zione preventiva col suscitare i fantasmi polemici assolutamente insussistenti-' di urna' opposizione che provoca ».' ♦