Le undici liste dell'Urbe

Le undici liste dell'Urbe Le undici liste dell'Urbe Il Partito sardo d'azione all'insegna del "Quattro mori bendati,,. Roma, »6, notte. Roma non ò soltanto in virtù della lege Acerbo la grande officina delle operaioni elettorali per l'intera Italia, poiché utti gli elementi affluiscono dalle Provinie alla Corte di Appello della Capitale; ma accenna a diventare altresì come ciro.scriziono elettorale il campo di una vata tenzono di partiti. Infatti, mentre un piccolo esercito di unzionari è da oggi pronto negli uffici apositamente predisposto nel Palazzo di Giustizia a ricevere il nuileriale che devo iungere dalle provincie, il primo Presiente comm. Faggella ha ricevuto oggi la onsegna di ben undici liste elettorali preentate dai vari partiti per la circoscrizioe del Lazio-Umbria. Ululici liste dai conrassegni più strani c disparati : accanto i fascio littorio del listone governativo i hanno infatti lo sellilo orocinto dei poolari, l'aquila col fascio littorio della li. ta parallela o fianclieggiatricc, la bnniera nazionale della lista liberale, il Daid rappresentante dello forze della lista ndipendente, ln vanga con foglie d'edera ella lista, repubblicana.- Lo due frazioni ocialiste e i comunisti cercano differeniarsi: i massimalisti hanno scelto la fale il martello ed il libro; gli unitari hano adottato il sole fiammeggiante; i comuisti alla loro volta hanno scelto la falce l martello e la spiga; mentre il partito ei contadini, forte nel Lazio, ha fatto riorso come emblema a tre spighe contorate da uva. Ma il record della originalià, come contrassegno di partito, viene ertamente tenuto dal partito sardo di zione, che non rinuncia a presentarsi in zza nella capitale, sfoggiando sulla proria scheda l'effigie di quattro mori benati. Come è nolo, questo partilo contava lla Camera ora clisciolta i deputati, che urono defili iti i quattro mori. Orbene, il Partito ha per la circostanza adottato emblema che scherzosamente gli veniva ttribuito alla Camera. La presentazione delle liste di undici artiti farebbe supporre l'esistenza alla -aitale di un preludio elettorale molto agiato e potrebbe far prevedere un seguilo nche più agitato. Orbene, è necessario gombrare subito il terreno da simili ipoesi. Roma non ha perduto e non perderà, probabilmente la calma olimpica ad essa aratteristica. Grande ò la ressa dei candidali rome dajle undici liste presentate i può desumere, ma l'animazione elettorale è finoru, ad occhio nudo, scarsissima. La campagna elettorale fu inauguraa domenica da una conferenza sul fascimo tenuta dal Bottai, uno dei depuliiti a cui elezione fu per minore età annullaa nella defunta legislatura e rhe rienrerà ora sicuramente come candidato de' istone a Montecitorio. L'on. Bottai, che uno degli studiosi del suo partito, ha parlato serenamente. Nessun incidento urbò la riunione. Così si 6 tranquillamen. e iniziata la campagna elettorale e tale accenna a proseguire almeno nel periodo della propaganda, che s'inizierù. con la adunata fascista fissata per il 2 niar/.o all'Augusteo, e seguita dalla sfilata in orteo attraverso la città. Niento di complicato adunque, finora, nella capitale. Non di meno, la presentaione di undici liste rimane un fatto caatteristico, sebbene sia agevole compren-dere come ia maggior parie delle undici iste venga presentata più che altro prò orma, e come la lotta sia inevitabilmene destinala a restringersi solo alla conquista dei posti riservati alla minoranza, mediante una competizione che sarà ritretta n poche liste, cioè quella parallea, quella popolare, quella socialista uniaria, quella dei contadini con infiltrazione forse di qualche massimalista, di qualhe repubblicano e di qualche isolato dele liste indipendenti. Le undici liste presentale, non offrono occasione a grandi rilievi. Ksse sono compilate lenendo conto della necessità di raccogliere non soltanto i vo'.i degli ediori dell'Urli", ina altresì degli elettoli del Lazio e dell'Umbria. Per tali motivi tutte n liste racchiudono i rappresentanti della Provincia, forti dottoralmente nella rispettiva zona locale. Ciò spiega, perchè utte le liste in genere non appaiono molto brillanti, uè composte di glandi nomi. La ista più seducente, all'apparenza, per noorietà dei candidati, è indubbiamente i! istone governativo, nel quale hanno trovato posto quattro ■< medaglie d'oro », cioè, il fiorentino lgliori, il torinese Ponzio di San Sebastiano o gli umbri Casagrande e Bossi Elia. Accanto a questi bei nomi prendono posto due ex-deputati ftiscisti, cioè, gli on. Bottai o Fcdcizoni; due ex-deputati di sinistra, cioè, gli on. Guglielmi c Vincenzo Carboni: due ex-deputati popolari usciti dal Partito, vale a dire, gli on. Egilbertò Martire e BuoncompuKiii-Ludovisi. La rappresentanza della Cumera disciolta è completata nel listone dal nazional-fascista on. Alfredo Hocco, già tolto segretario di bluto. Vi sono poi l'exdeputato riformista Attilio Susi, il prcsidenlo della Società generalo dei negozianti Cotoni, ecc. I inissimatisli riportano al fuoco gli ex-deputati Costantino Luzzuri. Alccste Bella Seta, Monlci, Sardclli, nonché l'avvocoto Cassinelli Bruno, congiunto all'on, Enrico Ferri. I comunisti fregiano la loro lista dei nomi di due ox-deputati: Fabrizio Maffi e Giulio Volpi. 1 popolari riportano l'cx-aninislro all'Istruzione Pubblica, on. Antonio Aitile, e gli ex-deputati Mario Cingolani, Di Fausto, Campilli. I socialisti unitari riportano nella lista gli ex-deputati Morgori, Matteotti, Mcrcollni, Sbaraglini, ed altri, I candidati dei contadini sono degli sconosciuti a Roma, ma roti pero nella desolala zona dell'Agro Romano. L'ex-deputato gìolittiano Mattoli forimi infine lista a si, associandosi a taluno notabilità dell'Umbria o od un cieco di guerra. 1 candidati della lista dei « Quattro Mori n sono tre deputali sardi uscenti: Cao, Lussu c Mastino. S.