La situazione elettorale dopo la presentazione delle liste

La situazione elettorale dopo la presentazione delle listeLa situazione elettorale dopo la presentazione delle liste Una media di 8 per circoscrizione » L'on. Mussolini e la Confederazione dell'industria Roma, 26, notte. Ossi, allo IO. È scaduto it temrino di j>vccontazione! dello lisi e. ed ora si avrà flnalipcnid il quailru esitilo detto numerosissimo liste. (.ili ultimi rilocclii die lia subito la lista governativa sono orma! deiinit-ivi. Cesaro noesi e il cornili. Mui-inelii lianno optato per il partito, rinunziando alla candidatura 11 connn. BoUon o il ffoitóraie Teruzzi saranno invece deputati. Solamente per l'om Giunta si è l'atta eccezione, per lo ragioni elio abbiamo già esposio. consentendogli di abbinalo il mandato parlamentare con crae.Uo di segretario del Partito nazionale ruspista i.e inscienze e le pressioni latte nella serata di ieri presso Cesare Rossi, da parte del sindaco di Lucca e di un rappresentante della iederazi'-me fascista ili quella provincia, perche egli ritornasse sul suo proposito, sono riuscito vane. ]l comm. Rossi lia insistito nella rinunzia alla candidatura e il suo «sciupio o favorevolmente commentalo stamane dalla stampa lasclsta. U Nuoro Paese artennu, fra' l'altro, che la marcia dt Roma < evo essere puino di partenza e non punto di arrivo. Alla Corte di Appello di Roma dovranno wrtro il 89 febbraio, affluirò tulio lo listo bircosci ztamli presentalo ,iai'lc a|,,ro cml dl Appello dei cupiluogiiii circoscrlalotuai. Su di «se la copto di Appello di Roma dovrà esercitare un'opera di vertiiflaii genernle, elio deve essere compiuta entro il 7 marzi n. v intanto al Viminale, iica^ippoi-i'io ufficio eloltorale Istituito nel Gabinetto del sotiosegiiolnro di Sdaio ng.lt Interni, sono affluito notizia preciso su lirtle lo listo presentato nelle diverse cit'cosoriz-iciiii. Questo ìu.'rteivlalo e stato ordinato e classificato sistemaUieeimenle e dovrà ddmani serviTO di base alia prcannimcin/la nuiuiione <lct Direttorio fascista, che si terrà allo dieci nmio a palazzo Viminale. Dallo informaaLom ciuuio in giornata dalle varie Plielctture risulta che sono staiti prosentati venti tipi di liste diverse. Ln. media complessiva dello Jiisle presentalo è di olio per circo*scnizkme. Il ninnerò maggiore delle listo è liuto dal Mezzogiorno e dallo Isolo, lai Direttorio al Gran Consiglio ' l'iunlono che terrà domami il Direttorio '•i sarà, come si è dento, presieduta dol'ussoiini. A lui l'on. "Acerbo consegne*o definitivo delle listo presentate, .era l'esame dello sinsrolo sltuazio'lire la mitica da tenersi verso rconcorlenilii o di a avversavi», elio tale esame, benché soileoi'ato, richiod'ii più <li una sola •*£to caso istruziani precisato tmo invàsale Alle federazioni eletti soltanto giovedì mattija=eiati danno intanto notizie ,o dei convegni che si terianapni capoluogo di provincia, lendiriientì dei prornolori, tali nino riuscire come una na'sse; fasciste. Nolla anuttiniata, alle etttro i) nella piazza principiale anno tenute le adunate e (juinim corteo. Nel pomeriggio i se.sci ed i stari la ci fascisti si dauci presso le sedi delie fedora>cutero sulla preparazione elot-i,anto si apprende stasera, probama della riunione del Gran C.cm,t.a. che è imletta per il li marzo, il consiglio dei Ministri, non solo ■uno alcune quosiiioiii di ordinaria astrazione, ma anche per esaminare la .one elettorale. Per il giorno :t marzo è inunziato un discorso del coirmi. Jliclio.laiiehi, segretario generale al .Ministero .ii interni e candidato nehlia 1 isl a circo seri...naie calabrese. 11 discorso sarà lenu.to a > Catanzaro ed in auesta stessa città il comm. Bianchi presiederà un convegno di candidali regionali. A .pi-oposito de! oasi ai-dati calabntsi, si apprende che l'on. De Nava, tino degli esponenti di «uesta lista, da circa una settimana si trova a letto infermo. Nel pomeriggio siSta, anzi diffusa la voce che le sue condizioni t salute fossero piuttosto gravi. La protesta dell'opposizione costituzionale Abbiamo aia rilevato megli scorsi giorni come la presentazione di liste governative di minoranza abbila talmente ridotto in talune circusciiziotii i Quozienti elio la legge riservava alle minoranze, da impon*o in quelle circoscrizioni, per un criterio di valutazione, l'astensione Cosi è avvenuto »er la oirccucriaione della capitale. Si sono riuniti infatti a Roma i rappresentanti dellia opposizione democratica che. dopo un'ampia discussione, hanno votalo il seguente orarne del fiiorno: «li Comitato di opposizione democraticacomprendente i gruppi dell'opposizione costituzionale e la Lego, democratica costituzionale, adunatosi per esaminare la situazione elettorale, constata conio il Governo ed iPartito fascista presentano, in aggiunta a quella di maggioranza, una Uslu-bis che vieiio a ridurre i mandati riservati agli alni partiti; ., _ « rilenulo che con questo alto il Governo e il partito dominante, non paghi di avere privato il popolo italiano del diritto della libera scelta dei propri! rappresentanti, manifestano il proposito di impedire all'opposizione nella circoscrizione del Lazio e dell'Umbria, che comprendo la capitale del Regno, lo svolgimento della normale lotta politica, per la quale erano già dalla legge rissati, sia pure in proporzione iniqua, i limiti che ora vengono annullati; « denunzia all'opinione pubblica la violazione dello spirito e delia lederà della le^ge c l'inadempienza slessa dei Governo alle dichiarazioni da esso fatte al Parlamento che gli altri parliti avrebbero potuto concorrere alla formazione .della mlnoianze costituita da 170 mandati; a rileva come le doppie liste ulriciali consentano subdole manovre, come quella dconcentrare in date circoscrizioni lutti i votsullo, lisia-bis, ui'linchù ugualmente eletti candidali delia lista principale — come le assurde leggi taiautiscono — siano ridotte o escluse da ogni rappresentanza le forze dopposizione; ' « decide di astenersi nella circoscrizione della caiiitale da una lolla che (leve ritenersi già decisa prima di essere combattuta, copreciso significato di protesta cóntro la nuova sopraffazione compiuta dal Governo a danno dei parliti di apposizione, e si impegma di sostenere con lune le sue energie le liste di opposizione democratiche liberali presentate in altre circoscrizioni con contrassegno della stella d'Italia a cinque punte ». 11 Comitato lia poi inviato telegrammi dsaluto augurali all'on. Amendola e all'oiiBonomi, che nello circoscrizioni campana e lombarda capeggiano rispettivamente 'liste dopposizione democratica, costituzionale. Anche la democrazia sociale, elio aveva già presentalo una lista, ha riesaminalo la situazione ed lia deciso di astenersi dalia lotta elettorale nella circoscrizione Lazio-UmbriaIl Parlilo repubblicano scendo in campo ln 12 circoscrizioni e cioè: Sicilia, CalabriaLazio Campania, Marche, Puglie, Veneto, Venezia Giulia, Liguria, l'.inili.-i, LombardiaToscana. Un'altra lista, che non ha perù carattere di opposizione, capeggiata dall'oliMaftoli, deputalo uscente di Perugia, e delia ituale fauno parte l'avv. l'arabi, presidente dell'Associazione liberale umbra — elio in un primo momento era Maio incluso nella lista govcrnativa-bis -- il dottor Lazzo e i3n«nrc-ioro Folliero, cicco di guerra e fiala presentata slamane per la circoscrizione Laaio-Umbria. • Il ritiro dell'ori. Fazzari Continua intanto lo stillicidio delle aslenBioni. Oggi è la volta dell'on. Spai lato i-azzori, elio invia una cordiale lettera 111 congedo ai suoi elettori di Calabria. Dopo avvilrrngrtizlati dello loro prove di fedeltà <• aveaccennato rapidamente alla sua attivila petiFica, l'on. razzavi dà le ragioni delta su•astensione dalla presente campugna elettoraleu L'imminente lotta elettorale — scrive ha per obbiettivo affermazioni di naturesclusivamente politica, tanto esasperarne dcostringere a millture in campo avverso nomini lo cui divergenze o non esistono o sonapparenti, mentre è comune la fede nei t.ehtiril della Calabria, che tutti dovremmo avet m cima ai nostri affetti, ai nostri pensieri ed allo nostre opere. lUna simile ianpostazione doi comizi interrompe e pregiudica quella solidarietà clie e prosupposto necessario onde la nuova deputazione possa indurrò il Governo ad una cordiale comunanza di opere e di intenti e considerare con più intelligenza, con pili amore 1 nostri IndUazioniabiliì bisogni. Ora, io non.potrei, senza profonda angoscia, essere parte attiva di un conflitto fazioso, che ritengo sterile nei suoi fini politici o letale nelle sue canseguenz» fatali. Comunque, invio un cordiale e fraterno saluto a tutti voi che mi foste larghi di spontaneo consenso e vi prego di accogliere oon animo sereno il mio ritiro da queste elezioni, insieme alla promessa che riprenderò il mio posto di battaglia il giorno in cut essa potrà risultare feconda di bene « prosperità per la nostra terra ». Ai ritiri dalla vita politica, oltre a quello dell'on. Fazzari, bisogna aggiungere quello dell'on. Franceschi, il quale ha telegrafato alioni. Mussolini che difficoltà di carattere localo gli impediscono di partecipare alla lista bis fascista liberale. 11 Comitato esecutivo del partito della democrazia sociale, presa in esame la situazione elettorale del Piemonte, e vista la partecipazione di uomini di parte demo-sociali in una lista che non è emanazione del partito, dà mandato al segretario politico di esaminare le responsabilità e di riferire nel più breve termine di tempo. Il Qoverno fascista e gl'industriali In tema elettorale è notevole anche il seguente comunicato : n II presidente del Consiglio ha ricevuto oggi la giunta esecutiva delia Confederazione dell'Industria. Oltre al presidente onorevole Beimi ed il segretàrio on. Gino Olivetti erano presenti Cosultch, Debenedétti, Jarack, Trigona, Ricci, Colombo ecc. Il presidente del Consiglio disse che egli non aveva certo bisogno di ripetere le dichiarazioni che il Governo continua nella sua politica volta ad accrescerò e valorizzare all'interno e all'estero industrie e Industriali italiani. Nella sua azione il Governo ha avuto dalla Confederazione dell'industria e dai suoi attuali dirigenti una collaborazione che ha molto apprezzato e che continuerà ad accogliere anche nel futuro. Appunto per ciò il presidente ha riaffermato la sua volontà che gli industriali tutti, grandi e piccoli contribuiscano a rafforzare e portare alla massima efficienza la Confederazione dell'industria, non disperdendo energie, non costituendo doppioni, non ricercando artificiose e artificiali divisioni, che paralizzano la continuità, della vita economica, che in ■ogni caso non avrebbe riconoscimento morale da parte del Governo ». 11 presidente pspresse la certezza che almeno i produttori abbiano compreso come il fatto elettorale sia cosa contingente e transeunte e che maggiore affidamento per essi consiste, non tanto nell'inclusione o meno di un maggiore o minore numero di nomi, quanto -.al fatto che la politica governativa continuerà il suo indirizzo diretto a considerare l'avvenire dell'industria intimamente collegato coliavvenire del paese e a vedere negli industriali coloro che danno maggioro impulso allo sviluppo della produzione e della vita economica nazionale ed all'espansione industriale all'estero. Spera anzi, a questo proposito, che essi coopereranno anche all'istituto per le informazioni commerciali estere di prossima creazione. Gli industriali che si sono costituiti una cosi forte organizzazione.come la loro confederazione, hanno in questo il mezzo migliore per esprimere le loro idee, i loro desideri ed i loro programmi. L'ssi possono essere certi che 11 Governo nazionale terrà sempre i loro postulati nella massima considerazione, un Governo forte non può non avere una industria ben attrezzala tecnicamente, unita come organizzazione e capace di reggere la concorrenza mondiale ». . Da Firenze la Voce. Repubblicana, riceve nntizia di gravi dissidi fra 1 fascisti del Mugello pei-chè è stato dato il pvislo nel listone- all'avvocato Morelli anziché ad un console della milizia portato da numerosi fasci, i quali hanno votato un ordine del giorno rhe delibera le dimissioni ln massa dal partito fascista. L'opposizione del P. P. Intervista con le... forbici L'editoriale di ieri del Po-polo in cui si dichiarava il superamento della formula nò collaborazione né opposizione suscita qualche commento. 11 Corriere d'Italia, organo dei popolari espulsi, non lascia naiuralanenie passare le dichiarazioni dell'organo popolare sotto silenzio, ma se ne vale per affermare che 11 ciclo deliatteggiamenio del Partito popolare dal congresso di 'l'orino ad oggi si à concluso, vaio a dire che il partilo è passato dalla collaborazione all'opposizione. Il Corriere d'Italia viene perciò a concludere che avevano visto giusto i popolari oggi espulsi e, ricordando come furono soffocate alcune manifestazioni collaborazioniste o quasi, aggiunge: « Il pre.=idente del triumvirato, per <-sempio, l'cii-. Rodino, in una intervista, non mai smentita, non solo confermò, ma attenuo la formula oggi sorpassata, tratformandola in quest'altra: opposizione elettorale, ma non politica. Quello voleva dire che il parino, per forza di cose, doveva combattere la lotta elettorale in contrasto al Governo, ma non intendeva con ciò assumere un atteggiamento di opposizione rolitica». 11 Corriere d'Italia allude ad una intervista pubblicata sul Corriere Italiano, ed anche da noi riprodotta, ma tali frasi smentisce stasera l'on. Rodino, a mezzo deJ Popolo, dicendo che b una pura invenzione, come è una invenzione tutta l'intervista in cui trovasi inserita. Interrogato dal giornale fascista dopo la pubblicazione del manifesto elettorale popolare, il deputato napoletano si rifiutò recisamente di rispondere. « Ci consta — aggiunge il Popolo — che l'intervista è stata poi foggiata a colpi di forbici... .su precedenti pubblicazioni giornalistiche, e dove non bastarono le forbici, il giornalista lavorò di fantasia». Per Videa Nazionale 11 Partilo popolare non è ancora uscito dalla sua formula centrista, poiché la dichiarazione di ostilità aperta al fascismo è in antitesi esplicita con lo direttive, sia puro esteriori, emanate dall'oli. Di Rodino. L'on. Msrconcini contro la "concezione casermistica,, •Ma evidentemente l'organo nazlonal-fascista non giudica bene, elio anche stasera il Popolo reca un articolo dell'on. .Mai-concini, In cui si fa una serrata confutazione della concezione fascistica del Governo c dell'Auto ri I fi. Lo scrittoio afferma: « Il culto dell'unico, il dominio personale di un uuinù, a cui per divina investitura si è affidato ogni poicre per il regima interno di cittadini totalitariamente minorenni, sono e devono essere ripugnanti, non solo allo spirilo di tutti gli italiani, ma particolarmente allo spirito degli italiani cattolici. La concezione casermisilca della vita sociale non ha infatti nulla a che vertero con la concezione cilstlana, secondo cui la vita sociale è necessario complemento della vita Individualo o presuppone la eguaglianza fondamentale di tutti i membri della collettività umana. L'Autorità adempie ln questa nostra concezione una funzione sociale non dittalorialo; essa può avere, quando voglia, forma esterióre di potenza, ma questa non servirà ad assicurarle durevo.lmento. la vita ove la sua necessarietà non sia radicata nella maggioranza liberamente formata, attraverso la partecipazione di tutti alla vita politica «lei paese, liberamente espressa attraverso l'organo della delegazione popolare, il Parlamento. Ciò non o il regime casermlslico che si accingono a prepararci i dominatori di questa ora e i loro cortigiani attraverso una legge elettorale che la forza ha imposto e di cui la forza assicurerà gli sviluppi fuori della Costituzione e contro la Cosliiuzlone ». Vi ahiiiiiiiio tenuto al corrente della polemica svoltasi fra popolari e cattolici sullu questione delle Opere Pie. E' notevole il , fatto chi stasera i« Osservatore romano », I valorizza un ortìcolo del prossima quaderno di ■« Civiltà Cattolica », in cui fra l'altro è detto: « Pensare che l'attuale decreto fosse animato da intenzioni anticlericali sarebbe asserire cosa non vera; affermare tuttavia die per questo non costituisci un pericolo sarebbe commetterò ima ingenuità. Ora, appunto nella persuasione elio la parola e il dispositivo della legge vadano olirò le intenzioni ù giusto, è doveroso, gettare l'allarme di cui possono fare tesoro innanzitutto 1 legislatori e governanti di buona volontà, Non si nega il diritto e la legittimità di semplificare, coordinare economizzare fra gli ingranaggi del complicato macchinario beneficiario; si chiede solo di contemperare i provvedimenti amministrativi col rispetto della libertà e del diritti del benefattori e delle opere ». »