Tra Francia e Inghilterra

Tra Francia e Inghilterra Tra Francia e Inghilterra Scetticismo inglese sulle lettere scambiate fra Mac Donald e Poincaré (Servizio speciale della ■ Stampa») Il silenzio del Times può dirsi, a torto od a ragione, il più rappresentativo tra i commenti di questa stampa sull'epistolario Mac Donald-Poincaré. Nessun altro giornale manifesta la più lontana ombra di entusiasmo, eccezione fatta della francoflla Stornino Post, la quale osserva : .«.Mac Donald, nelle suo relazioni colla Francia.■ si mette a fianco di Baldwin, anziché." a fianco Tu" Lloyd George; lucidentalmeiitè égli'si-schièra' altresì dalla-parlo della pace, anziché'dalla parie della guerra ». .Rievocando i commenti passati della Morning Post si può stabilire come questo giornale concepisca la pace come l'impossibilità materiato, dati gli armamenti dell'Inghilterra, di tenere fronte alla Francia. Questo criterio è stato denunziato da Lloyd George (ed anche dal laburista on. Thomas) come « fenomeni di vigliaccheria » ed il gallese li respinge in pubblici discorsi, parlando piuttosto di « quel popolo indomito cho ò l'inglese ». Perciò là Morning Post elogiando oggi impreveduiamente il capo del laburismo, si crede in dovere di invelenire ancora una volta contro lo statista liberale che non ammette padroni.- Baldwin invece no' trovò uno. Là Morning Post crede che anche Mac Donald lo abbia già trovato. Per conto nostro non sappiamo quale sia la vera linea di azione del primo ministro. Ogni sua attitudine e dichiarazione precedente induce ad interpretare il testo della lettera scritta a Poincaré in tale uno stile, che quasi vi si cerca sotto la firma di miss Bonfield, come una semplice mossa tattica, appoggiata dal convenzionalismo degli scambi dì complimenti tra Governi vecchi e nuovi. Parole o paura: la lettera inglese non può essere niente altro. Crediamo sia un puro contesto di parole che, se risulteranno pronunziate al vento, .preparano il terreno ad un'azione energica, ia quale però difficilmente potrà essere attesa da un Governo laburista, ma piuttosto da una successione liberale. • Ad ogni modo la sola cosa illuminata, ossia il. programma preciso di Mac Donald dovrebbe già tenere in testa, rimane sconosciuta. Gli stessi amici del premier confessano di esserne ancora al buio. Proseguiamo dunque col pure sfoglio dei commenti. Singolare, o potrebbe essere chiarificatore, 6 quello del laburista Daily Hrrald, se il giornale non marciasse talora in un solco suo proprio. Mac Donald, per il Daily Herald, ò l'unico uomo clic possa avere la capacità di indurre Poincaré a guardare le cose in faccia. « Egli ha già iniziato questo compito. Nella sua lettera c'è ben poco all'infuori della « politesso-u. Tuttavia vi-è il tempestivo avvertimento che il popolo inglese non ò punto d'accordo colla politica francese. Era tempo che tale fatto fosse reso noto, giacchè persiste colà l'idea che l'opinione pubblica inglese favorisca l'oppressione della Germania. Cosi, dice il » Daily Herald », crede anche lui che Poincaré non sappia benissimo che cosa pensi il popolo inglese che celi sfida da tanto tempo ». L'organo laburista trova per altro l'ardimento di aggiungere: « Il pubblico non devo lasciarsi traviare dalle frasi cortesi u sate nelle due lettere e dall'ansietà espressi». intorno all'Intesa, sonò pure formalità, soltanto buone a traviare la gente n. E' curioso come il paladino del primo ministro scorga la possibilità di effetti traviatori nel primo atto di politica estera del suo Governo. Poincaré dai canto suo continua a tenere su il morale del suo paese. Il « Daily Herald» approva quindi sin d'ora la lettera di Mac Donald, ma discuto quella di Poincaré dovo accenna alla benedizioni della pace. v Ci sono lien poche di queste benedizioni oggi !in Germania — constata — o ciò a causa della politica che il sig. Poincaré ha seguito ». Da ultimo quindi l'organo laburista non riesce: a convincersi'che la lettera di Poincaré indichi che gli siano stati aperti gli occhi, per quanto in essa, dopo i saluti di. prammatica, si dica « mettianmei all'opera ». Il giornale non sembra concepire la possibilità che le dichiarazioni di apertura abbiano già compromésso moralmente almeno un terzo dell'opera ventilata. L'asquitliiana « Westminster Gazette » usa un altro stile. Essa scrive \ « Abbiamo molta paura che il primo ministro scoprirà come le divergenze tra noi c la Francia sono assai più protonde che- i malintesi verbali e so egli agisce in base alla pretesa che esse non siano tali, è probabilissimo che si riservi spiacevoli -sor/rese. La tostra politica non è fallita tanto perchè era vacillante, quanto perchè cantava sopra avvenimenti che non si voriflcauotio mai. Mac Donald farà bene a tenere #xesento questo fatto ». Gli avvenimenti a cui allude l'organo liberale sono forse le tante reiterate pre* visioni che Poincaré sarebbe caduto da un momento all'altro, regalando all'Europa un successore al latte c miele. Il giornale poscia accenna allo scandalo delle terre devastato in Francia e dico : « Eiibenc se gli imbrogli non saranno chiariti a rondo, a «luce meridiana, gli alleati avranno il senso di non richiederei di fate dello pressioni sulla Germania a benefìcio di una banda di pescicani ». Naturalmente, la Westmitister Gaiette non esclude del tutto la.speranza che, per amore o per forza, là politica della Francia si faccia • resipisccrit'e.• Il'AftfJichester Guardian manipola con un maggior grado di convinzione questa povera speranza, ma si guarda bene dall'esagerarla, ed avverto Mac Donald che si chiedo a lui-non solo candoro di espressioni, ma risolutezza. Ecco ciò che egli deve praticamente fare, secondo il Manchester Guardiani Difendere la vera interpretazione del Trattato di Versailles (evidentemente sostenere l'illegalità della occupazioni! della Rliur e via dicendo); rifiutarsi di riconoscere gli ulteriori attacchi al Trattato medesimo, come, ad esempio, là' violazione della indipendenza del Palatinato; {poi,'a suo tempo, esigere il parziale alleviamento della occupazione della Renanià al-tèrmine dei primi cinque anni contemplati dal Trattato, (ma secondo Poincaré ' non cominciati a decorrere). Parallelamente però si potrà fare di tutto per' soddisfare la Francia dal lato finanziario e su quello cella sicurezza. . '.. •■ . . « Sarà un compito difficile e lungo —■ termina il .lfanchesfi'r Guardian — ma-chi sa clic non si riescano a stabilire le basi di una intesa reale colla Francia ». Il Dnilij Express manifesta alla sua volta la supposizione che. Mac Donald possa riuscirvi. Il lloydgeorgiano Daily Chronide, invece, come il rimes,'tace. _____ , ir. p. Riproduciamo dallo nostro edizioni di Ieri 11 testo dello duo ietterò scambiate fra Poincaré a Mao Donald. . » Mac Donald a Poincaré; « Mio, caro primo ministro. « / nostri due paesi hanno vissuto a fianco a fianco attraverso cosi gravi pericoli e per un lungo periodo di tempo, ed hanno fatto insieme per un'identica causa tali sacrifici, che, prendendo possesso della mia carica, vi rivolgo una lettera personale, non soltanto per informarvi del canibiamcnto di Ministero, ma anche per metani i miei compliménti ed i miei migliori auguri. Mi è penoso trovare tante questioni in sospeso, che ci, causano cure a preoccupazioni; e vi assicuro che sarà mio compito di ogni giorno il cercare di risolverle a nostro reciproco vantaggio Voi avete la vostra opinione pubblica ed io no la mia ; voi avete i vostri interessi nazionali da salvaguardare e da difendere, ed io ho i miei. Talvolta, all'inixio, questi interessi possono trovarsi in contrasto ; via sono sicuro che con uno sforzo vigoroso di buona valonti questi contrasti possono essere risolti ; e che sarà possibile trovare i mezzi politici che permettano alla Francia ed àlVlnghilterra di man* tenere tra di isse una leale cooperazione. Noi saremo trinchi, senza ostilità; e difenderemo gli interessi dei nostri' paesi, senza inimicizia. Cosi l'intesa sarà molto di più che una cosa nominale ; e la Francia e l'Inghilterra potranno marciare di accordo rer. staóilire la pace e la sicure*za. nell'Europa, .' « l'i prego di gradire queste assicurasi* ni. coi ih tei. sentimenti, dì rispettoso oste» qiiin, e credermi vostro devoto . « Mae Donald »,