La protesta del Palatinato

La protesta del Palatinato La protesta del Palatinato pcontro le rappresaglie dei separatisti Il Vescovo di Spira chiede la tutela della libertà alla Commissione interalleata (Servizio speciale della « Stampa n) Derllno, 12 notte. La situazione del Talatinato permane sempre oscura Una Commissione di rappresentanti della popolazione e di delegati di 650 comuni ha chiesto di essero ricevuta dalla Commissione interalleata del Reno, residente a Coblenza, ondo protestare contro le misuro di rappresaglia che in questi giorni sono state adottate in seguito all'asi issio > ilei dottore lleintz. Ma lo. Commissione interalleata ha rifiutato di riceverla. Tale rifiuto però non potò essero opposto ul vescovo di Spira, il quale protestò apunto contro il terrore delle bande separatiste, chiedendo agli occupanti di. provvedere alla tutela della libertà cittadina che è ad ogni momento minacciata. Anche oggi difatti i separatisti continuano ad arrestare numerosi ostaggi fra-le personalità più in vista della regione. Secondo la stampa francese gli autori dell'assassinio sarebbero dei nazionalisti che, a quest'ora sarebbero già riparati in territorio germanico. La stampa bavarese protesta però violentemente contro questa accusa assicurando che la polizia che li ricerca attivamente non ha finora scoperto alcuna traccia. Episodi di ferocia I giornali di Monaco pubblicano delle raccapriccianti narrazioni sul trattamento inflitto negli ultimi mesi dal comando separatista ai prigionieri nazionalisti che erano catturati durante le quasi quotidiane razzie allo scopo di essere informato su dei presunti complotti. Si apprende tra l'altro che tale Jakob Mayer, arrestato il 17 novembre a Spira Bulla piazza della staziono, fu trasportato in automobile al cornando separatista dove venne tradotto davanti all'alto commissario LUI, reduce da.1 Messico, dove era stato più volte condannato per furto. D'alto commissario separatista gli pose immediatamente la pistola innanzi alla bocca, imponendogli di parlare e rivolare il nome delle persone che complottavano contro il separatismo. Di fronte al rifiuto dell'arrestato, questi fu dapprima bastonato e quindi legato. Ai polsi gli vennero applicate le lame di due sciabole, cosicché ad ogni minimo movimento egli doveva sanguinare, Quindi, visti inutili questi tentativi, gli venne legata con un filo di ferro la fronte ed in modo cosi strrtto che gli ocelli uscivano dall'orbita. 11 disgraziato dovette essere trasportato all'ospedale ove alcuni giorni dopo moriva. Dall'autopsia è risultato cho aveva anche ricevuto un colpo di pistola alla schiena. Due altri arrestati, che poterono per fortuna scampare alla morte, narrano in ima relazione ai giornali che, tradotti dinanzi allo stesso alto commissario, furono bastonati a sangue e poterono rinvenire solo dopo alcune ore. Si mantennero negativi di fronte ad ogni domanda. In seguito a questo contegno il comandante di un battaglione, tale Schefer, li condusse dinanzi ad un plotone di soldati, dando l'ordine agli uomini di bastonare i prigionieri a sangue. Alla fine di questo trattamento, intervenne un altro comandante di battaglione, il quale pretese di avere in consegna 1 due prigionieri che dovevano essere fucilati sul posto. Nacque a questo punto un diverbio tra i due comandanti, polche uno pretendeva che i prigionieri dovessero morire in seguito a fucilazione e l'altro, lo Schefer, che dovevano morire, ma che non valesse la pena di sprecare dei proiettili. A questo diverbio i due devono la loro salvezza, perchè, infatti furono consegnati ad un altro comandante che lì tenne per 25 giorni rinchiusi in una cantina. Egli, prima di averne la consegna, dovette dare la propria parola d'onore che avrebbe fatto distribuire loro quotidianamente una determinata dose di bastonate. «Tutto ciò — concludono i giornali di Monaco — avveniva con. la. piena conoscenza da parte delle autorità francesi ». l*anniversario dell'occupazione , Il Cancelliere ha lanciato ieri un proclama in occasione dell'anniversario dell'occupazione della Ruhr. Commentando questo proclama, che rifà la storia della situazione tedesca e dell'occupazione di una parte del territorio nazionale, i giornali pubblicano oggi dei lunglii articoli per celebrare la buona fedo della Germania," per condannare « l'imperialismo francese ». Essi riproducono il testo di un lungo rapporto dal quale risulta che i danni causati dall'occupazione della Ruhr aU'economia pubblica francese possono essere valutati da 3 a i miliardi di marchi oro, cioè presso a poco ad una cifra corrispondente all'indennità di guerra pagata dalla Francia nel 1871. Per il social-maggioritario Vorwaerts, la popolazione della Ruhr mediante la sua resistenza passiva si è guadagnata la simpatia e l'ammiraziono del mondo, mentre la Francia si trova oggi demoralizzata o rovinata finanziariamente. La massa degli operai deve oggi pagare, in seguito alla caduta del franco e del rincaro della vita, il « prezzo della vittoria dell'imperialismo francese ». Dal canto suo il Lukal Anzciyer dichiara che il risultato positivo dell'occupazione della Ruhr è il risveglio della coscienza nazionale tedesca. La stampa di destra, naturalmente, si distingue per la sua violenza. Difatti basta questa frase della Deutsche Zeitung: «Tedeschi, — scrive il giornale, — odiate i francesi ed i helgi come i peggiori nemici della Germania». ■L'attesa della risposta franco-belga U testo della nota franco-belga, che ò Mata consegnata ieri a Parigi al rappresentante tedésco o che si attendova oggi a Berlino, non è ancora giunto. Per di più si annuncia che, per decisione dei Governi interessati, audio quando giungerà non sarà comunicata, all'opinione pubblica. Lo ragioni del segreto; secondo la stampa tedesca, devono essere ricercate nel l'atto che i Governi interessati devono evitare che dello eventuuli polemiche nuociano alle trattative verbali che sono sempre in pièno corso e dalle quali deve scaturire il risultato degli ultimi passi compiuti dalla Germania nel mese di dicembre deiranno scorso Si alterala a Berlino che la risposta franco-belga, pur non accettando le proposto tedesche non preclir"aera la via alia possibilità di ulteriori watwtive. E ciò specialmente per desiderio di Millerand, il quale è intervenuto personalmente presso Poincaré. Millerand avrebbe sostenuto la necessità di trattare «"ila Germania mi ampie basi, per tentare ni regolo • tuli., ii prnbirhiti delle relazioni fra i due paesi inm ina di conniuocro anche un m< • -adi per le iegioiu occupate. Que eoecupazio- ne ò stata esposta in quattordici facciate, di risposto, che tante ne conta il documento elaborato a Parigi. 11 rappresentante tedesco, von Hoesch, che doveva arrivare oggi a Berlino, ha rimandato di duo giorni il suo viaggio e cosi pure ha fatto il rappresentante tedesco o. Bruxelles, presumibilmente allo scopo di procedere più oltre alio trattative orali già iniziate. , . In occasione della consegna del testo della risposta francese riguardo alle trattative, von Hoesch si intratteneva più di un'ora col ' direttore francese degli esteri, signor Peretti della Rocca, _ discutendo specialmente sulla parte tecnica della risposta; Sul contenuto della nota, per quanto riguarda le cotidrzioni della popolazione della regione del Reno, pare che i Governi franco-belga si siano espressi favorevolmente al ritorno nel paese della maggioranza degli espulsi ed abbiano anche formulato proposte per la facilitazione del traffico fra la regione occupata ed il retro-terra tedesco. Al contrario però vi è una affermazione categorica che la politica dei pegni non sarà, abbandonata, ciò che taglia corto ad ogni discussione o ad ogni sparanza di richiesta tedesca in proposito. La nota elenca ed illustra tutti i piani por la sistemazione delle regioni occupate e precisamente circa 1 mezzi di -omunicazione, il problema dell'alimenta- zione, la sistemazione finanziaria ecc. ecc. I giornali della sera preannunziano per lunedì prossimo l'arrivo a Berlino del si gnor von Hoesch. L'attività della Commissiono militare di controllo interalleata ha dato origine oggi ad un nuovo incidente a Stoccarda Alcuni ufficiali interalleati si erano recati ad ispezionare il comando della direziono di polizia colà esistente. Pochi minuti dopo dinanzi all'edificio si raccolse una grande folla di nazionalisti che fracassò tra urli e fischi i vetri, dell'automobile della Commissione. Altre violenze però poterono essere impedite in seguito all'energico intervento della polizia. Auche durante il percorso di ritorno la Commissione ò 6tata oggetto di urla e fischi da parte della popolazione. . . Ironie snl franco La stampa tedesca, inùtile dirlo, si occupa diffusamente della quotidiana caduta del franco. Un giornale della sera intitola un suo commento in proposito «Lea dieux s'en vont», o-si domanda fra l'altro: « Cosa è questo franco ? Il franco francese d'oggi è..la quinta parie di un marco, vaio 20 pfenning. In queste condizioni il tedesco che si trova a Parigi è in possesso di una moneta a cambio elevato che gli permette di vivere presso a poco per niente ». Il corrispondente parigino di un giornale di Francoforte enumera con compiacimento i- prezzi dei prodotti, derrate e articoli che si possono acquistare à Parigi c che in confronto con i prezzi pagati in Germania gli sembrano ridicolmente a buon mercato. Ad esempio un abito' completo, 600 franchi, un paio di scerpe 100 franchi, una bottiglia di champagne S2r franchi. Per tre franchi si può fare a Parigi la stessa corsa che in Germania costa 10 frenelli, cioè tre volte e qualche cosa di più. Il-giornalista, facendo eco alla campagna che si è ormai iniziata su tutta la stampa, tedesca, metto in rilievo come, nonostante il conclamato caro-vita francese, siano a centinaia t tedeschi che domandano di entrare in Francia per recarsi nelle stazioni di villeggiatura niù in vista. * Stasera l'ambasciatore Inglese lord d'\bernon ha offerto un pranzo al quale ha partecipato in formo ufficiale anche il presidente della Repubblica Ebert. Dopo il pranzo ha avuto luogo un grande ricevimento al quale erano invitate moltissime persone del mondo politico tedesco II ricevimento ò considerato dagli ambienti politici come un ottimo presagio per le relazioni anglo-tedesche. v

Persone citate: Ebert, Jakob Mayer, Peretti Della Rocca, Poincaré, Schefer