L'on. Mingrino arrestato per spaccio di cocaina e saccarina

L'on. Mingrino arrestato per spaccio di cocaina e saccarina L'on. Mingrino arrestato per spaccio di cocaina e saccarina , Roma, 10. Da vario ternpo a noma runziouà un Corno spedalo ili guardia di finanza, col preciso incarico <li coinliatlóro il oonlrabbaotio <s lo spaccio clandestino <lella, «ocattìo. Talo r.nrpo, elio prende il niiiii" ili Polizia tributaria, fi comandato dal maggiore Muratori. Óra, alcune settimane or souo il maggioro Muratori, in seguito mi indagini, volino a conoscènza elio noi quartiere ili San Lorenzo operava in silenzio ima vera i> propria società per la vcivclita « grosse partite Mi cocaina c saccarina. Natui'aiincjilo lo indagini {iiromi iuteiisiiicnic o tutta la «quadra venne mossa :in moto Kra gli clementi raccolti risultò aiichc ci"' fra gli adepti principali «lolla banda era l'ini, (tiuseppe Miugrino, deputato massimalista. Il maggioro Muratori, Vii fronte :id una notizia ili onesta importanza, volln andare cauto. Furono «seguiti albumi appostamenti ed alcune l'ieei'cliC, P i risaltali confermarono lo prime informazioni; Stabilito lineato, il maggioro ftturatorJ passò all'azione divella. La trappola e... l'arresto Vorso le inao di ieri un signoro elegantemonto vestito, il ni l'aspetto ti istinto, discendeva da un tti.ri* pùbblico innanzi ad un portone in via "N'ostini. U"viì abita l'on. Mingrino. Il signore suonò alla noria del deputato, 0 poco dopo -era a colloquio con lui nei salotto (lèll'BjppartainPiito. Senza tanti preamboli, con aria confidenziale, Il misterioso signore, elio ora un. funzionario <li pubblica sicurezza, chiese ni ile-pulaHj so ;jli avrebbe potuto cedere una discreta (illaidita, di cocaina o saccarina. ■ — So elio eliti — soggiunse 11 signore — può con la sua autorità ac con tentare questa mia richièsta. T..'on. aiingriiiO .o. 1ali parole assunse un contegno misto di. preoccupazione o ili finta sorpresa, ma l'altro insistette. Alla lino l'ononevole jlingrino si convinse, si alzò, usci e ritorno con una valigetta, — Però non in> qui il dinaro _ osservo il funzionario. — se ella, onorevole, lia la cóniìp^aicenza <li seguirmi alla stazione, troveremo l'amico, elici pagherà hninediatamente. . .. • A t a ! c proposta Giusójipo Jlingrino nicchio alquanto, poi si lasciò persii.'irìere. I dito salirono in automobile. In via Marsala, in prossimità dell'arco della slaziono del tram di Tivoli, mi Uomo, scorgendo l'automobile, foco conno al conducente di fermarsi. — Chi è? — eliic.se Voti. (Mingrino, elio cominciava ad essere inquietissimo, — E" Ini. l'amico. — Ma l'appuntamento non era alla stallone? • ^_ ci sarà venuto incontro. la. macchina si ferino; altro presentazione ; quindi il secondo individuo prese, posto accanto al deputato. 1,'automobile riparti. Giuseppe Mingrino aveva perduto lu sua tranquillità. Insisteva per .scendere dalla macchiuà. Cori uno scatto tentò di aprire lo sportello e di scendere. Con mossa fulminea uno dei due trasse di tasca la rivoltella, e la puntò in direzione del petto del deputato : indi in tono clic non ammetteva replica, gli disse: •- Si1 calmi, onorevole, noi siamo funzionari ed abbiamo l'ordino di trarlo in arresto. f/on. Mingrino, senza pronunziare parola, si accasciò sui cuscini. Pochi minuti dopo, ammanettato, l'on. Mingrino fu portato alla caserma di via Santi Quaranta, con a fianco 1 funzionari1. Un'altra versione Ecco poi un'altra versione-, Le prime informazioni sull'esistenza <h un:-, banda di spacciatori di cocaina, e saccarina erano pervenuto al reparto polizia tributaria nel periodo delle passare feste natalizie. Fu incaricato i\ vice-brigadiere Mongioi di entrare in rapporti con qualcuno dei componenti la banda, 1 auali noti operavano clic con molla piudeiizn, non cedendo In merce che a persone di loro conoscenza, 11 Mongioi si finse coniinereia.ule di saccarina e disse di volere acquistare una certa quantità eli tale mene, per confo di un suo antico residente a Catania, con cui si iniziò uno scambio di telegrammi, redatti e. spediti appunto ila uno dei coinpoTinnii la. bandii in modo da. ottenere la sua completa fiducia. Ebbero luogo vari appuntamenti a Analmente uno il dicembre scoteo durante il quale la merco doveva essere consegnata. Tutto era predisposto por l'arresto degli spacciatori, appena la consegna fosse avvenuta, ma essi non si presentarono. L'iiil'ARagiiiul'ad'seserozisoch.samfiudiinmringlmdenutallu<-udolaliginseli lampoi-i.•usulibla50flatipetoteinimDstlul'ora10anmm11 l'aconfecncadchriamUtuggunsosudmledeMmndtisoolae falinli L'affare fu rimandato ad epoca più propizia; iiiflnc fu stabilito un convegno conclusivo. 1,'apiuinlaiiienlo era per le. 1j di ieri all'Ann di Santa Bibiana in piazza Tiburrina. Rappresentante della l>anda con cui il Mungilo aveva lino ad allora trottato era il coiiuiiiisia Luigi O.Teare.lli. romano. Mongioi l'alteiideva i'ii un caffè di piazza Tibnrlìna. d'ivo doveva cercare di fare eseguire la consegna della merce. Ideilo slesso caffè vi erano seduti in vari tavolini e travestili il maggioro Muratori, comandante del reparto di pohzia tributaria e vari militi del reparto stesso Il Ceccarclll comparve verso lo 11,30 e chiomato in disparte Mongioi gli disse che .sarebbe slato necessario recarsi in casa (li un mio umico per avere la. merce. Mongioi rifiutò addueeiuio clic anche lui aveva ragiono di sospettare e die non voleva essere trailo in un iranello. Usi-ilo sulla piazza Ceccan-Ui mostrava allora un automobile pubblica ferrini lì presso, e. lo invitava a salire, dicendogli che il signori) che vi era dentro aveva la merce. La scoperta che l'oli. Mingrmo fosse uno dei principali c'onrponontt la banda d avvenuta all'iilliuio momento., quando il deputalo massimalista, per dissipare lo ultime dirlluehzo del Mongioi, ha dovuto mostrare la <-ua. lesserà di' deputato. 'Mongioi avrebbe dovuto sborsavo i>000 lire per la saccarina e la cocaina eh" erano coiilenute infuna valigietta. Tale era il prezzo convenuto, ma invece del portatogli, il vice-brigadiere trasse di tasca la pistola e, puntandola sui duo, li dichiarò in arrosto, ceccarclli lento b'"larsi dall'aiitomoliilc. ma fu persuaso all'immobilità dallu pistola del Mongioi, il umile, poi, vedendo passare un carabiniere, lo rai-i'va salire sull'automobile. Ceccarclli fu .•uiimaiicttafo, mentre l'on. Mingrino, data la sua qualità di deputato, fu. lascialo a mani libere, tanto più clic appariva rassegnalo alla (sua sorte. La saccarina ora contenuta in scatole <li 50 grammi Putta, e la cocaina In eleganti flaconciiii di 5 c to grammi ciascuno. Continuano le ricerche per rintracciare lo altre persone implicato nella faccenda. In caserma l'on. Mingrino è stato interrogato dal maggioro Muratori, li risultato dell'interrogatorio è tenuto segreto ma sembra che in tinta questa complicala iaccenda vi siano immischiale altre persone, note a Roma. Dopo l'interrogatòrio il deputato comunista *• stato rinchiuso in camera di sicurezza, lu sorata, appena avvertita, la consorte dell'oli. Mingrino si è recala alla caserma, sperando di "conferire col marito, cosa che non 10 e stala concessa. Dell'arrosto e stato dato anche avviso alla Presidenza della CameraRadiato dal Partito L'arresto dell'oli. Mingrino c mollo commentato a Montecitorio. Oltre al deputato massimalista c stato anche natio in arresto 11 comunista Ceccarclli. Le indagini dono l'arresto del deputalo o del Ceciarelli hanno continuato assai intense. La polizia naturai; nieni« tace i nomi di coloro ohe sono stati fermati, ma assicura clic anche un certo cnmin. Brini è stato stamane tradotto alla caserma delle guardie di finanza e che il suo domicilio e stato perquisito. Sembra die anche un conto abbia fatto la stessa fine, lui rilievo curioso è die l'on. Mingrino, essendo avvenuta la chiusura della sessione, della Camera, non gode più dell'immunità, pariamoliUne, ma continuerà a percepire, .malgrado tutto, lo stipendio di deputato sino allo scioglimento della Camera, a meno che l'on. Mingrino non pensi a dimettersi subito. il corriere d'Italia ha interrogato sul fatto uno «logli elementi responsabili del partito socialista massimalista, che ha detto: «A noi non risulta direttamente la verità sull'affare Mingrino, ina posso assicurarvi! che di fronte ad un reato del genero il partito massimalista non ha altro da fare che elisili leressarsii della sorto dell'arrestato. D altron de dopo l'affare degli chèques a vuoto, 1 on Mingrino, in attesa che il «no caso fosse esa minato rial collegio dei probiviri della, sezione socialista romana, era già slato sospeso da qualsiasi attività parlamentare e di partito L'episodio degli elicane* aveva già ratto sorgere in noi dei sospetti'. L'arresto del Minorino D"r un reato tutt'altro elio pubblico <-i lascia dimenio completamente indifferenti, se e vero elio Mingrino vendeva della cocaina, farà bene la giustizia a condannarlo ». Stasera poi la segreteria del partito socialista massimalista ha diramato questo comunicato: «Mingrino Giuseppe o radiato (tane lite ri-ol parlilo ». L'on. Mingrino arrestato per spaccio di cocaina e saccarina L'on. Mingrino arrestato per spaccio di cocaina e saccarina , Roma, 10. Da vario ternpo a noma runziouà un Corno spedalo ili guardia di finanza, col preciso incarico <li coinliatlóro il oonlrabbaotio <s lo spaccio clandestino <lella, «ocattìo. Talo r.nrpo, elio prende il niiiii" ili Polizia tributaria, fi comandato dal maggiore Muratori. Óra, alcune settimane or souo il maggioro Muratori, in seguito mi indagini, volino a conoscènza elio noi quartiere ili San Lorenzo operava in silenzio ima vera i> propria società per la vcivclita « grosse partite Mi cocaina c saccarina. Natui'aiincjilo lo indagini {iiromi iuteiisiiicnic o tutta la «quadra venne mossa :in moto Kra gli clementi raccolti risultò aiichc ci"' fra gli adepti principali «lolla banda era l'ini, (tiuseppe Miugrino, deputato massimalista. Il maggioro Muratori, Vii fronte :id una notizia ili onesta importanza, volln andare cauto. Furono «seguiti albumi appostamenti ed alcune l'ieei'cliC, P i risaltali confermarono lo prime informazioni; Stabilito lineato, il maggioro ftturatorJ passò all'azione divella. La trappola e... l'arresto Vorso le inao di ieri un signoro elegantemonto vestito, il ni l'aspetto ti istinto, discendeva da un tti.ri* pùbblico innanzi ad un portone in via "N'ostini. U"viì abita l'on. Mingrino. Il signore suonò alla noria del deputato, 0 poco dopo -era a colloquio con lui nei salotto (lèll'BjppartainPiito. Senza tanti preamboli, con aria confidenziale, Il misterioso signore, elio ora un. funzionario <li pubblica sicurezza, chiese ni ile-pulaHj so ;jli avrebbe potuto cedere una discreta (illaidita, di cocaina o saccarina. ■ — So elio eliti — soggiunse 11 signore — può con la sua autorità ac con tentare questa mia richièsta. T..'on. aiingriiiO .o. 1ali parole assunse un contegno misto di. preoccupazione o ili finta sorpresa, ma l'altro insistette. Alla lino l'ononevole jlingrino si convinse, si alzò, usci e ritorno con una valigetta, — Però non in> qui il dinaro _ osservo il funzionario. — se ella, onorevole, lia la cóniìp^aicenza <li seguirmi alla stazione, troveremo l'amico, elici pagherà hninediatamente. . .. • A t a ! c proposta Giusójipo Jlingrino nicchio alquanto, poi si lasciò persii.'irìere. I dito salirono in automobile. In via Marsala, in prossimità dell'arco della slaziono del tram di Tivoli, mi Uomo, scorgendo l'automobile, foco conno al conducente di fermarsi. — Chi è? — eliic.se Voti. (Mingrino, elio cominciava ad essere inquietissimo, — E" Ini. l'amico. — Ma l'appuntamento non era alla stallone? • ^_ ci sarà venuto incontro. la. macchina si ferino; altro presentazione ; quindi il secondo individuo prese, posto accanto al deputato. 1,'automobile riparti. Giuseppe Mingrino aveva perduto lu sua tranquillità. Insisteva per .scendere dalla macchiuà. Cori uno scatto tentò di aprire lo sportello e di scendere. Con mossa fulminea uno dei due trasse di tasca la rivoltella, e la puntò in direzione del petto del deputato : indi in tono clic non ammetteva replica, gli disse: •- Si1 calmi, onorevole, noi siamo funzionari ed abbiamo l'ordino di trarlo in arresto. f/on. Mingrino, senza pronunziare parola, si accasciò sui cuscini. Pochi minuti dopo, ammanettato, l'on. Mingrino fu portato alla caserma di via Santi Quaranta, con a fianco 1 funzionari1. Un'altra versione Ecco poi un'altra versione-, Le prime informazioni sull'esistenza <h un:-, banda di spacciatori di cocaina, e saccarina erano pervenuto al reparto polizia tributaria nel periodo delle passare feste natalizie. Fu incaricato i\ vice-brigadiere Mongioi di entrare in rapporti con qualcuno dei componenti la banda, 1 auali noti operavano clic con molla piudeiizn, non cedendo In merce che a persone di loro conoscenza, 11 Mongioi si finse coniinereia.ule di saccarina e disse di volere acquistare una certa quantità eli tale mene, per confo di un suo antico residente a Catania, con cui si iniziò uno scambio di telegrammi, redatti e. spediti appunto ila uno dei coinpoTinnii la. bandii in modo da. ottenere la sua completa fiducia. Ebbero luogo vari appuntamenti a Analmente uno il dicembre scoteo durante il quale la merco doveva essere consegnata. Tutto era predisposto por l'arresto degli spacciatori, appena la consegna fosse avvenuta, ma essi non si presentarono. L'iiil'ARagiiiul'ad'seserozisoch.samfiudiinmringlmdenutallu<-udolaliginseli lampoi-i.•usulibla50flatipetoteinimDstlul'ora10anmm11 l'aconfecncadchriamUtuggunsosudmledeMmndtisoolae falinli L'affare fu rimandato ad epoca più propizia; iiiflnc fu stabilito un convegno conclusivo. 1,'apiuinlaiiienlo era per le. 1j di ieri all'Ann di Santa Bibiana in piazza Tiburrina. Rappresentante della l>anda con cui il Mungilo aveva lino ad allora trottato era il coiiuiiiisia Luigi O.Teare.lli. romano. Mongioi l'alteiideva i'ii un caffè di piazza Tibnrlìna. d'ivo doveva cercare di fare eseguire la consegna della merce. Ideilo slesso caffè vi erano seduti in vari tavolini e travestili il maggioro Muratori, comandante del reparto di pohzia tributaria e vari militi del reparto stesso Il Ceccarclll comparve verso lo 11,30 e chiomato in disparte Mongioi gli disse che .sarebbe slato necessario recarsi in casa (li un mio umico per avere la. merce. Mongioi rifiutò addueeiuio clic anche lui aveva ragiono di sospettare e die non voleva essere trailo in un iranello. Usi-ilo sulla piazza Ceccan-Ui mostrava allora un automobile pubblica ferrini lì presso, e. lo invitava a salire, dicendogli che il signori) che vi era dentro aveva la merce. La scoperta che l'oli. Mingrmo fosse uno dei principali c'onrponontt la banda d avvenuta all'iilliuio momento., quando il deputalo massimalista, per dissipare lo ultime dirlluehzo del Mongioi, ha dovuto mostrare la <-ua. lesserà di' deputato. 'Mongioi avrebbe dovuto sborsavo i>000 lire per la saccarina e la cocaina eh" erano coiilenute infuna valigietta. Tale era il prezzo convenuto, ma invece del portatogli, il vice-brigadiere trasse di tasca la pistola e, puntandola sui duo, li dichiarò in arrosto, ceccarclli lento b'"larsi dall'aiitomoliilc. ma fu persuaso all'immobilità dallu pistola del Mongioi, il umile, poi, vedendo passare un carabiniere, lo rai-i'va salire sull'automobile. Ceccarclli fu .•uiimaiicttafo, mentre l'on. Mingrino, data la sua qualità di deputato, fu. lascialo a mani libere, tanto più clic appariva rassegnalo alla (sua sorte. La saccarina ora contenuta in scatole <li 50 grammi Putta, e la cocaina In eleganti flaconciiii di 5 c to grammi ciascuno. Continuano le ricerche per rintracciare lo altre persone implicato nella faccenda. In caserma l'on. Mingrino è stato interrogato dal maggioro Muratori, li risultato dell'interrogatorio è tenuto segreto ma sembra che in tinta questa complicala iaccenda vi siano immischiale altre persone, note a Roma. Dopo l'interrogatòrio il deputato comunista *• stato rinchiuso in camera di sicurezza, lu sorata, appena avvertita, la consorte dell'oli. Mingrino si è recala alla caserma, sperando di "conferire col marito, cosa che non 10 e stala concessa. Dell'arrosto e stato dato anche avviso alla Presidenza della CameraRadiato dal Partito L'arresto dell'oli. Mingrino c mollo commentato a Montecitorio. Oltre al deputato massimalista c stato anche natio in arresto 11 comunista Ceccarclli. Le indagini dono l'arresto del deputalo o del Ceciarelli hanno continuato assai intense. La polizia naturai; nieni« tace i nomi di coloro ohe sono stati fermati, ma assicura clic anche un certo cnmin. Brini è stato stamane tradotto alla caserma delle guardie di finanza e che il suo domicilio e stato perquisito. Sembra die anche un conto abbia fatto la stessa fine, lui rilievo curioso è die l'on. Mingrino, essendo avvenuta la chiusura della sessione, della Camera, non gode più dell'immunità, pariamoliUne, ma continuerà a percepire, .malgrado tutto, lo stipendio di deputato sino allo scioglimento della Camera, a meno che l'on. Mingrino non pensi a dimettersi subito. il corriere d'Italia ha interrogato sul fatto uno «logli elementi responsabili del partito socialista massimalista, che ha detto: «A noi non risulta direttamente la verità sull'affare Mingrino, ina posso assicurarvi! che di fronte ad un reato del genero il partito massimalista non ha altro da fare che elisili leressarsii della sorto dell'arrestato. D altron de dopo l'affare degli chèques a vuoto, 1 on Mingrino, in attesa che il «no caso fosse esa minato rial collegio dei probiviri della, sezione socialista romana, era già slato sospeso da qualsiasi attività parlamentare e di partito L'episodio degli elicane* aveva già ratto sorgere in noi dei sospetti'. L'arresto del Minorino D"r un reato tutt'altro elio pubblico <-i lascia dimenio completamente indifferenti, se e vero elio Mingrino vendeva della cocaina, farà bene la giustizia a condannarlo ». Stasera poi la segreteria del partito socialista massimalista ha diramato questo comunicato: «Mingrino Giuseppe o radiato (tane lite ri-ol parlilo ».

Luoghi citati: Bibiana, Catania, Italia, Roma, Tivoli