Il Presidente della "Repubblica del Palatinato,, ed altri quattro capi separatisti uccisi a rivoltellate in un albergo di Spira

Il Presidente della "Repubblica del Palatinato,, ed altri quattro capi separatisti uccisi a rivoltellate in un albergo di Spira Il Presidente della "Repubblica del Palatinato,, ed altri quattro capi separatisti uccisi a rivoltellate in un albergo di Spira (Servizio • p eo i a I e della «Stampa») Magonza, 10 notte. Il premiente della cosidella. n Ttepwl)blica del PaUilinaio » Heinz — ossia, del Governo separatista costituitosi sotto gli auspici francesi — è slato ucciso ieri sera per opera dì alcuni sconosciuti in drammatiche circostanze che lumeggiano il carattere politico del delitti). Il capo dei separatisti si era recato ieri a Speyrs per consolidare l'opera del nuovo redime ed all'uopo si era fatto accompagnare da alcuni suoi luogotenenti e gruppi di gregari armati. Dopo che le truttalive coli'n Unione » locale furono esaurite e lutti gli ordini impartiti, l'Heinz si ritiri ( tranquillamente, accompagnalo da. alcuni fedeli, in un albergo locale per cenare Ma egli dimenticò di togliere dalla circolazione i gregari, i quali, rimasti fuori,, col loro contegno provocante non tardarono a suscitare un. conflitto colla popolazione, mettendosi a sparare all'impazzata sui passanti che minacciavano di pararsi loro davanti. Così, in parecchi punti della città, si accese una piccola battaglia. Fu allora che un gruppo di cittadini armati irruppe nella sala in cui i capi del separatismo si trovavano a tavola, e senza pronunciare parole si misero a sparare su di loro uccidendo immediatamente l'Heinz e quattro dei suoi luogotenenti e ferendone altri. Dopo di che gli uccisori gridarono ai presenti di rimanere tranquilli, che nessun pericolo essi correvano: li ammonirono soltanto di non uscire dalla sala se non dopo un quarto d'ora che essi si fossero allontanati, cosa che essi fecero immediatamente montando su una automobile. Subito dopo comparvero numerosi poliziotti accompagnali da soldati francesi, ma non riuscirono che a raccogliere i cadaveri ed i feriti. Essi, iniziarono le ricerche degli uccisori, ma finora, senza alcun risultalo. La stessa polizia tedesca ha arrestato un' gran numero di persone ritenuteìstigatrici del delitto, ed è sintomatico, il fatto che gli arresìati sono quasi tutti impiegati dello. Slato e magistrati, ciò che lascia supporre che il colpo sia stato preparalo dagli autorevoli circoli nazionalisti, A tale riguardo, negli ambienti francesi di qui, si fa notare che, alcuni giorni fa, il Governo francese aveva ricevuto notizie che una associazione intitolala la Treuhand, cioè « la mano fedele », co?i sede centrale a Heidelberg, aveva inviato emissari nel Palatinato con l'incarico d'attaccare con atti di violenza il movimento separatista. L'obbligo di sciogliere questa associazione, contraria al Trattato di Versailles — dicono sempre le autorità francesi — era stalo segnalato al Iicich; come pure fu constatato che alcuni funzionari locali menavano una campagna contro il direttorio separatista presieduto da Heinz. Questi il 19 dicembre aveva pubblicato ima ordinanza contro i funzionari che riflutavno di obbedire all'autorità del direttorio ed aveva reiterale ultimamente le- sue istanze a loro riguardo. « Siccome il suo potere guadagnava terreno c l'opinione pubblica del Palatinato diventava sempre più ostile al Governo di Monaco — si argomenta nei circoli separatisti — cosi le associazioni segrete decisero di sopprimere i capi stessi del movimento ». Queste le argomentazioni franco-separatiste. C pure chi avanza l'ipotesi che il delitto possa essere stato compiuto da separatisti dissidenti, visto che l'Heinz aveva degli oppositori nel suo stesso partito, ma questa versione va raccolta solo a titolo di cronaca. Il conflitto tra separatisti e popolazione ha ripreso poi in parecchi punti della città di Spira. Si segnalano numerosi morti e feriti. La Repubblica separatista e le sue vittime Il Direttorio della «Repubblica del Palatinato », presieduto dall'ucciso Heinz, si era costituito ai primi del novembre 1923, dopo clie il socialista Hoffmann si ritirò dal movimento separatista. Che cosa sia questa a Repubblica del Palatinato » e quali i suoi uomini, illustrò pittorescamente sulla Stampa, alla fine del novembre scorso, il nostro inviato speciale Giovanni Ansaldo in due pittoresche ed esaurienti lettere da Spira sul Reno. Come nacque Nella anima egli ci raccontò come nacque quella Repubblica. Nacque tra il § e il 10 novembre. Le bande separatiste giunsero in camion» a Spira, quasi tutte dalla direziono di Magonza-Wieshaden: cioè dal di là dei confini della provincia. Le autorità militari francesi, che risiedono in ogni capoluogo di distretto, funzionarono da furieri di alloggio. Esse « tutelarono l'ordine », disarmando regolarmente la polizia o le Schiltzenverein (organizzazioni di polizia cittadina). Cosi, esempio tipico, a Kirchheimbolanden il tenente francese ricevè da Spira una telefonata: radunò immediatamente la Schùtzenverein, la dichiarò sciolta e fece prendere i nomi dei convenuti minacciando gravi sanzioni se avessero disturbato l'ordine. Quelli si tapparono in casa, perchè non volevano essere espulsi. Un'ora dopo giunsero i separatisti e proclamarono la repubblica autono¬ ma, in mezzo al silenzio della popolazione: tanto bastò perchè all'indomani i giornali parigini parlassero della. soddisfazione » della "ittadinanza. A Fi-anlcenthal, a Durkheim*'località fino al 0 novembre senza guarnigione francese, ebbero insieme il doppio benefizio della occupazione separatista e dei marocchini. A Neustadt, a Landau, a Bergz ibern, il delegato francese vieto alla polizia (ili far uso delle armi, vietò alla popolazione ,di circolare dopo lo venti: alle ventuna arrivarono ii camions e si .proclamò l'autonomia. A Kirchheimbolanden o nel distretto di Kaiserslautern, l delesali francesi fecero servizio completo: distribuirono ai separatisti le armi sequestrate nel IMO ai cittadini. I fucili portavano ancora appeso il cartellino col nome dell'antico proprietario... obbligato a chiudersi in casa alle 20 per lo stato d'assedio. A Spira, capoluogo amministrativo di tutta la provincia, residenza del generale pe Metz, delegato di tutti i delegati <i interalleati », i gendarmi tedeschi occuparono il palazzo del Governo. Un attacco tentato la mattina del 10 andò male. Tre separatisti morti. Allora De M-etz fece stendere delle sentinelle francesi proprio dinanzi alla sede della Delegazione sedicente interalleata, sulla Maximilianstrasse, dirimpetto al palazzo del Governo. I separatisti, accolti nella sede della Delegazione, sparacchiarono tutta la. giornata sui gendarmi, che alla sera si arresero. Al vescovo di Spira, che lo visitava per pregarlo di far cessare la sparatoria. De Metz rispose : « Voi lo vedete come me ne preoccupo, monsignore!...». I separatisti occuparono cosi il palazzo di Spira, ove s'insediò il Governo per tutta la «Repubblica autonoma del Palatinato ». De Metz prese» subito atto che un Governo di fatto si era insediato nel palazzo già occupato dai rappresentanti del Governo di Monaco e — pur dichiarandosi « neutrale » — prese a trattare col « Governo di fatto». Il qualò ottenne pure dall'autorità francese il permesso dii costituire un suo corpo armato: furono aperti gli arruolamenti tra i disoccupati, e la «Repubblica » mise insieme chea cinquemila uomini, di cui solo cinquecento con moschetto. Il movimento separatista divenne cosi padrone di tutta la .provincia, tranne i tre più grossi centri industriali : Kaiserslautern, Ludwigshafen, Pirmasens, dove i sindacati operai, rossi e cattolici, hanno resistito. Heinz e i suol Al Palazzo del Governo, in Spira, il nostro inviato speciale ebbe modo di conoscere da vicino il presidente Heinz ed i suoi coadiuvatori, oggi caduti vittime della loro Repubblica per il micidiale attentato nazionalista. Heinz era un mediatore di prodotti agricoli : un campagnuolo puntiglioso, che litigò per lunghi anni con-l'amministrazione provinciale di Spira, per affermare il proprio diritto di legnatico su una certa foresta demr-viale, nel distretto di Bergzabern. li perderle e riperdette la causa, in tutte'le istanze. Ma si tenne l'odio in corpo' per lunghi anni, pensando ai tagli non goduti, al .rialzo dei prezzi durante la guerra: equàndo vennero i francesi, il generale Gerard, il generale De Metz, e cominciarono a parlare dei grandi benefici che il Palatinato aveva tratto dalla amministrazione napoleonica. Heinz senz'altro, identificò le sue pretese di legnatico con' le pretese avanzate dai generali,-disse che il suo diritto risaliva proprio all'epoca in cui il Palatinato faceva parte del dipartimento francese di Mont, Tonnerre; insomma, per via rielle sue liti con l'amministrazione provinciale, si fece separatista. E così si ritrovò a capo della « Repubblica autonoma del Palatinato ». In quanto poi agli altri membri del Governo autonomo — Ira i quali è forse qualcuno dei quattro uccisi caduti con l'Heinz — il nostro inviano speciale potè far conoscenza col signor Otto Meyer, che fu già corridore ciclista professionista ; col àfgnor Bley, che fu commesso viaggiatore in cuoi,, e dol signor Nickles, fabbricante di spazzole. Sul principio c'era anche un altro ministro: it calzolaio NowaW. Teneva il portafoglio dèlie finanze; ma la fece cosi grossa che dovette essere liquidato. Piovuto da Bonn nei primi giorni del nuovo regime, come plenipotenziario del Governo separatista di Marito e soci, egli aveva subito avuta il gradimento del generale De Metz per la carica di ministro delle Finanze. Johann Wilhelm Nowak, di professione calzolaio, non aveva la fedina penule pulita: 9 mesi di prigione per millantato credito e falsificazione di documenti. Ma era staro nientemeno che commissario straordinario per la sicurezza pubblica a Bonn sotto il regime della Repubblica Renana. La sua attività ministeriale nei giorni dal 5 al 18 novembre si riassunse nella reCuisizione di quante più stamperie fosse possibile, e nel sequestro di buoni di cassa di piccolo taglio, che egli faceva stampigliare fieramente in nosso con questa dicitura : « Questo buono è emesso a cura e sotto la responsabilità del Governo Renano in Wiesbaden. Firmato: Il Commissario per il Palatinato. Nowak». Ora accadde" che il giorno io novembre Nowak ebbe una tentazione. Egli era stato ad un importante colloquio con il maggiore Louis, l'aiutante di De Metz, il quale gli aveva rilascia» un buono per una sommetta di franchi francesi, da riscuotersi presso la intendenza generale di Kaiserslautern, e da impiegarsi a magigore gloria della repubblica del Libero Palatinato. Uscendo dal palazzo, e poi dalla sfera di soggezione costituita dal corpo di guardia dei Tiragliatorl e dalla bandiera francese issata sull'antenna dinanzi alla rosea cattedrale di Spira nel silenzio del suo studio al palazzo del Kreisregicruna. Nowak volle sovrastampigliare anche il buono del maggiore Louis, come aveva sovrastampigliato tutti i buoni delle stamperie. Sul buono c'era scritto 8000; il ministro delle Finanze vi aggiunse due zeri, e ne fece 800.000. E si presentò alla Intendenza di Kaiserslautern. Ma non la fece franca. 11 generale De Metz fece agguantare H Nowak, lo destitui immediatamente da ministro, non solo, ma anche da fabbricante di calzature: perchè lo fece caricare su un camion, con un tonkinese per chauffeur, e lo fece portare lontano, lontano... I governanti del * Libero Palatinato » ne rimasero allibiti e decisero di non sovrastampigliare più nessu. nissimo buono. « Fra otto giorni — annuncio al nostra inviato jl signor Bley, che ha assunto l'interim delle Finanze — fra otto giorni, emetteremo la nuova valuta. Basta con la cartaccia. Occorre la valuta stabile. Le stampigliature le lasciamo al Governo di Stresemann I ». Ed il presidente Heinz approvò «con la gravità di un finanziere profondo e ferratissimo in tutti gli artifizii della politica bancaria ». Questi gli uomini della Repubblica separatista del Palatinato, attorno alla quale l'interesse pubblico ora si ridesta pel sinistro echeggiare delle rivoltellate omicide. Il Presidente della "Repubblica del Palatinato,, ed altri quattro capi separatisti uccisi a rivoltellate in un albergo di Spira Il Presidente della "Repubblica del Palatinato,, ed altri quattro capi separatisti uccisi a rivoltellate in un albergo di Spira (Servizio • p eo i a I e della «Stampa») Magonza, 10 notte. Il premiente della cosidella. n Ttepwl)blica del PaUilinaio » Heinz — ossia, del Governo separatista costituitosi sotto gli auspici francesi — è slato ucciso ieri sera per opera dì alcuni sconosciuti in drammatiche circostanze che lumeggiano il carattere politico del delitti). Il capo dei separatisti si era recato ieri a Speyrs per consolidare l'opera del nuovo redime ed all'uopo si era fatto accompagnare da alcuni suoi luogotenenti e gruppi di gregari armati. Dopo che le truttalive coli'n Unione » locale furono esaurite e lutti gli ordini impartiti, l'Heinz si ritiri ( tranquillamente, accompagnalo da. alcuni fedeli, in un albergo locale per cenare Ma egli dimenticò di togliere dalla circolazione i gregari, i quali, rimasti fuori,, col loro contegno provocante non tardarono a suscitare un. conflitto colla popolazione, mettendosi a sparare all'impazzata sui passanti che minacciavano di pararsi loro davanti. Così, in parecchi punti della città, si accese una piccola battaglia. Fu allora che un gruppo di cittadini armati irruppe nella sala in cui i capi del separatismo si trovavano a tavola, e senza pronunciare parole si misero a sparare su di loro uccidendo immediatamente l'Heinz e quattro dei suoi luogotenenti e ferendone altri. Dopo di che gli uccisori gridarono ai presenti di rimanere tranquilli, che nessun pericolo essi correvano: li ammonirono soltanto di non uscire dalla sala se non dopo un quarto d'ora che essi si fossero allontanati, cosa che essi fecero immediatamente montando su una automobile. Subito dopo comparvero numerosi poliziotti accompagnali da soldati francesi, ma non riuscirono che a raccogliere i cadaveri ed i feriti. Essi, iniziarono le ricerche degli uccisori, ma finora, senza alcun risultalo. La stessa polizia tedesca ha arrestato un' gran numero di persone ritenuteìstigatrici del delitto, ed è sintomatico, il fatto che gli arresìati sono quasi tutti impiegati dello. Slato e magistrati, ciò che lascia supporre che il colpo sia stato preparalo dagli autorevoli circoli nazionalisti, A tale riguardo, negli ambienti francesi di qui, si fa notare che, alcuni giorni fa, il Governo francese aveva ricevuto notizie che una associazione intitolala la Treuhand, cioè « la mano fedele », co?i sede centrale a Heidelberg, aveva inviato emissari nel Palatinato con l'incarico d'attaccare con atti di violenza il movimento separatista. L'obbligo di sciogliere questa associazione, contraria al Trattato di Versailles — dicono sempre le autorità francesi — era stalo segnalato al Iicich; come pure fu constatato che alcuni funzionari locali menavano una campagna contro il direttorio separatista presieduto da Heinz. Questi il 19 dicembre aveva pubblicato ima ordinanza contro i funzionari che riflutavno di obbedire all'autorità del direttorio ed aveva reiterale ultimamente le- sue istanze a loro riguardo. « Siccome il suo potere guadagnava terreno c l'opinione pubblica del Palatinato diventava sempre più ostile al Governo di Monaco — si argomenta nei circoli separatisti — cosi le associazioni segrete decisero di sopprimere i capi stessi del movimento ». Queste le argomentazioni franco-separatiste. C pure chi avanza l'ipotesi che il delitto possa essere stato compiuto da separatisti dissidenti, visto che l'Heinz aveva degli oppositori nel suo stesso partito, ma questa versione va raccolta solo a titolo di cronaca. Il conflitto tra separatisti e popolazione ha ripreso poi in parecchi punti della città di Spira. Si segnalano numerosi morti e feriti. La Repubblica separatista e le sue vittime Il Direttorio della «Repubblica del Palatinato », presieduto dall'ucciso Heinz, si era costituito ai primi del novembre 1923, dopo clie il socialista Hoffmann si ritirò dal movimento separatista. Che cosa sia questa a Repubblica del Palatinato » e quali i suoi uomini, illustrò pittorescamente sulla Stampa, alla fine del novembre scorso, il nostro inviato speciale Giovanni Ansaldo in due pittoresche ed esaurienti lettere da Spira sul Reno. Come nacque Nella anima egli ci raccontò come nacque quella Repubblica. Nacque tra il § e il 10 novembre. Le bande separatiste giunsero in camion» a Spira, quasi tutte dalla direziono di Magonza-Wieshaden: cioè dal di là dei confini della provincia. Le autorità militari francesi, che risiedono in ogni capoluogo di distretto, funzionarono da furieri di alloggio. Esse « tutelarono l'ordine », disarmando regolarmente la polizia o le Schiltzenverein (organizzazioni di polizia cittadina). Cosi, esempio tipico, a Kirchheimbolanden il tenente francese ricevè da Spira una telefonata: radunò immediatamente la Schùtzenverein, la dichiarò sciolta e fece prendere i nomi dei convenuti minacciando gravi sanzioni se avessero disturbato l'ordine. Quelli si tapparono in casa, perchè non volevano essere espulsi. Un'ora dopo giunsero i separatisti e proclamarono la repubblica autono¬ ma, in mezzo al silenzio della popolazione: tanto bastò perchè all'indomani i giornali parigini parlassero della. soddisfazione » della "ittadinanza. A Fi-anlcenthal, a Durkheim*'località fino al 0 novembre senza guarnigione francese, ebbero insieme il doppio benefizio della occupazione separatista e dei marocchini. A Neustadt, a Landau, a Bergz ibern, il delegato francese vieto alla polizia (ili far uso delle armi, vietò alla popolazione ,di circolare dopo lo venti: alle ventuna arrivarono ii camions e si .proclamò l'autonomia. A Kirchheimbolanden o nel distretto di Kaiserslautern, l delesali francesi fecero servizio completo: distribuirono ai separatisti le armi sequestrate nel IMO ai cittadini. I fucili portavano ancora appeso il cartellino col nome dell'antico proprietario... obbligato a chiudersi in casa alle 20 per lo stato d'assedio. A Spira, capoluogo amministrativo di tutta la provincia, residenza del generale pe Metz, delegato di tutti i delegati <i interalleati », i gendarmi tedeschi occuparono il palazzo del Governo. Un attacco tentato la mattina del 10 andò male. Tre separatisti morti. Allora De M-etz fece stendere delle sentinelle francesi proprio dinanzi alla sede della Delegazione sedicente interalleata, sulla Maximilianstrasse, dirimpetto al palazzo del Governo. I separatisti, accolti nella sede della Delegazione, sparacchiarono tutta la. giornata sui gendarmi, che alla sera si arresero. Al vescovo di Spira, che lo visitava per pregarlo di far cessare la sparatoria. De Metz rispose : « Voi lo vedete come me ne preoccupo, monsignore!...». I separatisti occuparono cosi il palazzo di Spira, ove s'insediò il Governo per tutta la «Repubblica autonoma del Palatinato ». De Metz prese» subito atto che un Governo di fatto si era insediato nel palazzo già occupato dai rappresentanti del Governo di Monaco e — pur dichiarandosi « neutrale » — prese a trattare col « Governo di fatto». Il qualò ottenne pure dall'autorità francese il permesso dii costituire un suo corpo armato: furono aperti gli arruolamenti tra i disoccupati, e la «Repubblica » mise insieme chea cinquemila uomini, di cui solo cinquecento con moschetto. Il movimento separatista divenne cosi padrone di tutta la .provincia, tranne i tre più grossi centri industriali : Kaiserslautern, Ludwigshafen, Pirmasens, dove i sindacati operai, rossi e cattolici, hanno resistito. Heinz e i suol Al Palazzo del Governo, in Spira, il nostro inviato speciale ebbe modo di conoscere da vicino il presidente Heinz ed i suoi coadiuvatori, oggi caduti vittime della loro Repubblica per il micidiale attentato nazionalista. Heinz era un mediatore di prodotti agricoli : un campagnuolo puntiglioso, che litigò per lunghi anni con-l'amministrazione provinciale di Spira, per affermare il proprio diritto di legnatico su una certa foresta demr-viale, nel distretto di Bergzabern. li perderle e riperdette la causa, in tutte'le istanze. Ma si tenne l'odio in corpo' per lunghi anni, pensando ai tagli non goduti, al .rialzo dei prezzi durante la guerra: equàndo vennero i francesi, il generale Gerard, il generale De Metz, e cominciarono a parlare dei grandi benefici che il Palatinato aveva tratto dalla amministrazione napoleonica. Heinz senz'altro, identificò le sue pretese di legnatico con' le pretese avanzate dai generali,-disse che il suo diritto risaliva proprio all'epoca in cui il Palatinato faceva parte del dipartimento francese di Mont, Tonnerre; insomma, per via rielle sue liti con l'amministrazione provinciale, si fece separatista. E così si ritrovò a capo della « Repubblica autonoma del Palatinato ». In quanto poi agli altri membri del Governo autonomo — Ira i quali è forse qualcuno dei quattro uccisi caduti con l'Heinz — il nostro inviano speciale potè far conoscenza col signor Otto Meyer, che fu già corridore ciclista professionista ; col àfgnor Bley, che fu commesso viaggiatore in cuoi,, e dol signor Nickles, fabbricante di spazzole. Sul principio c'era anche un altro ministro: it calzolaio NowaW. Teneva il portafoglio dèlie finanze; ma la fece cosi grossa che dovette essere liquidato. Piovuto da Bonn nei primi giorni del nuovo regime, come plenipotenziario del Governo separatista di Marito e soci, egli aveva subito avuta il gradimento del generale De Metz per la carica di ministro delle Finanze. Johann Wilhelm Nowak, di professione calzolaio, non aveva la fedina penule pulita: 9 mesi di prigione per millantato credito e falsificazione di documenti. Ma era staro nientemeno che commissario straordinario per la sicurezza pubblica a Bonn sotto il regime della Repubblica Renana. La sua attività ministeriale nei giorni dal 5 al 18 novembre si riassunse nella reCuisizione di quante più stamperie fosse possibile, e nel sequestro di buoni di cassa di piccolo taglio, che egli faceva stampigliare fieramente in nosso con questa dicitura : « Questo buono è emesso a cura e sotto la responsabilità del Governo Renano in Wiesbaden. Firmato: Il Commissario per il Palatinato. Nowak». Ora accadde" che il giorno io novembre Nowak ebbe una tentazione. Egli era stato ad un importante colloquio con il maggiore Louis, l'aiutante di De Metz, il quale gli aveva rilascia» un buono per una sommetta di franchi francesi, da riscuotersi presso la intendenza generale di Kaiserslautern, e da impiegarsi a magigore gloria della repubblica del Libero Palatinato. Uscendo dal palazzo, e poi dalla sfera di soggezione costituita dal corpo di guardia dei Tiragliatorl e dalla bandiera francese issata sull'antenna dinanzi alla rosea cattedrale di Spira nel silenzio del suo studio al palazzo del Kreisregicruna. Nowak volle sovrastampigliare anche il buono del maggiore Louis, come aveva sovrastampigliato tutti i buoni delle stamperie. Sul buono c'era scritto 8000; il ministro delle Finanze vi aggiunse due zeri, e ne fece 800.000. E si presentò alla Intendenza di Kaiserslautern. Ma non la fece franca. 11 generale De Metz fece agguantare H Nowak, lo destitui immediatamente da ministro, non solo, ma anche da fabbricante di calzature: perchè lo fece caricare su un camion, con un tonkinese per chauffeur, e lo fece portare lontano, lontano... I governanti del * Libero Palatinato » ne rimasero allibiti e decisero di non sovrastampigliare più nessu. nissimo buono. « Fra otto giorni — annuncio al nostra inviato jl signor Bley, che ha assunto l'interim delle Finanze — fra otto giorni, emetteremo la nuova valuta. Basta con la cartaccia. Occorre la valuta stabile. Le stampigliature le lasciamo al Governo di Stresemann I ». Ed il presidente Heinz approvò «con la gravità di un finanziere profondo e ferratissimo in tutti gli artifizii della politica bancaria ». Questi gli uomini della Repubblica separatista del Palatinato, attorno alla quale l'interesse pubblico ora si ridesta pel sinistro echeggiare delle rivoltellate omicide.

Luoghi citati: Bonn, Fi-anlcenthal, Kirchheimbolanden, Magonza, Monaco, Neustadt, Spira