Con quale animo e con quali propositi il laburismo sale al Governo in Inghilterra

Con quale animo e con quali propositi il laburismo sale al Governo in InghilterraCon quale animo e con quali propositi il laburismo sale al Governo in Inghilterra Il discorso-programma di Mac mìe aS "comizio della vittoria 11 Rinvigorire tutte le forze in favore della pace attraverso l'intera Europa: stabilire con la Francia, l'Italia, la Germania, la Russia, la Cecoslovacchia, con tutte le nazioni, un'intesa fondata non sulla fòrza militare, ma sulla simpatia umana tra le masse che non vogliono rivedere gli orrori della guerra,,. (Servizio speciale «Iella STAMPA) tocvangpeinstetoptailcDtimtcCnpcdscdnueefnMdUrpbdacsnmivdctppctpmcgtFgI eLONDRA, 8, notte. La riapertura puramente formale della Camera del Comuni passa stasera in seconda linea, come un semplice fatto di cronaca smorta. L'avvenimento che è sopraggiunto ad eclissarla è 11 cosidetto » Comizio della Vittoria » convocato dal Labour Party all'Albert Hall, la più ampia e maestosa aula della metropoli. Nulla è accaduto a Westminster fuorché la rielezione dello « Speaker ». La politica sembrava assente dall'aula parlamentare, affollata di neo deputati e di curiosi di ogni sorta. Vi era presente la procedura, insieme colle tradizionali scampanellate unanimi che i « leaders » di tutti i partiti soglio fare ad uno speaker confermato in carica. Gli uomini di domani e una donna Al contrario, all'Albert Hall si respirava l'atmosfera politica ad altissima tensione. Una. nuova classe di governanti vi scendeva decisamente In lizza col potere a portata di mano. Nella fila deile seggiole allineate lungo la ribalta, al fondo del salone smisurato, prese posto ad un tratto l'intero personale ii in pectore » del prossimo Gabinetto di Inghilterra: Mac Donald, ossuto e pallido, con quei suoi due baffi a punto in' ogativo, sui quali si esercitano i caricahiristi, e con una luce di onesta sagacia nel profondo cavo degli occhi, sedette, come primo ministro avvenire, nella seggiola di mezzo. Vestiva dimesso: forse si serve dal sarto villereccio di Lossiemouth; i capelli, ancora, folti, mettevano un'aureola grigia intorno alla sua fronte giallastra; erano neri quei capelli al principio della guerra, si brizzolarono rapidamente quando i guerrafondai fecero di tutto per spezzare il cuore al figlio del popolo, che vedeva la guerra a modo suo. Al lato sinistro una commessa bruna, con un visino da pettirosso e con occhi ugualmente brillanti si nccocolo modestamente: era la signorina Bonfield, la grand» organizzatrice operaia. Essa sembrava un granello di pepe. Questo granello figurerà tra poco fra i banchi del Ministero. Alla destra di Mac Donald il corpulento Henderson troneggiava: egli è il « whip » del partito, lo stratega interno del gruppo. La guerra non lo fece reietto corno colui che doveva diventare il suo « leader ». Henderson, invece, fu ministro e nelle ultime elezioni ha perduto il collegio. Glie ne troveranno un altro. Il Gabinetto lo vorrà nel suo seno. Ai due fianchi della iriade stavano il condottiero delle ninMse ferroviarie, l'on. Thomas (egli ha già in tasca il portafoglio delle colonie, oppure quello della | , guerra); l'ex-ministro Clynes, il eondot ticro delle masse di avventizi; il colonnello Wedgwood, transfuga del partito li l'orale; l'incomparabile sociologo Sidney " Webb; lo scrittore Murell, che conobbe durante la guerra ogni sorta di persecuzioni; il vecchio Smìllie, clic fu il «leader» delle masse minerarie per mezzo secolo e predicò il sindacalismo, sinché, andato a riposo, viene a trovarsi, come oggi si troya, al limitare della Camera dei Lo:di. Trascuriamo i minori. 10.000 ascoltatori Varie schiere di seggiole erano costellate di aiutanti di campo del grande siato maggiore di prima fila. Mac Donald Ita una .sessantina eli posti da coprire, giucche il Gabinetto è pieno di diramazioni, J candidali a tulli quei pusli, che nella storia inglese furono occupati da ca-l vsto agli antipodi delluc!asse laburista, si priconoscevano nell'assembramento di quelle snuove unità. Quasi diecimila pcrsoiio oecu- apnvnno ti loggiato, le gallerie, la platea ed il palcoscenico della Hall, E' una folla perfettamente composta. Le. suo linee esteriori, per sonimi capi, differivano assai poco dallo assemblee ultra borghesi, di cui l'aula e periodicamente scena per scopi di diverso genere. L'unico segno esteriore che marcasse l'occasione era offerto da colossali cartelli, che invitavano la gente a lèggere il quotidiano laburista. Naturalmente, jn attesa degli oratori, l'uditorio Intonò' i soliti cori di passatempo, accompagnati dal gigantesco organo. Parevano degli Alelnjnl La sola nota rivoluziona ria vi fu poi-lata ad un (ratio dal cnnlo della Jf <'r,\if/il»"Mc<0beiichè sia la preferita ili Poincaré. "Un monfjo nuovo sta per spalancarsi„ Quando Mac Donald, accompagnato dal suo seguito, comparve sulla ribalta, venne accolto da una grande acclamazione che durò parecchi minuti. L'uditorio quindi in piedi cantò la canzone con cui, in Inghilterra, il milionario e lo studente, l'operaio di bettola e quello di salotto, usano onorare glj ospiti più ragguardevoli: « For he i$ a jollg geod fcllow » («perefiè egli è davvero un ottimo compagno»). Siamo al discorso di Mac Donald. In un silenzio di tomba il premier di domani si esprime a voce altissima, con parola eletta, in cui l'accento scozzese ha qualche cosa di metallico o di guardingo. Incomincia: ^ ii v ► per iperbole che questa dimostrazione i stata chiamala «della vit- mp"ul—aticdt toria ». Noi abbiamo portato a casa dal campo di battaglia i nostri trofei. Eravamo nella vecchia Camera 144 ed oggi nella nuova siamo in 192, e sono ornoglioso di aggiungere che tre donne fanno parte dei nostri nuovi ranghi (applausi) ». Dopo una pausa, di scatto, Mac Donald esclama: . « Un mondo nuovo sta per spalancarsi in faccia a noi. Bisogna pensare in questo momento vittorioso anche ai combattenti che precedettero il laburismo, giunto a maturità. E' per virtù loro che le lampade sono rimaste accese dinanzi agli altari della democrazia e del. socialismo! ». L'unico accenno al socialismo, in tutto il discorso, figurò in questa frase, e notate come, prima di dire « socialismo », Mac Donald disse « democrazia ». Sino a due tinnì addietro questo cinquantenne aveva miraggi in campo liberale. Un altro scatto {il suo è stato un discorso a scorci) gli cava una irase lievemente -sarcastica: « E' intervenuta una corta metamorfosi. Ci troviamo infatti alla soglia del Governo (acclamazioni). E' possibile che fra pochi giorni siamo chiamati ad addossarci la responsabilità del potere. Noi ce l'addosseremo ». Tra i nuovi applausi serpeggia qualche sibilo. Gli estremisti vedono di malocchio l'andata al potere. E l'invettiva indecifrabile scende dal loggione. Mac Donald si drizza come un uomo colpito da un colpo di scudiscio, ma replica con energia mitigala dalla bonarietà: " Non intendiamo precipitarci di sbalzo verso i nostri sogiii,, « Credete che noi siamo felici — egli esclama — di raccogliere l'eredità di un fondo in bancarotta? Nessun figlio di donna la raccoglierebbe, se non a malincuore. Ma noi andremo al potere perchè non dobbiamo sottrarci ad alcuna responsabiUtà! (acclamazioni). Siamo circondati da rischi da ogni parte, ma non e il tempo di pensare ai rischi ed ai timori. Noi dobbiamo rispondere all'appello. Vogliamo e dobbiamo risiipndcrvi. Il nostro parlilo è ancora un partito con degli ideali ». Su questo tema Mar Donnld parla qualche poco con rettorici colori, ma segue subito un avvertimento politico: « Il laburismo ha dei sogni che sfavillano all'orizzonte; esso marcia verso la sua meta, ma questa rimane lontana. .Voi ;.'o/i intendiamo affatto precipitarci di sbalzo verso i nostri sogni, intendiamo piuttosto di procedere a jiasso di nomo. Siamo in cammino per un lunga viaggio. L'importante li di fare, un passo, a condizione però che questo passo apra la strada al passo successivo. Se ci rifiutassimo di camminare, cosi, per corruccio di. non potere fare un salto infliggeremmo al vostro partilo ed al nostro ideale una sconfitta mollo maggiore di qualunque sbaraglio che al nostro parlilo sia 'possibile infliggere ». Come si vede lo scozzese capisce perfettamente che un piede in trappola ci sta. Figli tuttavia non manifesta trepidarla. 1 giornali sono venuti accumulando fantasie I e storielle sui propositi del prossimo Go- | , l verno laburista. Hanno scritto, per esem pio. che il Labour Party salirà al potere soltanto per allestirvi le nuove elezioni ge aerali. Mac Donald smentisce vibrata- mente questa diceria: «IVot andiamo al potere — egli dice — per metterci al lavoro ». " Accudire ai ripari del tendo che stiamo per ereditare,. I giornali hanno chiacchierato poi su di una quantità di combinazioni e di stolidie laterali. « l'i garantisco — soggiunse Mac Donald — che non entreremo in comunella con altre forze. Il nostro intendimento t soltanto di accudire ai'ripari ed alia rimessa in produttività del fondo mezzo rovinato che stiamo per ereditare ». La lingua di Mac Donald batte dove il dente minaccia di dolere : « Se il capitale fuggirà via dall'Inghilterra, quando assumeremo il potere, i soli responsabili saranno gli scatenatori di panico ». A questo proposito Mae Donald imita per un istante Lloyd George sferrando apertamente un calcio al Daily Mail: » Noi assumeremo il potere quando ci verrà offerto — dichiara l'oratore — al puro scopo di provarci ad assisierc le innumerevoli ed incalzanti difficoltà che assillano la nostra nazione, l'Europa e tulio i7 mondo. Ci sforzeremo anzitutto di ino-bilizzare subilo uomini c donne di buona volontà e di mente equilibrata. Il numeronon conta. Cinquanta persone colla testa sulle spalle c con buoni intendimenti valgono più di 5000 di altra risma. Noi abbiamo dei sugerimenli e dei propositi che, « nostro avviso, 2>ossono contribuire al ri stabilimento della pace c del benessere, ;Jsfidiamo i conservatori ed i libali 88fassumere la responsabilità di opporvièi». \Questo accento di sfida anche ai liberali, osserviamo noi, deve essere preso con un grano di sale. Infatti, subito dopo, Mac Donald accenna a piani di azione che, senza l'appoggio diretto o indirelto ilei liberali, rimarrebbero, comò egli sa benissimo, lettera morta sin dal primo giorno. " Stampi stampi stampi „ « Il primo compito del nuovo Governo — afferma l'oratore — sarà quello di ristabilire la pace, ossia creare finalmente le condizioni necessarie per il ritorno della pace. Si dice che la guerra è finita, ma sta di fatto che non esiste in Europa alcuna capitale in cui non rimangano accesi sotto le ceneri i tizzoni della guerra. Una ventata potrebbe spingerli intorno da un momento all'altro scatenando le fiamme in tutto il materiale infiammabile che sussiste ancora. Orbene, noi andiamo al Vorcign Office con la ferma idea di mettere, di rimettere e di mettere ancora il nostro piede sopra questi tizzoni capaci di riaccendere una nuova guerra motidiale,,. Mac Donald reitera tre volte, con una ri- j solutezza tremenda, il verbo monosillabico che ade-pera per dare l'immagine del caipestio.: « slamp. stamp, stamp the /cel/».Incidentalmente egli conferma in tal modo elio la carriera del Gabinetto laburista si apri-1 rà sulla piattaforma della politica estera. Una tattica eccellente per i futuri rapport tra il liberalismo ed 11 laburismo;, al potere Mao Donald facendosi solenne ripiglia: » GII alterchi, i malintesi, le punture di spillo tra la Francia e noi sono deplorevoli, sono indegni del due paesi. Essi non provengono dai due popoli. Quale grande cosa e, potessimo farle precipitare nel passalo, lisciarle dietro le nostre spalle e stabilire con la Francia. l'Italia, la Germania, la nussii, la. Ceco-Slovacchia, insomma con tutte le nizionl, un'intesa fondata non sulla forza militare, ma sulla, simpatia umana tra. masse dì uomini e di donne che non vogliono rivedere gli orrori della guerta! La missione del Labour Party a Domnino Street dova rinvigorire tutte le forze in favore della. pine attraverso l'intera Europa. Questo rinvigorimento sarà la nostra prima cura; poi faremo del nostro meglio per completare la strettura ilrlla Lega delle Sazioni, per creare cv>à un organismo meglio adatto al suo granile fine ». La Russia A questo punto Mac Donald preannunzia senz'altro il riconoscimento della Russia, ma senza dimenticare i diritti pendenti che l'Inghilterra può avere verso quel paese : « La pomposa follia di tenerci discosti ilei Governo russo — egli dice — dorrò terminare. Ciò non perchè noi siamo d'accorilo con quanto fa il Governo russo nel suo paese, ma. perchè vogliamo la ripresa del commercio, vogliamo negoziati leali, vogliamo una sistemazione ragionevole dalle cos'è del Giappone a quelle dell'Irlanda ». (Acclamazioni). L'oratore spiega la sua attitudine, dimostrando che e grottesca e impraticabile la orocclura attuale nei riguardi della Russia. « SI. cerca di confabulare e di discutere per interposte persone, dietro le spalle di terzi. E" possibile condurre trattative eque ed oneste in questa maniera? Se l'Inghilterra vuole protestare nei riguardi dell'A fgoni stan. c-ime può farlo con lealtà se tiene chiusi i canali diplomatici? li Labour Partp sarà aperto e rettilineo. Esso, come organismo nuovo, non potrà tirare innanzi coi vecchi metodi del Vorcign Office ». La Nazione al disopra del partito La chiusa del discorso è dedicata al problema dei disoccupati e delle case. « La disoccupazione è indissolubilmente concatenata — rileva Mac Donald — alla politica estera. Il governo di Baldwin ha sciaguratamente negletta la questione. Il Governo laburista l'affronterà mediante un personale amministrativo di esperti: uomini e donne che conoscono la vita operaia per lunga esperienza equipaggeranno per una volta tanto il dicastero del lavoro. Nel frattempo sarà aperta una grande crociata per l'erezione di. tutte le nuove case che occorrono per mettere fine alla vergogna della congestione. Se ì trust dei material: diretti ci chiuderanno In strada i: _ gl.jdn M;|(. Doll.|Id .ipi)iausi tonanti _ ebbene noi li spezzeremo! '. ] Eg|j ussicUra da ultimo clic il nuovo i Governo bandirà dalla propria monte ogni J . ionsidoraziòne di partilo, pensando solo j ai lu-ogni e al benessere della nazione. „, , „ a Nessuno deve sognarsi che l anno \ 10?4 possa segnare un termine. La marcia j Di' 'so l'ideale e forse senza termine: sarà fW«« * - <™< generazioni fu- \ tttre. Il fine immediato del laburismo è ««fare il possibile per contribuiva alla pace, | tti benessere della generazione in corso, , soprattutto di riparare ai danni che l ut-1 //«io decennio ha inflit'o alla mentalità e j „„„.:,i;„..,„ ,i; , vita quotidiana di tulli ». ; alla vita quotidiana di tulli ». Con queste dichiarazioni relativistiche fi-mina, fra battimani, la prima grande ; dmostrazio'.ie politica del futuro Prc- j nùer: una manifestazione abbastanza satura di spirilo nazionale e ispirala ad un! riformismo senza minacce. Alcuni degli oratori successivi sono sta-i ti meno temperati del « leader », ma ciò ni lini pratici realmente imporla poco. L'assemblea si sciolse dopo avere cantato ' Bandiera rossa». Anche questo, un b: inameno inevitabile e senza "alcuna parti-I in. «»iwmii>rnn ltri. conseguenza. MARCELLO PRATI, i Con quale animo e con quali propositi il laburismo sale al Governo in InghilterraCon quale animo e con quali propositi il laburismo sale al Governo in Inghilterra Il discorso-programma di Mac mìe aS "comizio della vittoria 11 Rinvigorire tutte le forze in favore della pace attraverso l'intera Europa: stabilire con la Francia, l'Italia, la Germania, la Russia, la Cecoslovacchia, con tutte le nazioni, un'intesa fondata non sulla fòrza militare, ma sulla simpatia umana tra le masse che non vogliono rivedere gli orrori della guerra,,. (Servizio speciale «Iella STAMPA) tocvangpeinstetoptailcDtimtcCnpcdscdnueefnMdUrpbdacsnmivdctppctpmcgtFgI eLONDRA, 8, notte. La riapertura puramente formale della Camera del Comuni passa stasera in seconda linea, come un semplice fatto di cronaca smorta. L'avvenimento che è sopraggiunto ad eclissarla è 11 cosidetto » Comizio della Vittoria » convocato dal Labour Party all'Albert Hall, la più ampia e maestosa aula della metropoli. Nulla è accaduto a Westminster fuorché la rielezione dello « Speaker ». La politica sembrava assente dall'aula parlamentare, affollata di neo deputati e di curiosi di ogni sorta. Vi era presente la procedura, insieme colle tradizionali scampanellate unanimi che i « leaders » di tutti i partiti soglio fare ad uno speaker confermato in carica. Gli uomini di domani e una donna Al contrario, all'Albert Hall si respirava l'atmosfera politica ad altissima tensione. Una. nuova classe di governanti vi scendeva decisamente In lizza col potere a portata di mano. Nella fila deile seggiole allineate lungo la ribalta, al fondo del salone smisurato, prese posto ad un tratto l'intero personale ii in pectore » del prossimo Gabinetto di Inghilterra: Mac Donald, ossuto e pallido, con quei suoi due baffi a punto in' ogativo, sui quali si esercitano i caricahiristi, e con una luce di onesta sagacia nel profondo cavo degli occhi, sedette, come primo ministro avvenire, nella seggiola di mezzo. Vestiva dimesso: forse si serve dal sarto villereccio di Lossiemouth; i capelli, ancora, folti, mettevano un'aureola grigia intorno alla sua fronte giallastra; erano neri quei capelli al principio della guerra, si brizzolarono rapidamente quando i guerrafondai fecero di tutto per spezzare il cuore al figlio del popolo, che vedeva la guerra a modo suo. Al lato sinistro una commessa bruna, con un visino da pettirosso e con occhi ugualmente brillanti si nccocolo modestamente: era la signorina Bonfield, la grand» organizzatrice operaia. Essa sembrava un granello di pepe. Questo granello figurerà tra poco fra i banchi del Ministero. Alla destra di Mac Donald il corpulento Henderson troneggiava: egli è il « whip » del partito, lo stratega interno del gruppo. La guerra non lo fece reietto corno colui che doveva diventare il suo « leader ». Henderson, invece, fu ministro e nelle ultime elezioni ha perduto il collegio. Glie ne troveranno un altro. Il Gabinetto lo vorrà nel suo seno. Ai due fianchi della iriade stavano il condottiero delle ninMse ferroviarie, l'on. Thomas (egli ha già in tasca il portafoglio delle colonie, oppure quello della | , guerra); l'ex-ministro Clynes, il eondot ticro delle masse di avventizi; il colonnello Wedgwood, transfuga del partito li l'orale; l'incomparabile sociologo Sidney " Webb; lo scrittore Murell, che conobbe durante la guerra ogni sorta di persecuzioni; il vecchio Smìllie, clic fu il «leader» delle masse minerarie per mezzo secolo e predicò il sindacalismo, sinché, andato a riposo, viene a trovarsi, come oggi si troya, al limitare della Camera dei Lo:di. Trascuriamo i minori. 10.000 ascoltatori Varie schiere di seggiole erano costellate di aiutanti di campo del grande siato maggiore di prima fila. Mac Donald Ita una .sessantina eli posti da coprire, giucche il Gabinetto è pieno di diramazioni, J candidali a tulli quei pusli, che nella storia inglese furono occupati da ca-l vsto agli antipodi delluc!asse laburista, si priconoscevano nell'assembramento di quelle snuove unità. Quasi diecimila pcrsoiio oecu- apnvnno ti loggiato, le gallerie, la platea ed il palcoscenico della Hall, E' una folla perfettamente composta. Le. suo linee esteriori, per sonimi capi, differivano assai poco dallo assemblee ultra borghesi, di cui l'aula e periodicamente scena per scopi di diverso genere. L'unico segno esteriore che marcasse l'occasione era offerto da colossali cartelli, che invitavano la gente a lèggere il quotidiano laburista. Naturalmente, jn attesa degli oratori, l'uditorio Intonò' i soliti cori di passatempo, accompagnati dal gigantesco organo. Parevano degli Alelnjnl La sola nota rivoluziona ria vi fu poi-lata ad un (ratio dal cnnlo della Jf <'r,\if/il»"Mc<0beiichè sia la preferita ili Poincaré. "Un monfjo nuovo sta per spalancarsi„ Quando Mac Donald, accompagnato dal suo seguito, comparve sulla ribalta, venne accolto da una grande acclamazione che durò parecchi minuti. L'uditorio quindi in piedi cantò la canzone con cui, in Inghilterra, il milionario e lo studente, l'operaio di bettola e quello di salotto, usano onorare glj ospiti più ragguardevoli: « For he i$ a jollg geod fcllow » («perefiè egli è davvero un ottimo compagno»). Siamo al discorso di Mac Donald. In un silenzio di tomba il premier di domani si esprime a voce altissima, con parola eletta, in cui l'accento scozzese ha qualche cosa di metallico o di guardingo. Incomincia: ^ ii v ► per iperbole che questa dimostrazione i stata chiamala «della vit- mp"ul—aticdt toria ». Noi abbiamo portato a casa dal campo di battaglia i nostri trofei. Eravamo nella vecchia Camera 144 ed oggi nella nuova siamo in 192, e sono ornoglioso di aggiungere che tre donne fanno parte dei nostri nuovi ranghi (applausi) ». Dopo una pausa, di scatto, Mac Donald esclama: . « Un mondo nuovo sta per spalancarsi in faccia a noi. Bisogna pensare in questo momento vittorioso anche ai combattenti che precedettero il laburismo, giunto a maturità. E' per virtù loro che le lampade sono rimaste accese dinanzi agli altari della democrazia e del. socialismo! ». L'unico accenno al socialismo, in tutto il discorso, figurò in questa frase, e notate come, prima di dire « socialismo », Mac Donald disse « democrazia ». Sino a due tinnì addietro questo cinquantenne aveva miraggi in campo liberale. Un altro scatto {il suo è stato un discorso a scorci) gli cava una irase lievemente -sarcastica: « E' intervenuta una corta metamorfosi. Ci troviamo infatti alla soglia del Governo (acclamazioni). E' possibile che fra pochi giorni siamo chiamati ad addossarci la responsabilità del potere. Noi ce l'addosseremo ». Tra i nuovi applausi serpeggia qualche sibilo. Gli estremisti vedono di malocchio l'andata al potere. E l'invettiva indecifrabile scende dal loggione. Mac Donald si drizza come un uomo colpito da un colpo di scudiscio, ma replica con energia mitigala dalla bonarietà: " Non intendiamo precipitarci di sbalzo verso i nostri sogiii,, « Credete che noi siamo felici — egli esclama — di raccogliere l'eredità di un fondo in bancarotta? Nessun figlio di donna la raccoglierebbe, se non a malincuore. Ma noi andremo al potere perchè non dobbiamo sottrarci ad alcuna responsabiUtà! (acclamazioni). Siamo circondati da rischi da ogni parte, ma non e il tempo di pensare ai rischi ed ai timori. Noi dobbiamo rispondere all'appello. Vogliamo e dobbiamo risiipndcrvi. Il nostro parlilo è ancora un partito con degli ideali ». Su questo tema Mar Donnld parla qualche poco con rettorici colori, ma segue subito un avvertimento politico: « Il laburismo ha dei sogni che sfavillano all'orizzonte; esso marcia verso la sua meta, ma questa rimane lontana. .Voi ;.'o/i intendiamo affatto precipitarci di sbalzo verso i nostri sogni, intendiamo piuttosto di procedere a jiasso di nomo. Siamo in cammino per un lunga viaggio. L'importante li di fare, un passo, a condizione però che questo passo apra la strada al passo successivo. Se ci rifiutassimo di camminare, cosi, per corruccio di. non potere fare un salto infliggeremmo al vostro partilo ed al nostro ideale una sconfitta mollo maggiore di qualunque sbaraglio che al nostro parlilo sia 'possibile infliggere ». Come si vede lo scozzese capisce perfettamente che un piede in trappola ci sta. Figli tuttavia non manifesta trepidarla. 1 giornali sono venuti accumulando fantasie I e storielle sui propositi del prossimo Go- | , l verno laburista. Hanno scritto, per esem pio. che il Labour Party salirà al potere soltanto per allestirvi le nuove elezioni ge aerali. Mac Donald smentisce vibrata- mente questa diceria: «IVot andiamo al potere — egli dice — per metterci al lavoro ». " Accudire ai ripari del tendo che stiamo per ereditare,. I giornali hanno chiacchierato poi su di una quantità di combinazioni e di stolidie laterali. « l'i garantisco — soggiunse Mac Donald — che non entreremo in comunella con altre forze. Il nostro intendimento t soltanto di accudire ai'ripari ed alia rimessa in produttività del fondo mezzo rovinato che stiamo per ereditare ». La lingua di Mac Donald batte dove il dente minaccia di dolere : « Se il capitale fuggirà via dall'Inghilterra, quando assumeremo il potere, i soli responsabili saranno gli scatenatori di panico ». A questo proposito Mae Donald imita per un istante Lloyd George sferrando apertamente un calcio al Daily Mail: » Noi assumeremo il potere quando ci verrà offerto — dichiara l'oratore — al puro scopo di provarci ad assisierc le innumerevoli ed incalzanti difficoltà che assillano la nostra nazione, l'Europa e tulio i7 mondo. Ci sforzeremo anzitutto di ino-bilizzare subilo uomini c donne di buona volontà e di mente equilibrata. Il numeronon conta. Cinquanta persone colla testa sulle spalle c con buoni intendimenti valgono più di 5000 di altra risma. Noi abbiamo dei sugerimenli e dei propositi che, « nostro avviso, 2>ossono contribuire al ri stabilimento della pace c del benessere, ;Jsfidiamo i conservatori ed i libali 88fassumere la responsabilità di opporvièi». \Questo accento di sfida anche ai liberali, osserviamo noi, deve essere preso con un grano di sale. Infatti, subito dopo, Mac Donald accenna a piani di azione che, senza l'appoggio diretto o indirelto ilei liberali, rimarrebbero, comò egli sa benissimo, lettera morta sin dal primo giorno. " Stampi stampi stampi „ « Il primo compito del nuovo Governo — afferma l'oratore — sarà quello di ristabilire la pace, ossia creare finalmente le condizioni necessarie per il ritorno della pace. Si dice che la guerra è finita, ma sta di fatto che non esiste in Europa alcuna capitale in cui non rimangano accesi sotto le ceneri i tizzoni della guerra. Una ventata potrebbe spingerli intorno da un momento all'altro scatenando le fiamme in tutto il materiale infiammabile che sussiste ancora. Orbene, noi andiamo al Vorcign Office con la ferma idea di mettere, di rimettere e di mettere ancora il nostro piede sopra questi tizzoni capaci di riaccendere una nuova guerra motidiale,,. Mac Donald reitera tre volte, con una ri- j solutezza tremenda, il verbo monosillabico che ade-pera per dare l'immagine del caipestio.: « slamp. stamp, stamp the /cel/».Incidentalmente egli conferma in tal modo elio la carriera del Gabinetto laburista si apri-1 rà sulla piattaforma della politica estera. Una tattica eccellente per i futuri rapport tra il liberalismo ed 11 laburismo;, al potere Mao Donald facendosi solenne ripiglia: » GII alterchi, i malintesi, le punture di spillo tra la Francia e noi sono deplorevoli, sono indegni del due paesi. Essi non provengono dai due popoli. Quale grande cosa e, potessimo farle precipitare nel passalo, lisciarle dietro le nostre spalle e stabilire con la Francia. l'Italia, la Germania, la nussii, la. Ceco-Slovacchia, insomma con tutte le nizionl, un'intesa fondata non sulla forza militare, ma sulla, simpatia umana tra. masse dì uomini e di donne che non vogliono rivedere gli orrori della guerta! La missione del Labour Party a Domnino Street dova rinvigorire tutte le forze in favore della. pine attraverso l'intera Europa. Questo rinvigorimento sarà la nostra prima cura; poi faremo del nostro meglio per completare la strettura ilrlla Lega delle Sazioni, per creare cv>à un organismo meglio adatto al suo granile fine ». La Russia A questo punto Mac Donald preannunzia senz'altro il riconoscimento della Russia, ma senza dimenticare i diritti pendenti che l'Inghilterra può avere verso quel paese : « La pomposa follia di tenerci discosti ilei Governo russo — egli dice — dorrò terminare. Ciò non perchè noi siamo d'accorilo con quanto fa il Governo russo nel suo paese, ma. perchè vogliamo la ripresa del commercio, vogliamo negoziati leali, vogliamo una sistemazione ragionevole dalle cos'è del Giappone a quelle dell'Irlanda ». (Acclamazioni). L'oratore spiega la sua attitudine, dimostrando che e grottesca e impraticabile la orocclura attuale nei riguardi della Russia. « SI. cerca di confabulare e di discutere per interposte persone, dietro le spalle di terzi. E" possibile condurre trattative eque ed oneste in questa maniera? Se l'Inghilterra vuole protestare nei riguardi dell'A fgoni stan. c-ime può farlo con lealtà se tiene chiusi i canali diplomatici? li Labour Partp sarà aperto e rettilineo. Esso, come organismo nuovo, non potrà tirare innanzi coi vecchi metodi del Vorcign Office ». La Nazione al disopra del partito La chiusa del discorso è dedicata al problema dei disoccupati e delle case. « La disoccupazione è indissolubilmente concatenata — rileva Mac Donald — alla politica estera. Il governo di Baldwin ha sciaguratamente negletta la questione. Il Governo laburista l'affronterà mediante un personale amministrativo di esperti: uomini e donne che conoscono la vita operaia per lunga esperienza equipaggeranno per una volta tanto il dicastero del lavoro. Nel frattempo sarà aperta una grande crociata per l'erezione di. tutte le nuove case che occorrono per mettere fine alla vergogna della congestione. Se ì trust dei material: diretti ci chiuderanno In strada i: _ gl.jdn M;|(. Doll.|Id .ipi)iausi tonanti _ ebbene noi li spezzeremo! '. ] Eg|j ussicUra da ultimo clic il nuovo i Governo bandirà dalla propria monte ogni J . ionsidoraziòne di partilo, pensando solo j ai lu-ogni e al benessere della nazione. „, , „ a Nessuno deve sognarsi che l anno \ 10?4 possa segnare un termine. La marcia j Di' 'so l'ideale e forse senza termine: sarà fW«« * - <™< generazioni fu- \ tttre. Il fine immediato del laburismo è ««fare il possibile per contribuiva alla pace, | tti benessere della generazione in corso, , soprattutto di riparare ai danni che l ut-1 //«io decennio ha inflit'o alla mentalità e j „„„.:,i;„..,„ ,i; , vita quotidiana di tulli ». ; alla vita quotidiana di tulli ». Con queste dichiarazioni relativistiche fi-mina, fra battimani, la prima grande ; dmostrazio'.ie politica del futuro Prc- j nùer: una manifestazione abbastanza satura di spirilo nazionale e ispirala ad un! riformismo senza minacce. Alcuni degli oratori successivi sono sta-i ti meno temperati del « leader », ma ciò ni lini pratici realmente imporla poco. L'assemblea si sciolse dopo avere cantato ' Bandiera rossa». Anche questo, un b: inameno inevitabile e senza "alcuna parti-I in. «»iwmii>rnn ltri. conseguenza. MARCELLO PRATI, i