Famiglia biellese in preda all'asfissia

Famiglia biellese in preda all'asfissia Famiglia biellese in preda all'asfissia 2 ragazze in grave stato 3 persone fuor! pericolo Biella. U. notte, j Da uno strano e prave caso di asfissia, è | stata colpita l'intiera famiglia di Ucnigno ' Allora, d'anni Ui, che esercisce una panetteria ueJ paese di Donato. Mentre l'intera famiglia dell'Altera, composta dalla rho- ; sli Marja B d.anni ^ dull(J f ,je Gio , valffla d-.inni 13 vittorina rtl allni 7 era i Kroditario, ha avuto luògo a Oneglia là cofi \'f "8: d«, Parte dell'Associazione Nazionale ' Alpini, del gagiiarde.tto al ricostituito Botta- , n.ii0Ile Pieve dl T6co , Alle ora 9, il Principe, accompagnato dai 1 sottosegretari Celesia o,gen. Cavaliere, dal no a letto, il garzone panettiere Belardo Brua, aveva come al solito messo le brago ili carbone di legna, e di sola legna, in un recipiente di lamiera, sito nel locale adibito a pastino. Le esalazioni di acido carbonico, emananti dal braciere di lamiera, filtrando da una finestra comunicante colla camera da letto delTAllera, saturarono l'aria della camera, producendo cosi una grave asfissia a tutti i componenti la famiglia. Fu un vero caso se le esalazioni non ebbero esiti letali. Il garzone Brua fu tosto colpito da un forte dolore di capo, con contrazioni nervose che lo fecero cadere a terra. Tuttavia il giovane, intuita la drammatica situazione, con uno sforzo disperato, riuscì a trascinarsi fuori c giunto nulla strada svenne. Scorto da passanti, fu tosto soccorso. Appena riavutosi egli diede le necessarie indicazioni perchè si accorresse a portare aiuto ai suoi padroni. Un gruppo di volenterosi, entrato nella camera degli Altera trovò tutti i componenti la famiglia in preda a sintomi di grave asfissia. I soccorsi energici del caso, valsero a mettere ben presto fuori peri, colo il Benigno Allera e la moglie Maria Brua, mentre per le due ragazze, lo stato permane grave, anche dopo la diagnosi e le cure del medico condotto, tosto chiamato sul luogo della disgrazia. Un selvaggio delitto Brescia, 14 notte. Un fosco delitto è avvenuto domenica sera poco prima dello 21, in una.viuzza oscura del paese di Gussago. Il distillatore e commerciante di grappa Gottardo Marchina incontrato il carrettiere Vincenzo Do Lorenzi, balzava bruscamente di bicicletta e dopo averlo gettato a terra gli sparava contro due colpi dt rivoltella. Compiuto il gesto inumano che avveniva alla presenza della moglie del De Lorenzi e di altro persone, il Marchina, forse pei- far ritenere di essere anche lui ferito si gettava a terra e rimaneva apparentemente senza vita. Sollevato da alcuni presenti, riusciva ad eclissarsi. 1! De Lorenzi che era stato colpito al petto, poco dopo spirava. Si attribuisce il luttuoso episodio a ragioni di interesse. La consegna de! gagliardetto al ricostituito battaglione "Pieve di Ti1 co,, L'Intervento del Principe Ereditarlo Imperia, 1-1, mattino. Ieri mattina, alla presenza dcj Principe gen. Clorici, dal comandante della Divisione sin. SiTuiUace. dal sen. Nuvoloni, dall'on. Moreno, dal Prefetto CaJuto, dal cominissario straordinario Dell'Erba, dal comandante di Zona dulia Milizia gen. Cornaro, dal gaiterale Giaccone comandante della Legione d'i rr. ce, e da alire autorità., dopo avere t.--isiito alla Messa, nella chiesa di San .Maurizio, si ò recato al palazzo del Munilefpio, ove il. commissario straordinario Del| l'Erba ?li ha presentate le autorità e i prendenti delle Associazioni cittadine. Insisteni k'iuentc acclamato dalla folla, che si era ji accolta nella piazza Dante, il Principe ha jd'jvuto ìiresentarsi al balcone del palazzo idc-1 Municipio. 11 Principe quindi, discoso ' nella piazza, ha preso posto nella tribuna iirfl'ositamcnte eretta, donde ha aooistilo alla cerimonia della consegna del gagliardetto, Uopo che il. cappellano Po Marchi ha benedetto Il gagliardetto, il presidente dell'Associazione degli Alpini, cav. Reina, no ha fatto la consegna, pronunziando un discorso, all'attualo comandante del ricostituito- Battaglione, maggiore Garihbo, che ha pronunziato a 6ua volta brevi parole di ringraziamento. Ha parlato quindi il sottosegretario alla Guerra, gen. Cavallero, che ha recato il saluto del Governo. Madrina del gagliardetto ò slata la signora del commissario straordinario Dell'Erba. • Terminata la cerimonia della consegna del gagliardetto, il battaglione ha sfilato dinanzi al Principe Ereditario e alle autorità, con alla testa i labari det primi tre reggimenti alpini e seguito da circa 3<)00 alpini in congedo, reparti del R. lCscrcito e della milizia, fasci o ùssocìazìohi. Al Principe sono stati offerti una medaglia d'oro commemorativa dolla cerimonia, appositamente coniata, e mi opuscolo. Durante la cerimonia, i cacciatorpediniere Curlalone e1 Monzainbuno lianno sparato a salve, mentre suonavano tuiit; le campane delle clneso, c urlavano le sirene degli stabilimenti Alle oro 12, il Principe Ereditario, dopo avere ricevuto i rappresentanti dei Comuni della Vallala e le madri dei caduti, si e recalo ad assisterò all'inaugurazione di una lapide, che ricorda il centenario del porlo di Oneglia. Ha pronunciato un discorso l'avvocato Giordano. I figli del inarinal e dei pescatori hanno oflei'to al Principe un magni Ileo mazzo di fiori. »♦«

Luoghi citati: Biella, Brescia, Donato, Gussago, Imperia, Oneglia