CRONA

CRONA CRONA Il gelo e l'elettricità | la prossima chiusura dell'istruttoria IH peggior passo e quello dell'uscio j i Poichò lo bassissime temperature che ci deliziano dagli ultimi giorni di novembre ed i forti geli, specialmente in montagna, hanno negli effetti, le 6tesòe conseguenze dello prolungato siccità in ijuanto impoveriscono . estremamente 1 corsi d'acqua nella parte montana, era sorta la preoccupazione di eventuali deflcenze di produzione d'energia elettrica Il ricordo della siccità e perciò della * eccezionale magra dei corsi d'acqua vorifl; catasi i.el lftJl-il. ó ancora presente alla memoria di tutti. Allora vi furono sospensioni e limitazioni nelle ore lavorative delle officine industriali, restrizioni nell'uso c nel consumo dell'energia elettrica, od il Governo si vide obbligalo ad adottare provvedimenti eccezionali per disciplinare ed assicurare il miglior impiego dell'energia, che si doveva produrre quasi esclusivamente mediante gli impianti termici. La eventualità di un rinnovarsi di quella dannosa e fastidiosa situazione, veniva già, in questi giorni, prospettata da molti, che temevano i danni prevedibilmente derivanti all'attività industriale e, perciò, alle class; lavoratrici, le quali non hanno davvero bisogno — in questi tempi di caro-viveri progredienti — che altre cause sopravvengano a falcidiare le loro modeste entrate. Aibbiamo pertanto reputato utile rivolgerci, por informazioni, alring. comari. Bisazza, direttore dell'Azienda elettrica municipale, e gli abbiamo chiesto ee v'era « magra » accentuata nei corsi d'acqua e se si potevano temere Inconvenienti simili a quelli di anni addietro. — La magra, e forte, c'è — ci rispose corleeemente ring Bisazza — e non 6«lo continuerà ma si aggraverà, quasi certamente nei venturi mesi di gennaio e febbraio. Ed essa viene, malauguratamente a coincidere, come tempre, col periodo di massimo carico, cioè di maggior consumo. — Allora, si dovrà ricorrere all'impianto termico! •— Ci siamo già ricorsi. Il macchinano termico per la produzione dell'energia è già in funzione da qualche tempo, ma questo succede tutti gli anni, in questa stagione. Abbiamo però ancora del margine. Non tutte le macchine a vapore di cui disponiamo sono già entrate in attività, e perciò possiamo guardare senza timore all'avvenire. — Non vi sarà da temere sospensione o limitazione dell'attività delle officine? — Affatto. Anche 6e la situazione dei corsi 'd'acqua da cui si trae la forza degli impiantì idroelettrici dovesse peggiorare, non vediamo nessun pericolo di fermate o di restrizioni nell'uso dell'energia elettrica da noi .prodotta. L'Azienda elettrica, come è noto, dispone attualmente di due centrali idroelettriche, a Chiomonte ed a Susa, e di una Centrale termica al Martinetto. In tempi normali, cioè p?r circa tre quarti dell'anno, la Centrale del Martinetto si limita a ricevere l'energia prodotta a Chiomonte ed a Susa ed a distribuirla. Quando arriva la magra ordinaria o eccezionale, viene attivato al Martiinetto il macchinario a vapore. Adesso da qualche tempo questo è in azione, ma abbiamo ancora del margine, cioè del macchinario disponibile che ci consente di fronteg. giare, come ho detto, anche, un peggioramento della situazione. Ed è appunto questo 10 scopo della Centrale termica: sussidiare e magari sostituire, gli impianti idraulici. Pochi mesi fa abbiamo deliberato, anzi, di ampliare tale impianto per far fronte a tutti pli impegni dell'Azienda, e per provvedere in casi di siccità eccezionale. Con questo impianto noi abbiamo la certezza di poter soddisfare tutti gli impegni per fornitura di energia elettrica. — Dunque, la Centrale del Martinetto entra in azione soltanto saltuariamente? — Sicuro. Normalmente, per nove mesi deL l'anno i due impianti di Chiomonte e Susa bastano al bisogno. Entra in azione, di 60lito. nei mesi invernali, come avviene, del resto in tutti gli impiantì alpini, giacché gli impianti appenninici hanno un regime perfettamente opposto, registrando essi la massima magra nei mesi estivi. — Chiomonte e Susa hanno cessato di funzionare ? — Neppur per sogno. Le due centrali idri«he continuano a produrre. Certo, producono meno. E vanno bene anche ora. La Dora Biparia, a mio avviso è uno dei migliori corsi d'acqua del Piemonte, jhe non spinge mai... l'avarizia delle sue acque sino alla... tirchieria. Un certo volume d'acqua lo dà ■ sempre. Ciò è dovuto all'ampiezza del suo bacino, ai numerosi ghiacciai che lo alimentano e alla natura geologica dei suoi monti che, per essere eminentemente calcarei hanno una permeabilità che funziona ottimamente da moderatore naturale del fiume. Del resto, la capacità della nostra Azienda a continuare la sua produzione anche in tempi di eccezionali condizioni sfavorevoli è nota, e costituisce una sua preziosa caratteristica. 'Allorché si ebbe la rigorosa siccità del 19211922 l'Azienda nostra fu l'unica in tutta Italia a far fronte agli impegni assunti verso gli utenti. Le limitazioni e le restrizioni nel consumo furono dettate dal Governo in linea generale, ma per l'Azienda non ve ne sarebbe stato bisogno. Tanto è vero che proprio in quel tempo essa potò cedere ben 4000 Kw. di potenza ad altra azienda, privata, di elettricità. — E' nna constatazione confortante... — ...tanto più quando si consideri che i risultati amministrativi dimostrati dal nostro bilancio, come la Stampa fece recentemente rilevare sono eccellenti. Ed ho fede che il prossimo bilancio consuntivo sarà anche migliore dell'ultimo pubblicato. Questa Azienda che fornisce al Municipio un terzo dell'energia che produco per i servizi pubblici, vende agli utenti ai prezzi più bassi che 6i pratichino in Italia ed all'estero, e dà al Comune ogni anno buoni utili finanziari. Nel Congresso di elettrotecnici dell'anno scorso 11 prof. Civita ebbe a far notare come l'Italia eia la nazione che vende l'energia a più basso prezzo di tutto 11 mondo. Noi degl'Azienda, vendiamo, in Italia, a più buon mercato di tutti. Ne consegue che la cittadinanza deve ■ essere soddisfatta ed orgogliosa di questo euo prezioso patrimonio comune. • —• A proposito. Vi è da sperare che in un tempo più o meno prossimo, si possa convenientemente ricorrere all'energia elettrica per tutti gli usi domestici, compreso il risca'damento ? — Bisogna distinguere. Per gli usi domestici, illuminazione, cucina, ferro da stiro ed altri impieghi simili, l'energia elettrica è conveniente anche 60tto il punto di vista economico. Non cosi per il riscaldamento degli ambienti. La stufa elettrica non potrà mal — economicamente — sostituire gli attuali mezzi di riscaldamento. Un chilowatt-ora corrisponde a 8G4 calorie. Un chilo di carbone di prima qualità ne dà 7800. Per trovare l'equilibrio economico fra i due sistemi di riscaldamento bisognerebbe che il prezzo del Kwh. scendesse ad un livello cosi basso che non* credo, per ora almeno, ottenibile, tanto più che il periodo di riscaldamento coincide con quello del massimo carico, fatto questo che porterebbe alla necessità di vastissimi dispendiosi impianti per soddisfare contemporaneamente le richieste per i due bisogni, o ricorrere alla produzione termica, consumando cioè nello centrali quel carbone che si vorrebbe risparmiare nelle caso private. — Allora non c'è da credere che il riscaldamento elettrico venga ad essere alla portata di tutte le elussi? — No. Tuttavia, per altre considerazioni, comodità, facilità di funzionamento, maggior pulizia nelle abitazioni, ecc., le doman.de di energia a scopo di riscaldamento afflluiscono all'Azienda, elio non può soddisfarle tutte. Il nuovo direttore del Politecnico ' In occasione dell'arrivo a Torino del prof. Felice Garelli, nuovo direttore della Scuola d'ingegneria, designato a succedere al prof. Colonnelli, dimissionario, il « Gruppo universitario fascista » ha rivolto ai colleglli un manifesto col quale porge il benvenuto al nuovo reggitore del Politecnico dicendosi sicuro che, sotto la sua esperta guida, l'Istituto < verrà riportato a nuovo splendore ». , Università popolare Questa sera, alle ore 21, nel salone dell'Istituto professionale operaio, via Rosemi, 1« ti prof. Edoardo Audenino lena una conferenza sul tema- « Spiritismo e medianisuo ». con proiezioni (nuovi studi, nuove esperienze). Ingresso libero. Mini Una mostra giornalistica dei libri di strenna Per iniziativa giornalistica avremo quest'anno a Torino per le feste di Natale e di Capodanno, che sono poi tutta una cosa, una mostra, ina una mostra sui generis, esclusivamente fatta por i ragazzi, mostra nella quale i bambini troveranno raccolti in breve spazio — il salone giallo dell'Associazione della Stampa — tutto quel po' po' di ben di Dio che chiedono al Bambino Gesù come dono di Natale, ai babbi e alle mamme come strenna, e. alla signora Befana come contentino. Libri, molti libri, perchè i bimbi giudiziosi amano istruirsi, e per cornice i dolci più saporiti c i giocattoli più belli. Per Natale o per Capodanno tutta la città 6 una vetrina : ogni negozio mette fuori quanto ha di meglio, ogni negoziante si industria per accendere desideri nei piccoli e nei grandi, nei poveri e nei ricchi. In tali condizioni di cose la Mostra dei libri di strenna, con contorno di bambole e di pasticcini, potrà a taluno sembrare superflua. Questo qanlcuno dirà: « Ma che bisogno c'è dì raccogliere in poco spazio, accatastandoli, i più ricercati fra i doni delle feste natalizie, quando non vi è bottega che per l'occasione non faccia la sua Esposizione? Chi ha bimbi da fare felici può restare dubitoso nella scolta, ma qui o là trova quello che vuole, secondo le possibilità della sua borsa ». Può darsi che questo taJuno abbia ragione, ma la Mostra dei libri di strenna, che per la nostra città è una cosa nuova, a Trieste la si fa già da qualche anno e con esito assai lusinghiero. La Mostra ha uno scopo nobile e un carattere pratico. E, quel che più importa, quasi che di per se stessa non costituisse già un motivo di particolare curiosità, ha anche un centro di attrazione di notevole interesse artistico. Tutti i librai torinesi hanno aderito con entusiasmo all'iniziativa ed è ovvio il dire che ognuno di essi si studierà di presentare il meglio delle proprie edizioni e di esporle nel modo più attraente. Egual cosa faranno le Dotte che i giornalisti hanno chiamato a far da cornice alla Mostra, Invitandolo ad esporre dolci e giocattoli. Non si tratta solo di mettere della merce in vetrina, ma di venderla, e la vendita sarà tanto più facile quanto più saranno le cose belle esposte e nel miglior modo presentate. L'attraaione sarà costituita dalla Esposizione di un presepio, che 6 un gioiello d'arte e un cimelio storico. Fatto a Capodimonte, in una di quelle botteghe da cui sono usciti tanti preziosi lavori, questo presepio rallegrò l'infanzia di Principi e di Re. Passato tra mani di antiquari, è diventato proprietà del pittore Carpanetto e deDa famiglia Pastore. Esposto anni sono aio Serlbe, suscitò la generale ammirazione; presentato alla Mostra internazionale di Venezia, piacque assai per la sua grazia. Ed è lo 6tesso pittore comproprietario del presepio che gentilmente si è assunto il compito di ricomporlo per la Mostra giornalistica e di creare lo sfondo che deve dare l'atmosfera alle figure. Le statuette di Capodimonte, il bambino Gesù, la Madonna, San Giuseppe, l'asino, il bove, i pastori e 1 Magi, vivranno per qualche giorno in piena luce su di un meraviglioso sfondo barocco. Ed eccoci a dire dello scopo, che dà all'iniziativa titolo di nobiltà. La Mostra ha per intento di dare al Corpo nazionale dei giovani esploratori il mezzo per estendere ed intensificare la sua opera. Mostra per i giovani, non poteva avere a3tro 6copo che quello di giovare ad ima istituzione che mira appunto a migliorare la gioventù : fisicamente e moralmente. Le saie dell'Associazione si apriranno per la Mostra nella vigilia di Natale. La festa inaugurale si spera sarà onorata dall'intervento del Principe del Piemonte, che è stato il primo degli esploratori italiani. I giornalisti si attendono di aver la visita di tutta Torino. Il etntenario del generale Govone Ricorre in quest'anno il primo centenario della nascita del generale Giuseppe Govone, il quale da nobile famiglia albese ebbe i natali 6ul finire del 1825. Generale, ministro di Stato, diplomatico, dedicò tutto se stesso alla grandiosa opera del Risorgimento italico ed in ogni campo della propria attività lasciò orme incancellabili per la inesausta passione patriottica onde nobilitava ogni suo atto. ' La Colonia del Circondario d'Alba in Torino, gelosa rievocatrice delle più pure glorie paesane, già. associatasi all'iniziativa delle onoranze che al generale Govone verranno tributate prossimamente inaugurandosi il monumento che in Alba gli viene dedicato, ha deliberato di onorare in Torino la gloriosa memoria con una solenne cerimonia commemorativa nella quale sarà oratore il cav. di gr. croce generale Luigi Segato, profondo conoscitore e studioso ammiratore dell'opera sia militare che diplomatica del grande italiano la cui memoria si vuole onorare. A suo tempo saranno resi noti la data ed il luogo della commemorazione. Parimenti il Consiglio direttivo della Colonia ha deliberato di fare istanza presso il Municipio di Govone perchè prenda l'iniziativa di dedicare in quel Comune un ricordo marmoreo per onorare e tramandare ai posteri la venerata memoria del benemerito concittadino govonese Sebastiano Lissone. Nomine magistrali Il R. Provveditorato agli studi del Piomonte rende noto che: « All'Albo dell'Ufficio Scolastico Regionale in Torino via Bogino N. 6 è affisso l'elenco delle 6edi di scuola disponibili agli effetti delle nomine da conferirsi, per ora, a 65 insegnanti fra i primi compresi nelle graduatorie del Concorso magistrale regionale indetto per il biennio 1925-927. Gl'interessati possono indicare in ordine di preferenza cinque delle sedi predette di loro gradimento inviando istanza in carta libera al R. Provveditore entro il giorno 19-12-1925. Dei desideri come sopra espressi sarà tenuto canto subordinatamente alle esigenze del servizio. Le nomine avranno decorrenza daO giorno 1-1-1920; gli insegnanti cui esse saranno conferite sono tenuti a raggiungere la sede non oltre il giorno 3 gennaio 1926 ». La erisl degli alloggi L'Unione Economica Subalpina, preoccupata dell'assillante problema degli alloggi, ha compilato un progetto di decreto-legge che è stato già favorevolmente accolto dalle altre Sezioni dell'Unione Economica Italiana, e sarà oggetto di particolare studio da parte delle compe4*it.i autorità. Anzi, un'apposita commissione nominata dalla sede centrale dell'Unione Economica Italiana presenterà illustrandolo, detto progetto al Ministero. Chiunque abbia interesse a consultare detto progetto potrà farlo, presso la segreteria dell'Unione Economica Subalpina, via Corte di Appello, 4. la quale 6i terrà a disposizione dei cittadini per tutti quegli schiarimenti che possono essere desiderati. Corso di legislazione sociale Un discorso del sonatore Indrl Domattina alle ore 11, nel salone dell'Istituto Professionale Operaio, in via Rossini, avrà luogo la cerimonia inaugurale del Corso di legislazione sociale e di medicina del lavoro, promosso per la quarta volta dall'Istituto di previdenza sociale. Alla cerimonia interverrà l'on. senatore Indri, presidente della Cassa nazionale per le assicurazioni sociali, e pronunzierà il discorso inaugurale parlando sui « Problemi di organizzazione nello assicurazioni sociali ». I biglietti d'invito possono essere ritirali all'Istituto di previdenza,^ via S. Teresa, 20. I funerali delie salme gloriose Domani domenica, collg solite modalità, avranno luogo i solenni funerali delle salme gloriose dei seguenti militari caduti in Albania: Tenente geom. Camillo Regis e soldato Giuseppe Coppo. Il corteo muoverà dalla Cappella ardente della stazione di Porta Nuova (via Sacchi, 3) alle ore 9 precise, e seguirà il solito percorso. Giunto il corteo al Cimitero, alle gloriose salme verrà impartita la benedizione, dopo la quale si procederà alla inumazione nel Campo speciale dei militari caduti per la Patria. Per la Mostra degli « Amici dell'arte » In occasiono della Mostra degli •' Amici dell'Arte » saranno pop cosse eia ogjfi al 38 febbraio speciali facilitazioni sulle i/errovic di Stato, con notevoli riduzioni sui prezzi. per l'assassinio delia Rlnin Un'accusa di truffa al Rubino '.Martedì prossimo dovrebbe compaure in Pretura umana, .per rispondere di trutta, uno degli arrestati .per il delitto della donna tagliata a pezzi: Gennaro Rubino. Gii unciali giudiziari della rretura hanno infatti di que sii giorni notificato in carcere al Rubino il decreto di citazione per l'udienza antimeri diana del 15 corrente. Il fatto che gii viene addebitato è naturalmente estraneo alla vicenda per la quale egli si trova iu carcere: si tratta di una minuscola truffa in danno di un suo ex-proprietario di casa, il signor Carlo Consogno, dal quale, nell'agosto dell'altro anno, egli avrebbe af. lutato ima camera ammobiliata, senza pero pagarne l'importo. Il Rubino, appena ricevette la citazione, scrisse al giudice istruttore por chioderò di poter conferire col suo patrono e di poter assistere al processo. Anche per questo tatto — una quisquilia a petto dell'atroce accusa per cui si trova in carcere — il liubino si proclama iimoecnte, protestando di non avere usato raggiri di sorta. Afferma che la denuncia fu sporto dal signor Consogno quando questi, apprese tutto il chiarsc che si era fatto attorno alla sua persona per il.recento delitto; se non fosse intervenuta la 'tragica vicenda a dargli quella sinistra notorietà. Che ora lo avvolge, il suo ex-proprlctario di casa non si sarebbe sognato di sporgere alcuna denuncia. Nelle 6ue lettere, il Rubino continua, narrando di aver affittato dal signor Consogno, in corso Vinzaglio, N. 04, ima camera ammobiliata nel maggio del 1924. Pagò l'affitto di cento lire mensili anticipato sino a settembre, epoca nella quale fu arenato nei pagamenti da svariate disavventure finanziarie-commerciali. Il proprietario di casa pretese che egli, per la fino di settembre, lasciasse libera la camera che occupava, e glie ne forni un'altra: il Rubino intanto potè accumulare le cento lire di affitto, che versò per l'affitto della nuova camera, cho però non potè abitare. Tutte queste discolpe preliminari e le Insistenze per conferire col difensore, onde poi presentarsi al processo, sono state vane. Il giudice istruttore cav. Forneris ha negato all'aw. Magliola, che patrocina l'arrestato, di conferire con questi. Conseguentemente, il processo contro il Rubino, pendente alla Pretura Urbana, è stato cancellato dal ruolo e rinviato ad epoca da fissare. Si arguisce da Snesti segni che l'Istruttoria per l'uccisione ella • Rinin » è ancora nella fase delicata e segreta del suo dellnewsi. Infatti, all'uficio di istruzione continuano gli interrogatori dei testi e delle persone ohe in qualche modo ebbero rapporti colla vittima e cogli arrestati. Nulla si sa sulle emergenze nuove, che però — secondo lo voci correnti negli ambienti giudiziari — non sarebbero che la conferma della catena di impressionanti indizi già raccolti contro gli accusati. Ieri, il voluminoso fascicolo degli at*i e degli interrogatori è stato rimesso alla Procura Generale, e ciò potrebbe far pensare che l'istruttoria sta per entrare in una nuova fase, prossima alla conclusione. Questa supposizione è tanto più attendibile in quanto all'ufficio di istruzione si assicura che tra un paio di settimane verranno depositati in Cancelleria i verbali degli interrogatori resi dagli arrestati, affinchè i rispettivi patroni ne possano prendere visione. Contemporaneamente verrebbero naturalmente concessi i permessi di colloquio, sinora rigorosamente negati. Intairto si ha notizia che I parenti della vittima, la sciagurata Erma Barbero, non intendono rimanere estranei aj giudizio. Il padre ed il fratello della « Rinfn » che vivono, come è noto, a CortemfMa, si sono costituiti ih questi giorni Parte Civile contro il Cattaneo e gli altri arrestati, rispettivamente col patrocinio degli avvocati Barava',, le e Quattroccolo. Un ultimo particolare '. di questi giorni 6ono stati scarcerati Giuditta Paris éd il figlio Giovanni, i quali non erano stati colpiti da vero e proprio mandato dì cattura, ma si trovavano trattenuti dall'Autorità giudiziaria per necessità delli'mehiesta. Come si ricorda, la famiglia Paris abita, alla cascina Canale dii strada Grugliasco, e ad essa il Berbero aveva affidato un suo figliuoletto, essendo coi Paris in rapporti di grande arni, cizia. Aumento di «caro-vita» af li impiegati della Snia e dell'Unica In seguito alla richiesta di aumento di caro-vita per gli impiegati, inoltrata dalla Federazione provinciale dei Sindacati fascisti alle Ditte Snia-Viscosa ed Unica, ieri mattina fra i sigg. comm. Panconesi e Meledahdri, in rappresentanza della Federazione, ed il comm. rag. Ravazzi, in rappresentanza delle Ditte Snia-Viscosa ed Unica, si convenne: A datare dal 1,0 dicembre co renie anno, le Ditte Snia-Viscosa ed Unica, corrisponderanno ai propri impiegati un aumento mensile di caro-vita nella seguente misura: Donne, con attuale stipendio fino a L. 500, aumento di L. 75 mensili. Donno, con attuale stipendio da L. 500 a L. 800, aumento di L. 100 mensili. Uomini, con attuale stipendio fino a L. 500, aumento di L. 100 mensili. Uomini, con attuale stipendio da L. 500 a L. 800. aumento di L. 125 mensili. Uomini, con attuale stinendio oltre L. 8C0, aumento di L. 150 mensili. La Federa-zione sindacalo fascista ha convocato per lunedi, alle ore 21, alla sede di via Bogino. 6. tutti gli impiegati dipendenti dalle Ditto Snia-Viscosa ed Unica, per trattare importanti questioni di loro interesse. L'accordo raggiunto per il «carovita» ai piastrellai L'aw. Mario Cangini, segretario provinciale della Corporazione edili, ed i sigg. FonCini Carlo, Martini Attilio. Girabbi Giovanni, in rappresentanza della Sezione industriali piastrellai, si sono riuniti per discutere in merito all'indennità del caro-vita agli operai della categoria, ed hanno raggiunto l'accordo, stabilendo che saranno coirisposti i seguenti compensi, con decorrenza l.o dicembre 1925: Operai qualificati, L. 2 giornaliere; L. 1,50 alle donne, e L. 0,90 agli apprendisti o garzoni. L'organizzazione sindacale fascista comunica che farà strettamente osservare l'applicazione di questo accordo, anche alle Ditte non federate nella Federazione industriale edilizia del Piemonte, e che tutti gli operai piastrellai devono intervenire aTass'm blea, che avrà luogo giovedì, 17 c. m., alle ore 21, nei locali dei Sindacati, via Bogino, N. 6. Le nuove tariffe telefoniche Sono andate in vigore da ieri le seguenti disposizioni per le comunicazioni telefoniche dell'Azienda di Stato: E' dovuta una tassa pari alla quarta parte della tariffa unitaria della cons-ersazione telefonica quando la stessa non ha luogo perché al momento in cui viene stabilita richiesto o richiedente non rispondono. Uguale tassa è dovuta dal richiedente che rinunzia espressamente alla conversazione salvo il caso in cui quest'ultima si possa effettuare soltanto dopo quattro ore dalla richiesta. Col l.o gennaio 1926 saranno ammesse conversazioni urgentissime da effettuarsi subito dopo quella in corso con precedenza su tutte le altre. Per tali conversazioni sarà dovuta ol. tra alia tassa tripla di quella ordinaria, una sopralassa fissa di lire cento per ogni tre minuti di conversazione. *"• A giorni ring. Vittorio Zangelml, direttore generale della Società telefonica piemontese e lombarda, lascierà il suo utile io por recarsi ad assumere altra importante carica in Lombardia. La conferirla Fraooaroli rinviata L'Associazione deila Stampa comunica che Arnaldo Fracearnli non potrà essere oggi a Torino per l'annunziata conferenza, essendo ciato chiamato altrove da' suoi doveri professionali. I biglietti acquistati saranno validi per la prima riunione dell'Associazione. Giovanni Dettoni, portinaio della casa nu mero 4 di via Gabelti, si era accorto che nell'appartamento affittato alla famiglia Pelizzetti, al terzo piano, in assenza dei pigionali, si erano introdotti i ladri. Impressionato del fatto, non osando da solo affrontare quei... signori i quali potevano essere anche disposti ad usare le armi, egli avvertì della scoperta il signor Giovanni Torta, ed entrambi si misero sulla porta di strada per ostacolare se fosse stato possibile l'uscita dei ladri. Mentre stavano In attesa videro passare il milite fascista Antonio Potuti, lo fermarono ed informarono della cosa e scortati da lui si avviarono verso l'appartamento della famiglia Pellzzetti. Proprio in quel momento ne varcavano la soglia due individui uno dei quali portava soito braccio una borsa in pelle da avvocato, l'altro un glosso involto. I ladri, vistasi sbarrata la strada, tentarono di sgominare le... file nemiche lanciandosi contro i tre. No nacque una movimentata colluttazione, durante la quale uno dei malviventi riuscì a prendere il largo lasciando sul terreno oltreché la refurtiva anche il cappello, l'altro invoco fu fatto prigioniero. Egli è certo Ugo Biagi di Ercole di anni 29, da Milano. Nella borsa, anziché documenti, teneva un paletto di ferro ed un cuneo di legno, utensili atti allo scasso. Nell'involto si trovavano oggetti d'oro, orologi, una rivoltella e biancheria, tutta roba rubata nell'appartamento del terzo piano. La refurtiva venne lasciata in consegna al portinaio e l'arrestato fu dal milite accompagnato alla Questura centrale da dove dopo un preciso interrogatorio, venne passato alle carceri a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il cappello del complice, sequestrato, potrà forse servire alla Polizia per il riconoscimento dello «conosciuto del quale l'arrestato non ha voluto palesare il nome. Quattro arresti per il furto di magneti IH giorno 6 conranto, in seguito ad una perquisizione, operata dai brigadieri di P. S. Pezzi e Verardo della squadra mobile, nella locanda di proprietà di Rubiola e Foglietta, im ria Bava, n. 48, vennero rinivenuti, nascosti in una cesta, due magneti per automobile die si ritengono di provenienza furtiva. La perquisizione, eseguita nella camera occupata da certo Sebastiano Chacqua di Cesare, meccanico, d'amni 22. da Lucca, pregiudicato per reati contro la proprietà, aveva avuto origine dal fatto che lo stesso Chacqua aveva venduto nella mattinata, in via PaJazzo di Città, e per sole 75 lire, una bicicletta che naturalmente non poterà essere cJie rubata, n meccanico vernine trattenuto in istato d'arresto, malgrado d diniegiii e le proteste di innocenza. Le indagini vennero dirette dal capo della Squadra mobile aw. Ramella. Alcuni giorni dopo si presentò in Questura il signor Bartolomeo Falcherò di Sobastianot d'ormi 43, residente in via Citarario ai. 47. _ i dirige un'agenzia automobilistica sita in via Carlo Vidua; dal magazzino erano scomparsi giorni addietro i magneti venuti in possesso dell'a w. RameUa. Il furto fu compiuto da alcuni ignoti che penetrati nel magazzino danneggiarono urna macchina; la scomparsa dei magneti fu constatata il giorno in cui si volle mettere in movimento l'autom&biile. Le Indagini del cav. Ramella hanno portato aiHa identificazione dei ladri. Lo Chacqua, già arrestato, risultò autore del colpo Insieme a certi Angelo Colosso fu Stefano, d'anni 23, alloggiato in una trattoria di corso Ponte Mosca; Michele Giaccone di Luigi d'anni 24, senza fissa dimora e Giuseppe Ferri di Alfonso di 16 anni, anche esso senza fissa dimora. Tutti e quattro sono assicurati alla giustizia con ila quale avevano vecchi conti da regolare. Un'altra caduta dal treno in eorsa A due giorni di distanza dalla mortale caduta della bambina Isetta Giovanelli, ieri 6i verificava un'altra caduta dal treno in corsa, questa volta però, fortunatamente-, senza gravi conseguenze, n garzone muratore Giuseppe Cene, di anni 16, abitante a Montanaro, ieri mattina si recava, come di consueto, a Torino, dove lavora, col treno proveniente da Aosta, che giunge a Porta Susa alle 7,45. Quando il convoglio si trovava a circa metà 6trada fra Bramdizzo e Settimo, il Cena, che si trovava pigiato tra la folla dei viaggiatori, contro lo sportello di uno scompartimento di terza classe, provocava lo spalancarsi dello sportello stesso, forse avendo premuto senza accorgersene sulle maniglie, e cadeva fuori del vagone. Fra"! viaggiatori fu un momento di terrore e di confusione. Il treno venne fatto fermare col segnale d'allarme, alcuni compagni del caduto, molti viaggiatori e parto del personale di servizio, si diressero di corsa verso il luogo della disgrazia. Essi però ebbero la gradita sorpresa di vedere il giovane venir loro incontro. Egli non aveva riportato, nella caduta, che lievi contusioni, per cui si sentiva dolorante in più parti del corpo, ma senza gravi lesioni. Il Cena risali sul treno e quando giunse a Porta Susa venne preso in consegna dalla milizia ferroviaria, il cui capo-squadra Cossu lo accompagnò poi a Porta Nuova. Qui fu visitato da un medico dell'Ufficio sanitario, che gli riscontrò lievi contusioni al dor60 ed al cuoio capelluto, di cui fu giudicato guaribile in pochi giorni. Operai infortunati L'operaio Luigi Busso, di 22 anni, abitante a Collegno, è stato medicato all'Ospedale Martini di ferite lacere con asportazione del pollice e stritolamento della mano sinistra. Ierl, lavorando alle Concerie Riunite di Collegno, 6i era lasciato cogliere la mano fra due cilindri in movimento. Con un'automobile venne trasportato a Torino. Il dott. Aicardi lo giudicò guaribile in 40 giorni. — Allo stesso Nosocomio fu medicato e ricoverato l'operaio Bernardo Caccia, di 22 anni, abitante in corso Vercelli n. 256. Presentava ustioni di primo e secondo grado alla faccia, al collo e alle inani. Poco prima alla fabbrica Viscosa di Stradale Vercelli, mentre scaricava dei recipienti di liquido bollente, scivolava e veniva investito dal getto di un recipiente rovesciato nella caduta. Il dott. Belisario lo ha giudicato guaribile in un mese. — L'operaio Angelo Mattìola di anni 23, abitante ad Abbadia di Stura, mentre ieri procedeva a lavori di scavo alla « Snia Viscosa » venne travolto dal franamento di una massa di terra riportando ferite alla gamba sinistra. Trasportato all'Ospedale Martini, venne visitato dal dott. Belisario che gli riscontrava la frattura del terzo medio della tibia e lo faceva ricoverare giudicandolo guaribile in 60 giorni salvo complicazioni. ■ Sccntro di due motrici Verso le 14,50 in via Po, all'angolo di via San Massimo è avvenuto un violento scontro tra una vettura tram viaria n. 403 della linea n. 1, proveniente da piaz;.- Castello, é la motrice del treno elettrico intercomunale Moncalierl-Torino che stava rallentando approssimandosi lo scambio di via S. Massimo I.a vettura tramviaria malgrado i freni prontamente stretti dal conduttore, Angelo Cavallini, slittava sui binari umidi e cozzava contro la parte anteriore della motrice n. 12 dell'» intercomunale », guidata da Federico Cavallo, di 33 anni, da Chivasso. Le due motrici ebbero a subire notevoli danni. Il personale del treno e i viaggiatori se la cavarono con un po' di spavento, senz'alcun danno. Soltanto il capotreno dell'« intercomunale » fu colpito da un battente della piattaforma anteriore della motrice, apertosi con violenza sotto l'urto dell'altra motrice. Ma per coii=ppuenza non abbe che un leggero stordimento, e nessuna lesiono, tanto che potè continuare il servizio. La scarcerazione desìi aggressori del comm. Colisì-Rossi Il comm. Collsi-Rossi che fu affrontato e percosso nella sede del Fascio ha dichiarato che non intendeva sporgere querela contro i suoi aggressori, lasciando ai dirigenti del Partito di prendere quelle deliberazioni che essi credevano. Poiché la guarigione potrà avvenire entro il decimo giorno c manca la querela di parte i tre arrestali sono stati rimessi in libertà. CITTADINA