Unificazione e tattica dei partiti socialisti

Unificazione e tattica dei partiti socialisti Unificazione e tattica dei partiti socialisti in una circolare di Nenni ai massimalisti Roma, 11, sera. 11 Tevere pubblica stamane una circolare cita il massimalista Pietro Nenni avrebbe inviato ad compagni delle sezioni per dare Ioto delle direttive nella lotta antifascista. Nella circolare Pietro Nenni analizza gli elementi della situazione attuale che sarebbero: ■ l.o scioglimento dell'Aventino, che segna una sconfitta dell'opposizione; 2,o patto di palazzo Vddoni, che praticamente corrispondo alio scioglimento delle organizzazioni sindacali socialiste; 3.o nuove leggi sindacali, le quali preludono al tentativo di un sindacalismo di Stato ; Lo terzo anniversario della marcia su Rama, celebrato con una considerevole manifestazione di forza, tra consensi, non importa se attivi o passivi; ó.o fatti di I'-irenze, con conseguente andata terroristica; 6.0 caso Zamboni, il quale presumibilmente apre la serie agli attentati contro il capo del Govèrno ed i capi del fascismo, caratterizzando cosi lo staio di irritazione e di disperazione degli individualisti che sono ali opposizione; 7.o scioglimento del partito socialista unitario, soppressione dei giornali socialisti, occupazione della Camera del lavoro di Milano, che era l'ultimo fortilizio dei proletariato, della Confederazione generale del lavoro, della Lega nazionale «lolle Cooperative, ecc.; &o pencolamento di alcuni gruppi di opposizione (demo sociali e popolari) ; 9.o provedibile passaggio di organizzazioni operaie, fino ad ora influenzate dai socialisti nello corporazioni (Federazione del libro, cappellai, ecc.); lO.o ritiro dalla lotta di mol;i oppositori, anche socialisti, di cut sono sicuro indice la resa della massoneria, la totale Inazione di molti del nostri compagni (o degli unitari, o dei comunisti), ai quali orinai — e non si sa fino a quando — non si può chiedere altro contributo che il prelevamento delle tessere e la sottoscrizione per VAvanti!, o per gli altri giornali proletari. « Tutto da riconquistare ■ « Tutti questi fatti e sintomi stanno a dimostrare che la fase che si aprì col delitto Matteotti a che ci ha permesso di sperare in una rapida liquidazione del fascismo o definitivamente chiusa, o che noi dobbiamo prospettarci una lunghissima lotta. Questo non deve scoraggiarci, ma suggerirci tutta una serie di provvedimenti che valgano a metterci in grado di riprendere la nostra propaganda e che rinsaldino il nostro contatto con le nuove generazioni o con la mtLSsa operaia. Si tratta, in altre parole, di ricominciare da capo, e con animo nuovo. • Tutte le conquiste del passato sono annullale. Democrazia politica —, cioè l'ambiente per ogni consapevole lotta di classe —, sindacalismo libero —, stampa libera —, influenza politica del socialismo: tutto finito. Tutto da riconquistare, oon ontano più «agguerrito, con una maggiore consapevolezza politica, con una aumentata capacità di azione. Sorge da ciò il problema delrun/itoi socialista, dalla cui soluzione ddipetntlono le ulteriori fortune del movimento socialità c la sua possibilità di ripresa. <; Nessuna intesa è possibile con la Terza Internazionale all'in fuori dell'adesione pura e semplice alle Sezioni comuniste, e nessuna intesa è possibile con le Sezioni comuniste all'infuori di una supina acquiescenza a Mosci. « ri movimento comunista ha armai le 6ue caratteristiche panticolarisslime ohe 6i riassumono nella teorizzazione della rivoluzione jiussa e delle 6uc varie fasi, e nella difesa ad oltranza degli interessi dello Stato russo.. Non è possibile superare la scissione di Livorno. E' invece possibile superare la scissletne di Roma. Noi abbiamo disputato a lungo con gli unitari per amore di discussione, ma su che cosa? Sudila dittaitoira del proletariato, sulla violenza, sulla ooilaboraaione, cioè stilla metafisica, non sull'azione. fi problema dell'unita • Io non mi nascondo il dissenso ideale tra noi ed una parte dei riformisti, veri e propri riformisti d'i Governo; ma penso cho l'unità si possa e si debba fare anche contro di loro. Abbiamo di fronte un periodo storico che sarà indubbiamente assai lungo?'il quale reclama l'unificazione delle forze socialiste. La scissione oggi è un crimine o è un lusso, che non ci possiamo permettere: essa è inoltre" un atto di morte perchè i compiti cho ci si presentano sono identici per noi e gli umitairi. • Non possiamo più contare nè sui sindacati, nè sulle masse, ma solo sul partito. t Abbiamo perciò bisogno di irrobustirlo, di accrescerne il prestigio, di elevarne lo spirilo e il livello culturale, per porlo in grado di sfruttare tutte le occasioni. « Se l'attentato Zaniboni fosse riuscito, che cosa sarebbe avvenuto? Nelle condizioni attuali forse nè più nè meno che un massacro. Ma quando il partito socialista avesse una base più estesa ed una maggiore influenza, quando esso fosse in grado di offrire alla riscossa una bandiera, quando, attraverso una vera selezione, esso 6i desse dei quadri direttivi all'altezza della situazione, ben altra sarebbe la sorte. i Noi dobbiamo considerare fi problema finché siamo in tempo, sotto tutti gli aspetti. « Politico: e considerare l'estrema delicatezza dei nostri quadri direttivi, sindacali, e tener conto del fatto che ormai non esiste più alcun margine per la lotta di partito e di frazione; giovanile: per aver presente la deflcenza intellettuale e organizzativa che specialmente in questo campo è gravissima; internazionale: e non nascondersi la cruda realtà che, all'infuori dell'internazionale socialista e di quella comunista, non c'è nulla da fare. Dobbiamo inoltre tener conto di un fatto ineluttabile. L'unità si farà con noi, senza di noi e contro di noi. Si farà perchè risponde all'esigenza prima del vivere, perchè fra partiti socialisti la differenziazione, per legittimare una scissione, ha da essere di fatti e non di teorie. Su quali basi? « Su quali basi fare l'unitàT « Nazionalmente ; nel partito socialista italiano e sul terreno ideologico del partito socialista italiano; lotta di classe, intransigenza assoluta e irreducibile nei confronti del regime: denunzia della monarchia e della borghesia; riconoscimento della necessità di condurre la lotta su tutti i terreni, da quello legalo a quello illegale, con tutti i mezzi collettivi e individuali ; affermazione netta o inequivocabile che il partito, anche quando utilizza i conflitti politici della borghesia e sostiene e incoraggia frazioni democratiche contro frazioni reazionarie, lo fa senza attenuare la sua caratteristica di partito di classe, contraria cioè all'insieme dei partiti e delle istituzioni borghesi; esclusione assoluta di tutti coloro i quali, in una maniera qualsiasi, sul terreno politico o su quello sindacale, considerano la possibilità di transaziono col fascismo e considerano il partito socialista non come un partito rivoluzionario, ma di riforme sociali. «Internazionalmente: con l'adesione del partito all'Internazionale socialista. A questo proposito vi prego, cari compagni, di meditare sulle seguenti constatazioni: l.o l'Internazionale socialista ci consente la massima Indipendenza tattica e ideologica; 2.o l'Internuzionale socialista non ci impedisce di condurre fino a fondo la campagna zimmerwaldiana, anzi noi potremo godervi di una specie di autonomia e dare alla nostra propaganda la più ampia base; 3.o l'Internazionale socialista è oggi il centro della lotta internazionale contro il fascismo. A Ginevra, a Parigi, Londra, Amsterdam, Vienna, ecc., si conduce questa lotta, ovunque animata dai partiti socialisti. Mentre a Mosca gli aviatori e marinai dello Slato italiano sono stati accolti con manifestazioni di entusiasmo, mentre i diplomatici bolscevichi hanno colto ogni pretesto per ingraziarsi l'on. Mussolini, il quale gode in tutta la Russia di una grande popolarità, mentre la Pravda.e le Isvestia hanno fatto a più riprese l'elogio della politica di Mussolini e delle sue mani pulite. Mussolini e il fascismo hanno, trovato nei partiti socialisti e nell'Internazionale un'avversione implacabile. 11 più recènte voto dell'Internazionale socialista e di quella sindacale, costituisce un atto politico di grandissimo valore e di piti grande significazione, come assurgono ad avvenimenti di portata eccezionale le lotte che si preannunziano a fiinevra ad opera di Johaux, Mertens, Bu(logestcc. « Inoltre l'Intemazionale Socialista e quella Sindacale, hanno minacciato il boicottaggio dell'italiano Avanti! « Possiamo noi ignorare tutto ciò? Ecco, cari compagni, gli elementi che io sottopongo alla vostra meditazione, con la speranza che, meditandoli, vi porrete dall'esclusivo punto di vista dell'interesse generale del proletariato e del socialismo. Come si vede da queste linee sommarie, nelle quali è tracciato un piano di lavoro perfettamente realizzabile, io non chiedo fusioni pattuite segretamente. < Chiedo che il Partito socialista italiano nel suo Congresso decida per sup conto un appello alla unita, ne fissi ftaTionalmente ed internazionalmente, prograBanàaticamente e tatticamente, le condizioni. Dica ognuno che giudica in buona fede se questo vuol dire sacrificare il nostro partito. Al contrario, io penso che l'occasione ci si presenti propizia per conseguire un 'grande successo per il Partito socialista e per iniziare il pe riodo della ripresa. Se voi diversamente opi nerete, lo. -r che.pongo al di sopra di' tutto il dovere di disciplina — mi tacerò, riservandomi di ..pprtoie lealmente il problema davanti al.Gmgreseo, se e quando si potrà fare, con quelle garanzie di serenità, di discussione, che costituiscono le- premesse indispensabili. Affettuosi saltati;^ — Vostro Nenni ». Un commento fasciata n Tevere riprodotto il documento, cosi commenta, : € In tutto fi documento non vi è parola, accenno che riguardi il paese: l'insensibilità nazionale dell'anti-fascismo è in tutta questa analisi gelida del giuoco politico, in cui sì è calcolato perfino l'effetto del sangu-: come elemento di successo. L'Italia appare come una tenebrosa pozza, nella quale bande di briganti si accordano per assassinare e svaligiare i malcapitati. Più in basso di cosi non poteva precipitare il socialismo nostrano. Abbandonato definitivamente dalle masse, ohe hanno finalmente scoperto In se stesse lo patria, il ceto dei politicanti socialisti, chiuso nei suoi irreducibili rancori, medita mostruose vendette. Criminalità: questo è ormai il termine equivalente dell'antifascismo, di cui il socialismo è il nerbo. Come all'Indomani della unificazione territoriale dell'Italia si produsse il fenomeno del brigantaggio, cosi oggi, unificatasi spiritualmente, la patria è minacciata da un più temibile brigantaggio esercitato da elementi che vogliono Impedire il formarsi di una società nazionale, dalla quale essi ! saranno irrimediabilmente esclusi