900 raccomandate trafugate

900 raccomandate trafugate 900 raccomandate trafugate dal direttissimo Parigi-Trieste Il colpo compiuto In Isvizzera? Milano, 10, notte. Alle 14,20 di oggi giungeva ella nostra stazione centrale 11 direttissimo Parigi-Trieste. Come avviene di solito, appena il treno fu fermo, funzionari e fattorini dell' ufficio postale di stazione provvidero a eliminare i piombi posti dalla dogi ;ia svizzera allo sportello di entrata del carrozzone postale, per togliere da esso i pacchi di corrispondenza diretti a Milano. Appena però i funzionari ebbero posto piede nell'interno del carrozzone, dovettero constatare che 1 pacchi di raccomandate risultavano sventrati e odiasi completamente vuotati di-' loro contenuto. Informato subito il oav. Degli Annibaldl, reggente il Commissariato di stazione, questi accorse per le prime constatazioni.- E' stato cosi possibile stabilire in breve che circa 900 raccomandate (ogni pacco infatti contiene abitualmente 300 raccomandate) erano state involate da ignoti. Dove? SI crede di potere senz'altro escludere che il colpo 6la stato mandato ad effetto in territorio italiano, giacché gli ultimi sigilli posti al vagone postale dal doganieri svizzeri risultarono, all'arrivo del treno a Milano, assolutamente intatti. Si noti che tali sigilli vengono posti all'unica porta di entrata del carrozzone; ne è risultato che in altra parte di questo fossero stati praticati fori di 6orta. Non è possibile naturalmente precisare il valore del contenuto delle raccomandate tanto audacemente sottratte, ma il danno che ne deriverà all'amministrazione postale che sarà In qualche'modo ritenuta responsabile della loro sparizione, è notevolissimo, in quanto dovrà pagare a tit-. Io di indennizzo, per i vari danneggiati, una somma ingentlseima, e più precisamente 825.000 lire. Infatti, in forza di una dteposizioiid internazionale, in casi consimili l'amministrazione, comunque responsabile della perdita del valori raccomandati ad essa affidati, è tenuta a corrispondere 50 lire-oro per ogni capo di corrispondenza. 4 giovani alpinisti scomparsi ritrovati in carcere.» Milano, 10, notte. Quattro amici, Giovanni Gandini, d'anni 19, abitante in vii Ripamonti, 36; Mario Magri, d'anni 20 e Dino Chiodini, dimoranti nella stessa via al n. 38, e Bruno Palli, d'anni 26, appassionati scalatori di montagne (questi ultimi due sono iscritti alla locale sezione del Club Alpino) sabato scorso partirono m comitiva per una- escursione sul monte Legnane in V assassina, col proposito di toccarne la .vetta. Annunziarono il loro ritorno per lunedi. Ma poiché la giornata trascorse senza che nessuno dei quattro si facesse vivo, l'inquietudine e l'apprensione dei famigliari si fecero angosciose. Soltanto nel pomeriggio di lunedi il padre dei Gaudliii, che è impiegato municipale, riceveva un telegramma da LieiJu.no, dal ngiio, nel quale 1 quattro amici avvisavano che per un contrattempo avrebbero rimandato a martedì il loro ritorno a Milano. E i familiari pensarono che, cogliendo l'occasioue delie tre teste consecutive, i giovani alpinisti, compiuta la gita del Legnonc, volessero festeggiare il Sant'Ambrogio tra le nevi delle due Grigne, tentandone la scalata da Mandello, passando per 1 piani Resinelii. Nessuno dei quattro, però, essendo nè ier l'altro nè ieri tornato a casa, l'ipotesi di una sciagura alpina si riaffacciò tormentosa. Il Club Alpino frattanto interessò delle ricerche le sezioni di Lecco, di Mandello e di Sellano, e la Questura, dal canto suo invitò le stazioni dei carabinieri della zona alpina lecchese per assumere in forni azioni. Stamane, però, a calmar le ansie dei familiari sulla 6orte dei quattro giovani escursionisti, e a gettarli in altra apprensione, è giunta -da Lecco la notizia non dettagliata nei "particolari, ohei quattro giovanotti'cono vivi e 6ani, ma si troveno nelle carceri giudiziarie, essendo stali arrestati lunedì. Si ignora per il momento quale sia la imputazione. Tanto più che i quattro giovani, appartenenti ad ottime famiglie, non hanno mai fatto parlare, fino ad oggi, di sè. Le vìttime della strada Una torinese che cade dalla moto coli'innamorato Borgosesia, 10, notte. Fra Serravalle Ses:.. ed Aranco è avvenuto ieri l'altro un grave accidente motociclistico, motociclistico, di cui soltano ora si ha notizia, sopra una motocicletta a doppia sella stavano il commesso di una ditta torinese, Paolino Monticoni e la sua fidanzata, certa Ida Bissone, anche lei commessa, entrambi residenti a Torino. I due si erano recati in gita a Serravalle. A poca disanza da Aranco Sesia le vesti della ragazza rimanevano impigliate nella ruota posleriore della motocicletta clie, per un brusco movimento della Rissone, si rovesciava sulla ' scarpata della strada. La caduta fu grave per entrambi i giovani. Il Monticoni riportava una profonda lesione alla tempia sinistra e lesioni ul braccio sinistro, la Rissone gravi contusioni alla spalla destra e ad un ginocchio. Furono entrambi medicati ad una casa vicina, quindi tornarono ih ferrovia a Torino. La macchina è rimasta solo leggermente danneggiata. I duelli a Rema Cahasinn Renila Colonna Roma. 10, mattino. Ieri è avvenuto lo scontro fra il 6ignor Marco Colonna, nipote di Cesare Rossi, e il signor Cabasino Renda, in seguito al noto incidente avvenuto nella redazione del Sereno. Dopo il dodicesimo assalto il direttore ■\gesilno Greco, constatando l'eccessiva violenza degli avversari che minacciava di condurre à conseguenze tragiche, ha interrotto 10 scontro convocando i duellanti ed i loro rappresentanti ed ha espresso l'opinione che avendo il Colonna agito per un equivoco, non avrebbe dovuto avere difficoltà, dopo aver dimostrato di super rispondere valorosamente delle proprie azioni, di riconoscerlo e di mostrarsene dolente, ciò che il signor Colonna Ita fatto con ammirabile sincerità. L'invito è stato accolto anche da Cabasino Uenda il quale ha tenuto che i particolari •JeH'incidente fossero esattamente chiariti a 'orrezione di una narrazione pubblicata non del tutto esatta e cioè che il Colonna lo percosso con una bastonata sulla testa dopo di avergli chiesto se era il signor Cabasino Menda, senza che il Cabasino avesse tempo e inolio di difendersi; atto d'altronde spiegabile dato lo stato d'animo e l'eccitazione del signor colonna, suggestionato dalla falso notizia che il Cabasino Renda fosse l'autore dell'articolo che cosi profondamente io aveva ferito. Di questa circostanza il Cabasino Renda si è reso chiaramente conio ed ha voluto dare al doloroso incidente una soluzione cavalleresca. I due avversari si sono stretti la mano. Mnsca^MariticoIa Roma, 10, notte. Oggi, alle 12, si sono battuti alla sciabola 11 collega Ettore Mosca, del Popolo di Ii,ma, e l'avv. Paride Marincolu. Padrini del primo i colleglli Vincenzo Turco e Alilo Giannini; del secondo il colonnello Angelo Segua e Cesare Stocco. Al quinto assalto il collega Mosca riportava una ferita al parietale sinistro, per la quale i sanitari, di comune ac. cordo, hanno fatto cessare lo scontro. Gli avversari si sono riconciliati. I campionati sociali bocciatili del Gruppo Sportivo Fiat La gara bocclofila sociale ebe si a svolta al cìijiijio sportivo Fiat per la designazione del campione sociale, na dato li seguente risultato: 1. Mandino Alfonso. 2 Nigra Andrea, 3. Ccsaronl Angelo, 4. Dossi Domenico, 3. Mirco Ignazio. 6. Iterlonn Rodolfo, 7. Gatto Qnliiio s. Cleelro Felice; ril'ipuo il campionato ! viri <•, : r; s. i-:i ini loro darò al Consigliere sig. Giilio. organizzatore della saziano bocclofila. una dimostrazione ilei loro compiacimento, offrendogli una medaglia d'ufo,