Le beghe dc!!'« Impronta »

Le beghe dc!!'« Impronta » Le beghe dc!!'« Impronta » Usua lunga serie dì «gusreio Una colluvie di queriOe si 6 accumulata alla Proctira di.-] Iti- contro il titolare di una casa di pubblicità che aveva gli ullici in via Arsenale, 1/, ed i suoi due piazzisti. Costoro visitarono mesi fa le più unte ditte cittad.ne, proponendo contralti di pubblicità sui periodici della Provincia e su un certo « Orario murale », di cui la Rasa si era fatta editrice. L'untolo si denominava • L'Impronta » od era gerito dal sig. Mtiuro Gallimi!, da Letnale S. Seveso, abitante in via Montenegro, 90: i piazzisti che procuravano gli aflari erano certi Itolo Galliani, abitante in corso Resina Margherita, 124, e Etnico Mangani, abitante in via Gaudenzio Ferrari, 8. Tutti sanno come si svolga il lavoro dei produttori di pubblicità: visite a ripetizione, dtiècutìsioini, insistenze, il due piazzisti delImpronta» sottoposero in breve le loro pro- poste a quasi timo le cliWc grandi e piccole (jj Torino. Uà alcuni ottennero adesioni con ere-te, da altri promesso di ordinazioni. lieibiva.no dei modviìi di contratto stampati, e quando non riuscivano ad ottenere l'accordo sulla cura da essi richiesta, invitavano ì commeteUinti a segnare su quei moduli la loro... controproposta. Il titolare dell'» Impronta ■ avrebbe cosi potuto esaminare i loro « desiderata » ed avrebbe potuto rispondere. Senonchè avvenne che tutti ì contratti, perfezionati o non e ce*-; quindi anche quelli semplicemente abbozzati, furono con molta fretta e con molta larghezza eseguiti. In capo a pochi mesi i commerciativi che avevano avuto la visita dei due piazzisti, ricevettero dall'" Impronta » tratte bancarie per importi notevoli c superiori, nella maggior patte dei oasi, alle cifre per cui si erano impegnati o avevano detto di potersi impegnare. Risposero pauiraknente con un rifiuto a pagare, ma l'« Impiotila ■ non si acquetò ed esperi contro tutti, la vie civili. Dal pretore, la casa pubblici (aria ottenne contro i " . coni more tonti, di cui si affermava creditrice, il decreto iitóliinzionalé ed in seguito, nono i stante le diverso opposizioni, la loro deflni I tiva condanna. : Questa sorte univoca dótte diversi liti civili j non fece in sostanza che esosipeipaire i singoli 1 oanmwi'Ciawt'i, i quali per far valore le loro; r-vgioni si rivolsero quindi al magie «rato pe- | malte. Imptignairomo di faìfiita ì contralti in base ni nuni'.i « L'Impronia » aveva ottenuto In .loro coindamna a pagare e off ormarono ohe eli Messi contratti erano stati carpiti loro con dolo. Alte prime atieroV dei cemmer- ntaniti ohe 6i affermavano piti audacemente ! raggirati, ne e «ri irono in biave delle altre: l'osarne dei fatti rivelò una situazione ciurlosissimi» e allegrìa, • I.'firn proni a » in tutti gli a.ffinri ora stata la stessa... Ogni contratto, mp.-pcrra fermato ritti commorotanti, aveva subito una disinvolta trasformazione, si era inglsti.nM+o, ave- preso consistpn?«i e vattore J tìnìohe miando non poteva averne, aveva as- I gj^j °rtéì"'coim.m'eVclnnt.i veirtiv«à» stuolo uma portata In ogni caso snnerioire al Lpattn-tto: In ognuno di essi infatti tu* te le pattuiizjicnd erano state mo lineale rad'caì| mente, e non certo a beneficio rle'Jn clientela. In genere le proposi e della casa e le «desìi queste > jj^j. j pjazxSsli offrivano dei piccoli siriazi ^ ,m rip.t.oTmhia'to numero di periodici dei , 1q, provincia o sull'Orario Miunaile, Neil pri , mo coso si trattava di un importo di qunl i ethe cortiinaio di lire all'anno, nel secondo di poche lire mensili. Questi importi pnrò, che 1 noi hi'anoio di ogni singoiio commerciante, potevano appariire come trnscuTa.Wli si tnol- tlrfl.i on.rortio e divennoro procjcoìiipanti. Così Ctusep^M! rmra.nie che si era inupegnato per gafl V/i«> ainraie si vide converuuto in giudizio per 1836 lire: Pleif.ro Vittnne vMi> salire il sito imnctrno da 150 a ìfina Mire; fluido Cucccmaiio da SflO n «00: Adele Pwnlwwo da 1P0 a 480i OaBo Giovanni da «1 a 060: Mario Od asso da 80 annue a rn mensili; Domenico Russi da 150 a 750: Stefano Ga.rdo da 300 a lfKK) lire. Per mlitri commercianti gli Jntpegni assunti subirono trasformazioni diverse: Catullo Caiumi per un im-pOirto di 250 lire arerebbe cor.r'snosto la confezione di mi abito, si vide iwvftce aH''v,-!.rc una tratta per 750 lire: Antonio Di Roca si era impoppato par una volta sola ed il suo impe.tno fu Inteso invece per- un anno: Tomaso Gogno tiveva steso su un nwln.lo le su? proposte e si vkle cónven-iro in giudizio per parure 7?tX) lire in più ti qn.'-yr-o cjie avrebbero potino importare i 'mjAj imperni • futuri: l'mberto Atisa'di, che i aveva segnato su di un modinlo. ■■<■ là*». • 60 I ' lire per una v'Aa. tanto 1 arrivare a casa lo, stesso or 0 vvit-vcnd'igii eh* queir impegno scrino a lapis non era vailo volo lo itiv-ilft a ripeterlo... a penna. L'Ansaildi riscrisse ma omise lei 11 mito zi one « una volta tonto »: affla fine gli pervetìns urna ri'"a per STI lire. 're un al ro gruppo di commerci ntl: Angelo Naturale Umberto .-anioà, Oreste liana. Mario Schizzi. Ditta Giuliano e Veronese, otovanni S-trola, Isacco ilazan, Vito li Gr-su, contro l'i- Imprónta »; teoria che per altro non si può dire pur anco chiusa, che di onesti giorni altre denunci e sono s'sre avanzate: tra le a't.re, quella della 'liti; ( igna, il cui titolare, rag. Melchiorre C;pna. aveva scemato sul solito modulo le sue proposte per là in] serzione di un piccolo ■ cliché » su ventun | periodici della provincia. « L'impronta » diede esecuzione a queste proposte e richiese "I Orma il paramento di 10 mila lire, 7500 in ' più de!... p -ev's'o. : Cenno n t'toiere della Casa. Mauro Gai : Hanl. ed i sno' due piazzisti, l'Autorità giui di?-ari'- procedo per truffa continuata e per ( falso Contro tutti, il giudice is'rnttor» ha ; «piccato il mandato di cattura: il Galliani j venne arrestato, mentre ci' altri si rosato : Irrepe-lblll In seguito alle latenze del difonI som. avv. Magliola. n tutti e tre 0 stata .peri I concessa la lih»rtà provvisoria, dietro can| zione. i vide un giorno 1 i-azris'a il quale ddalena Cavallo ,-Vlfr-tdo Faulmaver, i-«r- i ii'na-nd • Pe Vn.-el's P.affaele Lusso i'rance- : eco nalestra che s'i ciano impegnati per 5 lire mensili l'impi-gno balzo imp'ensatamen- te a venticinque 0 cinquanta lire. j Questa la lunga teoria di querelo sporte yi?a totem famlgkia g j riBl,i-»i-. £: »«" pBrtBipiC Ql eSi!?S!s jA sarta rjna Alberimi, che abita nna camPr<.tta all'ultimo piano di mn5.n *■« ,e via San Tomiei-i mattina, poco dopo es sersi svegliata, udiva provenire da un'attigua soffitta; abitata dalla fa.n>,glia Trei. del¬ io, alla vicina sezione de'le guardie municipali , dove d'ode notizia de! fatto. Il brigadiere Ghitlino cori le guardie Tu- rinetti e Amerio accorsero prontamente sul j Posto. Sfondata la porta, gli agenti entra- 1 l'ono nella soffitta. Si trattava proj.no di un ' caso di astisela, e lo quattro persone ri. cui si compone la famiglia, erano in oe.r.colo .i'olo il capo-famiglia. di rimanerne vittime Hugo-aro Tosi, ^ o.j annj, (.sercente una trattoria al n. 27 del'a stessa via San Tommaso, si trovava in ronrii/.ioni non allarmanti. Era egli elio aveva potuto alzarsi dal letto e. coi suoi lamentosi richiami, svogliare l'attenzione della vicina. Affli altri componenti la famiglia — e precisamente al fratello Mario, di anni 19, alla nonna. Teresa Nelli ved. Tosi, di anni 74, al cugino Silvio Tosi, di anni 5 — gli agenti dovettero praticare la respirazione artificiale Sul poste, noi: tardava a giungere '1 me dino municipale flati. Pendola il quale ar reco ai pericolanti le ulteriori cure che il caso consigliava lasciandoli poi fuori peri colo. 1! disgraziato caso era dovuto ad una imprudenza. La sera precedente, prima di coricarsi, la vecchia nonna aveva, per rime- diare ai freddo Intenso, collocato sul' pavi- acceso, ^'^.f» fi**t0 v*™™ dalla pericolosa avventura. ^ya guardia medica All'astanteria Martini è stato medicato il 1u.-j.110vu.lc Paolo Ollloni di H anni, abitante in via Coltolengo 21, il quale si era ferito alla niAiio destra, mentre scaricava delle rotale du un carro in via Ciriè all'angolo con via Ciana. Egli ebbe asportale quasi tutte le fular.gl di tra dita. Il dott. Marconi lo giudicò guaritile In venti giorni.

Luoghi citati: Seveso, Torino, Vito