RONACA CITTADINA

RONACA CITTADINA RONACA CITTADINA Cronaca senza Mi La Caduta di lina Stella! Siami rese grazie agli dei. Le più beile sanine de] Brillamento operettistico, lo gambe di Dirce Marella, sono salve, sono incoiami e in attività rii servizio. S'era spars.i la voce che la bionda e prosperosa artista recatasi a Casale Monferrato a trovare un'amica tosse scivolata con conseguenze gravi. Una volta le artisto di ballo scivolavano cogli amici con conseguenze lietissime, ma cggi i Cinipi sono cambiati. 11 peggio è clic, secondo le prime voci, la Marella pareva si fosse fratturata una gamba, il ohe avrebbe coluto dire il ritiro dalla sciita della diva diagli occhi cerulei Dirne Marella, era <civolà\ta bensì, ma si trattava d'una caduta senza scile conseguenze, cosicché duo o tre sere dopo, nel teatro di Alessandria, ripigliando le eue rappresentazioni s'è affrettata, per smentire le voci cntasirorìche suddetta, ad esibirsi in un intervallo ball-indo un pezzo col comico Massucci il quale si disimpegno colla Tivacita dei suoi K anni! e mozzo e questo ballo col comico è stata la cosa più seria, perchè si è visto che quel paio di gambe bellissime erano sempre vive. 1 giornalisti di Alessandria si sono anch'essi affrettati a diramare sull'ali del telefono l'avvenimenlo, mentre altri si recavano nel camerino doJiTartista a versare, dirò, nel suo sano i loro rmacrtri e il loro eomnin.-imonto. Un collega tiptò, con profondità d'intuito, che Dirce Marella con quelle gambe avrebbe fatto ancora ima bella strada. Effettivamente quest'artista he percorso ima bella carriera. Al momento attuale brilla "colla Regini, colla LIdelba. colle sorelle Gfoaaa e con poclie altre artiste nel firmamento operettistico. Ma sono poche le stellai Molti, fai compenso, i... pianeti che loro girano intorno. Nella. Regini è stala chiamata « la diva dai «ferito ventagli ». Io non glieli ho mai contati, anche a scanso di perdita di tempo, ma so che ne ha una collezione rilevante di penne, di piume costosissime. Ignoro quanti «ecelli del paradiso e quanti struzzi siano «tati sacrificati a questa stella. la. Marella è stata definita « la diva dai ire nei ». Anche qui la mia contabilità si è fcrrestaia. Ne ho contati due e non mi è riuscito, neanche avvicinando l'artista, di contarne di più. Forse si tratterà d'un pitotc di computo dei suoi biograti. Queste artiste collezionano tutte qualche cosa. Ciò testimoni.", del loro buon gusto. E mi ricorda quella famosa .artista ricca di vezzi. Da ogni amante ci faceva regalare infatti! un vezzo di perle. TJin'altra diva durante un'intervista si compiaceva dà mostrarmi le sue gioie. E ogni tanto esclamava con voce deliziosa: « Sono pegni d'amore! ». Ahimè, molte volo l'amore passa e... restano j pegni. l.a Regini. la Marella, le Gioana sono prodotti torinesi corno la « Fiat », come il verrnouth, come- le caramelle, come i gianduiotti. Sono naturalmente tutti prodotti cari. .Se Emma Vocia suonò il violino nella sua prima giovinezza o lo Gioana si esercitarono sui t;usti... della macchina da scrivere, Dirce Marella si esercitò, dopo un tirocinio col violoncello, sulla tastiera del pianoforte, si diplomò nel J.iceo Musicale di Torino, diede mialche concerto, eppoi secondo il giusto proverbio « impara l'arte e mettila da parte » mise da parte il pianoforte e si diede all'operetta. Non sono riuscito a spiegarmi questo suo primo amore col violoncello. Certo quest istrainento lo venne presto a no'a. Tutti cosi i primi amori I Io a tredici anni mi sono mosso a niionn.-e disperatamente il flauto e fui uno dei più promettenti allievi del prof. Rossi, una vera celebrità, del Liceo Frescobaldi di Ferrara. Ma dopo poco tempo il mio carattere instabile mi portava a lasciare 11 flauto per la tromba, eppoi tradivo anche la tromba per il tamburo. Se non sono Hallo nella gran cassa, 6 perchè mi sono rimesso in carreggiata a tempo. Dirce Marcila recentemente mi ha raccontato ccn un bel tono di sincerità come si diede allo scene : — Non so perchè, stanca del pianoforte, mi presentai a Lombardo, il mago del mondo opei'attistico, e gli dissi : Voglio entrare in operetta. Lombardo mi squadrò c rispose: — Studi « l.a regina del fonografo », si va in scena fra pochi giorni. . Dirce Marella non si smarrì. Come artista d'operetta era in... forme. E dopo pochi giorni in regina. Naturalmente... la regina d.i fonografo. Lombardo ondò a trovarla nel camerino e le disse: — Bene, j^oi dovrebbe impegnarsi a farmi Mattante di Thèbes fra tre giorni. Marella risposo con un dolce monosillabo che deve avere fatto andare in visibilio l'astuto capocomico. Kispusc: — Si. Debuttò all'Alfieri nel 1918 e d'alloia la 6Ua carriera fu segnala, é comincio a girare il mondo raccogliendo allori, oro, incenso e Mollili. I più grandi trionfi 1: ebbe in America e in Egitto. Ah! che. trionfi d'Egitto. Se ne raccontano di bolline. Un suo sviscerato adoratore da lei respinto, per precedenti impedii, le disse: «Qualcuno mi piangerà». B'si gettò a capotino ne! Nilo. Naturalmente-; trattandosi del Nilo, il disgraziato fu subito*, ingoiato da un immane coccodrillo, il quaje due ore dopo ora là sdraiato al sole, pancia in aria, a piangolo, come d'abitudine la sua preda... Si dirà che erano lacrime di coccodrillo, ma intamo quel povero giovine Atreva previsto giusto: qualcuno aveva effetrivameni'' versam delle lacrime per Ini I Un altro ricciu^t-imo egiziano le promise ron so quali foreste imbalsamate e tempi* d'oro. Ma l'idea di finire come la moglie di Tutankameu o come la celeste Aida non le sorrise. In America altri adoratori ardenti sino all'esagerazione I Le offersero dello mimerò, delle ferrovie, i brillanti a ciiilogrammi. Tjri italiano le offerse una cascata : la cascata del Niagara E un barone napoletano le offerse 10 o 12 milioni e la sua mano. Dirce rispose: « I suoi milioni sono troppi e là 6iia mano non mi serve ». Il barone «donne replicò: «Li darò ad un Istituto di beneficenza 1 ». E non fu più visto. Disgraziatamente neanche l'istiMito di beneficenza l'ha mai visto. Dirce piantò mito: lo calcate, le miniere, i baroni, l'istmo di Panama, l'America intera e tornò in Italia, lasciando nel duolo 1 suoi spasimanti. Lno si tirò quattro colpi di rivoltella alla lesta, ma poiché l'aveva persa per la beila artista non fu capace di trovare il bersaglio e fu salvo. Si raccontano pure altre cose strepitosa e incredibili. La bella artista ritornò dunque in Italia. Elegante e di buon gusto ha trovato il modo di vestire toilottes con un» parsimonia ammirevole. Le bastano pochi centimetri di stoffa, c col rincaro della seta voi capite che po' po' di economie realizza. Se potesse fare a meno anche di quei pochi centimetri lo farebbe. Ma è già a buon punv>. Sulla scena non porta mai calze neppure nel crudo inverno, un esemplo che dovrebbe attecchire anche nelle più oneste famiglia. Naturalmente riesco di ima grande sveltezza nel vestirsi e nello svestirai, e tutto va a beneficio della brevità degli intervalli. Ad esempio dice ni direttore di scena: « Vado a vestirmi ». Si inette un pelo di scarpino ed è già pronta. D'Annunzio è ur. suo ammiratore. L'ita chiamata « l'Arderla ». Un altro poeta — mi pare Nino Berrini — le ha rcs-«,lato, a rinculo di farsi interdirò dalla famiglia, un sonetto di Cecco Amgìolaeri. A Torino ci siamo accontentati di chiamarla semplicemente alla ribalta. Nella nostra città l'ultimo clamoroso successo l'ebbe nell'operetta « La voglia color di resti ». '.I pubblicò andava all'operetta soltanto per vedere la Marella. C'era nel secondo atto un finale in cui l'artista con una nota di... petto mandava ni visibilio il pubblico e salvava il lavoro-ti quale era alquanto speglio di musica. Non spoglio come la Marella... Un agente di un'asóiturazione sugU iplorturi:, dopo il mancato sinistro di Casale Monferrato si 6 recato dall'artista per vndiuv-i ad assicurare per non so quale somma favolosa ie sue gambe contro i rischi. Naturalmente ha avuto una riputa. Infatti co»» sono le gambe in un artista emulet E il resto? Un'artista di teatro, una,'.;mìj moderna, dovrebbe in caso essere oscurala., ti wssloiii, emme emme. La Scuola di Guerra! visitata dal Principe ereditario 1 Ieri mattina allo jo^jn s. a. r. \\ principe. Umberto. U Duca d'Aosta, il Duca di Genova ed il Duca di Pistoia cui facevano seguito S. E. il generale Tiscornia, comandante del Corpo d'Armata, il gen. Segato, : il gcn. Etna, commissario al comune, Il prefetto D'Adamo ed altre numerose autorità mi- 1 litari hanno visitato la nostra Scuola di 1 guerra, l'Istituto dove si affina 0 si perfeziona la cultura degli ufficiali onde prepararli degnamente alla non facile arte del comando. La visita aveva, anche, lo scopo di rendere più solenne la celebrazione del giubileo di S. M. il Re, celebrazione che la Scuola ha voluto porre come preludio nobilissimo a quel ciclo di conferenze, che da più anni il Gabinetto di cultura della Scuola indice, con unanime fervore di consensi e con risultati tanto lusinghieri. All'elettissimo 11ditorio. raccolto nel salone delle conferenze, il comandante della Scuola, gen. Tallarigo, accennando con sobrietà efficace alla eincoìare solennità della funzione, ha rievocato con commossa eloquenza i venticinque anni di regno dei nostro aucusto monarca, e, citando i versi famosi della « laude * di Gabriele d'Annunzio, ha ricordato come mai vaticinio di poeta abbia, avuto più gloriosa realizzazione. La cerimonia ha avuto poscia il suo oratoTf. ufii ria le :;o!!p. perrona i'C t"". datimi Edoardo Scala, insegnante titolare di storia nella Scuola stessa. L'oratore, accennati i motivi per i quali — mentre il popolo italiano si sofferma oggi a ricordare il cammino percorso negli ultimi cinque anni — l'esercito partecipa a questo rito di riconosceiiza 0 di amore, espone, con rapida od efficacissima sintesi, le condizioni nelle quali si trovava la Patria nostra quando Vittorio Emanuele III. cosi ben preparato fin da fanciullo all'alta e difficile missione, ascese al trono d'Italia. Ma, « poiché una (ielle più feconde possibilità riservate alje antiche Dinastie è senza dubbio quella di poter cercare le vie dell'avvenire attraverso il passato ». il monarca appena trentenne s'ispirò agli esempi degli Avi, dei quali l'oratore rievoca gli esèmpi più gloriosi, e ben si può dire che Egli abbia già forgiato un nuovo, saldissimo anello rii quella catena secolare, onde la gloria dei Conti, dei Duchi, dei Re Sabaudi fu sempre costantemente legata alla fortuna dei loro sudditi ». Ricordala la promossa fatta dal nuovo Re al popolo italiano neU'oscendere a! trono, il ten. col. Scala, dimostra, come il Re, riposta nella fede del suo popolo la forza necessaria all'ardua impresa, sui riuscito, nei primi undici anni del Suo regno, a dare soluzioni adeguate ai più gravi problemi della nostra vita economica, ad assestare le finanze con la conversione della rendita, a provvedere opportunamente alle esigenze della Patria, Ecli aveva mirabilmente compiuta la prima parie della sua missione. Ormai « alla nostra rinnovata virtù orano finalmente dischiuse lo porte.dei domini infuri », ed ultimo palpito dell'amorosa vigilia, venne effettuata l'impresa di Libia, destinata a dare al popolo ed all'Esercito la consapevolezza dello loro forze, già destinate alla vittoria L'oratore viene quindi a considerare l'intervento dell'Italia nella guerra mondiale e il mirabile esempio dalo, durante la lunga prova, dal Re, ai cittadini ed ai soldati, la Sun azione al eonvecno di Peschiera, la Sua epura per la resistenza sul Piave c per la vittoria decisiva. L'oratore ricorda poscia il periodo del dopo guerra, durante il quale ■ il popolo sembrava ad un tratto incorto del suo domani, inconsapevole della meta finalmente raggiunta, privo di un aliare intorno a! quale raccogliersi ed inginocchiarsi ». Dopo avere esaltato lo spettacolo di concordia e di forza che offre attualmente la nostra Patria. Voratore, ricordate tutte lo benamewtze "sia conseguite dal Sovrano in questi venticinque anni, conclude affermando che ben a ragiono la Storia registrerà, accanto al nome di Vittorio Emanuele III l'appellativo di r Ro Vittorioso ». conferitogli da! popolo, è finisce con un saluto augurale iti Principe di Piemonte, il cui cammino, e quello della nuova Italia, s'illumina di splendida luce per gli esempi degli Avi, e per la saggezza c la virtù dell'Augusto Genitore. La rievocazione dello virtù del Sovrano fatta da! ten. col. Scala con la cuida della sua erudizione storica e col fervore della sua anima di soldato, riscuote alla fino, il consenso dell'uditorio e. 1? LL. AA. RR. ed i generali intervenuti si congratulano vivamente coli'orai ore. Poscia il Principe ereditario chiamato a sé il colonnello Pratis cav. Serafino, comandante in a della Scuola, gli consogna personalmente due onorificenze al valere decretate alia memoria del figlio Mario, eroico ufficiale d'artiglieria, volontario di guerra. L'augusto atto che, pone ancora una volta cosi in bella evidenza la nobile gentilezza d'animo del nostro Principe-, ha suscitato viva commozione nei presenti. Segue una breve visiia ai locali della Scuola e la presentazióne dogli Ufficiali inscenanti ed allievi a S. A. R. il Principe di Piemonte. La cerimonia si chiude con un sontuoso rinfresco offerto nelle sale del Comando. La partenza di De Pinedo Col treno di Milano citile 20,10 Francesco De Pinedo ha lasciato ieri sera Torino. Alcuni amici soliamo, hanno salutato l'ariatoro o.!la stazione di P. N., non essendo 6tata resa nota, por suo desiderio, l'ora della partenza. De Pinedo si reca a Brescia, per pròseiffuire immediatamente a Carderie, dove al « Vittori ale » sarà ospite di Gabriele D'Annunzio fino a lunedi mattina. Nei!a 6tessa gl'orinata De Pinedo partirà per Milano, che gli sta preparando entusiastiche accoglienze. 11 giorno 12 laecierù Milano alla volti d; Paaigi. stamane Do Pisiedo è stato ricevuto da! Duca d'Aosta al palazzo della Cisterna. 1! Duca ha trattenuto il glorioso adiate'e in cordiale conversazione per più di un'ora. Alio 11.30 gli ufficiali aviatori dc-1 Presidio di Torino hanno offerto al coloranetBo De Pinedo mi vermouth d'onore. Alla riunione, olio ha avuto carattere multo intimo, sono intervenuti i colonnelli Calderarn e Bolognesi con tutti gli uniciali di Miraflori. A mezzogiorno De Pinedo e stato ospite di casa Rignon col Duca d'Aosta. Noi pomeriggio ha ricevalo all'albergò gli aviatori tortn'-sj. trattenendosi por lungo tempo col comandante Ferratili. De Pinedo temerà a Torino forse nel mese di febbraio per tenero ima conferenza sul suo grande raid. La sottoscrizione del dollaro i Al Gomitavi provinciale per la raccolta dei I dollaro sono stato versale ancora queste alI ire Offerte: Banca d'Italia per Giraudi, u SO; 1 Raccolte dal Momento: Società Operaia Cai '■■ lotica Femminile di M. S. saito il patrocinio della. Madonna della Consolata, 100; Ida Ma» i nosse.ro. Albaro, 33: raccolte dall'lstiiuto i Opere Pie di S. Paolo': Coda Angelo, drogheI ria. i!ó; Asilo Educatorio Duchessa Isabella : i Avigdor Rosa e Enrico, 5; Gallanti Carlo, z; ' Pagljeri Cario, 1: Rondelli l^ea, 10; Serafino Adolf . 5; Terzaghi Maria, 5; Opere Pie San Paci . -<avùnn. ",o; Opere Pie S. Paolo, Ivrea, 450; 1t ;.-<Jie, Coda e C, 50; Giovanna ved. Fiandesio, insegnante a riposo. 25; Teresa Pranzerò, ì*i: Merino Giovanni di V'illafran■•3. 25: Merlino Giovanni fu Giuseppe, di Villafranea. 25; Bcrtozzi Giuseppe e C. e V. Ouaglino, 70; Totale: 1, 97*. Il Fascio di Torino, noi comunicare che la « mattinata • artistica al Chiarella ha fruttato la somma di lire 19.251,45, ringrazia guanti harno collaborato (artisti, sindacati ed imprese', all'opera patriottica che ha conseguito coèi vivo successe. La somma di lire 19.2"1,45 fu raggiunta por il concoide di 5000 lire date dufl'lnipresa A. e G. Chia- ! Per un ricerdo ai caduti fascisti 11 Comitato per le onoranze alle camicie : n^re piemontesi comunica che ha deliberato • di erigere in Torino un ricordo bronzeo Si rivolge quindi u quanti vogliono contribuii» alta erezioni- de] ricordo ». I versamenti debbono ossero fatti esclusivamente ! alla Banca aronima di credilo che aprirà » un f.ppoBit.j sportello nella sua sede. ! 11 nuovo direttore dll Sl d'igg della Scuola d'ingegneria Qualche, giorno fa abbiamo dato notizia che il prof. comm. Gustavo Colonnetti aveva rassegnato le dimissioni da direttore della Regia Scuola d'Ingegneria, La richiesta di essere esonerato dalla carica era stata fatta con questa lettera al Ministro della P. I. on. Fedele: r 1,'opera di sistemazione finanziaria della R. Scuola di Ingegneria di Torino a cui, col largo e benevolo appoggio del Governo Nay tonale, io mi sono accinto tre anni or sono, si può diro in gran parte compiuta coll'assetto ormai felicemente, raggiunto del bilancio e con una disponibilità di mezzi immediati sufficienti a permettere le più urgenti opere di ampliamento della sede ed il necessario incremento dei laboratori sperimentali. Intanto l'esperimento di riordinamento didattico voluto dal R. D. 30 settembre 1923 si è svolto in condizioni tali da permettere ormai una sieuva valutazione dell'indirizzo cui potrebbe utilmente ispirarsi l'ordinamento delu'iitivo della Scuola. -Colla coscienza del dovere compiuto'io credo i>ereiò giunto il momento di mettere la mia carica di Direttore della Scuola a disposiziono dell'E. V.; e mentre tengo a manifestane In mia riconoscenza per lo cortesi e lusinghiero osprc.-siuni con cui l'È. V. ha volino, ancora nel colloquio accordatomi, riconferma imi la sua valutazione per l'opera da me svolta, oso rinnovarle la mia rispet- iosa isuiusu, pTegauTium u \uier uuuauuuit: che io ritorni ai miei studi, che da tre anni ho completamente trascurati per dedicare tutta là mia attività a quello che mi parve il maggior bene della Scuola ». Il ministro Fedele rispondeva con questa altra lettera al prof. Colonnetti, comunicandogli contemporaneamente la nomina del suo successore : « Nel prendere atto dello dimissioni, rassegnate dalla S. A', dall'ufficio di Direttore di cotesfa r. Scuola di Ingegneria, le esprimo i! più vivo ringraziamento per l'opera alacre e illuminata prestata dalla S. V. nell'ufficio anzidetto a vantaggio di cotesta scucia e dell'alta cultura tecnica. Con l'occasione le comunico che a succederle nella direzione della scuola ò chiamato a datare dal 10 dicembre l\m il prof. Felice- Garelli ».• Circa cinquecento studenti del Politecnico hanno ieri nel pomeriggio inscenata una dimostrazione, percorrendo in corteo il centro della città e richiamando su di e66i la curiosità dei cittadini strana dimostrazione. Voleva essere di giubilo e si imperniava sopra., un funerale. Funerale allegorico, si intendo., ma con tanto di cassa funebre drappeggiata di nero, con tanto di esequie... allegre, ecc. Il funerale voleva significare la morto, morale, o meglio ancora didattica, dei direttore de! Politecnico, che, come si sa, ha dato lo dimissioni dalla carica proprio in questi giorni. E l'accompagnamento voleva testimoniare la... gioia della studentesca per tali dimissioni. Mentre alcuni agenti e oarabineri, messi sull'avviso de'iia dimostrazione, stazionavano presso l'ingresso del Politecnico dì via Ospedale, il corteo sbucava dall'uscita di via Cavour. 0 si dirigeva verso via Roma. Ma all'angolo di via Mazzini osso era raggiunto dagli agenti, che piombavano sulla cassa o la sfondavano impresa riuscita assai facile perchè la cassa era fatta di cartone. Agli studenti non rimanevano che i bastoni fungenti da portantina, c con essi percorrevano via Roma, con grida di a viva » e di « abbasso », entravano in piazza Castello e qui, affrontati ancora da carabinieri ed agenti, si sbandavano, dirigendosi in parte per via Garibaldi e in parto per via Po, verso l'Università. La festa della "margherita,, in onore della Regina madre Tempo ra abbiamo annunziato come si stesse organizzando una grande manifestazione nazionale in omaggio alla Regina Ma, dre. SI hanno ora nuovi particolari sull'importanza della festa, che è organizzata da un apposi,0 Comitato centrale sedente in Roma, e che ha alle sue dipendenze altri Comitati iu tutti i Comuni del regno. Il giorno SO corrente, in tutta Italia saranno vendili.' dallo « margherite » che, secondo il formato, costeranno Uó centesimi, 2 lire e 15 lire. 1! provento della vendila'andrà a favore delia Croce Rossa e dell'Associazione per gli interessi del Mezzogiorno. Per quanto riguarda la nostra Provincia, ih tinti i Comuni è stato costituito un Comitato al (inalo presiedono le autorità comunali, scolastiche od ecclesiastiche. Per la nostra città i! Prefetto ha creato alcuni Sottoconi 'tali : avvocati e magistrati per curare la vendita negli ambienti giudiziari; scolastico, ai quale sd ertecene anche i Capi degli Istituti Superiori per la vendita nelle scuole d'ogni grado ; per i Collegi e Convitti le alunne dell'Istituto Figlie di militari saranno il tramilo di collegamento e di propaganda; militare, che si assomma nel Comando di Divisione che farà fare apposite radunate di 1 udii ari per compiere l'atto di rullaggio alla Sovrana; ed infine un SottoCoinitatq d'industriali ed esercenti, il quale ha già raccolto rilevanti adesioni iti Borsa. L'Automobile Club prowederà a distribuire una u margherita » da 15 lire a tutti i possessori d'automobili perchè ne ornino la propria vettura, ed è allo studio una manifestazione pubblica di tutti gli automobilisti in omaggio alla Regina madre. La vendita del flore augurale sarà fatta nelle vie cittadine, davanti alle chiese e d&vanti ai cinematografi dalle Dame ed infermiere volontarie della Croce Rossa, nei ristoranti, catte ed altri pubblici ritrovi dallo signore della « Simul pugnando », dai balilla e da inserirti al Fascio. Tutti i negozi saranno, quel giorno, fregiati del fióre che ricorda la madre di Re Vittorio, tutti i teatri faranno una serata di gala. E' allo studio ima rievocazione di stretto carattere piemontese e sabaudo per la quale- si stanno prendendo accordi fra parecchi Enti cittadini. Tutti gii abbonati al telefono riceveranno, a mezzo di Giovani esploratori, una busta con dentro parole di omaggio a Margherita di Savola c con un esemplare del flore simbolico. Questa grandiosa manifestazione sarà tanto più accetta e gradita alla cittadinanza in ■ quanto mentre permette di offrire un'attestazione collettiva r. individualo di devozione alla prima regina d'Italia, porgo occasione di far della beneficenza La tessera fascista al Procuratore del Re ili Fascio comunica che ieri « il generale , Casaretto c il conto Gaschi. delegati dal se1 grctario provinciale, aw. Tumneiti e dal : Fiduciario de! Fascio di Torino, maggiore ì Pucl, hanno consegnato la tessera de) P. N. . F. all'avv. Eugenio Colonnetti, Procuratore , del Re, che ha ringraziato affermando solcnI nemento la sua fedo tascist.i •. Il turno delle farmacie Le Farmacie aperte oggi domenica sono: i t.iara*sino, "in Palazzo Citta. 8 — Consolala, via l irtane, or, — Centrale, via Roma, :i — ospedale S. Giovarmi, ria Ospedale, :sh — Bosto, via Gari: liaidl, •-'< — Maggia, corso Francia. 1 — marnino, i otso Vittorio Emaimelc, "8 — Cazzane, via Ger ' naia, 1-1 — Sesta, via Madama Cristina, .v, — Lingotto, ria Nizza. 1X0 — Del Corso, via Salnzzo, 1 — Olivero e Itamello, via Madama Cristina, :a — I Mimo, via Livorno, 2 — Dusio. via Po, '■'.' -- Uan. dlni. via £ Francesco da Paola, 10 — Uorgo CnI inea, tors'j Fiume, 4 — S. Secondo, via S. Secon! do. 9 — Pozzo, corso Ko Umberto, r.S — L:rgo i Crocetta, còrso 'J.-ba.-sano, c — Yiorumo, corso | Vercelli. 7i — Aurora, cors-0 Ponto Mobca, n — i Palatina, corso Uojrina Margherita, 131 — Molll' no, via Valichigli!!, ih — Pozzo strada, corso Fran. ■ ia. IO) — Annunziata, slrada Lanzo, 349 — Subalpina, corso Cabale. ~l — Cooperativa VII, via Mone Lievi o, n — Uccio Parco, corso R Parco, 140 — Pilonetto, corto Moncalieri, S4C -'- Sassi, itiada Casale. 103. Una s'snenstone del r poso festivo In relazione all'iniziativa presa dallo . Fondazione industriale ed operala per la lotta contro la tubercolosi * i! Prefeito D'Adamo, con Decreto in data di ieri ha disposto che « le disposizioni relative al l'iposo domenicale sono sospese nel mattino 6 dicembre 1025 por tutti crii stabilimenti, por la esecuzione dolio quattro oro di lavoro, il cui provento, integrato dalla quota della Ditta, va i erogato a favore della Fondazione por la 1 lott tro l tbeli i rogato a frF1 lotta contro la tubercolosi ». 9,2 sotto zero la temperatura si * fatta anche plt rigida ed il termometro l'altra notte è disceso tino a 9,i! 6otto zjero, mentre nella giornata non «a riuscito a superare i quattro centigradi, sebbene brillasse un magnifico sole. Il cielo continua ad essere di una serenità purissima e 6e ne desume che il freddo continuerà a farsi sentire sempre più pungente. Che i pronostici siano proprio esatti? „ . „ Su questo argomento, e a proposito dolio notizie da noi pubblicato l'altro giorno, ci à pervenuta una lettera del Padre Boddaert, direttore dell'Osservatorio del Real Collegio di Moncalieri il quale fa, giustamente, os1 servare che il compilatore dell' « Annuario statistico » i citi dati erano da noi riferiti ha trascurato, per il Piemonte, 0 por '] periodo anteriore al 1918 i rilievi raccolti e pubblicati dall'Osservatorio di Moncalieri, che iniziò le osservazioni meteorologiche dal Lo dicembre 18C5. Del resto, soggiunge la lettera, i rilievi relativi al clima del Piemonte pruno riportati nell'Annuario dell'Ufficio meteziologico centrale 0 vennero anche illustrati in un interessante studio del prof. lìredia sul «Clima d'Italia». Alla data del SO novembre scorso l'Osservatorio di Moncalieri disponeva di un sessantennio di osservazioni, ed il Padre Boddaert ci fa la gradita promessa — di cui lo ringraziamo — di comunicarceli per i nostri lettori. Intanto ha voluto cortesemente favorirci i minimi di temperatura dei singoli questi minimi si riferiscono all'annata meteorologica, e crediamo che ben pochi di essi — e forse nessuno — siamo stati rilevali negii ultimi giorni di novembre e nei primissimi di dicembre. Ed ecco le cifre: Quinquennio 1865-1870 Minima-—16.0 . 70 75 —15,1 » 75 8(1 V — H.r. 80 S5 —12.0 85 90 »' —13.6 90 95 » —17.* 1895-1900 »' — 9.1 1900 05 » • —14.7 05 10 —13,5 » 10 15 V — 1L5 V 15 20 »' —13.0 '20 25 »' ■— 8,5 Alla Cucina malati poveri Ui Cucina Malati Poveri rende noto clic Oggi la Compagnia Filodrammatica Vittorio Alfieri rappresenterà nel suo teatrino di via Bertola, 43, la commedia in 3 atti: Il piccolo parigino, di A. P. Berton. La rappresentazione incomincia alle ore 15 Onorifloenza Motu proprio di S. M. il Re il sig. Enrico ; KoelliUer, industriale, & stato nominato Com| mondatore della Corona d'Italia. All'esimio insignito rallegramenti degli amici. Seguendo la Cronaca Succ. A. DEMATTEIS Piazza Castello Porta Palazzo CREPE (Seri*) la serietà dei 6U0l metodi di lavoro, i CALZE suoi assortimenti va- ,„„„„_,_ stissiiui, rispondenti fOTOflbnlE alle nifi moderne o- m.ruccccc t-igenze ed i suoi prez- ■•GIISMH proverbialmente FCULARDS sempre garantiti giu- r sti (a parità di mer- FODERAMI ce' s'l"ten'l<jì nrocu' „__,_„__ rano alla Ditta fcucc FORNITURE A. Dernatt»is - Piaz- ■niMi'iiniiii za- t-asielio 23, con GALLONI FANTASIA unica Succursale a ciutKTi bei i c Porta Palazzo (Ponte BUAnTI Pelit Mosca)-la soddisla- i iure zione di veder aumon- lare continuamente NASTRI la- s'la clientela. " * I Succ. A. 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X Diverti menti "Il minareto in fiamme Svelto e superbo nella sua caratteristica linea orientale, il minareto domina, uei villaggi musulmani, la casette ujr.il! o basso, le meschine, intricate e misteriose abitazioni degli adoratori di Allah. A sera, quando il sole sta por tramontare e l'infuocata pianura ha dei brividi, sulla minuscola terrazza che circonda, corno una cintura di snelli pilastri marmorei, la punta acuta del minareto, apparo il muezzin dalla barba venerabile. La sua voce si eleva e si diffonde solenne o ammonitrice por tutlo il villaggio, invila i fedeli alla meditazione e alla preghiera. Sulla piazza i traffici si interrompono, le massaio, nelle caso, sospendono la preparazione do) pasio rrugale ed escono sulla strada, i monelli arrestano i loro giuochi, tutti si inginocchiano uolla polvere c nella sozzura delle strade (la pulizia noti 6 la caratteristica di quosto genti) e con gli sguardi levai; con fanatico ai doro all'elegante pulpito aereo ognuno mormora la sua preghiera di fedo o di speranza Al CINEMA VITTORIA la bellissima e pittoresca « film Paramount ■> ■Il minareto iu fiamme (una meravigliosa ricostruzione dell'Oriente laminoso e pittore'-co) andrà in programma domani, lunedi. N'e sono efficacissimi protagonisti Dorolhy Danton e Teodoro Koslofl. Oggi ultime de L'inferno bianco, con Barbara La Marr (Edizione Loew Metro). CINEMA AMBROSIO Continuano sempre affollatissimi di uo pubblico entusiasta gli spettacoli grandiosi di LA S.TANA il meraviglioso film -• Paramount ». FOLA NEGRI c di una efficacia massima o li allw..- H'.cnj è insuperabile. L'ARABO L'arabo sornione si aggira sospettosa 4 impenetrabile nelle teire che furono sue * che sentono ora la morsa d'acciaio dell» invadente civiltà bianca. L'arabo nobile, ardente e generoso coooa il suo corsiero, sia che venga dal deferto, eia che derivi dalle più molli popolazioni d«U> città, ha sempre nel sangue i brividi dall'antico splendore, l'impeto del dominio. Ma lo 6ue palpebro si abbassano rapi* * celare le fiamme dei sogni. L'arabo non è il turco a non ama II turco. L'arabo ò una razza clic non si confonda con altre e elio noi grandi momenti rivela le sue origini nei gesti nobili che solo i grandi signori della storia possono compiew. L'ARABO che si presenterà domani al Salone Ghetti 3 un figlio del deserto, fi un arabo puro, nato sotto ia tenda, predone come si è guerrieri, coxi'.e si è conquistatori. L'arabo non preda i suoi, ma si abbatte come un falco sulle carovane delle aUre razze. L'arabo che preda un arabo è cacciato dal- la sua tribù come un appestato. L'ARABO di cui domani il pubblico dol Salone Ghetti conoscerà la meravigliosa avventura, è stato cacciato dal padre perchè osb depredare un uomo della sua razza. 11 giovane ardern te^c vigoroso piega il capo alla sentenza, infijros-lì auu uiAiiLu uwt,ntrro~s «ugge rsrs^la vicina città. Là si trasforma in dragomanno (il più sfrontato dei dragomanni) « conduce, a spasso comitive di turisti raccontando loro frottole colossali. Ma è simpatico, piace ed ha sempre lavoro. Le autorità turche lo tengono d'occhio, conoscendone lo nobili origini e sperando dà farsene un alleato quando scocchi l'ara dei movimenti xenofobi contro i bianchi. Far massacrare dalla plebaglia c dagli rabi questi invadenti americani con le loro missioni e tutti i fedifraghi conquistati dal Cristianesimo, quale colpo di genio politico per il subdolo governatore ottomano I L'eco il punto di partenza della drammatica avventura orientale elio verrà rappresentata domani, in una sfolgorante messa In scena della Loew Metro Gòldwin, al Salone Gbetsi. Negli emozionanti episodi che mettono <H fronte il giovane e bellissimo arabo a una bellissima giovane americana, il pubblico riconoscerà la mano ' sorprendente dol più grande inscenatore cinematografico, Bex Ingram. E noi due protagonisti, delicati e amatati, rivedrà duo coro conoscenze dello schermo: Alice Terry e Ramon Novarro. Un ladro sorpreso e arrestato da tre studenti In via Vittorio ■ Amedeo, n. 9. ieri mattana, tui ladro disturbato nell'esercizio dello sue funzioni, ha mosso in subbuglio l'intero caseggiato. Il tentativo ladresco era stalo di- • rotto contro una. soffitta abitata dalla famiglia Festa, composta del meccanico Giovanni' e della moglie Giovanna, cinquantenne. Nell'assenza degl'inquilini un lestofante aveva scassinato la serratura si cfa introdotto nella camera. Stava già per allontanarsi col suo bottino -- dogli oggetti d'oro — racchiuso in una scatola, qua&do la Giovanna Festa fece ritorno alla soffitto. L'uscio semiaperto non la preoccupò: il marito meccanico era certamente tornato dal lavoro « s'era dimenticato di chiudere la porta- La donna lo chiamò per nome, ma con suo grande stupore si presentò noi vano uno sconosciuto che non rassomigliava affatto a suo marito. — Signora, si sbagliai Io sono un ladroI La scatola ch'egli portava sotto il braccio confermava l'asserzione. La povera donna terrorizzata si dio a invocare aiuto, c tanto ora il suo spavento che nulla foco por trattenere il lee-tofnnto. Fortuna toni onte le grida vennero udite tlu un inquilino dello stess'ii ' stabile, lo studente Alessandro Moisio, sedicenne, il quale si porto alle soffitte donde Proveniva i! richiamo « al ladroI ». n lestofante o il giovane s'Incontrarono in un corridoio oscuro, c subito impegnarono una lotta corpo a corpo. Il giova.no era aiutalo, per cosi diro, dalla Festa che, alquanto rincuorata, chiamava a gran "voce altri rinforzi. Questi vennero nelle persone di altri dna studenti elio transitavano nella via, Roberto Sosia, di 52 anni, abitante In via Vittorio Amedeo, il, e Guido Nobili. diJ7 anni, abitante in via Amedeo Avoctadro, 19. In batter d'occhio i giovani salirono lo scale e raggiunsero i due... lutiatoii. Il ladro cb'oo la peggio: tempestato di pugni lasciò il bottino e si lasciò accompagnare dai tre coraggiosi giovani. La mòta era naturalmente la Questura. Il gruppétto fu ricevuto in udienza dal cav. dott. Fusco della Polizia Giudiziaria e la denosiziono degli studenti ru raccolta. 1! ladro — che invano aveva tonfalo durante il percorso di sfuggire alla, stretta dei giovani avversari — si fo' premura di confermare la versione. Mentre il commissario interrogava il ladro, arrivò la Giovanna Festa con avvolto sul braccio un soprabito logoro e sudicio: lo aveva trovato nella sua soffitta e uoh apparteneva all'armadio di famiglia. Il malandrino non ebbe difficoltà a riconoscerlo per suo e spiegò corno adesso potuto fare un cambici conveniente con un soprabito trovato nell'allogirlo della Festa. Il marito della donna non tardò ad arrivarci in Questura per reclamare l'indumento cosi necessario. Il dott. Fusco restituiva al Festa quel ch'era suo e ordinò l'invio In carcero del ladro Identificalo per Giusepne Vairo di Filippo, da Pont Cunavese, d'anni 28. pregiudicato per reati contro la proprietà. I tir: coraggiosi studenti ricevettero l'elogio del dot}. Fusco e il ringraziamento della donna che non trovava parole adatto ad esprimere la sua gratitudine. Il furto — so fosse stato consumato — le avrebbe arrecalo un danno di duemila lire. L'arresto dell'organizzatore Schiavetto VAvantl! pubblica che nella giornata di venerdì è stato arrestato in Torino Ernesto Schiavello, cs-sogrctario dell'Unione tessilo. Egli ora stato denunciato — come b noto — per essersi pH"lato di riconoscere i poteri del commissario prefettizio della dìsciolta Camera del Lavoro di Milano, dott. Luigi Razza, e di conseguenza per essersi rifiutato di presentarsi e di effettuare la consegna della cassa e dei registri dell'Unione lessilo. Lo Schiaverò .erra, tradotto i Milano, a disposizione dell'autorità gluiPziaria, che dovrà stabilire so o por quale titolo di reato l'arrosto potrà essere mantenuto. NOTE SPICCIOLE Fiera natalizia in piana S. Carlo — ti Municipio -iTVcrt. che la Cùiiceisioui dol ba.nchl saranno deliberato nell'incanto che avrà leogo merco. Indi, 9 coixentK allo ore 17,15 nel salone • Servizio .«(tiflcatl - palazzo municipale, subordinatanioutn alla preffniailune del permesso rilasciato dalla E Questura a tensi dell'articolo 70 della logsn .-ulta pubblica sicurezza Tutti gli uorcenti droghieri sono convocati in via Basilica. <j, domani lunedi alle la Aesooiazione nazionale di cavalleria. Riunione stamane alle 9 In sede Unione regionale interessi ovc.it Torino. — Giovedì io oovrente nelle sale Altina a Pozzo Strada, alle ore 21 precise, assemblea" generalo della nuova Associazione uer la edizione delle cariche. Nuovo Sindacato. — E' ^tato coM'tutto il Sindacato fascista dei conducenti d'auto pubbliche. A! Tar parte del triumvirato pirivvisor'o vennero designati i siancri Mantilaro, Guibino e Monessa. Consorzio prò strada e tremvla girone di Cava, rèìio. — Assemblo» onpi domenica ailo 10 al Or. colo rionale fascista rti Cavoretto Società previdenza dipendenti municipali. — OKg! allo li assemblea generale nella sala delle Conerà, sazloni in Municipio. i Ambulatorio-dispensario Regina Elena. — Alta ; sede, corso Moncalieri. iO. in tutti 1 pomeriggi 1 feriali i locali sono aderti per' consultazioni di medicina generalo, di chirurcia generale, di glnecolo-ria-oste'iir.ta. di oculistica, ili otorinolaringoiatria, di pediatria, di odoniotatr'.a con eventuali applicazioni elettriche a radiografia. Il sor. vizio è crawlii per i poveri. Sindacato tascleta rivenditori generi monopollo. — Domenica prossima alfe io,4^ nella Chiesa Madonna degli Angeli sarà Inaugurato il gagliardetto officerà padre Giuliani. Albero di Natale prò bimbi poveri. — Quest'oggi continua la vendila calendai'iettl per le rio di Torino. Allo oro 1G.30 concerto vocali [strumentala net teatro di via luv.ira. 15, gentilmente conets.^o a! Gomitato AlluMo il! N.ii,ii<; dalla Direziona Istituto Artigianelli. Associatori reduci di Francia - Kmuiou* oggi alt», ll-to ti sede, con decorazioni