La casa della freccia

La casa della freccia La casa della freccia Romanzo di a. e. w. tmson {CovUTlght iella • Stampa ». 1925)' Nostra ti adunane dall'inglese >— E dove? >— Al piano ili sopra, iti camera tuia. — E non suonaste un campanello, non chiamaste nessuno? Andaste in camera vostra, e metteste ìa testa Botto le coperte, come i bambini! Avanti, su, dite! — E, tagliando corto alla [eroce ironia tóSe sue parole, Hanaud chiese : — Di citi era la voce che voi udiste sussurrare oon tanta chiarezza: ci Questo è tallo: ora al retto! »? Quella dell'individue che stamane interrogai in biblioteca? — No. Non le- so., non potrei dirlo. Kn mormorio rassomiglia ad un altro. — Ma voi dovete aver attribuita rescla• mozione a qualcuno, per andarvene via di corso, a nascondervi. — Pensai che là voce fosse quelli! di Giovanna Baudin, l'infermiera. tre Betty saliva i gradini della Maison Grenelle. L'attitudine del detective dimostrava una tensione contrastante con la disinvoltura delle sue parole, ed i suoi sguardi scrutavano impazientemente le finestre del. la casa. Nondimeno Betty ricomparve quasi subito, tenendo in mano una gro.^a busta, e raggiunse rapidamente il gruppo nel giardino. — Signore, abbiamo cercato di tenervi sino ad ora nascosta una cosa diss'ella ad Hanaud con tono di profondo rincrescimemo, ma senza amarezza — c non a voi soltanto, ma ti tutta Pigione, Ma i<rrnai bisogna decidersi ti parlare. Betty aprì la busta, e ne trasse uim fotogratia tonnato gabinetto, che porse al detective : — Questo è il ritratto di mia zia al tempo dal suo matrimonio ron Simone Harlowe. Eva un ritratto a mezzo busto di una donna ancor giovane, snella, in cui la manifestazione di un temperamento originale aveva preso il posto delle grazie della giovinezza II volto era reso simpatico e nobile dalle Ir accie delle sofferenze, gli occhi brillavano per la. loto tenera ironia t insomma, pi poteva vedere, pur attraverso una semplice fotograna, clic la a Harlowe doveva esser t.tata una donna di spirito. Jim, che guardava di sopra le spalle di Hanaud, non esclamò ; « Che bella donna! » ma « Como avrei voluto conoscerla! ». — Sì, una buona tunica — soggiunse Hanaud. Betty tolse mia. seconda fotografia, dalla busta: — E questa, c la stessa signora un anno fa. La seconda fotografia, presa a •Montecarlo, sembrava quella di un'altra persona. Il cambiamento fra. lo due fisionomie era talmente tragico, in dieci anni, da impedire ogni riconoscimento. Hanaud mise j i due ritratti uno accanto all'altro. La graI zia, lo spirito del primo erano scompàréi, i tratti si erano ingrossati, le fattezze dlvnntiie più pesanti, le labbra apparivano j tumide a cadenti. Negli occhi brillava uno ! sguardo aggressivo. Era la terribile pittu' ra di una decadenza, di una rovina, i — E' bene esser chiari — disse cortese| monte Hanaud — benché queste fotografie i siano abbastanza esplicite. La signora Harlowe, negli ultimi anni della sua vita, beveva? — Dopo la morte di sue marito... La sua vita, come potete sapere era stata, prima de-! matrimonio, solitaria e infelice. Poi, essa viV.sr per qualche tempo come in un sogno. M;ij quando Simone Harlowe mori... -i.- un gesta completò Ja spiegazióne di Betty. Hanaud si lasciò cadere di nuovo sullo schienale della sedia, guardando la ragaz::a f-on desìi occhi in cui c'era tanta incredulità ijuarilo orrore, .lina Frobisher, dietro di lui, rimale colpito dalla scar;»1 consistenza della risposta. Poteva dimostrare essa un più vergognoso e trasparente sotterfugio? Se. Anna avesse realmente pensato che la voce apparteneva a Giovanna Baudin, perchè non era entrata nella camera da letto della signora Harlowe? — Non mi farete creder questo, andiamo! — osservò Hanaud, carezzevole e insinuante. — Ma... — e Anna fece un gesto di scon. forto. per chieder l'aiuto di Betty, c questa, dopo esser rimasta per un momento in dubbio, si alzò, e, dicendo « Aspettatemi » si allontanò di gran corea, prima che qualcuno potesse fermarla, verso ìa casa. Sembrò a Jim che Hanaud avesse fatto una. mossa per trattenere Bfìtty, e un'altra pei' inseguirla; :nu egli vide che, pur osservando attentamente la corsa della fanciulla, il detective pareva aver rinunciato a! suo disegno. Tuttavia non ces. f.ava di seguirla con gli occhi, fra i ce:-pugli di rose - Corre con la velocità di itti ragazzo, e • ni limi grazia iiiitti femminile Carina, eli? Cor. ir sue gambe lucenti, e il busto ondeggiatitc! dis*r Hanaud ti Jim men¬ — Naturalmente, io ed il signor Frobisher avevamo sospettato, appena cominciammo ad occuparci di questa storia, che doveva esserci, al fondo, .qualche segreto t prima ancora delle vostre reticenze di ieri, e di quella odierna della signorina Anna, ce ne eravamo resi conto Wabereki doveva conoscere certo qualcosa che voi non volevate divulgare, e intendeva sfruttare tale circostanza per ottener denaro dai vostri legali londinesi, e per organizzare la sua denuncia. — Si, senza dubbio egli conosceva le abitudini della signora Harlove, come del resto le conoscevano i medici e le persone di servizio, ehe però hanno mantenuto il segreto in modo esemplare. Come potete supporre, noi eravamo alla mercè di una indiscrezione, e dovevamo stare in guardia, temendo che la cosa venisse rivelata da un momento all'altro. Hanaud ebbe un sorriso amichevole: — Oh, adesso potremo accertarci se ciò avvenne o no! Jim e le due ragazze lo guardarono sorpresi : — E in qua! modo? — esclamarono con aria d'incredulità. Hanaud sembrava raggiante «fi tenori! in sospeso. Egli stese avanti le mani: l'artista (Jim avrebbe detto il saltimbanco) aveva preso il sopravvento in lui, e preparava i suoi effetti. — Rispondendo a una semplice domanda. Nessuna di voi due signorine ha ma» ricevuta una lettera anonima al riguardo? La questione le stupì, ma poi esso riconobbero il suo valore. Tutti i segreti della città erano stati sfruttati da uno sconosciuto, o dal gruppo di ignoti che scriveva lo lettere anonime, ma la degradazione fisica e morale della signora Harlowe era stata rispettata misteriosamente. Fu Betty a rispondere: — No, non bel ricevute lettere anonime eu tale argomen* io —. E Anna aggiunse: — Neppure io. — E allora 11 vostro segreto è ancora salvo — disse Hanaud. — Fino a quando? — chiese Betty, ma il detective rimase silenzioso Egli non Intendeva Impegnarsi In promesse capaci di contrastare con i suoi principi di investi* gazione.

Persone citate: Giovanna Baudin, Simone Harlowe

Luoghi citati: Como, Hanaud, Montecarlo