intervista M'm. Mussolini

intervista M'm. Mussolini intervista M'm. Mussolini con un psobLcista norvegese Roma. 30. notte Ideile dichiarazioni al pubblicista norvegese ! ' Jonas Sclianchc, venuto u Roma ad mtervi-1 starlo per conto dei maggiori organi delitti ' vista L'Epoca e il Giornate d'Italia pubblicano un'iillerviòta dell'on. Mus60liiù con un pubbliciùta norvegese. L'on. Mussolini ha l'atto stampa scandfnaya. Ecco il testo riolle dt-| | chini-azioni con cui Mussolini, aperse l'Inter.1j • l.a decadenza de! sistema parlamentare non è un fenomeno particolare dell'Italia per quanto presso di noi esso sia giunto ai- j l'estrèmo Uomini e libri di ogni paese mi | hanno cor-into che questo istituto politico, ì come del resto è fatalo per tutte le lstitu ! zioni, è nella sua parabola discendente e . ha bisogno di profonde radicali tratftirntt» zioni e? non n.oltgiungere ad ^una rapida gh-i'^^r^JS.t'. i^^ft^^^i^^S^g I che una camera noirpuo funzionare se 11. partito, che dimostra di raccogliere il mag- gior numero tli consensi nel paese, non viene , garantito da una salda maggioranza che lo | ponga ni riparo dalle congiure di corridoio e dai colpi mancini di gruppetti coalizzali per fini bassi e personali e che gli permeila I di svolgere serenamente il suo programma. Noi pensiamo che non possa essere ulteriormente misconosciuta la grande importanza assunta nella vita moderna dalle organizzazioni professionali clie già furono un giorno, e specialmente in Italia, la base del sistema politico. La progettata riforma fascista, che riserva parte del Senato ai rappresentanti di tali organizzazioni raccolte nelle amiche categorie fra le quali il Re sceglieva spesso i senatori, rappresenta un felice innesto ri: nuove forze sul vecchio Ireneo ancora vigoroso della nostra Camera Alta. II patto fra induslraii e Cor orazioni « — Cosa significa per l'Italia il patio ilei 2 ottobre 1925 fra la Confederazione dell'industria e le Corporazioni fascista dal punto di vista sociale ed economico'.' « Con gli accordi firmali il i ottobre 1025 fra Corporazioni e Confederazione dell'indù- stria si realizza l'unità sindacale nel cani- po industriale come èra già stata realizzala nel campo dell'agricoltura. Ritengo clic lutti I i lavoratori di buona volontà si convince- ] ratino dell'enorme vantaggio che potranno | 01 tcnere opponendo alta sola organizzazione • esistente degli industriali una sola organiz- nazione operaia. E il fatto di essere soli or- inai a stipulare contratti di lavoro non si- gnilìca'in alcun modo che i fascisti riunii-! ciao, comunque, alla ferma ititela degli inl-e- ressi del lavoro, i.e altro organizzazioni po-1 tran no in un primo tempo abbandonarsi a 1 storili proteste, ma il loro destino è segnato. ! Esse dovranno dissolversi, come già sì mani-1 festa per vari segni e lasciare il posto, nel- | l'unilà spirituale e politica (lolla Nazione, al- j l'imita sindacale realizzata nelle Corpora- | zioni. L'accordo segna, pertanto, una lappa ; memorabile nella storia del movimento sin- j 1 In cai e ed lui importanza enorme oltreché 1 per gli operai anche por gli industriali. L'I-1 tata è una nazione in continuo progresso | economico progresso che si è andato faceti- : .lo verarnen e notevole in questi ultimi anni, Data lavitoJeimportanza delle elussi prò- 1 dutt.rici, è doveroso che osse collaborino con 1! Governo. L'accordo stipulato il 2 ottobre mostra in modo chiaro e sicuro lo spirito di collaborazione che anima sinceramente gli industriali verso il partito e il Governo fascista. Occorre, «lei resto, riconoscere che se il monopolio rappresenta un vantaggio pelle classi lavoratrici, può anche rappresentarne uno indiscutibile per la Confederazione dell'industria che si augura sempre il sincero illuminato spirito di collaborazione nei dirigenti del partito fascista. Viene <osì distrutto il monopolio di fatto esercitato dai soctalisti, attraverso la Confederazione generale del lavoro, al solo scopo di costituire una formidabile massa di manovra da gettare contro lo Slato e la società nazionale. Esso cede finalmente il posto all'unità sindacalo, che si forma attorno alle Corporazioni fasciste, le quali intendono inquadrare lo grandi for/.e del lavoro sempre più strettamente nella vita nazionale e in quello delia produzione. Le corporazioni assumono da oggi la rappresentanza, in nome della Nazione, delle masse dei lavoratori italiani e ottengono il riconoscimento dell'enorme forza sociale che esse rappresentano. Quanto alla magistratura del lavoro, che sarà chiamata 11 dirimere le controverste e le divergenze di interpretazione In materia di contratti di lavoro, si hanno precedenti cospicui nelle più progredito legislazioni operaie del mondo. Citerò, per tutte, lo leggi che regolano l'arbitrato nella Nuova Zelanda. La lira c il grano • — La stampa estera inetta insistentemente in rilievo la questione del deprezzamento della lira, deprezzamento che si attribuisce a stiducta nel Governo. Quale, secondo vostra eccellenza, è la vera ragione del deprezzamento della lira e quali sono le disposlKionl prese per migliorare il cambio? si gradirebbe qualche notizia circa la battaglia del grano, che viene seguita in Norvegia ool massimo interesse, essendo la Norvegia nel medesimo caso dell'Italia per quanto riguarda 11 grano. • La migliore risposta alla vostra riomarida relativa al deprezzamento della lira è su-ta fornita dai fatti. La nostra moneta nazionale va sensibilmente migliorando (essa ha già raggiunto il franco) e il felicissimo esito delle trattative di Washington non po ! irà che rafforzare la sua posizione. Noi non I dobbiamo quindi prendere speciali rtispo-

Persone citate: Corpora, Mussolini