Londra alla sua antica Regina

Londra alla sua antica Regina Londra alla sua antica Regina l solenni fansraii Dall'Abbazia dl Westmlnster - Quattro Re, Regine, Principi •d un'enorme .olla di popolo rendono l'ultimo omaggio alla dilania Sovrana (Servirlo speciale Londra, 27, notte : o l g e n l e o e a Quel monumentale segmento di metropoli che dàlie tarchiate mura dello storico Palazzo di San Giacomo traversa il parco omonimo, sbocca per la via dei dicasteri, e, per l'estremo tratto dl Whlte Hall, si espande 6ul piazzale di Westminster, davanti all'Abbazia, echeggiava stamane di marce funebri per 1 funerali della regina Alessandra. Fra le musiche e la neve, una folla enorme stava assiepata lungo il percorso. Essa era scesa verso 11 Tamigi di Westminster, da tutte le parti di Londra, fin dal primi albori. I posti che la moltitudine, seguendo il suo Istinto, considerava più desiderabili, quelii cioè attigui alla cancellata dell'Abba zia, erano stati occupati assai prima dell'ai ba. Spettatori e spettatrici, imperterriti, vi avevano accampato il loro diritto dl priorità, insieme col relativi seggiolini pieghevoli, mentre spirava la tramontana di una delle più gelide notti di questo esordio invernale. Poco alla volta, nelle tenebre, la schiera 6i allungò. L'alba sopraggiunse ghiaccia ma serena e recò seco altri fiotti di gente. L'intero piazzale di Westminster sembrava trasformato, verso le 8, in un grande barile di sardine. Non c'era colore di soprabiti e dl cappelli : tutto era nero. C'era pochissimo colore an. che nei volti. Ogni tanto, qua e là, l'immobilita della folla dava luogo ad un brulichio. Era uno spettatore o, più sovente, una spet- - j novembre. Verso le nove la turba era ormai estesa Ano al limitare del parco di San Giacomo. Mezz'ora di poi anche il parco era zeppo di popolo. La folla si era a mela pena sparsa fino alle adiacenze del Palazzo di San Giacomo, quando alle 10,45 tuonò il primo dei 21 colpi dl cannone che segnarono il transito del funerale u -l Palazzo all'Abbazia. Nel frattempo il cielo si era rannuvolato e aveva ricominciato a nevicare. La neve cadeva abbon< a a.» - istrice che sveniva per il freddo. L*n 6crvi i zio di lettighe interveniva prontamente a o trasportare verso un vicino ospedale le moo ! mentanee vittime di questa rigida fine di o £5» °?laV? di truppe scelte si imbiancò in 1 E$!rt/n&liti; "bruno della fola, il nero dei Rlgantescli] kolback dei granatieri, l'azzurro !dei Pastrani del corpo di aviazione, si acco munarono 60tto un lieve strato nlveo. rutto si *ece Per Qualche momento candido, al I l'infuorl del grigio delle facciate e del cinereo J dei festoni a lutto, intercalati di bandiere a mezz'asta. Qiattra Ra a 20 Prìncipi Ma ormai la folla non sentiva più freddo. Il corteo stava per uscire dal portone ila) Palazzo di san Giacomo. La salma della m gina aveva riposato durante la notte cappella reale di quell'antica residenza ui Re. L'arcivescovo' di Londra e uno stuolo d| alti prelati erano giunti alla cappella verso le 10. Poco doi» arrivò anche Re Giorgio, accompagnato dal Principe di Galles e dagli altri suoi due figliuoli. L'automobile reale entrò silenziosa nell'atrio del Palazzo e ne tornò fuori vuota, AJtre automobili di scorta la seguirono dappresso : una recava il Bo del Bolgio; un'altra il Re di Danimarca e quello di Norvegia. Le monarchie scandinave rendevano l'estremo omaggio alla loro splendida consanguinea, che per 50 anni il popolo Inglese salutò come la prima e più grandiosa delle sue connazlonalt. I principi inglesi e stranieri che si radu- 'mnno intorno ai quattro He, presso la ba ra df.Ua Regina, sono più di venti. Le ruote 0,16 11 nanno r«c»« si allontanano e non ri< I ! volto nello stendardo della llegina mangono più se non quelle del carriaggio di artiglieria, che attende dinanzi alla cappella il feretro di Alessandra. Otto granatieri della guardia, in uniforme scarlatta, senza cappotto, sollevano la bara e la trasportano all'adusto di cannone, che è lo stesso sui quale vennero deposti i feretri della Regina Vittoria e quello di Re Edoardo per il loro ultimo viaggio attraverso la metropoli. Le ruote dell'aiiusto sono cerchiate di gomma. Il trasporto della «alma daUa cappella all'affusto non dà luogo a cerimonie. E' una funzione delle più semplici. I Re e i Principi vi assistono a caso scoperto e seguono il feretro, che viene deposto sul carriaggio e avelie lo difende dalla neve come un coltrone smagliante. Due sole ghirlande vengono poste sulla bara: una del He, tutta dl rose disposte a croce, e una della Regina Maria, di gigli e mughetti. Il corteo è formato. Alcuni battaglioni di granatieri e fucilieri della guardia marciano in testa. L'arcivescovo ed i prelati precedono il ' arriaggio, che è immediatamente seguito dai Re e dai Principi. Re Giorgio, in tenuta da maresciallo, apre la comitiva del coronati. Egli cammina solo, a capo chino, a qualche pasto dalla bara della madre. Dopo di lui viene il Principe di Galles, nell'uniforme del granatieri, con una zona dl lutto intòmo al kolback di pelliccia d'orso. Vengono poi il Re di Danimarca, il Re del Belilo e ii Re di Norvegia, in divisa da generali: essi camminano fianco a fianco, formando un gruppetto che precede il seguito principesco. In questo si travedono, accanto alle uniformi di molti eserciti europei, parecchie feluche di ammiragli.|j^^*°"| ^ma* s della « Stampa »} nnai e un distacc nnai e un distaccamento di fucilieri chiudo, no la processione. Non vi sono nè dame nè autorità civili. Le Regine e le Principesse, il mondo politico e quello diplomatico attendono la salma nell'abbazia di Westminster L'immensu folla si scopre al passaggio della mesta schiera. Religioso silenzio ' Le acclamazioni che salutarono per circa mezzo secolo la bella a buona Medina ogni volta che essa passò per queste medesime strade, sono ammutolite per sempre. L'omaggio di questa estrema giornaia p,ende forma di un silenzio di tomba. Le truppe che tante volte presentarono le armi ad Alessandra sorridente, fanno oggi cordone a capo chino, le mani posate sui calcio dei robusti fucili. Le note funere-1 di chopiii, diffuse da Bande militari disposte lungo il percorso, sono punteg. giate da colpi di cannone, che rendono l'èstremo tributo dell'Esercito alla Regina. L'infinito sussurro con cui la folla, allineata a White Hall e stipata sul vicino piazzale dell'Abbazia, rompe la lunga attesa del cor teo, cessa e dm e per incanto non appena i prelati ed il carriaggio reale svoltano nella maestosa via, presso il cenotaffio che ivi sor fe nel mezzo. Rasentando l'ara nazionale per caduti di guerra, il corteo rallenta qualche poco. Si vede Re Giorgio sollevare alla visiera dell'elmo piumato la mano inguantata di nero: agli saluta 11 ceppo funerario di tutti 1 morti delle famiglie del suo Regno. Questo gesto accomuna il Ile più direttamente che mai alle vicende famigliari del suoi sudditi. Anche il più possente dei Monarchi che rimane al mondo, oggi non è che un figlio dietro il carro funebre della madre. Gli altri Re e Principi, al seguito di questo dolore figliale, levano alla loro volta la mano alla visiera. Il carriaggio mortuario si arresta dinanzi alla porta maggiore dell'Abbazia. Gli otto granatieri scarlatti che hanno marciato a fianco dell'affustp. risollevano la bara avvolta nello stendardo, salgono la gradinata, attraversano la navata maggiore fino al sacrario, dove, fra quattro ceri, sopra un tappeto di ghirlande, si erge 11 catafalco. La Regina Maria, la principessa Vittoria sorella del Re, la Regina di Spagna, tutte le Principesse di casa reale, si levano dai loro seggi presso il sacrario. Sono in profonde gramaglie. Intorno ad esse hanno preso posto, affollando l'intera croce greca della Basilica, tutti gli uoffjinl e le donne che più contano nel regno e nell'impero e nella vita sociale dl Londra. 11 corpo diplomatico rappresenta, in questa riunione, la solidarietà del mondo, nel cordoglio dl quest'ottima casa reale. Si nota fra gli ambasciatori il Marchese" Della Torretta, accompagnato dalla consorte: egli è arrivato poche ove prima da Roma per rappresentare Re Vittorio Emanuele e la Regina Elena ai funerali di Alessandra. Tutti i membri del Gabinetto, fuorché il ministro degli Intorni, leggermente indisposto, sono presenti in uniforme ufficiale. Accanto a Baldwin sta MacDonald, quale leader dell'opposizione: egli pure veste l'uniforme dl prammatica. Asquith e Lloyd George capeggiano uno stuolo di parlamentari illustri. . Segue la funzione di esequie, celebrando all'altare l'arcivescovo dl Londra. II coro e l'organo intonano le più meste melodie di Bach, dl Brahms e Grieg. Nell'intervallo l'arcivescovo recita la preghiera dei morti e alla (ine benedice la salma. Allora l'inno, nazionale echeggia fra le colonne del tempio. I reali sfilano davanti alla bara ed escono dall'Abbazia per la porta occidentale, accompagnati dai Principi, che sono quelli ereditari di Romania, di Svezia, di Korvegda, ,di Danimarca. Immensa falla di popolo Le esequie sono terminate. L'Abbazia viene riaperta al popolo. La salma della Regina sul catafalco vegliato da quattro giganteschi granatieri e da due gentiluomini dl Corto In tenuta mcdioevale, rimane esposta al pubblico, per l'estremo tributo della buona sudditanza. In attesa del libero ingresso nel tempio si e formato, nel piazzale di Westminster via via per il lungo Tamigi, una colonna di più di un miglio. Quando la folla penetra nella Basilica, la sua coda, anziché avvicinarsi al tempio, se ne discosta sempre più. Giunge sempre nuova folla ad ingrossare il corteo. Si calcola che nella prima ora 10.000 persone abbiano proso posto in fondo alla colonna, in attesa del loro turno. La sfilata intorno alla bara prosegue tuttora e si protrarrà per l'intera notte, giacché si annuncia che il tempia rimarrà aperto fino alle 6,30 di domattina. Un giovane soldato.francese ed un ex-infermiere di guerra hanno aperto questo innumerevole pellegrinaggio intorno alla bara. Le dopne passano a capo chino, gettando rose e violette ai piedi de*, catafalco; gli uomini ci soffermano per urr attimo, irrigidendosi nel saluto militare i pellegrini non pronunciano sillaba. Si ode nel silenzio del tempio niente più che un lieve stropiccio dl piedi. L'Abbazia è in penombra. Domattina 11 venerato feretro sarà trasportato al castello rll Windsor e la Regina Alessandra troverà l'eterno riposo nella cappella di San Giorgio. m. p,