Le leggi fasciste all' esame delle Commissioni

Le leggi fasciste all' esame delle Commissioni Le leggi fasciste all' esame delle Commissioni Nessuna modificazione sostanziale - Parlando di elezioni e di collegi elettorali un deputato fascista annuncia: "Molte novità maturano,, - La libertà sindacale nuovamente affermata dall' organo vaticano. Reci, del e, ere avsoranariubcada oriù, ma di eo e, ata di mi sto ca di ecfa. g e. usper auMi. ra le th, fare tion ia dei ai ne ionti la da me he on da to o59 se ad e mo he ge Il ane, m il ne I he teveIl ne ono la Roma, 26, notte. I lavori della Camera procedono rapidissimi. Esaurito oggi il disegno di legge sulla protezione ed assistenza della maternità e infanzia abbandonata, domani si passerà al disegno di legge che istituisce i podestà. E' probabile che domani stesso si abbiano, sul nuovo ordinamento amministrativo, i discorsi del relatore alla legge, on. Maraviglia, e del ministro degli Interni on. Fèderzoni. Si è già accennato che, contrariamente ad una notevole tendenza rivelatasi nella Commissione fegli Offici, la Commissione non ha creduto di estendere l'istituzione del podestà ai Comuni fino a 10 mila abitanti. Ma, forse, qualche deputato della maggioranza insisterà. Ad esempio, il deputato Salerno vorrebbe che si istituisse il podestà nei Comuni fino a 6 mila abitanti e, in certe dichiarazioni all'Epoca, ritiene si debba dare al Governo la facoltà di unire permanentemente alcuni Comuni « che, per ubicazione e identità di bisogni, si trovano nelle condizioni migliori per costituire un solo più grande Comune ». 11 deputato fascista ha ■ Aanche soggiunto che,non. bisogna aggra- vare di eccessivi oneri le finanze locali; Si ritiene comunque che il Govèrno, anche per questa legge, non accetterà molti emendamenti, limitandosi a quelli proposti ed illustrati dalla relazione Maraviglia. Votato l'ordinamento comunale o domani 6tesso o nella seduta di sabato — secondo quanto si è stabilito stamane in uh colloquio fra Fon. Casertano, il sottosegretario alla presidenza on. Suardo, e il segretario del Comitato di maggioranza on. Pennavaria — saranno discussi il disegno di legge sulle attribuzioni del Primo Ministro e il disegno di legge contro i fuorusciti. ra . o, na mo ento io io la line e iz00 menn rà Per i fuoruscii: prima della confisca il sequestro Per quanto riguarda la legge sui fuorusciti» la Commissione, dopo aver nominato a presidente l'on. Leidi e relatore l'on. Bastianini, ha discusso piuttosto a lungo. Al dibattito parteciparono gli on. Gray, Blanc, Capanni e Sardi, occupandosi particolarmente della possibilità di introdurre una graduatoria di pene e delle ripercussioni e dei riflessi delle pene individuali nei riguardi della situazione famigliare dei colpiti; nonché del trattamento da fare a quei cittadini che, avendo perduto la cittadinanza italiana, rientrano in patria come commercianti o altro con cittadinanza straniera. Si è raccomandato al relatore di sostenere il principio che si debba addivenire, prima della confisca, al sequestro dei beni. L'on. Bastianini presenterà la sua relazione entro la giornata di domani. La Commissione che esaminò il primo disegno di legge, quello sui Primo Ministro, Ha nominato presidente l'on. Dario Lupi e reiatore l'on. Balbino Giuliano. Sul disegno di leg^c la discussione è stata assai breve. Sulle disposizioni relative alla limitazione del diritto di iniziativa parlamentare e sii quella relativa ai rapporti fra il Primo Ministro e il Consiglio dell'Ordine dell'Annunziata sono state fatte alcune osservazioni, ma i commissari sono stati concordi nel rilevare che il progetto debba essere approvato nel suo spirito informatore e nella sua lettera, senza modificazioni, dato anche il suo carattere politico. L'unica modificazione che è stata approvata è quella, puramente formale, della soppressione dell'espressione « in carica >■, che nel disegno di legge era stata aggiunta alle parole « Primo Ministro », ritenendosi che fosse superflua. L'on. Balbino Giuliano presenterà domani la sua relazione. Sindacati e consigli provinciali dell'econom a Nella prossima settimana si discuteranno il disegno di legge sui Sindacati e quello Bui Consigli provinciali dell'Economia, ed avremo una discussione di un certo interesse per. l'intervento degli esponenti dell'industria, dell'agricoltura e di talune organizzazioni sindacali. La Commissione che esamina il disegno di legge per la disciplina giuridica dei patti collcttivi di lavoro, si è riunita con l'intervento di tutti i suoi membri ed ha nominato presidente l'on. Ernesto Felloni e segretario l'on. Benni. La discussione è stata, piuttosto vivace. I primi otto articoli sono stati approvati. Sono state deliberate modificazioni, che non toccano la sostanza della legge, ma che hanno lo sco. po di chiarimento e di coordinazione. Si è voluto precisamente definire in modo più chiaro la responsabilità delle grandi organizzazioni nazionali riconosciute dallo Stato. Nella discussione generale si è anzi riconosciuto da tutti l'opportunità della legge. Questa sera, dopo la riunione, l'on. Belloni ha avuto un colloquio con il guardasigilli on. Rocco, all'esame del quale ha sottoposto i vari emendamenti. La Commissione tornerà a riunirsi domani alle 15 anche per la nomina del relatore. A proposito di questo disegno di legge sui Sindacati e della discussione relativa svoltasi agli Uffici, l'on. Gioacchino Volpe scrive 6ull'Epoea per smentire che egli abbia dato voto contrario, soggiungendo: « Vero è invece che ho esposto i miei dubbi, fatto riserve, invocato temperamenti al concetto informatore della legige, la quale non è una bazzeccola e io non mi sono sentito di sbrigarmela con un si o con un no preventivo ». Anche la Commissione per l'esame del progetto di legge sulla istituzione dei Consigli provinciali dell'Economia si è riunita oggi, con l'intervento degli on. De Stefani, Bonardi, Majorana, Cavazzoni, Bottai, Ser. pieri, Barbiellini, Scialoja, Cucini. E' stato nominato presidente e relatore, all'unanimità, l'on. De Stefani. Sull'art. 3, che stabilisce le funzioni dei Consigli, si sono fatte alcune osservazioni circa interferenze con altri progetti di legge in discussione, in specie con quelli sui sindacati e contratti di lavoro. Una discussione ampia si è avuta intomo all'art. 4, circa l'opportunità di assegnare al lavoro una sezione a sè. Tutti i commissari hanno espresso il proprio parere e la maggioranza è risultata favorevole alla sezione speciale del lavoro, intesa però in senso di funzione tecnica. In' ordine all'art. 5 si è avanzata da qualcuno la proposta che i membri di diritto, funzionari dello Stato, abbiano solo voto consultivo. La proposta non è 3tata però accettata. Si è proposto che fra i membri di diritto siano anche i presidenti delle Commissioni create per le questioni terriere, sul tipo della Commissione creata per il Lazio. La Commissione ha espresso il parere che fra i membri di diritto non siano annoverati i direttori degli istituti di credito. Lavori preparatori in Senato Un quesito circa i decreti sulla stampa Dai giornali ufficiosi si afferma che sabato, 5 dicembre, il blocco delle leggi fasciste sarà votato dalla Camera e passato al Senato, il quale si riaprirebbe lo stesso giorno per iniziare la discussione delle rimanenti leggi fasciste del primo gruppo e cioè quelle sulla stampa, sull'esonero degli impiegati, sulla facoltà del potere esecutivo di emanare norme giuridiche e sulla riforma dei Codice. Le varie Commissioni del Senato lavorano attivamente. Quella per la stampa, presieduta dal sen. Garofalo, non ha ancora designato il relatore. Il ritardo è dovuto al fatto che la Commissione, prima di esprimersi sulla portata del progetto, intende avere dal Governo alcuni chiarimenti. Infatti, su proposta del sen. Wollemborg, l'Ufficio centrale, ad unanimità, ha deciso di far pervenire al capo del Governo una lettera, con la quale si chiede al ministro se l'applicazione della leggo assorbe implicitamente i due decreti sulla stampa ora in vigore o se essi rimarranno in vigore ad integrazione della legge stessa; In proposito però si ricorda che il Governo ha già espresso il suo punto di vista alla Camera e che l'on. Fèderzoni precisò che i decreti in vigore altro non sono se non la piena applicazione della legge di pubblica sicurezza. Alla Tribuna risulta che la risposta dèi Governo la 6i avrà entro la settimana, ed allora l'Ufficio centrale procederà subito alla nomina del relatore che, entro la prima metà della ventura settimana, presenterà le sue conclusioni. Si credeva che i provvedimenti per ia dispensa dei funzionari dello Stato dovessero rinviarsi ad altra stagione per la preveduta assenza del 'presidente della Commissione, on. Scialoja, il quale avrebbe dovuto uecarsi a Londra il 1» dicembre per la firma del patto di Locamo. Ma, dopo la morte della Regina Madre d'Inghilterra, alla cerimonia della firma è stata tolta ogni solennità e quindi la presenza/del de legato italiano nella capitale inglese non sarà più necessaria, potendo bastare la presenza del nostro ambasciatore, marche se Della Torretta. Questo rapido ritmo dei lavori, sia della Camera che del Senato, giustifica sempre più l'opinione che per.Natale tutta la legislazione fascista . sarà compiuta. Si ri corderà che un giornale ufficioso ebbe nei giorni scorsi ad accennare alla possibilità che, approvato il blocco delle leggi fasciste, la Càmera venga rinviata sine die. Quest'ipotesi, unitamente alla notizia di un acceleramento dei lavori di delimitazione dei collegi elettorali, fece correre la voce di un non lontano scioglimento dell'assemblea legislativa. Ora, l'Agenzia Nazionale dice di apprendere da una personalità fascista che «nulla fa ritenere le elezioni generali a breve scadenza ». E l'intervistato ha soggiunto: ■ Solamente quando lo Stato sarà pienamente attrezzato fascistiicamente, si prowederà ad interrogare il paese, attraverso un nuovo c più rispondente corpo elettorale, intanto i lavort T*r 1* rlenmri*<wrtoTt<» dell* cir¬ coscrizioni procedono regolarmente ed è lo- . gico, perchè è bene portarli a fine, ma è bene mettere in rilievo che assai probabilmente 'e future elezioni non saranno fatto in base a tali circoscrizioni. Molte novità maturano. In ogni modo, il caposaldo è questo: il sindacalismo sarà l'affossatore dello Stato liberale >. Ancora sul reingresso degli oppositori Quanto aMe opposizioni non vi sono novità. Circa il reingresso di taluni aventi-' niani alla. Camera, oggi è stato notato quello dell'on. Scotti, del partito dei contadini. Egli si è trattenuto brevemente nel- ' l'aula e non si sono verificati incidenti. ' Sull'atteggiamento dei demo-sociali verte1 sempre l'attenzione degli ambienti parlamentari. Anche oggi, però, l'attesa per il re ingresso dei demo-sociali è andata de-' lusa, non essendosi iniziata la discussione del progetto di legge del podestà, che comincia soltanto domani. A quanto si assi-' cura, i demo-sociali restano tuttora fermi nella decisione presa di partecipare ai lavori parlamentari. Il gruppo si è riunito anche oggi, coll'intervento del suo leader on. Di Cesarò ed ha in massima deciso di confermare la decisione di ritornare alla Camera, ritenendo immutata la .situazione. E' dubbio se, insieme coi suoi compagni di gruppo, entrerà anche l'on. Guarino Amelia e ciò per ragioni di opportunità, dato il suo recente incidente con l'on. Farinacci. » Nonostante che a Montecitorio taluni non escludano che la maggioranza possa tollerare il reingresso dei demo-sociali, l'Epoca stasera scrive: « E' da ritenersi che domani, iniziandosi la discussione della legge sul podestà, gli otto deputati demo-sociali vorranno entrare nell'aula.' A noi però risulta che la maggioranza ' fascista si opporrà al loro ingrèsso, nonostante molti tentativi fatti da più parti, per fare passare sotto silenzio questo ritorno, che ci riserviamo di definire ». L'Agenzia Nazionale, a proposito delle dimissioni dell'on. Giulio Casalini, poiché qualcuno ha affermato che alle dimissioni stesse si deve attribuire un significato politico di deplorazione dell'atteggiamento sin qui seguito dal gruppo unitario, la suddetta agenzia ha avuto da uno degli esponenti del gruppo questa dichiarazione: L'on. Casalini, che per ragioni di salute e di faaniglia maturava da tempo il.proposito di ritirarsi dalla vita politica, or sono venti giorni, espresse fermamente cniesta sua decisione al nostro gruppo. Tuttavia, sog- . Riunse che, per il momento, data l'ora non lieta che attraversava il Partito, non ne " avrebbe dato comunicazione al presidente della Camera, appunto perchè non si desse al suo sesto un significato diverso da quello che realmente aveva. Questa è la pura e sem-, plice verità, che lo stesso on. Casalini non ha difficoltà a confermare ». Sabato prossimo si riunirà a Roma la Direzione del Partito Liberale Italiano per "esame della situazione politica generale e dell'azione che deve svolgere il gruppo parlamentare. Nella stessa giornata di sabato si riunirà a Milano il gruppo parlamentare popolare, e per il giorno successivo, pure a Milano, è convocato poi il' Consiglio nazionale dello stesso partito, coll'intervento della Direzione e dei rappresentanti provinciali. Le dimissioni dal Partito Popolare dell'on. Bertone risultano stasera confermate, essendo esse pervenute alla Direzione del gruppo. La nuova nota dell' "Osservatore,, sui Sindacati Anche stasera i rilievi politici dei giornali si riferiscono generalmente alle nuove leggi. Alla relazione sui rapporti collettivi del lavoro, L'Osservatore Ttomano fa se-, guire un commento per rilevare soltanto il punto in cui si afferma che come uno è lo Stato, una la provincia, uno il comune, così uno solo deve essere il sindacato. L'organo del Vaticano scrive : Qui si rivela una ragione di divergenza tra la teoria del monopolio, anche sotto l'egida di Stato, e quella di libertà. Può essere uno, deve essere uno l'ente che rappresenta un interesse collettivo, comune a tutti i membri della collettività; non può e non devo esserlo ove si tratti di rappresentare e difendere interessi peculiari, tanto è vero ^;?„S!?to e la Provincia ed i comuni non compiendono una minoranza o una maggioranza di cittadini, ma tutti nelle rispettive circoscrizioni. Per l'unico Sindacato basta un decimo di interessati. Ivi siamo nel c-mpo politico e amministrativo: quivi, nelattispecic precisamente economica. Non Mio quindi porre sullo stesso piano, nè trattare alla medesima stregua soggetti, materie e interessi essenzialmente diversi, senza inspirarsi ad un preconcetto, che non ha riscontro nella realtà giuridica e sociale. Di qui, nella nostra dottrina, il postiUato ben chiaro dello Stato che, ente unico di interesse generale, sorveglia e disciplina tutti i singoli di interesse particolare, perchè, nella loro naturale libera esplicazione, non compromettano l'interesse comune. Questo interesse comune, rome o. limite alla libertà particolare, cosi è confine, già amplissimo, entro cui si esercita legittimamente la autorità dello Stato. « Infine, per ciò ctie resta di quepsi suol chiamare libertà sindacale ftaniti non iratimmi* ifcxwoact» ' ;

Luoghi citati: Inghilterra, Lazio, Londra, Milano, Roma, Salerno