Il pelo e il vizio della volpe

Il pelo e il vizio della volpe Il pelo e il vizio della volpe Asonmucio,grasalalaro-t»inicii po. naievasrinedi 41) VS) D3) G4: P5) VMuli.' considerazioni, anche se... inutili, si possono trarre dalla -storia di quel giovane briccone clic <• riuscito a truffare 930 ■lire al parroco di Santa Barbara. La truffa è nuòva, originale e — reato a parte ... rivela Intelligenza ed arie, consumata, di perfetto nuore scenico. Un giovanotto, normale all'apparenza, che assume e dimostra l'aspetto di persona dabbene, si presenta al sacerdote col cappello in mano. Parla sottovoce per non turbare il rispettoso silenzio del tempio e dice die r incaricato di una pieio*,'! missione: una Messa, in suffragio per i definiti di una ricca e conosciuta famiglia. Il nome di ehi Hi manda e. già un buon biglietto di raccomandazione. Sia il giovanotto Via anche il denaro in lasea. e vuol pagare subito. I.o cerca nel portafogli: è un biglietto da mille, j comi, anche hi chiesa, i>. bello liquidarli subito, e il parroco cambia, il grosso biclietto. Ma egli non è uomo abitualo a maneggiare denaro e non bada alle precauzioni. Un cassiere soltanto ha bel garbo a stendere il biglieìto contro luce, perche egli pensa, sempre che. questo t un mondo di imbroglioni; ma. il sacerdote no. porche certi controlli non li sa. fare, e soprattutto perché egli 'crede e deve credere che. il mondo sia pieno di gente bennata e timorosa. Specialmente quando si è dinanzi ad un bravo giovane ehe richiede una funzione in suffragio. Jl sacerdote, quindi, prende il cospicuo biglietto, si trattiene mentalmente fin lire per il mio uffizio, conta un po' a. fatica 950 lire e. le consegna al compunto giovanotto, che si ritira all'indietro con tanto di inclini!, grazie e. riverisco. Ma il biglietto da mille è falso, ed anche il sacerdote deve rivolgersi alla giustizia terrena per vedere ne quell'abile furfante, in veste di pietoso ambasoiatore, possa essere acciuffalo e castigato a dovere. La cronaca non ha. dovuto più occuparsi del truffatore, il clic significa die e, riuscito a. svignarsela garbatamente, senza lasciare tracce. Ora e lecito pensare : se cpie] giovane gabbamondo, invece di volgere il suo acuto ingegno a truffare la. gente meno esperta delle trappole di questo mondo, si dedicasse a qualcosa di onestamente fattivo e proficuo, lem riuscirebbe a fate ,je! bene e del buono? Capacità n'ha dimostrato da. vender^, nonostante 1 suoi giovani venticinque anni. Intatti è indispensabile una cena, dose di osservazione, di raziocinio e di iniziativa per. „..., aivhr"itav>> il diSfitmo truffaldino comnles- pitoso e precìso '^TrST^Wt1 a compimento con un sorprendente sanoìr l'ire, che non tutti possiedono. Un uomo che ha simili risorse potrebbe ricavare, for- MV^tfSS«^Cn?,pS»"0«t^0il nonna i Bb*noli da un attività onesta simile a quella , amàJl mortali. _ . | sna,0in dell(1)eh Wsen. Camcav.nnilFranmanionito cdi gcesctuileStefved.5,. ChietinoSila.roncColodro.MerPonEdmdizrnoLuicrinonielLeonPlinvente e non palantuorno Ma pipliando le Masnnco li,'io,m iiìinore nns<iamn snie^aivi Va- Fill°t0sC J" ,0"° lnlu01B PO»aiamp spiegarci la c?SCpìa. della, maggioranza dei I! nocciolo della questione è tutto li: l'nnostà. Non è neanche questione di lavoro, I polene fare il truffatore, vivere della prò- ' ^pria « arie » ed evitare le tuaneue e tin me- Pietsliere titlt'altin che rinosanle. E' proprio oioviiuestione di soirito. Ed al riguardo i socio- Com„s s-vivopohl evn volumi narlniirln di twi. ' C aulogi ftLl i\eie.blieioi volumi, par Un ciò. l1' P6'" . lottoeologia e spiegando, coi paroloni <>. la scien- Leanza sulla puma delle dita, come qualmente Vittuno iMiba essere neeessariamente inalvi- mernormalità dello spirilo truffaldino con lo stesso entusiasmo che i truffatori mettono nelle loro imprese. Si fit presto a dire: essere onesti, vivere di ben meritato guadagno, coi sonni tranquilli e la coscienza lieta e serena. Ma allora per quella mentalità, conformata in modo particolare, che gusto c'è a vivere? Quale incitamento a lavorare ed acuire il proprio ingegno, a costruire il successo di un'impresa? (Nessuno, perché verrebbe a mancare Va nini us dell'organizzazione, che è il segre¬ te BmenGiusVozzra Luigpollai-andFranPirltro, GiovEmiti!'ilei successo. Se si prendesse il re dei.be truffatori, uomo dalle mille immancabili ri-1 (J,sorse, e lo si mettesse a fare, l'impiegalo del ■ Luislofio, forse se ne coverebbe un funzionario L insufficiente ed un cittadino trascurabile. I CarlBasta avere letto, a oasi, le storie delle più sorprendenti truffe recomi e lontane per convincersi della particolare caratteristica e della acutezza mentale dei truffatori. Anche, i meno originali, quelli che ianno ogni giorno la trufferei!» all'americana a Porta Nuova, recitano la loro parte da -randi attori, sapendo speculare opportunamente sulle proprie risórse e sullo deholezz.e altrui. 11 contadino è furbo, guardingo In di lui, perchè ai primi trovare, il suo luto debole, che ò li solito l'avidità del buon affare, oltre -'ignoranza. E molto difficilmente sbagliane di soggetto. Sono come i 1'une.mboli : su mettono un piede in fallo, rischiano di rompersi il cardno 2meonio.GiovCeleBoacontma cornFuse• tono Dio fui'- ' Silv.'„„,, c.,,,110 Giacjpiii .. li wwiu vare11 0 ilo. IransandL'val o pasqtro, solo nieorini tisiaCarlberi.-ì~\~~iÀ~~ r.«ylA A; „n ^nmmlcmrlo .11 nnhhlicn I nardliiloide andò da un c omini usai io di pubblica | v.linsicurezza t; gli fece un discorso grave. Disse | ,l0 1Mit.Masscollo, ila Si giocano volentieri la loro sorte jasatutti i giorni : che la loro vita e. quella a truf-1 ■ fare la gente e la loro inclinazione fin dalla nascita, l'unica attrattiva. Quando cadono — infortunio già bilancialo n^lla passività — pensano freddamente alla difficoltà deila ripresa, come chi ha avuto un rovescio negli affari. Ma ricredersi, mai. Una volta un truffatore sentimeli clic era slamo delia sua vita delittuosa, che non aveva avuto fortuna come certi amici, i quali avevano fatto carriera, ed ora ienevano l'automobile, e che ora deciso quindi a ritirarsi in onestà. Dato il tipo, c'era da illudersi di un vero proposito di redenzione. Il commissario, giudicando al modo di tutti i galantuomini, si abbandonò alla buona fede: regalò dieci lire al truffatore 'affamato ed allentò la briglia al suo vigilalo speciale. Dopo un mese, in una retata di truffatori eIéganti, lo ritrovava complice di una banda che aveva tanto di ufficio con telefono. — r. i buoni propositi ì — gli domandò. — Che -\ itole ! — rispose il furfante. — Allora credevo di essere sincero. Ma il vizio è stato più forte di me. Quando volevo fare il galantuomo non vedevo altro che occasioni magnificile per fare colpi buoni. Di notle mi 6orpi,pndeVo a formulare piani grandiosi, con trovate originali e sicure, e. quando mi ricordavo die dovevo fare la persona onesta era una melanconia che non le dico. <lucila non era più una vita: era una prigione all'aria aperta. Ho dovuto rinunciare, ed è andata inalo perche, come lo ho già dello, io non ho mai avuto fortuna. 11 furfante conosceva perfettamente la figura del suo reato, citando gli articoli del Codice a memoria. In carcere il Codice avrà continuato a studiarselo per cultura generale, forse meglio di quanto non lo snidino gli siudcut' per l'esame di diritto penale, uscendo dalla giusta galera, ricomincerà a studiare ta vita con le sue magnifiche occasioni Se tutti i truffatori, invece di studiale gli uomini e le cose, avessero studiato con eguale ardore i libri di scienza e di lettere, ii ™™Hn «rphrip nienn di filosofi originali, lì Sic, tuttavia, non vuol dire nient'affa.tto che un sistema di truffa possa essere la base di un sistema filosofico. E StorioDammianFalcFranPietrzioli ni. Mode.'•lussslronPersstofoMirirotll do, rnaldGiustare rio Pdito AMcspe, ris IlBelloBerràlisinli Psero tista.nino BraghseppePasqseppegioanMarinove9o Pl'auteEugeCaxadLorenCena CiochGiuse:>,,.,pe. CT'iciruc Gcesco Ea Si Nuove comunicazioni ferroviarie con Ivrea, ed Aosta in seguito a vive premura dell'on. Olivetti e in considerazione dei legittimi bisogni della regione il ministro delle Comunicazioni (Direzione generale delle ferrovie) ha approvati, con decorrenza dal dicembre, i seguenti provvedimenti per le comunicazioni fra 'lonnolvtrea-Aosta. . Dalla data predetta il treno 1183 (Toinno par ore 9 - Aosta arr. ore 13,25) sarà anticipato in modo ohe partendo da Torino allo §130 arriverà, ad Aosta alle 12,50. 'L'attuale treno 1180 verrà limitato al percorso' Torino-Ivrea (Torino part. 17.15 - Ivrea ar. rivo 19,46). j ^ Dalla etessa data verrà istituito un nuovo ttèbo accelerato n. 1191, in partenza da Torino elle 18.42 con arrivo ad Aosta alle 23. «Imarra immutato il treno 3177 (Torino partonza 19,20 - Ivrea arr. 21.25). Beneficenza La Manifattura di Rivarolo por onorare la memoria del suo compianto presidente, Mwhm Abrate, invece di una corona di litui, ha versato lira 50n airi^tuio degli Orfani di guerra e. lire affi «ila Ca*« Miserie ord: a

Persone citate: Abrate, Fill, Leanza, Olivetti