La sfracellata dal treno riconosciuta

La sfracellata dal treno riconosciuta La sfracellata dal treno riconosciuta Disgrazia? Alessandria, 19 notte. Abbiamo dato ieri, brevemente, notizia del rinvenimento di un cadavere lungo la linea ferroviaria Alessandria-Torino presso il comune di Solerò. Una giovane donna era stata trovata orrendamente stritolata dal treno in corsa e mutilata della gamba destra. Dopo le constatazioni di legge eseguite dall'avvocato Pagliano, giudice del II Mandamento, dal Frascarolo e dal medico condotto di San Michele dottor D'Amario, il cadavere venne trasportalo alla camera mortuaria in attesa dell'identificazione. Stamane si presentavano alla II Pretura due giovani del comune di Castelspina, raccontando che una loro cugina, Carolina Ma3vicini fu Giuseppe, di anni 23, recatasi ad Alessandria martedì scorso non aveva più fatto ritorno a casa. Ansiosamente essi ne chiedevano notizie specialmente dopo avere Ietto sui giornali la tragica fine toccata ad una giovane donna investita dal treno e non ancora riconosciuto. Il magistrato, impressionato della narrazione, condusse subito i due Malvicini alla camera mortuaria e quivi avvenne, in un emozionantissimo confron. to, il riconoscimento della loro congiunta. Per quanto orribilmente sformata i Malvicini ravvisarono concordemente nella povera morta la loro cuginetta. Come sia avvenuta la sciagura ancora non è possibile accertare. Nè le indicazioni fornite dai parenti, nè le indagini subito iniziato dall'autorità giudiziaria hanno portato alcun risultato tangibile. La Carolina Malvicini, appartenente a facoltosa famiglia di possidenti, era qui venuta, come si è detto, sopra un autocarro martedì scorso per fare, a quanto sembra, alcune cotn'pere. Essa era fidanzata con un giovane di buona famiglia attualmente residente a Genova. Le nozze dovevano essere imminenti: l'accordo più completo regnava tra gli innamorati. Anche a Castelspina, ove abbiamo assunto notizie al riguardo, la voce pubblica è concorde nell'affermare i buoni principii dei Malvicini e gli oltitni rapporti che correvano tra i fidanzati e tutti i conoscenti del paese. Secondo un'ipotesi affacciata da qualcuno la morte della povera fanciulla potrebbe attribuirei ad una disgrazia. La Carolina, sbrigate le sue Vccende in Alessandria, anziché far ritorno i.i autocarro avrebbe scelto la ferrovia. Senonehò invoce di salire sul treno per Ovada che tocca appunto la stazione di Castelspina, prese posto sull'accelerato di Torino. Accortasi dell'errore nei pressi di Solerò, con una leggerezza inspiegabile, avrebbe aperto lo sportello buttandosi giù lungo la scarpala: il salto dal trono in corsa le sarebbe cosi riuscito fatale. A questo proposito si nota che le scarpette della defunta (compresa la calzatura dell'arto stroncato) rinvenute presso il binario non portano traccio assolutamente di fango mentre le pioggie insistenti di questi giorni avevano reso le strade quasi impraticabili. Comunque le autorità indagano. -o» l'assalto al tesoro del treno 36 Quasi tutti gli indiziati rilasciati R 19 tt QRoma, 19. notte. Le indagini per il furto dei milioni in danno della Banca d'Italia continuano intense da parte della polizia di Roma, specialmente per opera dei commissari Permetta e Cartolino. I giovani, indiziati quali complici ed organizzatori del furto, sono stati sottoposti a nuovi minuziosi interrogatori. La questura, come t. naturale, por non intralciare il corso ulteriore delle, indagini conserva il più rigoroso riserbo sul risultato di questi interrogatori, ma si crede di poter alleni.are che entro domani quasi tulli gli indiziati verranno rilasciali. Solo tre dei fermati, quelli cioè che furono visi: alla stazione di Termini discutere animatamente con Emanuele Balsamo, saranno Invece dichiarati in arresto. Rei fermali romani dopo accurate indagini e ricerche è risultato che il solo Spariglia aveva già avuto a che fare con la polizia. Tinti gli altri sono incensurati. Da una ulteriore veri lìce dol restante del contenuto della valigia rana nella sode della Banca d'Italia di Bologna sono risultale mancanti circa HO.OiK) lire in biglietti da 10 e da 5 lire. Si presume che tali biglietti mancanti e che erano impacchettati, siano stati gettati dai ladri lungo la scarpata della strada ferrata. 11 punto principale su cui battono tutte le indagini della polizia e intorno al quale si polarizzano tutie le ricerche è l'identificazione dell'individuo che informò i ladri della spedizione dei 20 milioni. In proposito si attribuisce notevole importanza a due fermi che sono 6tati c>rr.piuti in questi ultimissimi giorni. Di questi individui uno è impiegalo alla Banca d'Italia, e più precisamente un addetto all'ufficio cassa; l'altro è congiunto di un funzionario. Nessun nome dei due fermati fa però ancora la polizia. Essi appartengono a distinte famiglie.

Persone citate: Carolina Malvicini, D'amario, Emanuele Balsamo, Ietto, Malvicini, Pagliano