Le dichiarazioni di Nincic alla Scupcina

Le dichiarazioni di Nincic alla Scupcina Le dichiarazioni di Nincic alla Scupcina sulle dimostrazioni antiitaliane in Jugoslavia (Servizio spedala della «Stampa») Belgrado, 10, notte. Una parte della seduta odierna., del Parlamento e stata consacrata, alle interpellanze presentate dai deputata . dell'opposizione cd» >» 1 fatti di Trieste, n ministro degli-estari Nkicfc ha detto che gli eoceefiv lamentata non molavano in modo speciale' alle thiiiìoranze sloveno. Egli ha constatato, d'altra parte, che i depflorevoli jaddanti di sabato hanno avuto luogo cantrariamente agli ordini formali del capo del Governo, on. Mussolini, che aveva vietato qualsiasi accesso ed ha soggiunto : « Sono pure informato, che in tale occasione 2fi arresti di dimostranti fascisti sono stati operati e mantenuti a Trieste ». Per quello che concerne la questiono dell'indennià dei danni causati e dei provvedimenti por garantire in avvenire il diritto delle minoranze slovene e coate, il ministro ha dichiarato che non esiste nessun prdnclpto di diritto, nè trattato internaaionale, che lo autorizzino a intervenire ufficialmente poiché, ha soggiunto, • non bisogna dimenticare che la questione interessa 'la proprietà dei sudditi italiani per quanto di nazionalità slovena ». 11 ministro ha detto ancora: .Noi dobbiamo deplorare gli eventi di Trieste. Tuttavia gli incidenti che si sono prodotti a Zagabria sono suscettibili di proiettare una. cattiva luce sul nostro Stato. Essi sono pure profondamente deplorevoli. Le vociferazioni e le i.urbol. nzo della gioventù non corrispondono nò ni desideri nò ai bisogni del nostro popoli), che, dopo avori! sofferto come pochi altri durante l'ultima guerra, evita qualsiasi provocazione e chiede la paco nonché dei buoni rapporti con tutti e soprattutto coi suoi vicini. E' per questa ragiono che coloro i quali, con le loro mene, cercano di presentarlo sotto un altro aspetto, si impegnano su una falsa strada e commettono una ingiustìzia verso il loro proprio paese ». Terminando Nincic ha qualificato come do¬ be stato te mio fig— Ma rizzazionecadavere dove vienNon si peli vo6tonA questCivile, in— Confgli ordin— Nona diversseguo neIl presche egli tore, e le qualitII dE' poi municipatro le pbuite da seguenti sia stato■ — Nullafferma Daudetsato molparole, _cziale. — Sonquelle paplorevole qualsiasi evento che. possa coni- j '""^ Amord'un s(SUna cocitala medivorzio, ricco setnel. 1010 ligiio e umente. 1Ma poichfrica uglmovimenmo tempandò a promettere i rapporti che esistono coi vicini della Jugoslavia e in modo particolare con l'Italia, alla quale il regno dei serbi-croatosloveni è legato da importanti interessi e da un patto di amicizia, la cui conclusione è stata accolta con grande soddisfazione dal mondo civilizzato. ? individuoch'cgli aHoney stenne amnel Sud Hobbs, anio non sciando 40000 st Rakowsky lascia l'ambasciata di Londra per quella di Parigi (Servizio speciale della - Stampa.) Londra, 10, notte. Rakowsky biaderà Londra domani per andare ad insediarsi all'ambasciata, russa di Parigi. Krassiu, clic verrà a succedergli all'ambasciata londinese, è persona né più | nò meno grata al Forcign Once che il di- : plomatico partente. Entrambi sono uomini 1 di bella quadratura. L'uno e l'altro hanno I svolto .^Londra un'opera che, accanto ai suoi riconosciuti elementi di tatto e di i buona volontà personale, ha lasciato a'dito : a qualche appunto sullo spinoso tema del : propagandiamo. j Un particolare del grande ricevimento Anale'dato-da Rakowsky f orni pr sono, j viene indicato da qualche fogtto di opposi- ; zione. I presenti erano circa 500, ma nessuna autorità governativa e nessun funzionario del Foreign Office avevano accettato l'invito. Nel frnttempo l'ambasciatore inglese a Berlino partecipava invoce alla celebrazione della rivoluzione di novembre presso l'ambasciata di Russia nella capitale tedesca. Ma non o il-caso di dissertare in proposito. Sia sufficiente la constatazione che quasi tutti gli organi conservatori inglesi mantengono la loro esplicita ostilità contro il regime moscovita, in termini (piasi inalterati. Il Dailij Mail è alla testa, come sempre, (li questa polemica senza quartiere contro la Russiti d'oggi. Gli ambienti responsabili, dal canto loro sembrano aspettare che Mosca si evolva, ma a dire il vero tetti gli indizi di evoluzione che si ripercuotono a Londra appaiono via via neutralizzati da indicazioni in senso opposto. L'aspettativa quindi minaccia di farsi piuli lunga.

Persone citate: Hobbs, Mussolini