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» F> O R T » F> O R T Meravigliosa partita degli italiani a Budapest La squadra ungherese, domindezze di Cevenini III, Baloncie1 a 1 - Risultato morale : la Budapest, 3, mai lino. Non ostatilo il tempo orrìbile l'attesissima partita di foot-ball tra la nazionale ungherese c gli azzurri italiani ha fatto accorrere al campo di giuoco una folla immensa. Piti «ii ventimila persone gremiscono le tribune ie i parterres. il maltempo che dura da tre giorni ha rovinato il campo in modo indescrivibile. Esso ò ridotto a una vera palude impraticabile. Non è certamente il campo ideale per una partita di calcio, ma bisogna acconciare] alle circostanze. La partita sarà Smcora più dura del previsto perchè è ben nota la facoltà di adattamento degli squadroni ungheresi a qualunque terreno. Gli ungheresi attaccano per i primi Quando l'arbitro francese Slavieh chiama ile squadre si direbbe che stia per iniziarsi una partita di water polo. 1 nostri sono però animosi, sorridenti e mostrano coi gesti di adattarsi all'umida fatica con abbastanza filosofia. Cessati gli applausi, sbrigate rapidamente le formalità preliminari, scambiata la tradizionale stretta di mano, gli ungheresi partono all'attacco. li© due squadre sono cosi composte e disposte: ITALIA: Deprà; Bellini e Àllemandi; Janni, Bernardini e Bigatto; Conti, Baloncieri, Bella Valle, Magnozzl e Cevenini III. UNGHERIA: Zsak; Dudas e Senkey; Fhurjnann, Kleber e Reiner; Uazso, Molnar, Pntalri, Opata e Jeny. L'attacco ungherese si scatena subito dalla destra, il cui doppietto Razso-Molnar sorprende fulmineamente le nostre difese. Molnar tira da cinque metri un fortissimo pallone che Deprà para a terra due volte, in modo meraviglioso, suscitando nel pubblico im lungo mormorio di stupore. Rotta questa prima azione pericolosa c rasenta l'Iniziativa ai nostri, Della Valle e inventai in una buona intesa e superando agilmente la pesantezza del terreno, scendono minacciosi alla porta di Zsak. Duramente fermati, la squadra italiana beneficia di un Jreekick tirato da Janni e ottimamente ripreso di testa da nella Valle. 11 tiro è parata Gli ungheresi tornano all'assalto con notevole energia e mostrano chiara l'intenzione di voler marcare la loro presunta superiorità col segno tangibile del goal. n terzetto (li sostegno marcia con un bell'assieme e si ritrova anche 6ul terreno fangoso, poggiando di preferenza l'attacco sulle aH dove Molnar e Jeny sembrano gli ilomini destinati a sorprendere Deprà. Davanti alla raffica baldanzosa dei maestri la nostra squadra leggermente, si sbanda perchè il pennone della nave azzurro, Bernardini, piega sensibilmente soHo Ja procella. Por fortuna Janni e Bigatto si rivelano in ottima giornata e i minuti di passione degli italiani presenti non durano a lungo. Lentamente l'« undici » italiano si rinfranca, l'emozione di qualcuno non ai aggrava e allargando il giuoco alle aligli azzurri' riescono a rompere la stretta degli avversari. Della Valle segna per l'Italia L'iniziale incertezza dei nostri mediani è fortunatamente superata dall'energia e dalla prontezza di Bellini e Àllemandi che intervengono e spezzano con energia alcune puntate degli avanti ungheresi e specialmente una pericolosa di Opata. Per alleggerire il compito della media difesa Àllemandi trova anche modo di allungare il pallone c di servirlo agli avanti azzurri. Tutto ciò e avvenuto nello spazio di poco più di dieci minuti. Ora Cevenini è impaziente dì brillare e in una di quelle sue mirabili azioni personali, che sano un capolavoro di astuzia e di stile, riesce a portarsi davanti alla porta di Zsak. L'arbitro lo ferma per un off-side inesistente. L'attacco ungherese, 6ul fallo, ripiomba addosso ai nostri, che devono salvarsi in corner. L'esito del tiro è negativo. La pioggia scroscia, il campo è ridotto a un vero lago, i giuocatori vi guazzano e il pallone ristagna. Gli ungheresi non possono più valersi del ioro sistema dei paesaggi a terra e, trascorso senza frutto l'impeto del primo quarto d'ora. Gemono, con un principio di stanchezza, la pressione degli italiani. Questi si 6ono a loro volta prodigati nell'arginare gli assalti di imo squadrone che credeva di debellarci con t "facilita, ma nessun segno di rilassamento appare negli undici azzurri. Azzurri per modo di dire, perchè il fango li ha già conciali per benino. La nostra pressione ora si delinea sicura, irresistibile. Il coniando del gioco è nettamente passato a noi. Ed eccoci all'azione die ci darà il goal meritato da una indiscutibile superiorità. Al ventesimo minuto Cevenini tira alia perifezione un calcio libero; il pallone scende spiovente sulla porta luigherese, Baloncieri 4o riprende di testa e lo passa a Della Valle, che pure di testa raccoglie e segna in modo magistrale, sorprendendo Zsak che era uscito. Entusiasmo in campo italiano: baci 6U gote «Infangate. ' L'arbitro annulla un goal di Cevenini n campo ungherese è allibito: la sferzata è tanto più forte in quanto non era preveduta e la reazione è violenta. L'attacco ungherese si scatena e costringe nuovauienw; gli italiani In corner. Sventato anche questo, l'arbitro Slavick coglie l'Italia in falio e la punisce con un free-kiek. Il pallone è affidato a Molnar, il cui tiro è benissimo, ma paeea fuori. Gli ungheresi hanno ora U dominio del campo e puntano a fondo con la massima energia. Ancora una volta il centro della nostra seconda linea non è aili'altezza della situazione e vacilla; i nostri terzini sono impegnatiasimi e lavorano allo sgombero paurosa: mente 6tretti dagli avversari. Ma Àllemandi e Bellini sono veramente in ottima giornata e al trentaquattresimo minuto un terzo corner contro l'Italia è sventato. Riprendiamo un po' di respiro verso il trentasettesimo minuto. Conti si impadronisce del . pastone e lo porta nel fango in una corsa forsennata. Lo scaraventa alia porta avversaria con un traversone potente e diritto, che Zsak fa appena in tempo a parare buttandosi a terra e respingendo a palme aperte. La parata e debole e II pallone non va lontano. Cerretani sopraggiange fulmineo e "^Siiitro Slavick fischia il mori giuoco. Tutti sono sorpresi per questa decisione inesplicabile: essa urta la sportività cavalleresca, dallo stesso pubblico ungherese, tanto è evidente l'errore, avendo Zsak toccato per ultimo il pallone prima che Cevenini partisse et c ?i-VrVftrl o Dopo un altro corner infruttuoso contro gli italiani al W.o minuto. 11 tempo termina m mezzo ai rumorosi commenti suscitati dall'incidente arbitrale : essi si prolungamo nelIMntervallo di riposo. ' Ma i nostri non si disanimano per la palese ingiustizia e promettono che nella seconda ripresa faranno ancora meglio a dispetto del cattive tempo e del buon arbitro. Penalty Ingiusto contro gli italiani La asconda parte del match d imzta Infatti Km un fantastico tiro dell'inesaurìbile Magnozzl. Gli ungheresi rispondono duramente e cercano di farsi luce ad ogni costo verso la rete il Deprà. Ma questo riuscirà loro ancora meno agevole che nel pruno tempo. Bernardini, passata l'emozione, si è rinfrancato e da buon gtuocntore di razza darà ora anche quello che non potè dare nella ^La nrumTlìnea * ora servito bene e l'attacco italiano se ne avvantaggia. Al ffutnto minuto una fulminea azione di Batoncieri-Cevenlni si abbatte sulla porto un- "'tea*6»! pr«toita hnpetaoeamente alla parato e neffazione si sloga una spalla. IK>▼ono portarlo fuori dal campo ed astra a sostituirlo la riserva Fischer.. . Da Queste momeiuxufii Jggjs. un contrmio nata, si salva dalla sconfitta per un penalty illegittimo - Proeri, Janni e Àllemandi - Risultato materiale: match nullo squadra calcistica italiana è una delle più fòrti d'Europa (Dal nostro inviato speciale) attacco italiano, raramente' interrotto da p. ricolose azioni avversarie, nel quale rifulgo | l'altissima classe di Cevenini 111. La squadra ungherese e sbandata e soltanto la classe di qualche campione resiste e tiene la distanza. Più di un giocatore magiaro sembra aver perduto la testa e dà calci all'impazzata. II pubblico ungherese dapprima sorpreso e disorientato, è costretto ora ad esprimere la sua ammirazione per il fiato, la tenacia, il controllo del pallone e le combinazioni tra gli avanti che gli italiani sanno ancora sfoggiare in mezzo a simile fango e dopo tanto impegno. 11 giuoco degli ungheresi si fa rabbioso, duro, brutale. Deprà è colpito duramente in una parata a terra nell'unica azione pericolosa ungherese di tutto il secondo tempo. Bernardini, che ha ritrovato in pieno tutti i suoi numeri, e superbo. Il suo servizio agli avanti è imper.ca.bile. Senza il terreno melmoso che attarda il pallone, senza una leggera stanchezza della prima linea, che si è prodigata, nel primo tempo, anche in difesa, sarebbe, il crollo delle linee magiare. Ma l'arbitro vigila. Al trentesimo minuto una carica irregolare di Àllemandi provoca una disgustosa discussione. L'arbitro finisce per concedere un penalty agli ungheresi. Molnar segna con un tiro lento, che poteva essere parato, sorprendendo Deprà. A questa inattesa soluzione di una nostra superiorità schiacciante la squadra italiana si ribella Già visibilmente stanchi i nostri si galvanizzano, sfoggiando nuove incredibili energie. Essi domano l'avversario più nettamente che mai. Ma la fortuna non li assiste. E l'arbitro nemmeno. Anzi, per un fallo di Janni egli concede un nuovo pericoloso calcio libero, ben parato dai nostri. E la partito si chiude 6UgIi ultimi disperati tentativi di Baloncieri e Cevenini che riconfermano la loro altissima classe. L'arbitro Slavick ha bene meritato dell'Ungheria, ma. durante il secondo tempo il giuoco duro ha provocato degli incresciosi incidenti per la sua incredibile debolezza. La nostra magnifica squadra Olii azzurri meritano la commossa ammirazione e la l'iconoscenza del mondo sportivo italiano. Essi hanno dato, in terra straniera, contro avversari temutissimi da tutte le squadre del mondo e giuocanti sul proprio terreno, una indimenticabfle dimostrazione di reale potenza. Lealmente, il pubblico magiaro e i dirigenti ammettono che l'Ungheria è stata battuta. Soprattutto, oltre alla velocità e alla durissima tenacia, sbalordì la perfetta tecnica dei nostri meravigliosi infaticabili avanti. Gli innesti di Janni e di Bigatto sono stilli decisivi per la potenza della seconda liiwa. .Tanni è stato assolutamente perfetto. Egli annullo Ietterai ni ente Jeny. E' questi considerato come il migliore avanti ungherese. Doveva essere la stella dell'attacco. Janni la spense. Àllemandi, in gran giornata, superò | ogni speranza. Buono Bellini. Deprà tu si- ■ euro, ma non venne molto Impegnato. Tutta , la linea degli avanti deve essere occultiunata in un magnifico elogio, ma bisogna pur dire che Cevenini III rimane sempre il nostro più invidiato fenomeno calcistico. Gli ungheresi furono dominati per tre quarti della partita e delusero profondomente lo stesso loro pubblico. Ma la delusione è dovuta al fatto che essi, stavolta trovarono a chi parlare. 11 migliore dei magiari fu Molnar ed anche il più pericoloso. L'arbitro non seppe frenare il giuoco duro e si lasciò travolgere. Commise un errore imperdonabile non concedendoci il regolarissimo goal di Cevenini. Peccò poi di leggerezza nel concedere un penalty per un fallo commesso fuori dell'area, di rigore. Ciò dimostra come egli si sia lasciato sfuggire, di mano la partita. I colleglli della stampa czeca, svizzera, austriaca, proclamano la nostra piena maturità calcistica. L'Ungheria perdette ultimamente controia Spagna per 0-1 e si disse che contro gli ungheresi aveva vinto Zamora, il portiere fatato che riuscì a parare il possibile e l'impossibile. Allora l'Ungheria attaccò furiosamente, ma non passò. Deprà invece toccò pochi palloni e gli unghei«.si, per più di un'ora di giuoco furono inchiodati intorno alla loro rete. Zamora fece vincere la Spagna; l'arbitro Slavick diede l'ossigeno all'Ungheria, ma la superiorità deH'Haiia risultò ancora, più sclùacciante. Ieri a Budapest andarono travolte le squadra di foot-ball ungherese e la fama di un arbitro. I giocatori italiani piangono Dopo l'accanitissima partita ho rivisto i KHiocatori neMo spogliatoio: piange vano tutti. Poveri figlioli! Avere data l'anima in un match, aver gàuocato un'ora e mezza di seguito con cavalleresca baldanza, tetragoni ai più duri codia permessi all'avversario e poi vedersi privati della più ambita vittoria per una decisione d'arbitro manifestamente ingiusta, è una delle più gravi amarezze che possano colpire un uomo di sporti Pensate: sentivano la vittoria in pugno, godevano già all'idea della lieta sorpresa degli italiani aM'annuncio del loro grande successo e si sono visti, come in un brutto sogno, negata la vittoria. Dichiarazioni del commissario Rangone Ho parlalo col commissario unico, signor Rangone. Gli chiesi perchè non aveva messo in porta Combi e mi rispose di averlo fatto non per sfiducia, ma per il timore che su Combi influisse il risultato della, precedente partita di Budapest, cui partecipò, quella che perdemmo per'7 a 1. n rag. Rangone ci tenne a ripeterovi che ha sempre una fiducia assolute, sull'altissima classe di Combi. n Commissario unico aggiunse poi le sue impressioni sulla giornata : « Sono feMoe che Bigatto abbia fatto non sotto une. magnifica partito, ma abbia dato la completa sicurezza ed efficienza ad Àllemandi che giucca dietro di lui. • La scelto di Jan-ai, cosi perfetta, mi diede poi la più viva soddisfazione. « Circa l'incidente che generò il penalty, posso assicurarle che diedi la mia parola d'onore a Slavick che la carica poderosa ma regolare di Àllemandi era avvenuta due metri fuori dell'area dì rigore. Slavick rispose che, avrebbe dato un semplice calcio di punizione, che si trasformò poi, inspiegabilmente, in un calcio di rigore ■ . Giudizi di personalità ungheresi II dottor Jodor, presidente del Magiàr Tesgìakorlok Kore, squadra campione d'Ungheria, mi ha dichiarato : « Il vostro secondo goal era magnifico. La decisione dell'arbitro di anmiKarlo è incomprensibile •. L'mg. Fischer, presidente della Federazione ungherese di foot-ball ha soggiunto: « Il vostro giuoco prova che non avete pia bisogno di giuocatori ungheresi in Italia. In quanto al vostro secondo goal... sono purtroppo cose che capitano ?. Il celebre giocatore Orili: « Il goal eoe vi è stato annullato, era validissimo ». _ Molnar, il brillante mezzo-destro naziohale-: ■ L'errore di Slavick fu madornale ». 11 dottor Mariassy, commissario unico per la preparazione della squadra ungherese, prima del match mi assicurava: • Vinceremo con quattro a uno»!. Slavic e Cevenini 111 Slavick fu laconico e dimesso: « Sparo che non me ne vorrete ». Ma Cevenini tagliò corI to con una promessa : € Che siamo 6upe- rieri ftlelo abbiamo dimostrato, quando ver¬ rinino giù glielo proveremo ancora più largamente !.. Onesta promessa può essere integrata col giudizio dell'autorevole giornalista sportivo Laufer della « Gazzetta di Praga » : . i.o Slavia (squadra campione czeca c forse la più forte del continente) non ha una prima linea migliore dolla vostra ». Alla sera ebbe luogo un banchetto di trecento coperti con l'intervento dell'ambasciatore italiano. Fischer, cho fu in questi giorni per gli italiani un vero papà, li salutò con un discorso affeltuosissimo. 11 collega Bruno Roghi della c Gazzetta dello Sport » rispose con una felicissima improvvisazione, concludendo: « Il match nullo di oggi è una macchia nel sole della bellissima giornata sportiva, ma come le macchie del sole non lascia ombra. Permetteteci però che rientrando mei nostro Paese noi gridiamo forte agii italiani che accorreranno a riceverci: Abbiamo vinto! Abbiamo vinto! ». Annibale Aimone Maraan. Uno sguardo al passato Lo stato di servizio della Nazionale Italiana di calcio contro la Nazionale Ungherese non è del più brillanti. Lungheria fu una delle prime Dazioni che- incontrammo ufficialmente neU'arrtngo Internazionale del giuoco del calcio, quasi all'Indomani delia nostra prima brillante attenuazione sui francesi nell'Arena di MUano. Ma il nostro primo viaggio a Budapest ci riservava una doccia fredda: I calciatori Italiani venivano battuti per fl goals contro 1. Pochi mesi dopo, a Stilano, all'Arena sfiorammo il pareggio, guidati da quell'animoso campione che fu MUano 1 e combattivi all'estremo coi migliori uomini della Pro Vercelli. La sconfitta fu di misura, per 1 .a 0, ma gli ungheresi riconobbero ampamente l'Insospettato valore del foot-ball italiano. Poi sopravvenne la guerra. Nel dopoguerra riprendemmo 1 rapporti sportivi con l'Ungheria nel 1923 e 11 primo incontro a Genova, ci fu abbastanza propizio Gli ungherc'l non la spuntarono e la partita si chiuso pari- zero a zero. Gli incontri che seguirono non ci furono altrettanto favorevoli e sopratutto doloroso fu quello di Budapest nel 19M, dove perdemmo per 7 a 1 Le cause principali non vanno però ricercate soltanto in una differenza di classe sportiva (cho non ora certamente cosi accentuata) ma nelle crescenti difficoltà di poter portare aU'cstero i migliori calciatori italiani. Il fenomeno, purtroppo, si è, por varie causa accentuato in questi ultimi tempi e sotto questo aspetto la partita nulla di ieri pu6 essere considerata corno una vera vittoria, perchè non tutti 1 nostri migliori rappresentanti poterono essere messi In linea. Ecco il bilancio (In via di miglioramento per noi) degli Incontri Italia-Ungheria a tutt'oggl: Budapest — 20 maggio 1910 — I. 1 — V. 6 Milano — 6 gennaio 1911 — I. 0 — U 1. Genova — 4 marzo 1923 — I. 0 — U. Ó. Budapest - c aprilo 1924 — I 1 — U. 7. Milano — IR gennaio 1925 — "I. 1 — TJ 2 Budapest — s novembre 1925 — I. l. — 'u 1 I goals furono segnati: 1910 (Rizzi), 1934 (Cevenini in), io;;, gennaio (Conti), 1925 novembre (Delia va; lei Cecoslovacchi e bulgari battono due squadre francesi (Servi-zio speciale della «Stampai) Parigi, 9, mattino. Giornata nera ieri per ii foot-ball parigino: due dellu migliori squadre francesi sono state nettamente battute. Lo « Stadio Francese » allo Stadio di Buffalo, ha dovuto cedere alla miglior claese di una squadra bulgara, il « l.cwsUy » di Sofìa, per due goals a zero (un goal per ogni tempo). Una sconfitta più grave ha dovuto subire il « Red Star » allo titadiuni di Saint-Ouen, dove l'equipe czpea dei Victoria Zirkow » ha vinto per ó a 1 (primo tempo 2-1). La Jugoslavia batte la Nazionale del Sud (3-1) Napoli, 9, mattino. Ha avuto luogo ieri a Napoli, l'atteso incontro fra la rai>pre6ervtativa della Lega sud e la Nazionale jugoslava. Nonostante la giornata .pessima, ii pubblico e accorso numeroso ad assistere i propri beniamini, nella partita ohe dopo l'esito di Padova ai prevedeva difficile. La frazionale sud ha tenuto in blocco onorevolmente il campo, ma a nostro awi6o i singoli uomini chiamati a comporta, avrebbero potuto dare di più. Alle 15 la banda comunale attacca gii inni jugoslavo e italiano. I primi a scendere in campo sono gli ospiti. Lunghi e calorosi applausi li eaiutano. Poco dopo sono i bianchi italiani fatti segni anche essi ad applausi vivissimi. . Alle 15,10 l'arbitro Bellini fischia l'inizio. Gli italiani ei allineano nella seguente formazione: Cerri, Mattei, cor.bjon, Nesi, Ferrari IV, Cassese, Battilana, Ghisi 1, Degni, Ferrari e Rosso. Gli jugoslavi allineano la seguente squadra: Frederich, Urtoancic, Pasirr, Marianovicli, Premei, Kriaite li, Grandevich, Setavioh, Jovanic, Bencic. SecuMc. La scélta del campo favorisce gli ospiti, ohe hanno il vantaggio del vento. Al primo minuto sono gli Italiani che impegnano Prederà; che ei libera con sveltezza; poi sono gli azzurri ohe con passaggi precisissimi invadono fl campo italiano. Cerri para un tiro da tre inetri. 1 bianchi hanno poi per pochi minuti una certa superiorità, ma poi gii azzurri cominciano a dominare. Ferraris, corbions e Matte! liberano di forza. Al 12.0 una buona discesa di Degni, Ghisi e Battilana viene fermata dall'ottimo Urbanovicli. Al 15.0 minuto sono nuovamente gii azzurri all'offesa. La difesa italiana manca di sicurezza, mentre le ali giocano troppo al centro. Su rimessa in giuoco, Ferrari, che è stato il miglior uomo in campo, tenta in tutti i modi di portare i suoi uomini all'attacco, rjoa buona discesa Ferrari-Rosso viene da cjoest'ultimo sciupata da pochi metri. Ancora una discesa italiana e poi di nuovo l'assalto azzurro che costringe Corbioas a mandare in corner. Tira Jovanic. Bencic saetta in porta Ma Mattei lìbera a terra. Poi è la volta di corbiorts ad allontanare la minaccia. AH 31.0 gli italiani ottengono un corner ohe è tirato invano da Battilana. Al 35.0 una discesa italiana è fermata per oflside su calcio dà rinvio. Gli azzurri scendono e sciovie al 36.0 segna imparai)Ornante da due metri il primo goal. Una rabbiosa discesa italiana Catalina con un tiro di Ghisi. Le azioni 6i rendono man maino 'più veloci e pe santi e l'arbitro è costretto a dispensare vari frekick da une parte e dall'altra. Nella ripresa il vento si calma quasi completamente. GH azzurri -scendono subito con rapidi pas saggi rasi a terra e si portano sotto il goal Italiano, ma Mattei libera appi auditissimo. Lìnsistenza jugoslava e un corner successivo non danno alcun flutto. Finalmente i bianchi impegnano Friedric che è fallosissimo nel trattenere il ball, ma l'arbitro non fischia. Nuova discesa della sinistra azzurra ed intervento di corbions che rimanda fortissimo. Il ball giunge a Degni che tenta invano di superare Urbancic. Bencic e Setovic, raccolto il ball filano a meraviglia e Bencic segna al decimo minuto il secondo goal. All'undicesimo minuto su fallo jugoslavo tira Cassese. Il tiro viene raccolto da Ferraris che spara un goal ma Friedric para. Malgrado una violenta raffica di pioggia gli italiani giuocano con una verve meravigliosa cercando di colmare di distacco. Qualche buona discesa italiana di cassese e Ferraris è sciupata da Rosso e Battilana. 'Al 34.0 minuto Setov.ic segna il terzo goal su una brillante discesa in linea. Poco dopo l'arbitro concede un calcio di punizione all'Italia. Degni riesce a segnare ma l'arbitro annulla 11 punto. La pressione italiana ora evidente. Il pubblico è in piedi ed incita 1 propri beniaimmd. Al 43.0 minuto l'Italia ottiene un penalty che Corbjons riesce a tramutare in goal. La Jlnc trova la Jugoslavia vincente per tre a uno. I nostri centralini telefonici portano 1 numeri: *V!M6 Duezionk e Redazione — 40-947 riviri dbl € seguendo la Caontcà > — 40-948 Ammintsthjziowi» I match»-* di campionato Udine batte Pisa (2-1) Pisa, 9, mattino. Il Pisa, socso in campo troppo fiducioso di.In pnj|;rio forze, lui incappalo in una dolorosa sconfitta. Certo per la squadra neroazzurra c sialo un grave hiunlicup la mancanza di Favuiii. contusosi nel niatcli contro la Dorici, <i di Merciai, atlualmmiUì lontano dalla nostra, citta, per cui la linea degli avanti è stata gravemente menomata. Anello gli nalvcs hanno fatto una partita inferiore a (lucila giùboata contro i nianco^bln di Genova. Colombari ora ieri in una poco felice trior. natn. Dei duo terzini. Vettori p stato ji miglto'O; GiunBoIi non lui ancora ripresa la torma ed è stalo assai inferiore alla sua lama. L'Udine, sceso in campo coni lo sfavore dello cairla, senza eccellere, ha però giuocato una buona partita condotta con slancio e i-on passione. sono distinti il centro-avanti e il centrc-lialif; buoni anche i terzini e il portiere. Ui partita ria inizio alle 14,30 con l'arbitraggio del signor Scar.pl di Dolo. Il Pisa nei primi quattro minuti ò in predominio, ma ni quinto una fuga dell'ala destra udinese nwittii in serio pericolo la irete pisana che e salvata dal pronto intervento di Vettori. Due minuti dopo jperò l'Udine 6 in corner, senza esito. All'ottavo minuto Redini para sicuramento un tiro di Molinaris. I nero-azzurri continuano a predominare e riescono a segnare al 14' un goal con Bazzcil il quale riprende un debole limando di mi terzino e infila la rete di Lipizer nell'angolo destro alto. Al 16.0 nuovo corner contro Udine, che viene parato dal portiere. Cinque minuti dopo ancora un corner contro i bianchi che va fuori. Al 27.o Bedini 6 al lavoro su di un tiro di Pollale. Il Pisa 6 ancora superiore, ma la prima linea non riesco a concluderò efficacemente. Al 41.o Vettori deve interveniro por salvare una difficile situazione sotto la rete di Beflini. Al 43 o e al 44.o due corner contro il Pisa non hanno alcun risultato Nella ripresa i nero-azzurri non riescono più a combinare alcuna azione pericolosa, m'entro gli ospiti si prodl-gaalo continuamente e riescono a ottenere prima il pareggio o poi un nuovo punto, che difenderanno strenuamente fino alla fine dei'a partita. Al secondo minuto di giuoco il Pisa è in corner. Al 7.o Bedini dev<>. uscirò di porta per togliere il pallone a Molinis che sta per tirare. La minaccia sembra allontanarsi ma non è trascorso un minuto cho Pallak segna il goal del pareggio per l'Udine. IT Pisa si getta al contrattacco e Novelli per poco non marca per i colori nero-azzurri. Al 13.o un tiro di Molinaris batte nel palo laterale mentre Bedjnd è a terra nel tentativo di parata. Otto minuti dopo s; ha una nuova aziono pericolosa, sotto il goal pisano. Bedfni salva uscendo. Al 30.o PoMak marca il goal della vittoria per la propria sanadira iraocogliiendo vn passatr. Kio dli Molinis. Il Pisa pur operando degli snostamienti, non riesce a ritrovarsi © le disceso si infrangono contro la dlifesa avversaria. Un corner contro l'Udine a ci.mn.ie minuti dalla fine non ha alcun esito, f Doria-Novara (3-3) Genova, 9, mattano. L'azzurra squadra novarese ha fatto trepidare il pubblico doriano per oltre metà della partita; non si aspettavano i supportar una doccia cosi fredda. Infatti il primo tempo terminava in netto favore dral Novara che ave. va segnato due goals regolarisslmi se pur non trovavano equivalente riscontro in una effettiva supremazia di gioco. La Daria dopo aver, insaccato questi due punti diade a molti l'impressione di non Dolersi risollevare, in preda com'era al nervosismo. Rivolo testardo nel voler ad ogni costo tirar in porta, Viviani inadatto al posto di mezz'ala. Alice in cattiva giornata, una squadra insomma disorganizzata anche moralmente per l'inattesa sconfitta che si delineava. Ma nella ripresa le cose cambiavano. Al 5.0 lo svantaggio era ridotto ad un punto ed ail 20' il pareggio era raggiunto. In sostanza una partita combattutissima. a volte confusa. Individualmente emersero i terzini doiriaml: Fontana e Poggi, tra gli avanti: Del Novara oltre a Fèher. che parò moliti tiri, ma si lasciò giocare due volte un po' anche per colpa del terzini. Roggia, Beynaudi e Carrera. Per Ja cronaca segnarono pel Novara erotti al 13' e Regaglio al 33' del primo tempo. Por Ha Doma Poggi al 5' e Fontana al 20" delia ripresa. Arbitro Bellendi. Le classifiche Girone A. Girone A. Matches Goals » G. V. N. P. F. P. 1 Bologna 4 4 0 0 19 2 8 Torino 4 4 0 0 13 6 8 Doria 5 3 1 1 10 7 7 Internazion. 4 2 1 1 11 7 6 Modern 4 2 0 2 8 5 4 Caaale 4 12 1 8 5 4 Brescia 4 2 0 2 8 11 4 Novara 5 0 3 2 3 8 3 Hellas 4 1 0 3 8 15 2 Pisa 4 1 0 3 6 14 2 TJdinesa 4 1 0 3 6 10 2 Legnano 4 0 1 3 2 16 1 Grirone B Matches Goals = G. V. N. P. F. P. I Pro Vexeelli 4 2 2 0 9 3 6 Cremonese 4 3 0 1 15 5 6 Juvantus 4 2 1 1 15 4 5 Padora 4 2 1 1 19 7 5 Genoa 4 2 11 9 7 5 Reggiana 4 12 1 9 8 4 Livorno 4 2 0 2 10 17 4 Sampiard. 4 1 1 2 6 9 3 Parma 4 2 0 2 3 9 4 Mantova 4 1 1 2 11 12' 3 Milan 4 1 0 3 5 13 2 Alessaodr. 4 0 1 3 2 10 \ Rappresentativa Divisionale batte Mista Torinese (6-5) La partita giuocatasi ieri sul campo del velodromo aveva uno 6CÒ"po benefico: quello di far<pjattrdni per l'ossario sul Paeubio, scopo che non ha sortito del tutto l'esito' sperato perchè non molto pubblico vi ha presenziato. Vi erano tuttavia S. A. R. il duca di Pistoia, numerosi generali e la presidenza federale al completo. Le squadre hanno giocato nella seguente formaaione: Divisionale: Pigozzi (Parma), Ferrerò (Lingotto), Gastaldi (BorsaImo). Marchisio (Spa), Speroni (Torino), Grato (Argenterò), &rabbi cap. (Juventus), Chiabert (Torino), Derchi (Satnpierdarenese), Sticco (Torino), Franzoni (Torino). Mista: Lai/ella (Torino), Morando (Torino), Martin II (Torino), Martin IV (Torino). Meneghetti (Juventus), Vojak (Juventus), Munerati (Juventus). Pennati (Juventus), Pastore (Juventus), Falchi (Torino), Tonioni (Juventus). Arbitro Milano I della Pro Vercelli. La gara è stata come doveva essere logicamente: qualcosa di non eccessivamente interessante. Tuttavia si deve dire che hanno ma<ggiomiente brillato i « divisionali », i (piali chiusero il primo tempo con due goals al passivo e uno all'attivo. Ma si ripresero nella ripresa e poterono alla lìrw del 90.o minuto registrare .a loro favore la vittoria per un punito di differenza. E poiché la dose di undici punti, dice che le due compagini si sono larigamente ricambiati i palloni in fondo alla rete, crediamo che la cronaca abbia assolto il suo compito rilevando che i punti vennero segnati per la divisionale da Dercln (3), Speroni (1), Sticco (1), Chiaberti (1); per la mista Pastore (26), Paniati (2), Tonioni (1). Matches amichevoli vigevano se batte Internazionale (2-1). Milan-Modena <3-.3). Cremona batte Gonzaga (5-3) Legnano batte Pro Patria (2-1). Atalanta batte Hellos (1-0). Alessandria batte Juventus Italia (11-0}. Bologna-Padova (1-1). G S lìorsulino e Savona F. C. pari (1-1). Bologna-Padova (1-1). G S lìorsulino e Savona Vado batto Savona (5-2). Edera balte Fiume (3-2). Juventus batto Valenzano f5-0). ■ .4fcssaP'frta batte 17. S. Alesr ■•\drina (3-OV Cosate natte V. S. Morelli (5 1),