Vittoriose affermazioni italiane nella massima prova internazionale motociclistica

Vittoriose affermazioni italiane nella massima prova internazionale motociclistica All'autodromo di Monza Vittoriose affermazioni italiane nella massima prova internazionale motociclistica Il gentleman torinese Reveili vince tra le 500 c. c. - Tazio Nuvoiari, Vagì e l'inglese Portner vittoriosi nelle altre categorie. (Dal nostro inviato speciale) Le classifiche Categoria 175 omo.. Km. 200: 1. Vaga (Mafleis), Italia, in ore 2,13'01" 3/5. Media: Km. 60,207. 2. Cavedagni (G. D.), Italia, in ore 2,13'36" e 1/5. Media': Km. 89,820 — 3. Faraglia (Harlette), Austria, in oro 2,16'23' 4,5. Media: 87,978 — 4. Baschieri (G. D.), Italia, in ore 2,17'56" 2/5 Media: 86,994 — 5. Moretti (Orione), in ore 2,1'j'OO" 1/5 — G. Saini (Orione), in ore 2,23,45" — 7. Ghezzi (Miller), in ore 2,28' e 50" 2/5 — 8. Callini (Puch), in ore 2,32'42" e 3:5 — 9. Filippini (Train), in ore 2,40'WJ" 3/5 — 10. Bresil (Puch), in ore 2,42'35" 3/5 — 11. Laudi (Train) Bitirati durante la corsa: Moscatelli (Train) al 12.0 giro; Maranzani (Miller) al 4.o giro; Vitali (Mas) al 3.o giro;-Miss!o (Alfa Norman) al 15.0 giro; Canterini (Harlette) all'8.o giro; Passera (Mas) al 5.0 giro; Bezzanti! (Mignon) al 2.0 giro; Boero (Augusta), al 5.0 giro. Giro più veloce: Cantarmi (Harlette), in 6'U". Media: 97,035 (al primo giro). Categoria 250 omo. . Km. 200: 1. Portuer (New Gerrad), Inghilterra, in ore 1,46'27" 1/5 Media: Km. 112,725. 2. Buggeri (Garanzini), Italia, in ore 1,52' e 45" 1/5. Media: Km. 106,127 - 3. Maffeis (Maffeis), Italia, in ore 1,53'37" 2/5. Media: Km. 105,012 — 4. Bianchi (Ariel), Inghilterra, ore 1,57'39" 2<5. Media: Km. 101.991 — 5. Willemin (Condor), Svizzera, in ore 2,01' e 48" 3'5. Media: Km. 98,514 — 6. Piana A. (Motoplana), in ore 2,04'50""l/5 — 7. Bottoni (Garanzini), in ore 2,07'58" 3/5 — 8. Thewis (Bokonowa), in ore 2,08'24" — 9. Bava (Galloni), in ore 2,09'37" 2/5 — 10. Opessi (Galloni), in ore 2,10'in"' 1© — 11. Zanchetta (Galloni), in ore S.11'22" 3/5 — 12. Gartner (New Gerrad), In ore 2,11'46" 1/5 — 13. Fischer (Hlrth), in ore 2,11'50" 4/5 - 14. Pernetta (Trespidi), in ore 2,19'00". Giro più veloce: Porther, in 5'2" 4/5. Media: Km. 118.S90 Bitirati durante la corsa: Brega (Trespìdi) dopo 6 giri; Panella (Galloni) dopo 7 giri; Coriolani (Galloni) dopo 2 giri; Biraghi (Maffeis) dopo 7 giri; Puricelli (danna) dopo 8 giri: Van Geert (Bush) dopo 10 giri; Freddy (Bush) dopo 6 giri; Nicola (Ariel) dopo 1 giro; Giannino (Atala) dopo 5 giri: Battaglini (Velocette) dopo 3 giri; Gehrung (llirth) dopo 1 giro; Boessig (Rokonowal dopo mezzo giro; Piana G. (Motoplana) dopo 2 giri; Fieschi (Fieschimag) dopo 9 giri. Categoria 350 cmo. • Km. 300: 1. Nuvoiari (Bianchi), Italia, in ore 2,25'11" Media: Km. 123,081. 2. Maffeis (Bianchi), Italia, In ore 2,36'42 e 1/5. Media: Km. 114,8CG — 3. Self (Bianchi). Italia, in ore 2,37'18" 46. Media: Km. 114,421 — 4. Varzi A. (Sunbeam), Inghilterra, in 2,39'55" 1/5. Fuori tempo massimo: Gnesa (A.I.S.), in ore 2.58'46" — Henne (Astra), in ore 3,00' e 29" due quinti. Giro più veloce: Nuvoiari, in 415" 1/5. Media: Km. 140.079. B tempo massimo è scaduto dopo ore 2,o5 e 11" dalla partenza (mezz'ora dopo il primo arrivato). Catogorla 500 omo. - Km. 400: 1. Bevelli (G. B.). Italia, in ore 3,32'40" 2/5. Media: Km*. 112.S49. nn„ 2. Ghersi Pietro (Guzzi). Italia, in ore 3.34 e 14" 2/5. Media: Km. 112,020 — 2. Saetti (Horton), Inghilterra), in ore 3,50'47" 3/5. Giro più veloce: Gher.si Pietro, in 4'5 2/o. Media: Km. 145,395. Corsn ti ruminatila MONZA, 14, mattino. Mai nessuna competizione motoristica ha avvinto e deluso come questo l.o Gran Premio deila Federazione internazionale clubmotociclistici che non ha torto viene considerata come la massima prova mondiale del genere. Le prove del mattino riservato ai concorrenti delle categorie 175 e 250 cmc. si sono svolte regolarmente e con risultati brillantissimi di cui parleremo in seguito. Al pomeriggio, riservato alla corsa dei bolidi di 50j ce. e<1 alle macchine di 350 ce. si sono avute fasi avvincenti ed entusiasmanti, seguite da altre drammaticissime. La burrasca di vento che si e. abbattuta sul1 autodromo monzese verso le sedici, pareva avesse sconvolti ed abbattuti i magnifici centauri che ^ier 200 Km. avevano lottato spasmodicamente a velocità fantastica. In questa prima metà della corsa le rosse maglie dei campioni italiani erano alla testa della muta volante « in un gruppo serrato • magnifico. Le rosse macchine si inseguivano, vicinissime quasi ebbre di velocità. Un solo uomo straniero era riuscito a mantenersi in quel gruppo. Un campione dalla maglia verde, un « asso » inglese : Houg. Un altro prima aveva osato: Dixon l'uomo dall'audacia proverbiale, ma cedeva ben presto vinto dalla sua stessa temerarietà. Splendeva 11 sole quando le macchine ] Italiane saettavano vittoriose in testa. Poi vennero le nubi nere e grevi che avvolsero tutto In un grigiore opprimente, segnando la fine della magnifica cavalcata italica. Casale, Vistoli, Moretti, Prini, Ghersi, campioni Invitti, troppo avevano osato, troppo avevano chiesto al piccolo motore generoso. Si erano lanciati tutti, freneticamente nella lotta, perchè un uomo d'altra terre, aveva avuto l'ardire di prenderli per pochi giri. E caddero vittime della loro stessa audacia. Con una corsa più tattica, i campioni Italiani avrebbero potuto vincere, avrebbero potuto forse tagliare il traguardo colla stessa compattezza con cui avevano iniziata la lotta. Ed Invece urto por volta, handicappati, anche enormemente dal repentino abbassamento di temperatura, e dal vento gelido che rendeva difficile la carburazione, dovettero abbandonare piangente la battaglia, che doveva segnare per loro il trionfo. Uno solo resistette e terminò faticoamente la corsa: Pietro Ghersi, il rude atleta ligure. Il vincitore Mala vittoria doveva essere italiana ugualmente. Un adolescente, un >■ genti.man » doveva ripetere a otto giorni di distanza, le gesta, se pur in misura diversa, del conte Gastone Brilli Peri, 11 gentiluomo toscano, vincitore del campionato del mondo automobilistico: il conte Mario Bevelli d1 Beaumont, torinese. Il Bevelli montava ima macchina costruita in una modesta officina di Torino, su disegni del fratello suo. Con una corsa magnifica per regolarità veniva a trovarsi automaticamente in testa — dopo i numerosi ritiri — a pochi giri dalla fine della estenuante prova. In questo tinaie di corsa si rivelò campirne completo. Temevamo per lui. Trovandosi solo in testa, minacciato seriamente da Ghersi che aveva un ritorno velocissimo, eb'cro di gtoi;i per il trionfo insperato, neanche Intimamente accarezzato, credemmo ierderse la calma aumentasse l'andatura sulla pista divenuta pericolosa per l'autunnale pioguia che cadeva. Ma cosi non fu. Il giovane • gentleman » seppe valutare il distacco che aveva il suo immediato inseguitore, e continuò nella sua marcia regolare e sicura. La commozione venne dopo, quando secso di macchina, urti l'anplauso delia folla che lo consacrava campione, quando si ^entì abbracciare e baciato dal fratello, dagli amici. XI suo volto di fanciullo si rigò allora di lngrime, e per sottrarsi a quegli applausi non seppe dir altro che due parole: «I l'ai freld». In trionfo, alzato a braccia riagli aim'ci, fu condotto a ristorarsi a rinfrancarsi. Sul suo animo, avevano avuto niù eff -tto gli applausi della fol'a, che non i 400 Km. della corsa 1 Mario Bevelli ha 18 anni. E' nato, si può dire, colla passione della motocicletta. Giovanissimo a 15 anni pilotava già, quantunque sprovvisto di licenza, una grossa macchina di 1000 c c. Non potendo partecipare a corse im motocicletta, partecipò a gare per biciclette a motore. Finalmente quest'anno il sogno da tempo accarezzato poteva avverarsi, e « Bevelin » vinceva con estrema facilità il campionato italiano gentleman della categoria 350. Lo ricordiamo vincitore assoluto della faticosa prova « Otto delle Langhe », del circuito di Stradella. della Snssl-Supergò, del circuito del Sestrières e di altre prove minori. 11 centìamoti torinese era giunto soltanto sabato a Monza, e non aveva potuto fare che due o tre giri del circuito a lui completamente sconosciuto. Tra le minori categorie Tazio Nuvoiari ha vinto da grande campione la categoria 350 abbassandone notevolmente il record. Nessuna esaltazione riuscirà mal a dire il valore di questo asso. Lo vedemmo alla vigilia della grande prova, dimagrito, ancora scosso nel sistema nervoso dal pauroso capitombolo compiuto durante gli allenamenti del Gran Premio d'Italia, e francamente non potemmo dargli alcuna chance per la vittoria. L'audace mantovano invece, presa la testa alla partenza, la seppe mantenere fino alla fine dono un epico duello coi campioni d'oltre Manica Handley e Simpson, assicurando all'Italia una clamorosa vittoria. Gli furono degni compagni i coequiper Maffeis e Self, che completarono la superiore affermazione dei nostri colori. La categorìa 250 invece doveva segnare l'unica vittoria straniera della giornata. L'inglese Portner, indisturbato, vinceva la prova alla elevata media di km. 112.725, battendo il rècord della categoria. La corsa delle minime cilindrate (175 c. c.) segnava il terzo trionfo ier l'Italia. Vaga e Cavedagni (quest'ultimo montava una bicicletta a motore) si classificavano rispettivamente primo e secondo. La media ottenuta dal vincitore, km. 90,207. fi degna di rilievo. La grande corea di Monza ha ancora una volta messo in rilievo il crrande progresso ottenuto dalle piccole cilindrate. Si aspettava questa prova a conferma del raid Noni-Sud, da Milano a Napoli, che, come si ricorda, venne vinto da una macchina di 350 c. c. Miglior conferma non si poteva avere. Basta infatti, per convincersene, osservare le medie ottenute nelle diverse categorie. B vincitore della categoria 175 ha ottenuto una media di 90 chilometri orari, quello della 250 di 112.725. nella 350 di 123.981. La media del vincitore della categoria 500 è di 112,829. L'affermazione dell'Industria italiana può definirsi completa, poiché anche nella categoria 250, che vide una vittoria inglese, il campione italiano Buggeri riusciva a classificarsi secondo. GIUSEPPE TONELLI.