Il Congresso del proletariato inglese

Il Congresso del proletariato ingleseIl Congresso del proletariato inglese Il problema internazionale e le questioni interne del Trade-Unionismo (Servizio speciale della a Stampa ») Londra, 7 notte. mattoni dell'aziono dirette si facesse atten Londra, 7 notte. Conoscete già i townini sommarli dell'unico problema intemazionale che si incastra noi programma, necessariamente nazionale, dei lavori del Congresso uradunionista, apertosi stamane a s'carborougn, per proseguirli fino al pomeriggio di sabato: è il problema Jei rapporti con il trade-umionismo russo, ora mancipio dell'Internazionale comunista, Sapete come lo spirito che invoglia il mondo operaio inglese a mantenere e sviluppare quesli raipiporil non sia rivoluzionario, ma phmtosto utilitario, alla vecchia maniera paesana. L ideale e il pratico Non è tutte scarlattina: eccettuati alcuni membri, neppure l'attuale Gran consiglio trade-unioniste. olio pure è inclino ai imragigi, sogna in realtà il sogno dell'unità mondiate del movimento operaio. Il 6uo sogno più vero e maggiore è semplicemente quello di spingere 1<! r-°"e in guisa che in tutto il Continente dagli Urali all'Atlantico, le paghe operaio aumentino. 11 loro aumento comporterebbe, infatti, una automatica diminuitone della concorrenza ai prodotti inglesi sui mercati mondiali, cioè un immediato beneficio del lavoratori inglesi. I sognatori di .^oarborough non sognano di chiedere im aumento dei salari nel loro paese: chiedono soltanto cho i salari inglesi non vengano ridotti, e nel frattempo si arrabattano a invocare aumenti altrove. Osserverete che in tali coso è strano che essi si strofinino cesi particolarmente alla Russia, le cui industrio sono incapaci della più lontana lotta di concorrenza con chicchessia. Dovete però pensare a due circostanze : prima che bisogna stornare il pericolo che gli operai russi, a compensazione del comunismo che godono, si abituino ad essere e rimanere gli operai peggio pagati del mondo moderno; secondo, che innestando un po' di trade-untontemo alla moscovita nella riformistica internazionale dt Amsterdam, si crei la possibilità elle le confederazioni del lavoro aderenti si scuotano e intensifichino la loro propaganda sindacalo per tirare su le paghe. Naturalmente, la procedura coinvolge dei pericoli. Uno di questi è l'incoraggiamento del comunismo ohe il Gran Consiglio tradeunionista inglese può soffrire menò di chiunque per ragioni di posto e di stipendio. Ma il comunismo non può attecchire molto fra operai come quegli inglesi, che in gran parte sono del piccoli possidenti, e il pericolo più diretto e immediato per il Gran Consiglio che ha ideato tutte questa batiale è di essere mandato a spasso come avvocato del diavolo. Per il matrimonio Mosca-Amsterdam Le previsioni, tuttavia, si mantengono nel senso che il congresso suffragherà di nuovo questa avvocatura, confermando il suo voto dell'anno scarso ad Utili. Vero è che in quella occasione i veterani del Trade-Unionismo dovettero assentarsi dal Congresso lasciando la parola alie reclute, perchè allora sedevano nel Gabinetto MacDonald mentre oggi, a Scarborough, Thomas, Clynes e Henderson e tutte le vecchie guardie, rioccu.pano regolarmente i loro seggi sindacali. Ma i compagni russi, che assistono al congresso per il tramite dei due cosi detti delegati fraterni Tomsky e Dogodoff, non verranno abbandonati ai bassi salari del loro comunismo, e il tentativo d'innestarli al ceppo di Amsterdam — perchè il ceppo comincila ad agitarsi per un intenso anniento di mercedi — quasi certamente continuerà. Forse, qualcuno rimbrotterà il Gran consiglio per certi arbitrii commessi nell'estrinse-care le sue tenerezze verso il sindacalismo russo e per il Acro cipiglio ohe si è tirato addosso fra i correligionari occidentali, fermi nelle posizioni antl-soviettfste di Amsterdam ; pure, il Congresso applaudirà un paio di relazioni abbastanza ditirambiche sullo stato delia Russia uscite dalle mani se non della penna di una dozzina di giuristi ufficiali* di questo Trade-Unionismo, dopo un scipTialuogo, senza il più remoto valore probatorio. Il Gran Consiglio di domani, come crucio di ieri, sarà investito del mandato di comiptetere Je carezze a Mosca e l'opera di persuasione ad Amsterdam per promuovere l'utile matrimonio. Non è però ancora fabbricato nemmeno l'anello del fidanzamento. La casa e l'inquilino I problemi di carattere nazionale, i soli reali e vitali che si trovano sul tappeto di Scarboroug, sembrano una inestricabile catasta, ma si compendiano in duo questioni elementari: prima, rapporto fra il trade-unio. nismo con Jl Labour Party da una parte e col Partito comuniste dall'altra; seconda, scontro di tendenza sulla tattica sindacale tornala in auge fra 1 « leaders » di alcune organizzazioni. I rapporti del trade-unionismo col Labour Party erano nel 1923 quelli di una casa col suo inquilino. La casa provvedeva il tetto; l'inquilino, in contraccambio, provvedeva l'anùna. Nel 1924 l'inquilino andò al governo; la casa gli battè le mani, rimase fedele all'anima politica provvistagli dall'inquilino e, ad un certo punto, gli chiese una quantità di riparazioni, di decorazioni e di comodità. Siccome l'inquilino cadde senza potergliele accordare, la casa dubitò che egli potesse valere poco o niente e cominciò a trattarlo come un ingombro. MacDonald e gli altri « leaders » politici dovettero, por varil mesi, bighellonare in cantina o in terrazzo, mentre al primo piano nobile i mattoni escogitavano direttive autonomo. Per disgrazia, la natura dei mattoni si manifestò molto varia I più rossi buttarono in aria 1 più grigi, e sarebbe scoppiato un caos se non fosse sopraggiunta la crisi delle minie. re. I mattoni serrarono le fila, ed ignorarono i « leaders » politici, e poi considerarono l'esito. I più rossi cantarono vittoria; 1 più grigi ammisero soltanto la vittoria pecuniaria dei proprietari di miniere. In tale stato d'animo, il Congresso di Scurboroug discuterà se sia il caso di dare lo sfratto all'inquilino, oppure di tenerlo in serbo ria. prendogli il piano nobile. MacDonald alia riscossa? II Gran Consiglio ha formulato a tale scopo proposta che tendono a mpitaro l'inquilino in posizione ausiliaria. Quasi tutti i legami esistenti tra Trade-Unionismo e Labour Party dovrebbero recidersi: certi ambienti in comune dovrebbero essere evacuati dal Labour Party. In tal modo, il Trade-Unionlsmo avrà maggiore libertà di azione nella lotta con gli industriali ed il Partito laburista maggiore indipendenza quando tornerà al potere. Ma questa indoratura è peggiore della pillola: sembra certo che il Congresso eliminerà l'ima e l'altra, deliberando dopo tutto che i rapporti col Labour Party rimangano inalterati. La casa, in altri termini, resterà formalmente aperta all'inquilino; ma questo, in pratica, se vorrà reintegrare se stesso, dovrà darò di petto nei mattoni e rimetterli al loro-posto; altrimenti il Labour Party terminerebbe nella categoria dei senza tetto. li' probabile che a Scarborough, per bocca dì Thomas e di Clynes, che sono leaders tradeunionisti e leadrrs politici ad un tempo, e non sono uomini frusti ma tuttora vitalissimi, il laburismo di governo cominci a mettere a posio dei mattoni. Può darsi pure che MacDonald, presente a Scarborough come semplice osservatore, ma giuntovi dopo avere passato il veek-end a Balmoral, ospite del Re, si prepari alla riscossa traverso il paese. Le possibilità di reintegrazione rimangono abbondanti. Altre volto, e specie nel 1920-21 i leader» politici subirono una eclissi forzata e il Labour Party sembrò destinato allo sfacelo. La sua crisi attuale è parallelo, come quella del 1920-21. ad una crisi economica connessa soprattutto alla politica monetaria ma se la riscossa dei cervelli in mezzo ai mattoni dell'aziono dirette si facesse attendere troppo, il Labour Party si ridurrebbe ad un sospiro. Che se poi i mattoni, caso mai, agendo di loro tosta, volessero rompere quella comunità, si stanno già allestendo frantoi automatici per polverizzarli a buon mercato. Non por niente l'organo da essi sovvenzionato, il Daily Herald, avvertiva una settimana fa che le pazzie conducono al fascismo ed alla morte di fame. Dei rapporti tra Trade-Unionismo e comunisti, il congresso di Soarborough si occuperà soltanto per eschuieiii ancora e sempre, ma è possibile che l'esclusione avvenga in base ad un decrescente numero di voti. Il fin de non recevoir si mani iene vasto e schietto tra le masse operaie, invece, i segretari dello Trade-Unions, specialmente di quelle minuscole, che sono miriadi, hanno soggiaciuto alla intrusione di alquanti circuii rossi. Questi appartengono al cosidetto movimento nazionale di minoranza, una (trovata degli emissari russi per sfrattare a favore del comunismo il sentimento democra» lieo di questi operai. L'azione sindacale Sarà amplissima, a Scarborough, nei prossimi giorni, la discussione sulla tattica sindacale, che una Sezione (rade-umanista tornerà a sostenere a spada tratta, o almeno in certa misiura. Si parlerà dell'unificazione plenaria del movimento sindacale, si invocherà la recente vittoria dei minatori in virtù della solidarietà loro accordata daiHe Trade-Unions. Infine, s'inneggierà alla quadruplice alleanza operaia, in via di formazione e si perorerà affinchè il Gran Consiglio venga munito di supremi poteri e funzioni da grande stato maggiore in tutte le campagne trade-unioniste. Nel mentre il fumo sarà molto, l'anrosto rimarrà pochissimo. L'idea di unificare 2000 .sezioni di arti e mestieri in cui si suddivide il Trade-Unionismo inglese ha tanto di barba, e molti tra coloro che stanno riesnmandola non mirano a creare le condizioni per lo sciopero generale, ma solo ad illuminare gli aspetti più assurdi della frammentarietà trad c-unionista. Nessuno vi à ancora riuscito. Il 90 per cento dei congressisti di Scarborough non ha la menoma voglia di riuscirvi. Sono tutti segretari di Trade-Unions autonome e la trasformazione li ridurrebbe a commessi. L'identica confusione che la crociata per l'unione scatenò sempre all'atto concreto fra gli stessi crociati più ardenti, rallegrerà anche la discussione attuale. In teoria, l'accordo è ammirevole e da Scarborough possono benissimo uscire ordini del giorno fra le cui righe si affacci il sindacalismo puro; in pratica, chiunque viva per vedere in Inghilterra il trade-unionismo unificato e combattere agli ordini di un Gran Consiglio con poteri dittatoriali, è destinato a morire molto prima. Lo spettro dello sciopero generale, con la proposta di creare subito i mezzi relativi, sarà agitato a varie riprese in questa settimana a Scarborough. Lo scopo semplicissimo sarà quello di spingere il Governo e la borghesia ad allestire gli antidoti contro ogni follia nel campo operaio.' Il finimondo — gridano gli estremisti di convinzione e di occasione — comincerà in Inghilterra fra otto mesi, quando si riaccenderà la questione mineraria. Una larga parte dei congressisti di Scarbogrrough crede e spera che in questi otto mesi sorga una organizzazione civile di carattere non provocante, ma con una volontà cosi ferma e dotata di mezzi cosi indubitabili da ingenerare la massima prudenza nelle file trade-unioniste. Si insorgerebbe contro ogni azione di prepotenza, ma "si desidera che non venga lasciata troppa corda alle tentazioni dei neo 6indacalisti. Tale desiderio, in base agli indizi che i leaders operai e i loro organi si affrettano a mettere in risalto sotto forma di denuncia e di protesta, verrà debitamente soddisfatto dal popolo in genere. Il discorso del presidente Swales Il Congresso trade-unlomista si è aperto col discorso dei presidente Swales, il quale, dopo aver rilevato che i sacrifici fatti ultimamente da lavoratori in visto, delle difficoltà economiche sono giunti al limite estremo, ha detto che d'ora innanzi le TradeUnions partiranno alla riscossa per la riconcruiista del terreno perduto circa i salari, le ore di lavoro, il controllo industriale. Riferendosi allo sciopero dei minatori, egli definì « una setttimana gloriosa » quella in cui l'alleanza operaia fece piegare il governo, e si augurò che il nuovo Consiglio trade-unioniste abbia 1 più ampi poteri. Tenne a protestare contro lo condizioni fatte dagli imprenditori britannici ai lavoratori gialli e ad assicurare che il tntde-unionismo inglese farà del suo meglio per tener aperta la corrente fra Mosca e Amsterdam. Concluse poi invitando i lavoratori a prepararsi alla lotta finale, a cui deve succedere un nuovo mondo meglio ordinato e basato sulla comprensione e sulla buona volontà reciproca. Appassionata difesa di Thomas Terminato il dicorso, avvenne una discussione sul problema dei rapporti fra il TradeUnionismo e il Labour Party. Quindi, cominciarono le scaramuccie polemiche. Il segretario del Congresso smentì nel modo più energico l'esistenza di un disaccordo fra l'elemento sindacalista e quello politico. Ma, indubbiamente, senza convincere i delegati, perchè gli oratori cho seguirono si preoccuparono di chiedere che chi appartiene ad entrambe le organizzazioni, al i.abour Party e alle Trade-Unions, non possa agire in modo da creare una rivalità di vedute fra di essi Un attacco all'operato del Gabinetto di MacDonald venne vivacemente respinto da Thomas, e la sua appassionata difesa — nota H. Daily Telegraph — fu l'unico momento emozionante della seduta. Il discorso del presidente, diretto a rafforzare la necessità che le Trade-Unions costituiscano un gruppo compatto, non ha bisogno di commenti. Esso si basa sullo schema seguente: il capitalismo è finito o O socialismo deve prendere il suo posto, teniamoci pronti._ _sso sem..ra avere tino scopo di-politica interna, per le Trade-Unions; ed errerebbe dunque chi lo prendesse per un appello alla rivoluzione. MARCELLO PRATI.

Persone citate: Clynes, Henderson, Macdonald