La Conferenza europea per il patto di sicurezza e Mussolini

La Conferenza europea per il patto di sicurezza e MussoliniLa Conferenza europea per il patto di sicurezza e Mussolini In Svizzera o nell'Italia settentrionale? - Il convegno dei giuristi a Londra ha abbozzato lo statuto del patto lasciando in sospeso i punti controversi - Painlevé a Ginevra I giuristi hanno finito (Servizio speciale della «Stampa») Londra, 4, notte. II convegno dei giuristi è terminato naturalmente stasera. Il programma dei loro lavori si biforcava : in primo luogo, informare esattamente la Germania, per il tramite del suo giureconsulto, di tutte le pratiche svoltesi fra gli alleati nell'anticamera del patto di sicurezza e sottaciuto nella nota diplomatica ; in secondo luogo, dare veste organica e giuridica ai principi informatori del patto medesimo, ossia sfrondare gli abbozzi sul tappeto, sintetizzandoli in un documento unico, sotto forma di statuto finale. Entrambi i compiti sono stati debitamente assolti. La Germania è informata, per filo e per segno, delle discussioni intervenute sin qui tra gli alleati. Il progetto di statuto è compilato, clausola per clausola, dopo un diligente scrutinio giuridico di tutte le sue condizioni. Soltanto, la compilazione non è suffragata dall'unanimità dei giurisi!. Alcune delle sue clausole appaiono in duplice redazione : una proposta da Fromageot e l'altra dal dottor Gaus, intorno alle speciali questioni spiegate ieri. I ministri degli Esteri, quando si riuniranno, dovranno decidere, caso per caso, quale delle due fornai]" meriti il viatico e quale il cestino. Le clausole controverse si riducono afe o quattro, ma sono importanti. Le une consacrerebbero una buona dose di punti di vista francese, abbastanza annacquati, ma tuttora angolosi, le altre applicherebbero il patto su di una linea più caratter lare una via media, che risulterà tollerabile e praticabile, pur concedendo agli ipercritici il pretesto per giudicarla mistificatoria. Il carattere delle varianti, che intercaleranno la compilazione dei giuristi, non è tale da suscitare trepidanze giuridiche sul cammino del patto, ma sembra capace di prolungare le pratiche preliminari per la riunione dei ministri degli Esteri. Questa potrebbe avvenire, anziché nella seconda metà di settembre, qualche settimana più tardi. I giuristi las-.-ieranno Londra domani, diretti tutti quanti a Ginevra, eccezione fatta del dottor Gaus, che tornerà a Berlino. 11 giurista inglese darà immediatamente comunicazione a Chamberlain dei risultati del convegno giuridico e si inizieranno subito dei nuovi ponrparlcrs, in specie fra Chamberlain e Briand. Un breve comunicato ufficiale avvertiva, nel pomeriggio, che non hanno alcun fondamento le dicerie sparsesi ieri sera intorno a gravi divergenze sorte fra i giuristi. La versione del Times di starna ne era che, « mentre l'accordo completo su tutti i punti non poteva attendersi, questa riunione è servita a restringere i punii controversi in poche clausole essenziali, che sono state formulate con assoluta precisione giuridica ». Questa formula sopravvive inalterata alla fine delle due adunanze odierne, colle quali si è chiuso il convegno. Ora ogni eventuale punto di incidenza diplomatica è rimosso da Londra e tutto quanto ricade a Ginevra. Mossili, in questo momento, interessa assai più del patto, ma neanche l'eterno vilayet suscita orgasmo speciale. Ne parlano un paio ili giornali, che hanno paura di una guerra colla Turchia e che vorrebbero abbandonare alla sua sorte la Mesopotamia, risparmiando i quattrini che essa ingoia. Il ministro delle Colonie assicura, in comunicati ufficiosi, che l'Irak, in futuro, non ingoierà più quattrini. Gli organi ministeriali dichiarano che l'Inghilterra avendo invocato l'arbitrato della 'Lega, è tenuta a inchinarvisi senza ninbagia e senza riserve e quindi si deve abbandonale ogni idea di negoziati diretti coi turchi. Che poi questi ultimi abbiano voglia e possibilità di fare la guerra all'Inghilterra per il vilayet di Mossili, che la Lega desidera sicuramente negare al Governo di Angora, anche'parecchi giornali di opposizione lo escludono. _ M, P.

Persone citate: Briand, Chamberlain, Mussolini