L'ex-guardasigilli Oviglio espulso dal Partito fascista

L'ex-guardasigilli Oviglio espulso dal Partito fascista L'ex-guardasigilli Oviglio espulso dal Partito fascista bolognese con vocati per stamane a Roma I dirigenti del fascismo Commenti giornalistici al Consiglio dei ministri di martedì Rema, 26, notte. Stamane a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio on. Mussolini, alla presenza dell'on. Federzoni e del segretario generale del partùoi'fàsciKtu on. Farinacci, ha ricevuto il prefètto di Bologna comin. Bocchini, che gli ha fatto un'ampia relazione sulla situazione del fascismo in quella provincia. Il presidente idei Consiglio ha ascoltato l'es-posizione del prefetto Bocchini, approvandone intei-amente l'opera. L'on. Mussolini ha pure ricevuto ancora, presenti l'on. Federzoni e l'on. Farinacci, il prefetto della provincia tridentina comm. Guadagnini, che ha illustrato le soddisfacenti condizioni di quella provincia e i confortanti risultati che le iniziative economiche italiane cominciano a raccogliere. Nella conferenza sono .state concordate le linee generali di una più intensa azione amministrativa, economica e culturale per l'Alto Adige. Il comunicato delta Segreteria del Partito fascista L'on. Farinacci è tornato a Roma Soltanto stamane. Egli ha subito conferito con l'on. Augusto Turati e col comm. Melchiorri. Ha ricevuto poi l'on. Balbo che, come già fece ieri con l'on. Mussolini, ha informato il segretario del partito sulla situazione in Romagna. In seguito evidentemente al colloquio avvenuto stamane tra gli on. Mussolini, Federzoni e Farinacci ed il prefetto Bocchini, l'ufficio stampa del partito fascista diramava oggi il seguente comunicato : « Il segretario generale del partito fascista on. Farinacci, dopo esaminata la situazione politica, creatasi a Vologna in conseguenza anche di alcune recenti manifestazioni di indisciplina, ha preso i seguenti provvedimenti; • « a) convocazione a Roma per domattina dei dirigenti del fascismo e del sindacalismo bolognese : « b) otdìne a tutti i fascisti di rientrare nella massima disciplina; 5 « c) sospensione dal partito, a tempo indeterminato delVavv. De Cinque per indisciplina ; l « d) espulsione dal parlilo dell'on. Oviglio per avere, in più occasioni, dimostrato di essere, privo di fede fascista ». Secondo l'Agenzia Nazionale, il'fascismo bolognese sarebbe stato messo a rumore dalla voce sparsa di un prossimo reiugresso nel partito del rag. Baroncini. Si ricorderà òhe il Baroncini usci dal fascismo due anni addietro per dissensi locali e dopo una violenta campagna contro il gruppo che faceva capo al defunto. Corriere Italiano e a Cesare Rossi. Ciò che aggiunge Farinacci Su queste disposizioni, l'on. Farinaecitoa dato, ad un redattóre del « Popolo d'Italia », i seguenti chiarimenti': « Le deliberazionii, che ho ritenuto necessario di prendere in seguito ad alcuni recenti episodi del fascismo bolognese, rispondono anzitutto ai criteri di disciplina che io ho adottato, per impedire che in qualsiasi centro, anche e specialmente in quelli che hanno una più antica e salda tradizione, come a Milano e come a Bologna, vi siano deviazioni da quella unanimità e compattezza cosi mirabilmente riaffermate dal congresso. La mia azione si inspira soltanto al bene del fascismo e all'obbedienza al duce ; ed è stata appunto approvata e rinsaldata dal volere del congresso ; ed io non intendo allontanarmi' da una direttiva, grazie alla quale ogni focolare di dissidentismo si è spento, ed ogni tentativo di riaccenderlo ne è rapidamente impedito. Io sono del resto sicuro che, per quanto riguarda la risoluzione di incidenti locali, la riunione dei dirigenti bolognesi del partito e dei sindacati di categoria chiarirà conio non possano esservi ragioni profonde di dissenso laddove vi è mi vero e schietto sentimento fascista. « L'espulsione dell'on. Oviglio, che costituisce senza dubbio un provvedimento grave tra le deliberazioni adottate, è diretta a risolvere non un caso locale, ma un tipico caso di difètto di fede fascista, che per l'on. Oviglio è aggravata dal fatto che egli, pure avendo chiaramente dimostrato, specie dopo la crisi del giugno, di non avere spirito e responsabilità fascista, invece di tenere localmente un contegno di riserbo, ha creduto di potere avallare, per motivi di partigianeria, episodi deplorevoli. Coni si è veduto come il ministro, in cui era mancata ogni sicura fede fascista nella migliore lotta che il fascismo abbia combattuto e vinto ; che aveva lasciato creare il clima in cui la rivoluzione fascista era ridotta ad un reato, da risolvere in tanti episodi giudiziari, e per cui le carceri ri eran popolate di fascisti ; che ha creduto poi da deputato di fare inopportune riserve su la legge per la burocrazia ; localmente si sita abbandonato a solidarietà di intrighi e di arti diretti a infrangere la disciplina fasciste. « Pertanto il provvedimento necessario, che colpisce In questa occasione l'on. Oviglio, non è improvviso, ma risponde a quei criteri superiori e generali che io ho sempre affermato ». Episodi della situazione bolognese In ima corrispondenza da Bologna al Mondo, riferendosi quanto pubblica il Iìcslo del Carlino a proposito di incidenti avvenuti alla sede dei Sindacati, si danno i seguenti particolari : Dagli interessati si comunica la notizia di un clamoroso incidente accaduto stamane nella sede della Federazione provinciale dei Sindacati fascisti.- Il signor Arturo Bernardi, segretario generale del Sindacato provinciale lavoratori delia carne, ed il signor Albinolo Venturi, segretario di categoria dei salumieri e dei lavoranti chimici, entrambi iscritii al fascio di Bologna, su erano recati, come di solito, nel loro ufficio, per occuparsi del quotidiano ' lavoro Pochi minuti dopo, essi ebbero, in termini vaghi, dal dottar Cuccoli e dal rag. Bonfiglioli, l'intimazione di andarsene. 11 Bernardi ed il Venturi abbandonarono l'ufficio, dopo avere energicamente protostato contro ia ingiustificata espulsione. In seguito agli incidenti avvenuti ieri nella casa del fascio, l'on. Ai-pinati è stato sfidato alla pistola dal rag. Bonfiglioli, dal signor Massanti e dal dottor Cuccoli, tutti della l'ede.razione sindacati fascisti. ' In riferimento alla notizia dell'espulsione dell'on. Oviglio dal partito fascista, il corrispondente da Bologna del Moìido manda le seguenti informazioni, che il giornale pubblica, e che vi trasmettiamo a titolo di ulteriore chiarimento riguardo ai quanto voi avete già precedentemente pubblicato : l'informazione è in data 25: Oggi, poco dopo le li, accompagnati rispettivamente da numerosi gruppi di loro amici, si sono recali alla casa del fascio l'on. Ovi¬ glio o il rag. Gino Baroncini, fino a oggi dissidenti, per una riconciliazione, in forma, direino cosi, solenne, con l'on. Ar.pinati. Per questa sera alle ore 21 era indetta in piazza Otto Agosto una riunione degli squadristi appairtenenti ai circoli rionali' delia jcittà per una dimostrazione a favore delPon/.Arpinatt. Da piazza Olio Agosto gli squadristi; incolonnali, al conto degli inni fascisti e di altri d'occasione, si sono recati dapprima alla casa del faccio c quindi in piazza Vittorio Emanuéle, dove hanno parlato Arconovaldo Buonaccorsi, l'avv. De Cinque, Augusto Regazzl, e, infine, l'on. Arpinati"che, dopo avere ringrazialo gli squadrati della prova di attaccamento dotagli, li ha invitati a sciogliersi pacificamente, il che ó avvenuto. Quasi tutti i giornali romani si limitano a riprodurre il comunicato dell ^ufficio stampa del partito fascista senza commentarlo. La notizia della espulsione dell'on. Oviglio dal partito fascista, che costituisce in. dubhiniuente il fatto politico'del giorno di maggior rilievo, ha tuttavia prodotto viva impressione negli ambienti politici romani.. A Montecitorio si faceva osservare che da tempo ormai l'on. Oviglio non condivideva, più in modo palese le direttive del fascismo. Si ricordava il recente atteggiamento dell'on. Oviglio alla Camera in occasione dell'approvazione della legge sull'esonero degli impiegati in riferimento specialmente alla posizione dei magistrati. La rigida disciplina ristaurata dall'on. Farinacci non ha neppure questa volta subito eccezioni e non si è 'quindi fermata davanti all'altissima carica ricoperta dall'oli. Oviglio, per lungo tempo, di ministro guardasigilli nel Gabinetto dell'on. Mussolini. Dell'espulso di oggi la Tribuna scrive: « L'on. Oviglio è entrato alla Camera col primo gruppo di deputati fascisti id « stato uno degli oratori più eloquenti del Partito, uno di coloro cioè elio pili attivamente hanno collr.borato con l'ori. Mussolini, alla diffusione ed al rafforzamento dell'idea. Ministro dopo la marcia su Roma, fu generalmente apprezzato per il suo ingegno, por la sua cultura, per il suo grande spiritò jdi equilibrio e per la sua bontà soprattutto. Per non nianl'iiro al dovere di solidarietà, emv dovrebbe legare sempre i ministri al Gabinetto di cui! hanno fatto parte, non disse mai le ragioni rhe. hanno determinato le sue dimissioni, ma lutti compresero die esse dovevano consistere' nel dissenso, che già si delincava dentro è fuori il Partito, centro l'estremismo' fàripacciano. L'on. Farinacci gli nega, a questo pùnto, anche la tede fascista c lo mòtte' senz'altro fuori dei ranghi ». . .; L'ist tuzionc del Ministero deli'.-ìerwiuut ca A parte l'interessante comunicate, bell'ufficio stampa del partito fascista^|ajcronata politica ò anche oggi assai scialba. La stampa ufficiosa si limita a èjpgiàre l'opera del Governo per i provvéffimenti deliberati ieri dal Consiglio dei monstri, provvedimenti che giudica eccellenti. A merito dell'on. Mussolini si ascrivala;costituzione del Ministero dell'Aeronautica: con tale provvedimento — si afferma negli ambienti ufficiosi —■ si incompiuto', un no» tevole passo verso l'unificazione delle forze militari e la creazione di un unico Ministero della Difesa Nazionale di cui tanto si è parlato. L'on. Mussolini — ai Aggiunge — assumendo l'interim dell'aeronautica, intende procedere ad un completo e dettagliato esame delle esigenze dell'arma dell'aria nei confronti della difesa e dello sviluppo assunto presso gli altri paesi, e nel contempo, ora che egli presiede tutti i dicasteri militari, addivenire ad una organizzazione sempre più armonicamente unitaria delle tre armi, con conseguente beneficio, in tempo di pace, dello sveltimento fi dell'economia dei vari servizi specialmente logistici ed, in tempo di guerra, di un più rapido apprestamento di tutto quanto possa essere necessario alle esigenze della difesa. Intanto, dopo l'unificazione dei servizi sanitari si addiverrà alla unificazione, fra le tre armi, dei numerosi servizi di approvigionumento, combustibili e rifornimenti in genere, ciò che porterà, anche per i ritocchi che saranno fatti all'organizzazione di numerosi uffici, notevoli economie. L'esposizione Volpi sulla situazione finanziaria Circa l'esposizione della situazione finanziaria fatta ieri dal senatore conte Volpi al Consiglio dei ministri, il Popolo d'Italia riafferma che tale situazione è ottima e ascrive la reazione di ieri ed oggi dei cambi al « disperato tentativo di difesa di alcuni speculatori che vedono fallite le loro manovre ribassiste ». Quindi il giornale soggiunge : « Ripetiamo che tutte le notizie e indici economici autorizzano la convinzione che la lira andrà sicuramente rivalutandosi anche se ciò debba avvenire lentamente, ma certo la rivalutazione avverrà e avverrà in modo statile. Noi vogliamo ripetere ancora un monito a quegli italiani — pochissimi in realtà — che dimostrano ancora nftn troppa ragionevolezza e non grande sentimento di civismo: si persuadano che la convinzione della rivalutazione della lira è fondata 6opra indici di non dubbio valore quale quello del riporti, quello della bilancia dei pagamenti e quello dello scoperto in lire sul mercato estero. Intendano Dualmente il munito ed eviteranno di subire gravi perdite perchè è illusione sciagurata quella di potere oggi ancora giocare sul ribasso della lira. 11 ministro delle Firn nze, sen. conte Volpi, ha rivelato una tattica infallibile anche nel campo del mercato della valuta. Intanto il Consiglio del ministri di ieri ha dato pieni potéri al ministro delle Finanze perchè provveda a difendere la lira nel modo che crederi più opportuno. Crediamo di non errare affermando che il sen. conte Volpi, mentre 61 augura che i pochi sconsigliati tornino subito per propria volontà a maggior senso di responsabilità e di patriottismo, d'altra parte non rifuggirà dall'usare, ove fosse costretto dall'altrui irragionevolezza, tutti quei mezzi t più energici che fossero necessari per difendere in modo assoluto la nostra valuta e con essa l'economia ed il credito della Nazione. Questo vogliamo dire chiaramente perchè domani richiameremo queste parole 6e false pietà si levassero ad invocare la clemenza dal Governo e dal pubblico per coloro che hanno voluto con le speculazioni ad ogni costo, la propria rovina completa Dal canto suo, il Mondo fa qualche osservazione all'esposizione finanziaria del senatore Volpi, rilevando che, dall'esame del conto del Tesoro del luglio, si nota un peggioramento del conto di cassa, disceso in un mese da un miliardo a 130 milioni e continua: I pagamenti stagionali spiegano anche il disavanzo del bilancio di cassa, con ò8* milioni di scoperto fra i pagamenti e gli introiti. In compenso, il ministro insiste sul roseo avanzo di 71 milioni che presenta il conto di Luglio nel bilancio di competenza, il che è soltanto uno scandaglio, data la natura di questo conto ed il modo con cui sono provvisoriamente calcolati gli impegni. Oltreché non sono ancor introdotte le maggiori spese, che sono state annunciate, specialmente per l'Esercito ed i lavori pubblici, e rendono ormai vecchio e superato il preventivo 1925-1926, nel testo votato dal Parlamento, non va dimonticato in ogni medo che i 71 milioni di avanzo esistono perchè si 6ono riscossi nel mese 150 milioni di cambi doganali: vale a dire il pareggio è ottenuto con una grossa entrata di ciurattere patologico; e tutto il bilancio è. sulla sabbia mobile, finché non sia liquidata, col ritomo alla moneta sana, l'ultima- e forse più grave eredità della guerra »'* Il giornale riconosce che la circolazione cartacea è aumentata soltanto in luglio di 258 milioni. E ammonisce che, di questo passo, in quattro mesi si fa il miliardo; ed a tale riguardo soggiunge: Noi crediamo che, sv si sarà ottenuto un sicuro miglioramento del cambi, bisognerà dare la sensazione oiù netta che tutte lo forme di inflazione hanno termine, e mantenere la smentite, apparse sui giornali ufficiosi, di ima prossima diminuzione del tasso di sconto, che sarebbe, come .mostrammo più volte, una forma pessima di larvata inflazione. L'on. Volpi non ha parlato di debiti interalleati, di cui si sta occupando il suo collega Caillaux, con atteggiamenti e cenni verso l'Italia che non sembrano sempre opportuni, e dovranno essere ribattuti in conveniente sede. La parità assoluta di trattamento dell'Italia e della Francia, che, a quanto pare, Caillaux sosterrebbe, urta contro il principio, ammesso dall'Inghilterra di un giusto ri guardo alla capacità di pagamento dei debitori; senza parlare di altre considerazioni, che si potrebbero trarre dalla storia stessa della guerra. " Violenza idiota „ e "violenza ch'eia forza migliore del regime „ E' noto che vari giornali hanno insistito sulla) necessità di normalizzare la situa zione interna, se si vuole ottenere un vero miglioramento della situazione finanziaria A questo proposito, il Corriere d'Italia trova confortante l'esposizione della situa, zione interna fatta ieri dall'on. Federzoni al Consigliò dei ministri: e scrive La violenza va diventando ogni giorno più argomento polemico, cessando gradualmente di essere ima realtà dolorosa e un problema politico. Sappiamo del resto, a que. sto proposito, che l'on. Mussolini intende far. la finita con ogni forma superstite di illegalismo, e che ha rinnovato anche di re cento l.e più precise istruzioni. A raffronto del Corriere d'Italia deve essere posto l'articolo odierno di Cremona Nuova. Il giornale dell'on. Farinàcci co minciu col dire clie esso non' si presterà mai a polemiche tra fascismo e cattolicesimo, « come vorrebbe tentare l'Osservatore Romano » ; ma lotterà per ottenere la chiarificazione fra cattolici e fascisti, e cattolici e popolareggianti. Accennando alla violenza,, il giornale aggiunge: . Anche su questo argomento, 'domenica, abbiamo parlato con molta chiarezza. Governo e Partito hanno mostrato di reprimere som. pre gli episodi di violenza idiota; ma la violenza che costituisce la forza migliore del regime, quella violenza che è la difesa- della nostra rivoluzione, e rende innocui i -nostri avversari, non la potremo mai abbandonare. Se i commenti o ile critiche di questi ultimi tempi dell'» Osservatore Romano» mirano a questo, ci affrettiamo a dichiarare che è tutto tempo perduto. I consigli.del confratello vaticano, cioè inielli di sopportare, soffrire e .perdonare, non li possiamo accettare. Non escludiamo anzi che domani, di fronte a qualsiasi tentativo di riscossa, po- s—.nter ricorrere a mezzi estremi, come credette necessario e opportuno fare la Chiesa, con t roghi e le inquisizioni, per difendersi da tutti co-toro che riteneva suoi nemici. . Dichiarazióni di Bonomi e di Nasi Il campo delle opposizioni oggi tace.' La polemica sulle interviste Baldesi e D'Aragona è finita. Si deve invece registrare una breve dichiarazione che l'on. Bonomi ha fatto all'Agenzia Nazionale. E'- noto che dell'on. Bonomi si è recentemente parlato a proposito del suo dissenso con l'Unione Nazionale, e del proposito attribuitogli di fondare un nuovo partito. Ora l'ex-presidente ha detto: « Ho letto in viaggio, con sorpresa, discussi miei presunti propositi. E' vero soltanto questo : che aderii ad una unione di uomini politicamente diversi; ma non ho ancora aderito ad alcuno dei molti, troppi partiti,- e non ho fretta di farlo. Non ho mai pensato di promuovere la formazione di un nuovo partito ». L'on. Nunzio Nasi è stato interrogato sulle recenti elezioni'di Palermo dal corrispondente da Trapani del Giornale d'Italia. Egli ha affermato di non voler riaccendere polemiche, limitandosi a segnalare l'errore che si è commesso nell'aver considerato quella lotta elettorale come un evento- prò o contro l'on. Orlando, mentre si trattava di constatare una qualsiasi pre. valenza numerica. Richiesto sulle cause che hanno dato colore politico alla lotta, l'on. Nasi ha risposto : «Non le pare sufficiente, non solo la presenza di un ministro, ma anche il nome suo dato alla lista ministeriale? Del resto, coloro che vollero occuparsi di me, non sapevano o hanno dimenticato che io sono elettore di Palermo, e sono presidente di una associazione indipendente nel mandamento che mi fece l'onore di eleggermi a deputato. E di Palermo fui anche consigliere comunale e provinciale. Naturalmente, chiamato dai miei amici, avevo il dovere di non mancare. Palermo non è soltanto un Comune: è la capitale e l'anima della Sicilia. A Palermo io non andai per fare discussioni dottrinali sul liberalismo; ma segnalai gli errori del fascismo ». Circa le opposizioni, si deve ancora segnalare che il deputato socialista on. Mario Trozzi, che era uscito dal partito unitario 6Ubit0' dopo le elezioni politiche del 6 aprile, è stato riammesso nel partito stesso, e inscritto alla sezione romana. Croce risponde agli attacchi fascisti Agli attacchi fascisti, per il suo articolo sull'imperialismo spirituale, il senatore Croce risponde questa sera con la seguente iIpttera in (tata 93 corrente -il direttore" del I ietterà, in aata corrente, ai airettore aeilGiornale d Italia: ' « Come ella ha ben avvertito, non è il caso di dare peso, e molto meno risposta, all'urlio di contumelie che, come per uno scatto meccanico, si leva regolarmente contro di me, ogni volta che io apro la'bocca, e qualùnque cosa io dica. Piuttosto ci sarebbe questa volta da meravigliarsi che gente, la quale professa di voler la grandezza d'Italia anche nel dominio del pensiero e ' dell'arte, si rivolti rabbiosamente contro un vecchio conoscitore di materia che mette in guardia circa le illusioni, e indica la via necessaria per raggiungere il fine desiderato. Da quando in qua ei usa rivoltarsi contro il medico che dà il suo parere? Dico il medico, perchè, fin dà quando ero giovane, le mie diagnosi e prògnosi letterarie erano diventate cosi famose per la loro esattezza e sicurezza fra i letterati di Napoli, che mi chiamavano «il don Antonio Cardarello della letteratura». (Per notizie alla nuova ' generazione, il Cardarello è il capo della scuola medica napo- letana; e per nostra fortuna Vive" ancora). Ed ora, con l'accresciuta esperienza di tanti anni, sarebbe strano che io sbagliassi la diagnosi di una infermità culturale, dai sintomi così aperti e chiari quale è quella che affligge l'Italia presente ». "Parte guelfa,, sconfessato L'Osse'r'ua'fóre Romano pubblica questa sera'la seguente nota: . E' cominciata a pubblicarsi da qualche mese una rivista,'di pensiero cristiano, dal titolo: Parte guelfa. Siamo autorizzali a dichiarare che, tanto per il contenuto quanto per la forma, essa è cosi lontana dalle direttive e dalle istruzioni della Santa Sede che neppure sarebbe necessario metterne In guardia i cattolici, se alcuni scrittori, i quali fanno professione della pdù stretta ortodossia, e, ciò che più è da deplorare, alcuni ecclesiastici, non vi cpllaborassero. Non meno è da . deplorare che alcuni giornali cattolici — forse per essere stata sorpresa la loro buona fede — abbiano raccomandato al pubblico tale periodico.