Il monumento ai caduti di Castino

Il monumento ai caduti di Castino Il monumento ai caduti di Castino Il discorso ddi'cn. boleri Alba, 17, mattino. La solenne inaugurazione del monumento ai caduti in guerra, che ha avuto luogo ieri a Castino, segna una data memorabile nella storia di questo piccolo contro, sia per l'autorità dei personaggi che vi hanno preso par. te, sia per lo slancio unanime con cui i fieri agricoltori dello Lunghe hanno reso onore ai propri eroi. Alle 10 in Municipio si è svolto i-I ricevimento delle autorità, rappresentanze e sodalizi. Dopo un breve saluto del sindaco, cav. Bongiovanni, gli invitati si avviano verso ia piazzetta dove si 'eleva il monumento. La tribuna delle autorità è coronata da ima moltitudine, che attende ansiosa, sotto la sferza del sole. Notiamo l'on, Soleri, oratore ufficiale, l'on. Di Miraflori, il dottor Gautier, presidente del Comitato, il sotto-prefetto di Alte, cav. Bonfiglio, in rappresentanza del pre. fetto, il colonnello Giordano, comandante del 38.o fanteria, il conte Incisa di Santo Stefano Belbo, l'ing. Canonica, il comm. Arnulfo, presidente del Comizio Agrario di Alba, in rappresentanza del Comitato dell'Esposizione di Co.rtom.41ia, il dottor Bovio, in rappresentanza del sindaco di Alba, i sindaci rìl Cortemjglia, Parletto, Bosia, Benevelilo, Cravanzana,' Dea-soglio, Borgomale, una forte rappresentanza detlila sezione combattenti di CoTtemMiia. Lo scoprimento e la benedizione del monnmento avvengono tra un silenzio religioso, solo interrotto dalle note della Marcia Reale, eseguita dalla musica del 38.o Fanteria. Il monumento, mirabile opera dello scultore Borello, di Asti, si presenta con la linea sobria ed elegante dell'obelisco classico. Una statua di marmo rappresenta il fante, che stringendo la bandiera, è in atteggiamento (Il strenua difesa. Segue la cerimonia della consegna del monumento al Municipio di Castine Dopo, il dottor Gautier presenta l'on. Marcello Soleri, oratore ufficiale. L'on. Soleri, accolto da vivissimi applausi, esordisce con un commosso omaggio a tutti i caduti, esaltandone l'abnegazione e l'eroismo. « Oggi Castino — egli dice — pur nell'orgoglio, riapre una acerba ferita; ma e questo un dolore che esalta e ritempra, per l'esempio che adduce». E additando i 32 nomi che stanno incisi sul marmo, afferma cho traverso essi ricorrono tutte le vicende della guerra .e Questo monumento — egli prose- / gue — insieme con gli altri, forma 11 blasone di nobiltà della stirpo. I caduti non hanno solo vinto la guerra; ma hanno compiuto la vi. cernia secolare del nazionale riscatto, hnnno vendicato i patiboli su cui salirono per la patria i nostri martiri... » I caduti della guerra, ci ammoniscono di tenere alti i grandi valori della Nazione, che devono restara al disopra della mischia del partiti, perchè costituiscono i muri maestri della Patria e ne sono il patrimonio morale e veramente il blasone storico. La relicrione dei nostri grandi morti è un vincolo sacro, perchè essi diedero all'Italia non solamente i suoi confini, ma pure ima insigne pagina di storia, ne cementarono col sangue la compagine unitaria, e furono 1 costruttori di una grande tradizione nazionale, che viene affidata alle generazioni venture. Le crisi politiche .passano, ed il ricordo che divide gli animi scompare. Rimangono invece le grandi memorie nazionali e diventano tessuto organico deWa Patria. L'anunnnime-nto del morti non mi sembra essere in quest'ora per un fdililiaco appello alla concordia effimera o al compromesso insincero dei partiti, ma è invece perchè ognuno, rimanendo fieramente al suo posto a viso aperto, porti .però nel dibattito un profondo sentimento nazionale, una devozione sicura alla Patria: sicché su questo terreno possa l'arroventata contesa trovare oggi 1 suoi limiti, domani le sue soluzioni: ed il Paese non smarrisca mei le vie della sua starna e non disperda le energie del suo avvenire. « Nel supremo sacrificio 'della vita si congiunsero e si emularono uomini delle più opposte fedi; oggi, nella disciplina civile della Patria — che ogni partito menomerebbe, volendo confondere con se stesso — la vita Interna del nostro Paese ritrovi un tenore meno aspro e un ritmo più umano. E' un popolo solo che ha vinta la guerra e che sopporta la durissima fatica ner rifare i.beni che. essa ha distrutti. Non si approfondiscano di più1 solchi dei rancori cittadini. La unità morale degli italiani, i liberi ordinamenti che presidiarono il processo costruttivo della Patria la devozione al Sovrano, la disciplina del lavoro e del risparmio seno i capisaldi nazto. nali. Nel nome dei morti serva ognuno ancora l'Italia con umiltà e con passione; denorrà cosi la più degna corona di lauro alla loro memoria. Ed essi, come dice l'orazione ciceroniana, non saranno morti Invano, srt avranno fatto la Patria più grande e più umana ». La chiusa del discorso, prommeiata dall'on. Soleri con intensa passione, è stata accolta da un caloroso unanime applauso. La cerimonia ha fine con la distribuzione di medaglie commemorative e di diplomi al parenti dei caduti.

Luoghi citati: Alba, Asti, Borgomale, Castino, Cravanzana, Italia, Santo Stefano Belbo