Gli alpini alla sorgente del Fo

Gli alpini alla sorgente del Fo Gli alpini alla sorgente del Fo Una messa a Pian del Re — Il giuramento delle reclute — A ricordo del giovane saluzzeae morto domenica sul Monviso. Crissolo, 29. notte. Quanti si trovano a villeggiare nella quieta valle del Po, si sono dati conseguo stamane a Pian del He per assistere ad una caratteristica cerimonia, che è stata nel contempo una manifestazione di cordoglio per l'anniversario della morte di re Umberto, una festa militare, e un tributo di compianto per il giovane alpinista 6aluzzese Bobotta che domenica scorsa ha trovato la morte sul Monviso. Gli alpini del 4.o reggimento, 21.a compagnia già da qualche giorno si trovano olle sorgenti del Po. Hanno riattato la mulattiera, creato un piccolo laghetto artificiale nel centro del pianoro a pochi passi dalla cap: pella dedicata alla Madonna della Neve. Di buon'ora stamane le due mulattiere, quella che passa sulla destra del Po e il Po attraversa poco prima del Piano della Regina, e l'altra, la maggiore, che il Pian del Be raggiunge passando per Serre Uberto, 60no state rallegrate dal passaggio di gruppi di villeggianti avviati alle sorgenti del Po per presenziare alla cerimonia. E tutta la valle ha preso un tono insolitamente festivo. Non poteva essere prescelta per la manifestazione una giornata migliore. Cielo limpidissimo, piente nebbia sulle montagne, il Monviso visibile in tutta la sua maestà. L'altare venne eretto poco lontano dalla cappella della Madonna della Neve, tra il laghetto e l'albergo, e .intorno ad esso si raccolsero soldati e villeggianti, gente della montagna e curiosi. A capo dei soldati -il comandante la compagnia capitano De Luca, e il tenente Cayre. Celebrata dal parroco di Crissolo la Messa funebre, il capitano De Luca, prima di chiamare i suoi soldati a prestare il giuramento di fedeltà al Re e al paese, con elevatezza di pensiero ricordò la morte di 'e Umberto. E disse delle Alpi e del compito degli alpini con l'entusiasmo di chi 6ente la religione della montagna. E non fu 6enza commozione dei presenti, commozione determinata dalla eccezionalità del quadro, che si senti leggere e ripetere dal soldati la formula del giuramento. Chiusa la prima parte della cerimonia si pbbe la seconda, la consegna da parte del Sindaco di Crissolo, al comandante della 21.a Compagnia Alpini, di una modesta somma raccolta tra 1 villeggianti per premiare quei soldati che parteciparono al trasporto del'a salma dell'alpinista saluzzese, morto tragicamente domenica scorsa, sull'estremo ghiacciaio del Viso a Crissolo. Non fu facile impresa nè esente da pericoli. Gran parte della strada venne fatta nella notte. Recuperata ia salma i bravi alpini la coprirono di fiori e a braccia la trasportarono dal ghiacciaio al Rifugio Quintino Sella o dal Rifugio a Crissolo per la mulattiera che passa alle balze di Cesana e scende per Rio Martino. Consegnando la somma il Sindaco di Crissolo elogiò l'opera dei soldati ed espresse loro la riconoscenza di tutti gli abitanti della valle del Po. Il capitano De Luca ringraziò a nome dei suoi soldati. Il Robotta, l'alpinista tragicamente scomparso, e il suo compagno, sono stati i primi qupst'anno ad avventurarsi sul Monviso. L'ascensione era ancora sconsigliata a motivo del ritardo nel disgelo. I due giovani non solo si sono avventurati senza guida, ma hanno prescelto una strada che non fanno neanche le guide nelle annate buone. Generale è il compianto.

Persone citate: De Luca, Fo, Quintino Sella, Serre Uberto

Luoghi citati: Cesana, Crissolo, Pian Del Be, Pian Del He