La figura dell'assassinato

La figura dell'assassinato La figura dell'assassinato Ferrara. SO notte. Avete riassunlo dallo carte processuali i latti che. hanno dutg luogo a questo processo, die Pi inizia domani davanti alla nostra Corto d'Assise. Eccovi ora qualche tratto sulla vittima. Don liiovanni Minzoni ora unii simpatica figura di .uomo, di combattente e di sacerdote, una di quelle ligure con le quali si simpatizza non appena si avvicinano: romagnolo puro sangue è nativo di novellila) aveva i caratteri della razza e cioè una grande schiettezza unita ad una profonda hontà. Egli ora nato a nuvenna il ii» Blltgno 1888 o verino mandato ad Argenta nel 1910 quale eappellano. Nel 191(ì fu nominato arciprete ed al suo ritorno dalla guerra aveva fleflioato tutte le proprie energie nell'esercizio del suo apostolico ministero e la stima di cui era circondato lo aveva portato alla olozione a presidente dell'Opera Pia « Matura » che amministra il Ricovero dei vecchi poveri c art amministratore dell'Opera Pia Llverani, che si occupa dell'Asilo e del Ricreatorio per i piccoli Agli del popolo di Argenta. Particolarmente alla gioventù don Minzoni rivolgeva le. sue cure e fu sempre instancabile organizzatore e ideatore di sempre nuove iniziative care ai giovani, che in numero grandissimo aveva saputo attrarre a so. Venne la guerra, ed alla chiamata della sua classe — nel «tifi — volle seguirne le sorti, rinunciando l'esonero, cui aveva diritto, a favore ili un collega, e parti pieno eli fede o di pniusiasmo. Di questi sentimenti sono una prova luminosa gli udì di pietà e di eroismo che sempre distinsero l'intrepido cappellano degli arditi, che, alla fine della battaglin del Piave, nel giugno del 1918, lu decorato di medaglia d'argento con In seguente brillantissima motivazione: « Insidimi bile nella sua missione pietosa, va tra il fuoco a soccorrere i feriti e a confortare i morenti; durante, il combattimento, impugnato il fucile e. messosi alla testa di una pattuglia di arditi, si lanciava all'assalto contro un nucleo ne. inico, faceva numerosi prigionieri e liberava due nostri militari di altro corpo precedente. mente catturati. ». Prima di partire per la guerra don Minzoni scrisse il suo testamento, ove fra l'altro si legge: «Alla mia mamma ed al miei amali fratelli chiedo venia se delle mie povere sostanze lascio tolto in favore di quell'Idoli e missione alla quale avevo servilo tutta la lilla vita: cosi sarò slato sacerdote in vita ma anche in morte. Ad essi lascio il mio grande affetto, tesoro ben superiore ad ogni valore umano, e la promessa che pregherò nel presente e nella vita futura per averli meco in

Persone citate: Minzoni

Luoghi citati: Argenta, Ferrara