arali e Combattenti

arali e Combattenti arali e Combattenti ISO mila combattenti rappresentati a! convegno di Roma Roma, 20 notte. T ri si sono svolte due riunioni imporf;:iti. si ('• riunita la Direzione de] Partito J.ilii'i.iii'. co'l'iiitcrvento del presidente gr. v". forzino, dogli avv. Gay, Piras, Cane]•■!, ì-.-ii-al.-ìii. del prof. Ricci, del sen. Motta, lic.uli on. Soleri, Boeri e Duco?. I iM'ogrcssi del Partito liberale Si e di scusso ampiamente sull'orgariizznziono del partito, ed in particolare modo della riorganizzazione della seziono liberale torinese, approvando l'opera del comìnissni'io conte Oldofredi, clie ha saputo con sagace energia riorganizzare la sezione di Turino. La Direzione si è inoltre occupata della situazione del partito in Piemonte, a Venezia e itelle Marche, constatando come l'opera di chiarificazióne proceda sempre più soddisfacente, sia per lo, nuove e notevoli ) adesioni che pervengono ai partito, sia per Ja coesione sempre maggiore delle forze liberali. Come è noto, la sezione di Venezia e stata disciolta, e della riorganizzazione ò stato dato incarico all'nvv. Pol■lorini. La Direzione ha preso atto delle adesioni al partito pervenute dal sen. Einaudi, che si è iscritto alla sezione di Tolino, e da parte del sen. Pompeo Molmenii, il quale, in una lettera al prof. Piicci, nella quale da ragione della siia adesione con una nobile asserzione in senso liberale ha chiesto di essere inscritto alla sezione romana. La Direzione si è inoltre occupata delle elezioni amministrative a Palermo, approvando, a questo riguardo, la linea di condotta temuta dalla sezione liberale, e precisamente dall'on. Orlando e dal sen. Di Scalea, i quali costituiscono gli elementi principali del blocco delle opposizioni, che, naturalmente, oggi si trovano tutte unite nell'azione per la difesa della libertà. Sulla riunione della Direzione del partito liberalo per l'osarne, della situazione il « Giornale d'Italia » pubblica a questo riguardo quanto segue: ■ Alla riunione erano pi-esenti: Emilio Boriino, i sen. Mosca e Di Scalea, gli on. Boveri, Ducos e Soleri, il cornai. Cardani, C. (Jay, il commendatore Farabbi, il comm. dott. Giuseppe Mascagni, l'avv. Quintino Piras, il cav. avv. Aldo f,ai>ei»a. La Direzione ha proceduto ad un minuto osarne della situazione organizzativa del partito nello varie Provincie, constatandone la sempre magpiore forza di consistenza nanohè il crescere desìi aderenti, tra cui sf devono annoverare anche i se-natodi Einaudi e Molinomi. I.a Direzione ha esaminato in modo particolare la situazione della sezione di Torino, prendendo atto della sua completa ricostituzione ed approvando la linea di condotta ferma, energica e fattiva seguita dal commissario straordinario conte Oldofredi e (niella di Venezia, nominando commissario straordinario per il riordino della sezione medesima l'avv. Polloriiri di Verona. Dopo breve esame della situazione politica fremerale. la Direzione si è occupata delle elezioni amministrative in alcune citta, e specie di quelle cJie si devono svolgere a Palermo. A Udo riguardo ha approvato completamente l'operato sin qui svolto'dai dirigenti la sezione palermitana, die hanno saputo, imperniando la lotta sui nomi di S E. l'on. Orlando e dei senatori Di Scalta e Di Trabia, raccogliere in una ben compatta lista tutto le forze migliori e fattive per un'azione comune in difesa della libertà •. La salda organizzazione assisiana 'AJtra riunione importante è stata quella dei combattenti assisiani, che si sono riuniti "ieri nella, sede del Partito Liberale. Albjt;riunione hanno partecipato 70 rappresentanti di Federazioni provinciali. Erano presenti i deputati on. Viola, Ponzio di San Sebastiano, Bavaro, Rossini, Savelli, Mussotto, Lama-di Trabia e Pivano. Presiedeva l'on. Savelli. Il comande ato ateso dopo lai seduta dice: ■ Si è proceduto alla nomina del comitato nazionale che è risultato cosi composto: Ettore Viola, dott. Adamo Battista, on. aw. Bavaro Vincenzo, avv. Bergmann Giulio, prof. Luigi Bruni, aw. De Donati Sebastiano, signor Fulli Romolo, on. avv. Musotto Francesco, on. aw. Rossini Aldo, comm. Seller Carlo, prof. Zino Mario; sindaci: aw. Basile Giuseppe, avv. Caputo Giovanni, on. dott. Lanza di Trabia Giuseppe principe di Scordia. cav. Marino Mari, avv. Pellizzl Vittorio. «L'on. Viola lia fatto un'ampia relazione sugli scopi del Convegno e sulla situazione e sull'azione da svolgere. Il convegno è stato indetto per rendere edotti i rappresentanti delle Federazioni sullo stato attuale della organizzazione e per stabilire, in base ad eleménti di fatto, l'indirizzo da seguire per lo r.vdliippo dell'Associazione. « L'efltcienisa dell'organizzazione è in generale tuttofa salda. A questo riguardo la relazione fornisce particolari ragguagli e afferma che la qualifica ili indipendenti per necessità contingenti di differenziazione formali non significa che sia mutato lo spirito della vecchia associazione combattentistica. La relazione accenna all'azione del triumvirato, che ha sostituito il vecchio comitato dirigente e lumeggia la ragione delle opposizioni, muovendo dall'ordine del giorno di Assisi e spiega quindi i principi organizzativi della « Vittori'- Veneto > e conclude affermando lo idealità liberali. La relazione è stata approvata >. La relazione Viola e l'on. Rossini Sulla discussione avvenuta nella riunione dei combattenti assisiani, pubblica alcune informazioni il « Giornale d'Italia «, il quale scrive: '« Erano presenti I rappreseli tanti di S2 ifederazioni provinciali che vantano foan 180 mila combattenti Iscritti. L'on. Viola ha fatto Ja relazione morale sull'opera svolta dal Comitato centrale. Pulii ha fatto la relazione finanziaria. Bruni si 6 occupato del problema assistenziale. Rulla relazione morale hanno InterloauMo vari rappresentanti. L'on. Rossini ha fatto qualche riserva sulla linea di assoluta intransigenza politica sostentila dall'on. Viola ed ha detto che i combattenti fedeli ad Assisi non dnveva.no precludersi alcuna possibilità nella loro azione. Tutte le ipotosi che tendono alla pacificazione eil alla normalizzazione. — ha dotto Pori. Rossini — sono, più che lecite, doverose. Solo quando la Volontà nostra fosse nettamente frustrata e respinta, noi dovremmo perseguire. 10 stosso intento ixt altra strada ed agire, in ciò, in perfetto accordo cogli altri parliti costituzionali. L'on. Viola e Bercman.n hanno osservato che questo tentativo sarelioe una vana ed .irrisoria ripetizione di anello già fatto in passalo ed hanno perciò ribadito 11 concetto dell'intransigenza assoluta. Poche virole Sia.nno aggiunto l'avv. Di Donato a nome dei combattenti di Terra di Lavoro, l'on. Snleri per quelli di Cuneo e l'on. Savelli. Tutte le relazioni sono state approvate ». Il «Corriere d'Italia», a sua volta, dopo avere detto che l"on. Viola ha sostenuto la necessità della più assoluta intransigenza nei riguardi del Governo e del fascismo aggiunge: « Sulla relazione Viola si è aperta la discussione c da essa è emerso miei dissidio che sinora era slato soltanto latente tra l'on. Rossini e la maggioranza dei violani. Infatti, l'on. Rossini ha controbattuto la tesi dcllon. Viola, sostenendo che l'Associazione non dove chiudersi in una linea di assoluta intransigenza, tua dove, invece, esaminare spassionatamente la situazione, pronta, eventualmente a rivedere il proprio atteggiamento per quanto si riferisce al Governo ed al partito fascista. «.Io stesso on. Rossini, preoccupato forse di non tagliale tutti i ponti coll'altra parte, ha perei soggiunto elio se il fascismo non farà tesoro del suo richiamo, occorrerà che 1 Associazione si prepari ad agiro iper la costituzione di un iblocco costituzionale insieme coi democratici e liberali. Contro la tesi dell'on. Rossini hanno parlato gli avv fioi-gmann, e Di lionato. L'on. Soleri ha porto quindi il saluto del partito liberale ». I combattenti e le Opposizioni S pSempre in relaziono alla discussione avvenuta in seno ai combattenti od a quanto avrebbe sostenuto l'on. Rossini, il « Corriere d'Italia » scrive: «La proposta avanzata come subordinata, dall'onorevole Rossini, uuclla per il blocco dei combattenti, sembra ohe non dispiaccia ad alcune frazioni aventinia.ne. Infatti, avvenuta ormai la liquidazione del cartello, sembra vadano facendo degli approcci per addivenire ad un accordo, su di una linea programmatica unica, tra tutto le forze oppostone cosidette costituzionali. Un primo esperimento di tale fatta dovrebbe essere fornito dalle elezioni amministrative di Palermo Sembra che l'iniziativa sia stata presa dal partito liberalo borziniano, che avrebbe dato incarico all'on. Orlando di iniziare trattative per la costituzione di un blocco antifascista a Palermo. Tale blocco dovrebbe comprendere lutto le frazioni deli-opposizione, dai socialisti unitari ai liberali e la prossima battaglia amministrativa costituirebbe il battesimo del. fuoco del nuovo cartello, che conterrebbe nel suo seno monarchici e repubblicani, ma-vorii e popolari. Onesto e il tentativo che si sta facendo in questi giorni sul terreno amministrativo. Per quanto si riferisce invece alla situazione parlamentare, sembra che alcuni dirigenti dell'Aventino preferiscano ad un blocco unico di forze antifascista delle semplici inteso che lascierebboro sul terreno parlamentare in certa £uisa autonomi i singoli gruppi. Pur essendo certi che alla ripresa autunnale dei lavori parlamentari l'Aventino entrerà disciolto alla Camera, e difficile prevedere quale delle due tendenze suddette finirà per prevalere ». Il convegno dei combattenti indipendenti, che ha avuto luogo nei locali del partito (liberale e la riunione del partito liberale sono slati seguiti con interesse dagli ambienti politici. E' opinione diffusa che da queste riunioni sia emersa in modo più organico l'affinità delle direttive tra combattenti e liberali. l'indipendenza dill'J.iiociazioai dei noiiliti riaffermata dall'on. Delcrolx Parma, 20 sera. Ieri si è adunata la Commissione direttiva dell'Associazione nazionale del mutilati. Hanno parlato il grande mutilato Giulio Galvani, il generale Galli e altri. Quindi ha preso la parola l'on. Delcroix, il quale, dopo, d'aver ricordato le benemerenze del Galvani e di Priamo Brunazzi, il fondatore dell'Associazione, accennando alle vicende di questa Associazione, ha riaffermato il suo orgoglio e il suo vanto nell'aver mantenuto fede incorruttibile nella sua religione di patria e di umanità. « Noi — ha soggiunto — non slamo un pari ito, non abbiamo mai voluto essere un partito; ma possiamo e dobbiamo essere una milizia di idee, una scuola di educazione civile ed umana, che ci può essere invidiata da tutte le nazioni. « Se si varcano le frontiere della patria — ha detto più oltre — e si visitano i popoli che come noi hanno combattuto la guerra, si deve constatare che la guerra non ha lasciato loro il grande privilegio di questa nostra fraternità, e nessun paese del mondo ha una Associazione come la nostra, dove uomini di tutti i principii e di ogni ordine d'Interessi hanno potuto conciliassi in un'idea superiore di patria e di umonftà. E non è scarsa conquista che noi vantiamo, perchè il popolo nostro ha sempre sofferto di non aver potuto trovare, pur nello divisioni, che sono necessarie e fecondo talvolta, quel punto di riferimento che solleva e accomuna lo anime al di sopra e al di fuori di tendenze di pensiero e di interesso ». L'oratore ha continuato dicendo che l'Associazione dei mutilati è una scuola di educazione per il nobile esempio cho offre giorno per giorno ai suoi concittadini, e che essa spera non sarà sterile. ■ Noi possiamo credere che verrà un giorno in cui tutto le sofferenze saranno consolate, tutte le debolezze comprese, e gli uomini si guarderanno veramente come fratelli ». E ha concluso ammonendo che i mutilali, pur avendo teso l'animo a -desto Idealo, sono sempre pronti a balzare in piedi tutte lo volte che la loro idea e i loro diritti siano minacciati; dal canto loro, quelli che guidano l'Associazione sanno di doverla mantenere sempre, come per 11 passato, indipendente da ogni influenza di parte. I candidati alla Presidenza della Croce Rossa Acerbo non accetterebbe Roma, SO, notte. Il Giornale d'Italia, pubblica: Secondo si assicura nelle sfere competenti, il Consiglio dei ministri, in una delle prossime riunioni, provvederà alla nomina del Presidente della Croco Rossa Italiana, in sostituzione del senatore Ciraolo, di cui 11 Governo, come 6 noto, recentemente ha accettato lo dimissioni. Si era fatto, a questo proposito. Il nome dell'on. Acerbo, che attualmente ricopre la carica di vice-presidente della grande istituzione, ma sembra che l'on. Acerbo non Intenda abbandonare l'insegnamento che gli è affidato dalla Scuola Superiore di Commercio, per dedicarsi a una carica ohe gli assorbo assolutamente o gn'altra attività. Ora si fanno altri duo nomi fra i quali si assicura cho avverrà la scella da parte del Governo, quello del marchese Pietro Misciatelli. e quello del marchese Centurione, da non confondersi con l'ex deputato. Lr* istruttoria Matteotti L'istanza della difesa respinta Roma, 20, notte. la Tribuna pubblica:' • Giorni addietro i.iiliblicammo che i difensori degli imputati del delitto Matteotti avevano avanzato una istanza al presidente della Seziono di Accusa chiedendo di poterò ciascuno di essi prendere visione ih lutti gli interrogatori rosi dagli imputali suddetti. Siamo ora Informati che l'Istanza c -tata respinta. Verso la (lue del mese intanto tutto l'incartamento dell'istruttoria sarà trasmesso alla Procura generale per la requisitoria ».