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M&i nostri magazzini La stampa Loti, Rlboldi denunziato per... questua abusiva filane, 18, notte. • L'on. Ezio rtiboldi, deputato comunista, 6 stato oggi rinviato a giudizio sotto un'imputazione che non avrebbe facilmente potuto prevedersi. Dinanzi al pretóre del secondo m-and ainvento egli dovrà rispondere di questua abusiva, cioè, senza regolare licenza; La denunzia ha questi precedenti: tempo fà furono compiute da parto della polizia numerose perquisizioni presso abitazioni di socialisti e comunisti e presso la tipografia Lazzari, indio quali furono sequestrati bollettari e schedo per una sottoscrizione a favore del Soccorso rossa, istituzione per i detenuti politici e le loro famiglie. Alcuni dei detentori del materiale sequestrato furono anche, ' in quel tempo, arrestati e denunziati per eccitamento all'odio di classe. Come si vede, per l'on. llihoìcli la denunzia, fu mutata. il GornspBiicl&iiie di "tmm Beava „ a Rapali preso a pugni da uir seeisselnta Napoli, 18 notte. 11 corrispondente da Napoli del giornal-> Cremona Suora, Gino Averaimo, d'anni 'H, mentre viaggiava s'amane sul tramvni è venuto a diverbio con uno sconosciuto, per overlo riciuammo in seguilo «'ripetute violente pestate di piedi, ricevuto da lui. Lo sconosciuto lo ha aggredito, tempestandolo di pugni e calci, e costringendolo n tursi medicare all'ospedale. Farinacci a colazione dall'on. Camazza Catania, 1S notte, farinacci e. il min. Ciano sono parliti por Messina, dopo aver partecipato ad una colazione intima offerta noi suo palazzo dall'osi. Gabriello Camozza. (Ag. Stefani). La famosa notte del Redentore a Venezia Venezia, 18 notte. Nella notte magnifica, sul vasto canale della Gludecca, sono innumerevoli le barche fantasticamente illuminate: è la famosa festa del Redentore. Dalla barchetta alla peata, dal più piccolo al più glande dei natanti, tutti gopo sparsi, carichi di gente, sullo splendido specchio d'acqua, e tutti sono ornati di lesioni di verzura o di palloncini. L'aria è piena di canti, nonché di strane canzoni in lingua .esotica: poiché gli stranieri sono molti; e paiono godere, pi il d'ogni allro, questa festa. Dal galleggiante abbagliante dello Pagoda, costruita con lagrime di vetro multicolore, si espandono le note della banda cittadina: dopo trent'anni rivivo la canzonetta di Radi, il più veneziano dei maestri: « Nina. da bau lo gli scrupoli... ». Sull'acqua, all'angolo de.la ttiiicìeeéa. si stemperano i colori ed i fulgori dei fuochi artificiali. Domati ina la granile folla sarà al Lido, dovi' Iti popolazione finisce ogni anno la. nottata del Redentore con un rito pagano: essa assiste al levar del sole, con lo stesso entusiasmo come lo vedesse per la prima volta; e inciti battono le mani. Il prefliento " di Misurata ,, concesso al conte Volpi ■ama, 18, rotte. Con decreto molli, proprio, il Re si è compiaciuto di concedere al conto Giuseppo Volpi il predicato onorifico ci di Misurata », in segno di gradimento per l'opera di riconquista svolta durante il suo governo in Tripolitania. (Stefani). II concorso ai posti di consigliere di Cassazione ftllltvl «ti prraUeMe 9'*mello Rama, i«. notte. Nel concorso ai posli di consigliere di Cassazione e .parificati indetto con decreli ministeriali 19 dicembre 1024 e 10 febbraio 1025 sono riusciti vincitori con la seguente graduatoria i signori: Luciani presidente seziono Irihunale Trieste; Ferrara presidente tribunale Castrovillari. De Michele presidente tribunale Bari, Maggia sostituto procuratore generale Torino, Andreonl consigliere Firenze, Bonomo conslgl. Napoli, Masci presidente sezione Tribunale Roma. Marchi sostit. proc. generale Venezia, Copellt procuratore del Re Modena, Colan?elo consigliere Roma, Caruso sostituto procuratore generale Napoli, Carlizzi consigliere Roma, Cominelli Ugo consigliere trattenuto ministero, Cominelli Connato consigliere Roma, Marinucci consigliere Roma, Saccone consigliere Venezia, Lacava presidente sezione tribunale Roma, Ranelletii consigliere Milano, Palombo consigliere Roma, Del Vasto sostituto procuratore generale Roma. Il presidente della Commissione esaminatrice sen. D'Amelio, nella relazione al ministro della Giustizia sull'esito del concorso, dopo avere accennato alle difficoltà del compito della commissione stessa derivanti dal fatto ci MS, di fronte a un numero notevolmente minore di posti da conferire in confronto di quelli assegnati precedentemente, superiore è stato invece il numero del concorrenti, scrivo: «Credo opportuno richiamare tutta l'attenzione di V. E. su qualche, punto che non lio mancato di sottoporre alla meditazione dei miei egregi colleglli, 1 quali mi hanno confortato della loro adesione. Fulcro del sistema del concorso è la valutazione comparativa dei candidati ai fini della scelta dei più meritevoli. « Ora, per mia personale esperienza, sono in grado di affermare che una tale valutazione, se non impossibile, e assai diffìcile e pericolosa. I.a comparazione perchè dia un risultato positivo e rispondente a giustizia presuppone elementi di giudìzio omogenei. L'opera del magistrato invece è delle più varie e complesse e non può essere apprezzata con criteri, sia pure approssimativamente, uniformi. Non 6 chi non veda la differenza cho corre non solo fra ufficio di giudice e di pubblico ministero ma fra le stesse funzioni giudicanti, e non basta. Anche la diversa importanza e difficoltà delle sedi crea spesso una grande disparità fra i magistrati sia pure che esercitino funzioni identiche e cortamente la residenza può di per sè sola costituire un titolo di merito o di demerito. Non va taciuto infine che, anche quando si superano gli accennati inconvenienti, resterebbe sempre la cosa più seria e cioè la graduatoria necessariamente limitata a un numero di posti fisso. Ne deriva come conseguenza la dannosa esclusione più volte ripetuta di magistrati ben degni di conseguire il grado superiore. Queste brevi osservazioni bastano, a mio avviso, a dimostrare i difetti del sistema vigente. Sono lieto di esporre questo all'È. V. che attende con tanto ardore allo studio del problema giudiziario, pregandola di volerle tener presente in occasione di eventuali^ riforme^». La statua di S. Gaetano a Capodimonte muove gli occhi Napoli, 18 notte. Stamane, nel villaggio di Capodimonte ed abitati vicini, si sparse la notizia che la statua di San Gaetano, venerata nella chiesa di San Rocco a Capodimonte, muoveva gli occhi. Una folla enorme si è riversata verso la chiesa, e la calca si è fatta tale che dovettero intervenire i carabinieri, i quali allontanarono la folla, e fecero chiudere la chiesa. Quanto al miracolo, molti asseriscono di averlo constatato coi loro occhi. Si tratterebbe di un caso di suggestione collettiva. Hi Succ. a 19 Luglio M&i nostri magazzini di Piazzo Castello e Porta Palazzo i ritardatari troveranno ancora 1 per il mare e ìa campagna \ che offriamo come vera straoccasione imitate / I