L'impressione a Montecitorio e i commenti fascisti

L'impressione a Montecitorio e i commenti fascisti L'impressione a Montecitorio e i commenti fascisti IL DOCUMENTO DELL'AVENTINO Rema, 16, notte. La fascista Epoca, accennando all'impressione prodotta a Montecitorio dal documento dell'opposizione, dice che essa « è stata enorme e che anche oggi perdura ». Ma sul documento dell'Aventino si hanno soltanto i commenti dei giornali fascisti e filofascisti, poiché — come avverte LaTribuna — la censura ha proibito di scrivere su di esso. Peraltro la stessa Tribuna, dedica al documento il suo editoriale per dire, in primo luogo, che essa non approva la pubblicazione, e poi che gli indizi raccolti negli atti giudiziari non hanno valore definitivo, ma servono tutto al più a illuminare l'ambiente in cui si è determinato lo stato d'animo che condusse al delitto politico., Dn giornale eoe "si allontana dal Qoferno,, Quindi il giornale dichiara di non credere alla responsabilità del presidente del Consiglio e scrive a tale proposito : « Le accuse contro di lui si basano su frasi d'imputati dei delitti, o su principii di ricatti tentati contro il presidente, ma che 10 hanno lasciato impassibile. Risulta, dall'insieme delle testimonianze raccolte dall'Alta Corte, che vi è stato un memoriale Finzi. 11 quale doveva avere per efletto di fare mutare l'atteggiamento dell'on. Mussolini verso l'ex-suo sottosegretario; ma l'on. Mussolini non se ne è commosso; tutto il suo atteggiamento non è quello di un complice: è l'atteggiamento di uomo forte, anzi implacabile, che sarebbe stato in definitiva impressionante senza la debolezza sentimentale rappresentata dalla nomina del generale De Bono a governatore della Tripolitania. Se una corresponsabilità politica dell'on. Mussolini vi è, questa consisto nell'avere permesso agli uomini che lo attorniavano, ed ai suoi giornali, un linguaggio di estrema violenza >. Anche ammettendo che quanto afferma l'opposizione sia vero, La Tribuna giudica che ormai, ad ogni modo, « autorità morali altissime e rappresentanze politiche hanno avallato lo stato di fatto »; indi conclude : < Noi siamo lontani dal Governo, anzi ci allontaniamo da esso sempre più, al punto in cui vulnera i principii fondamentali della Costituzione e della libertà; eppure ci rifiutiamo di associarci ad una campagna che, sopra elementi contrastanti ed incerti, mira a far credere ohe il Paese sia governato da organizzatori e da ispiratori di delitti. Cosi, l'abisso tra le due parti in contesa politica si fa sempre più profondo e l'Italia ne soffre economicamente e politicamente. Orbene, noi chiediamo soltanto che non si parli di amnistia, di salvataggi, ma che si faccia al più presto il processo contro gli autori del delitto Matteotti, perchè l'Italia ha il dovere ed il diritto di uscire da una situazione nella quale, in attesa di una serena parola di assoluta giustizia, si accumulano da una parte e dall'altra errori su errori, contrastanti in modo deplorevole alle idealità del Paese, desideroso di pace, di estimazione nel mondo e di ordinato progresso materiale e morale •. Il clerico-fascista Corriere d'Italia scrive: « Col documento lo schieramento aventiniano si scopre definitivamente, anche contro la suprema garanzia del cittadini e il più delicato potere dello Stato. Esso è contro il potere giudiziario, esercitato e rappresentato questa volta dalla più alta magistratura. Da una parte abbiamo la sentenza dell'Alta Corte di giustizia, dall'altra ti disperato sforzo dialettico degli avvocati di una parte ». Quanto alla portata politica del documento, il giornale giudica che esso è gravissima e soggiunge : « E' una presa di posizione estremista, alla quale si risponde dall'opposto estremismo con un appello che il fascismo deve avere la saggezza di non raccogliere ed il Governo la forza di respingere: la ripresa squadrista ». L'organo presidenziale e "L'Impero,, L'edizione romana del Popolo d'Italia, in un violento articolo contro gli oppositori, afferma che il documento è « un edificio di falsificazioni »; quindi continua: ■ Gli oppositori cacciati dal terreno della giustizia tornano sul terreno della calunnia, investendo anche l'Alta Corte, la quale, come è noto, era composta in maggioranza di avversari del fascismo. Sotto questo punto di vista il documento non 6 soltanto falso e calunnioso, ma anche anarchico, nel peggiore significato della parola, in; quanto muove all'attacco di una sentenza della più alta magistratura, passata in giudicato. E cosi tenta una propaganda diretta a diffondere, non solo il discredito, ma anche il disprez: zo sovversivo contro tutti i poteri ed ordini dello Stato ». Dopo avere detto che il documento « fomenta l'odio di parte », il giornale del presidente del Consiglio conclude: « Il Governo, anche di fronte a questo nuovo attentato criminale, rimane sereno. Ma il fascismo è 6tanco di fare il bersaglio immobile ed anche perchè esso, che realmente vive a contatto col popolo, con tutte le classi, ben sa come il Paese sia preso fino alla gola dalla stanchezza per questi sistemi dei sovversivi. Il Paese pensa che è ora di finirla ». Analogo commento .pubblica l'« Idea Nazionale », e l'« Impero », sotto il titolo « L'ora dello squadrismo » scrive: « Non essere stato colpito ed estirpato il male nei giorni dell'avvento al potere, ci ha portato al ridicolo e grottesco tentativo odierno Se la rivoluzione di ottobre non si fosse arrestata, oggi le cariatidi che vogliono imbastire il processo al Governo non avrebbero più voce da levare in difesa di una libertà cui non hanno diritto. Se le squadre dell camicie nere non fossero state anzitempo at -estate nella loro marcia epuratrice, oggi i sigg. Amendola, Turati e De Gasperi e mala compagnia, non sarebbero più che un ridicolo ricordo di un'epoca da tempo tramontata. Gli eventi hanno perciò dimostrato quanto fosse necessario che la rivoluzione fascista avesse tutti i suoi immediati sviluppi. Le camicie nere, nell'ottobre del 1922, hanno, ad un cenno del Duce, deposto le armi, santificate da una lotta magnificamente bella. Oggi atten. dono dal capo un altro cenno, quello che permetta loro di continuare la loro marcia leggendaria ». "Il pubblico conosce 1 termini della discussione,, Premesso che il documento è il fatto del giorno, il Sereno a sua volta scrive: « Teoricamente le argomentazioni svolte dall'Aventino hanno il loro peso. Dopo aver imperniato sopra un fatto sentimentale, quale è il delitto Matteotti, la loro azione decisiva, le opposizioni secessionista non potevano rinunziare a questo ultimo gesto, ancorché gli sviluppi politici della pratica realtà in atti, ch'è quella che secondo noi conta, abbiano superato ormai il fatto medesimo. Al documento aventiniano non può attribuirsi altro valore che quello di un ano di fede logica, conseguenzlale di un atteggiamento spirituale impegnativo di fronte all'opinione pubblica, solo per quanto riguarda una promessa fatta nel passato, ma non per un'aziono avvenire ». Quindi il giornale considerando la nuova fase dell'attività aventiniana sulla piattaforma per la difesa della costituzione, accenna al discorso recente dell'on. Fed^rzoni, circa i propositi del fascismo di condurre a termine il suo esperimento, e soggiunge: « Dinanzi alla ferma volontà del fascismo di condurre a termine il suo esperimento stori. co, l'opposizione sul campo tattico delle mosse strategiche a base documentaria, ha fatto ormai il suo tempo. Appartiene al periodo del prtoo urto materiale fra le forze vecchie e le nuove, urto guerresco, la cui perpetuazione non è desiderata che dalla parte meno eletta delle nuove forze vincitrici, quella parte che intuisce la propria ragione di essere col menar le mani perchè non saprebbe menar altro». Il « Giornale d'Italia », inetta sua edi< Eione meridiana, scrive: < n pubblico conosce pertanto 1 termini della discussione; su di essa evidentemente informato, può trarre un criterio davvero pòsitlvo. Questo è 11 principale prezioso vantaggio della libertà che lo Statuto assicura alla stampa; illuminare realmente il pubblico per evitare che esso accolga suggestioni lnteres» sate e deduzioni erronee. Bisognerebbe sempre lasciare mettere in luce i fatti cosi che 1 lettori avessero una base solida per determinare la loro opinione. La stampa veramente libera, finché non varchi la concessione segnata dalla legge, è il più efficace strumento di educazione appunto perchè, pur di mezzo ai contrasti, serve a rivelare e migliorare la realtà ». Ma, come abbiamo detto, i giornali di opposizione tacciono. Soltanto La Voce Re. pubblicano, mnì tsa^esrrssì, spiega in gue. sti termini il documento e la sua portata riguardo all'avvenire : a II documento chiude, a parer nostro, un periodo dell'agitata storia politica di questi ultimi anni: il periodo, cioè, in cui le Opposizioni secessioniste si sono trovate improvvisamente d'accordo, per un irrefrenabile impulso della loro coscienza, nell'assumere tale linea di intransigente protesta morale, che è stato l'elemento più caratteristico del cosi detto Aventino. Con la pubblicazione delle loro conclusioni intorno alle responsabilità del Governo fascista nei crimini di carattere politico verificatisi nel bien* nio 1923-24, le Opposizioni hanno inteso di definire nettamente, prima di passare ad un periodo nuovo della loro attività, i termini della questione morale, questione cui nessuno rinunzia e rinunzlerà mai, che condizionerà e determinerà fatalmente la storia italiana dei prossimi anni, ma di cui bisogna sviluppare ora conseguenze e deduzioni politiche, e che non Tappresenteranno forse, co. me la protesta morale in sè e per sé, l'unanimità di tutte le Opposizioni. Questo e questo solo è per noi il significato del documento. Esso non vuole perciò essere — crediamo di poterlo dire a nome di tutto l'Aventino — il monotono ritorno su un tentativo di sollevazione morale, il cui esito è stato rimandato per l'atteggiamento assunto dal fascismo il 3 gennaio: esso vuole stabilire piuttosto una' conclusione e un limite ». 1 colloqui di Volpi Blanc rinuncia al sottosegretariato Questi gli strasichi politici odierni del documento aventiniano. Ben poco, del resto, offre oggi la cronaca politica. Il presidente del Consiglio ha avuto un colloquio con l'on. Giuriati e con l'on. Federzoni. II senatore Volpi ha continuato oggi i contatti con gli esponenti della pubblica e privata finanza, ricevendo l'on. Max Bondi il commendatore Mazzotti, il comm. Cosulic, il signor Fimminz (rappresentante della Casa Morgan), il comm. Guai ino. Hanno avuto colloqui con l'on. Volpi anche il mini» stro delle Colonie on. Di Scalea e l'on. Devecchi. Come è noto, era stato nominato sottosegretario all'Economia nazionale, in sostituzione dell'on. La Russa, l'on. Blanc, ma i giornali ufficiosi riferiscono oggi che l'on. Blanc ha inviato ieri sera una lettera all'on. Mussolini manifestando la propria intenzione di non accettare, per ragioni personali e per la molteplicità delle sue occupazioni; egli si dice impegnato in importanti esperimenti per la messa in valore di ricchi giacimenti di potassa e di baustite. E l'on. Mussolini ha acconsentito che l'on. Blanc rinunci al sottosegretariato per attendere alle sue occupazioni. Il Gior. naie d'Italia, per il vacante posto di sottosegretario, fa il nome dell'on. Francesco D'Alessio, mentre alle Finanze andrebbe l'on. Scialoj a, ex- sottosegr. ai LL. PP., recentemente designato ad un'alta carica che non credette di accettare. Però, negli ambienti ufficiosi, si afferma che per ora non sarà nominato il sottosegretario alle Finanze, perchè l'on. Volpi vorrebbe per, tale nomina attendere il mese di novembre.; A sostituire l'on. Jung, alla presidenza del. la Commissione liquidatrice dei beni ex-nemici, andrebbe — secondo II Giornale' d'I* talia — l'on. Suvic. ■ Gli Stati Uniti d'Europa sotto il Papa Circa il movimento dei partiti è oggetto' di qualche commento negli ambienti politici della capitale il tentativo di formazione di un nuovo partito cattolico spiccatamente guelfo, il quale « si propone di giungere agli Stati Uniti di Europa con moderatore il Papa ». Il ristrettissimo movimento fa capo alla rivista di pensiero e di azione cristiana, intitolata appunto « Parte guelfa ». Commentando tale proposito, Il Popolo rileva che gli Stati Uniti di Europa non saranno possibili fino a quando l'Europa sarà solcata dal nazionalismo. Indi soggiunge: • Gli Stati Uniti saranno, se saranno, la democrazie. Il più grande e benefico prodotto della guerra è la Società delle Nazioni, nata da correnti democratiche, e la Società delle Nazioni potrà essere un nucleo centrale di raccolta per la formazione degli Stati Uniti nella lacerata Europa, i quali, insomma, saranno quando l'Europa avrà regimi democratici. 11 più illuminato degli accordi internazionali per dare la pace, e con essa il benessere ai varii popoli, fu quello del protocollo di Ginevra, e fu l'opera di tra premiers democratici: Marx. MacDonald. Herriot. Il prestigio della Chiesa crescerà con lo sviluppo della democrazie, a condizione che i cattolici democratici si sforzino di avvicinarle all'animo delle' masse. Lo sforzo fatto da altri per appaiare la Chiesa alla reazione nazionalistica plutocratica di Europa sortirebbe l'effetto, ove noi non lo impedissimo, di accomunare capitalismo e reazione in un unico bersaglio di odio di parte delle classi lavoratrici »» Erano anche commentate negli ambienti parlamentari alcune dichiarazioni che l'on. De Gasperi ha fatto al giornale popolare La Riviera sull'ultimo congresso del partito democratico. Egli ha detto : ■ Il Congresso è stato una grande afferma, ziooe di lealtà nei confronti del problema costituzionale, quando si è fatto appello ai supremi poteri e quando si u riaffermata la bontà dello Statuto; il Congresso inoltre ha affermato la tesi che il regime monarchico (bene inteso, costituzionale), sia il più corrispondente agli interessi della satura d'italia, e ancora il più acconcio per superare l'attuale crisi dittatoriale. Basta leggere ia relazione Maritain, vivacemente attaccata dalla stampa repubblicana, c bitFta ricordare gli applausi al He, provocati dali'o:i. Urezzj. .Noi consideriamo la Monarchia garante dello statuto. Il nostro concetto tu, del resto, riaffermato nel Messaggio al Re ». Così, di fronte all'atteggiamento del gruppi aventinjsti anU-costituzionall, t